Lavoro e politiche sociali

Trentino: territorio di qualità
agricoltura trentina

(29 novembre 2011) Riportiamo la relazione di Flavio Pezzi al Convegno promosso dalla Confederazione Italiana Agricoltori dal titolo "Trentino: territorio di qualità".

«...Agricoltura di piccola scala - come dice Carlin Petrini - oppure agricoltori capaci di raccogliere e qualche volta vincere la sfida della competizione nell'economia globalizzata?»

La relazione di Flavio Pezzi

lunedì, 28 novembre 2011 ore 09:00

Trentino. Territorio di qualità
la locandina dell\'evento

Convegno organizzato dalla Confederazione Italiana Agricoltori del Trentino, in collaborazione con Slow Food.

Un importante momento di riflessione attorno ai temi del rapporto fra agricoltura, ambiente, cultura alimentare e vocazioni del territorio.

Trento, Sala Rosa della Regione, Piazza Dante

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Stato della finanza d'impresa e proposte d'intervento
Chaplin

"...Appare di tutta evidenza come la perdurante difficoltà di accesso al credito per le imprese imponga un impegno congiunto di tutti gli attori per mobilitare le energie disponibili pubbliche, private e collettive. Per questo la Giunta provinciale ha deliberato di riunirsi in seduta straordinaria, unitamente ai Presidenti e Direttori delle banche del territorio, dei Confidi e delle altre Istituzioni finanziarie per valutare le reciproche proposte e disponibilità a contrastare o comunque attenuare questo difficile momento congiunturale".

Conclude in questo modo il documento proposto dalla Giunta Provincia all'incontro con i soggetti del credito, del mondo assicurativo ed integrativa trentina che qui pubblichiamo in allegato.

Le proposte della PAT

venerdì, 28 ottobre 2011 ore 00:00

Fa' la cosa giusta!
il logo della fiera
Nei giorni 28, 29 e 30 ottobre si svolgerà la VII edizione di Fa' la cosa giusta!, fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. Mostra mercato dell'economia solidale, stand, convegni, cucina, spettacoli.

Trento, Spazio Fieristico, via Briamasco 2

Il programma culturale

giovedì, 20 ottobre 2011 ore 20:30

Per una finanza etica e di territorio
Denaro spazzatura

Incontro pubblico promosso dai circoli del PD della Piana Rotaliana sui temi della crisi finanziaria e della valorizzazione del risparmio e delle risorse dell'autonomia.

Partecipano Michele Nardelli, consigliere provinciale, e Giorgio Valzolgher, direttore di Laborfonds

San Michele all'Adige

La locandina dell\'incontro

Nella turbolenza globale, una finanza etica e territoriale
L\'Avaro di Moliere
di Michele Nardelli e Luca Zeni *

(9 agosto 2011) La politica sembra impotente di fronte al caos finanziario. Non è bastato l'accordo raggiunto in extremis negli Stati Uniti per evitare il declassamento e una situazione che ha portato quel paese sull'orlo della bancarotta. Lo stesso potremmo dire per la manovra finanziaria in Italia, che non ha prodotto alcun effetto se non quello di aggravare la situazione di divario sociale nel paese.

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Rispetto delle regole e dei contratti negli appalti pubblici
operai
(21 settembre 2011) Rispetto delle regole e dei contratti negli appalti pubblici. Le norme ci sono, ma le verifiche? L'incrocio dei dati? Un interrogazione del consigliere provinciale Michele Nardelli per far emergere lavoro nero, omissioni e pracarietà.

Il testo dell\'interrogazione

martedì, 6 settembre 2011 ore 09:00

Manovra. 6 settembre, sciopero generale
Trento, Piazza Duomo gremita di manifestanti

Lo sciopero proclamato dalla sola Cgil. Manifestazione a livello provinciale a Trento per una manovra più giusta ed efficace, ma anche a difesa dell'Autonomia.

L'appuntamento è in Piazza Duomo alle ore 9.00. La manifestazione si concluderà in via Verdi alle ore 11.00 con l'esibizione dei Bastard Sons of Dionisio.

Trento, piazza Duomo

il volantino dello sciopero

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L'Unione che serve. Intervista a Giuliano Amato
Parigi, inizi Novecento
di Rossana Rossanda (dal Forum/La rotta d'Europa di Sbilanciamoci)

(4 settembre 2011) L'azzardo del '92, la fase "magica" dell'euro, la crisi. "Oggi è evidente che senza una più forte integrazione economica e politica la moneta da sola non può funzionare". Ma con gli eurobond qualcosa potrebbe cambiare. "Il problema non è la Germania ma il governo che ha"

Tu, che sei stato l'artefice di una pesante manovra finanziaria nel 1992 in previsione dell'euro...

Non proprio per l'euro, che sarebbe cominciato qualche anno dopo, ma certo in quella direzione.

... vedendo adesso in che stato si trova la zona dell'euro, ti chiedi se non se c'è stato un errore nel credere che attraverso la sola moneta si potevano unificare paesi dalla struttura economica e finanziaria molto diversa? Nelle scorse settimane Prodi ha scritto che si sarebbero dovute prendere allora una serie di altre misure che si è costretti a prendere adesso «in fretta e nel dolore».

Fondamentalmente è vero. Ma ricordiamoci quello che era accaduto.

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Previsioni del tempo
Jacques Attali
Jacques Attali, già consigliere di Mitterand e primo presidente della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, che nel 2006 aveva correttamente previsto una crisi globale più grave di quella del 1929, ci avvisa dell'incombente catastrofe (e sceglie una data interessante per farlo: 11 settembre 2011).

Sta per arrivare un doppio choc ed è tempo di prepararsi. Doppio perché riguarda la crisi bancaria e le finanze pubbliche. Sarà qui tra breve e nessuno ci ragiona sopra, come se bastasse non pensarci per scongiurarlo. Ecco come si svilupperà:

1. La Grecia non dispone più degli strumenti per finanziare il suo deficit, smetterà di appianare i suoi debiti, una parte delle pensioni e dei salari pubblici. Tutte le banche che hanno prestato denaro alla Grecia e le aziende che le hanno venduto armi e prodotti di prima necessità subiranno perdite.

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Finanza e bombe a grappolo
bombe a grappolo

Nomi famosi, tra cui Royal Bank of Scotland, Barclays e la HSBC. Londra, è scandalo sulle banche "salvate"

L'Independent rivela in un'inchiesta: gli istituti bancari britannici, due dei quali salvati dal fallimento grazie a un intervento statale, stanno investendo milioni di sterline in società che producono bombe a grappolo

(16 agosto 2011) Le principali banche britanniche, due delle quali sono state salvate dagli stessi contribuenti, stanno investendo centinaia di milioni di sterline in società che producono bombe a grappolo, nonostante il movimento globale per la messa al bando della produzione e del commercio delle armi. L'esclusiva dell'Independent sostiene che la Royal Bank of Scotland, la Lloyds TSB, Barclays e la HSBC avrebbero fornito finanziamenti ai produttori di bombe a grappolo, sebbene un anno fa - questo stesso mese - la Gran Bretagna abbia firmato la Convenzione sulle munizioni a grappolo, un trattato globale che vieta l'uso, la produzione, lo stoccaggio e il trasferimento delle bombe a grappolo. Il quotidiano sottolinea che la RBS, salvata da fondi pubblici, dopo il crollo dovuto alla crisi del credito, ora appartiene per l'83% ai contribuenti britannici. (da GR1)

La trappola dell'austerità
La crisi del \'29

Un amico mi segnala l'articolo di Marco d'Eramo pubblicato su "il manifesto" di domenica 21 agosto. Si tratta di un interessante punto di vista, peraltro di uno dei migliori giornalisti e commentatori di quel giornale. Ma che non è convincente quando s'interroga sulle vie d'uscita: servono politiche sovranazionali in relazione ai territori, gli unici soggetti che possono ricondurre l'economia ad una dimensione vera capace di mettere le briglia ad una finanza impazzita.

di Marco d'Eramo

(21 agosto 2011) Nel medioevo la terapia più accreditata per guarire i malati gravi era il salasso, che i cerusici praticavano con entusiasmo. La cura riusciva anche se di solito il paziente moriva. Che i politici di Europa e Stati uniti si comportino come medici di Molière è da tempo sotto gli occhi di tutti. E tutti possono constatare quali rovinose conseguenze hanno le misure di austerità imposte con la forza (del credito) a Grecia, Portogallo, Spagna, Irlanda e Italia dai banchieri, da Angela Merkel e Nicholas Sarkozy. Questi tagli decurtano la capacità di spendere nei popoli cui sono inflitti. Minore spesa significa meno beni prodotti o in commercio. Quindi meno posti di lavoro. Quindi ancora minore domanda in una spirale recessiva. E per di più, minori redditi generano meno entrate fiscali, quindi in fin dei conti il rigore accresce il disavanzo pubblico invece di sanarlo: più sono austeri, più gli stati devono ricorrere all'indebitamento. L'austerità funziona esattamente da salasso sul corpo economico delle nazioni. Se ne è accorto ieri anche il New York Times che in un editoriale ha giudicato controproducente il rigore fiscale che infiamma i dirigenti politici europei e statunitensi definendo «punitive» le misure imposte ai paesi debitori.

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La Tobin tax, finalmente
James Tobin
di Fabio Pipinato 

(17 agosto 2011) Non c'è nulla di più antipatico dei saputelli che indicano la via per uscire da ogni crisi. Ma questa cosa della Tobin Tax che sta riempiendo le prime pagine di tutti i giornali europei, ad onor del vero, non ci è nuova. Nell'anno 2000 la proponemmo insieme ad altre associazioni all'interno del primo World Social Forum (marchio da noi registrato un anno prima di Porto Alegre alla Camera di commercio) all'interno di Civitas in Padova.

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Emergenza e tagli, senza prospettive.
Stanlio e Ollio

Una manovra da 45,5 miliardi di euro in due anni: un salasso generalizzato che punisce i redditi da lavoro dipendente, gli enti locali e i servizi sociali.

(13 agosto 2011) Verrà ricordata come la stangata di ferragosto. Basta scorrere i titoli dei provvedimenti che riportiamo di seguito per capire la natura antisociale e populistica del provvedimento anticrisi varato nella riunione del Consiglio dei Ministri di ieri. L'aspetto forse più preoccupante è che il 25% della manovra graverà sulle Regioni e i Comuni. Mentre sui patrimoni, nemmeno una virgola. Ma soprattutto non si intravvede una politica economica che sappia affrontare in maniera strutturale la crisi finanziaria.

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Amianto, indagine sulla morte di 223 marinai
L\'amianto utilizzato sulle navi
Il sostituto procuratore di Torino Raffaele Guariniello ha deciso di procedere per disastro colposo e omissione dolosa di cautele infortunistiche nei confronti di 12 ufficiali della Marina militare. L'insorgere del mesotelioma (il tumore associato alle fibre di amianto) a causa del servizio svolto in prossimità di quelle parti delle navi che venivano rivestite con materiali cancerogeni. Una pesante eredità che abbiamo anche sul nostro territorio e di cui si parlerà a breve in Consiglio provinciale

(25 agosto 2011) Sono 223 le persone morte per mesotelioma pleurico o peritoneale. Lavoravano o prestavano servizio di leva sulle navi della Marina militare. Sul banco degli indagati Capi di Stato Maggiore, ufficiali e altre figure di vertice della Marina italiana in servizio negli anni '80 e'90. Sono accusati di "disastro colposo e omissione dolosa di cautele infortunistiche". L'accusa parte dalla considerazione che la pericolosità dell'amianto in quegli anni fosse cosa nota. Le vittime erano fuochisti, motoristi, caldaisti, che svolgevano le loro attività in prossimità delle centrali termiche. Mentre altre segnalazioni arrivano alla procura di Torino da diverse parti d'Italia.

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