
(23 maggio 2015) Nei giorni scorsi Franco Ianeselli è stato eletto nuovo segretario della CGIL del Trentino. Non sto qui a dirvi di quando l'ho conosciuto vent'anni fa e delle impressioni che avevo di questo ragazzo che amava lo studio e la ricerca quando invece dominava l'apparire. Del resto, non si diventa segretario della Camera del Lavoro a trentasette anni in assenza di buone qualità. Quella dote fatta di passione per la conoscenza, lo studio, il “pensare da sé” per Franco è diventata la cifra dell'impegno sindacale e civile, cifra anche politica nel senso più nobile del termine.
Se è vero che la crisi della politica investe l'insieme dei corpi intermedi compreso il sindacato, allora il lavoro di elaborazione del “non più”, di narrazione del presente e di immaginazione del “non ancora” non può che rappresentare l'orizzonte di un sindacato che vuole essere protagonista di questi “tempi duri e difficili” per riprendere un passo della dichiarazione programmatica di Franco Ianeselli (che potete trovare in allegato). Occorre il coraggio della frontiera e l'ebbrezza della creazione politica. Che a Franco, ne sono certo, non mancherà.

di Ugo Morelli *
(5 dicembre 2014) Uscendo dal cinema Astra dove, grazie alla solita qualità delle scelte, ho visto Due giorni e una notte dei fratelli Dardenne, mi chiedo: ma come abbiamo fatto ad accettare un potere dominante che ritiene pazzia il sogno di un mondo migliore?
La vita individuale e sociale dilaniata dalla crisi del lavoro e un legame sociale distrutto dalla precarietà lavorativa sono rappresentate in modo magistrale e tremendo nel film. Si attende fino alla fine che vi sia uno spazio di consolazione, ma invano. E giustamente, viene da aggiungere.
I dati sulla disoccupazione, soprattutto quella giovanile, sono implacabili e la speranza ha lasciato il posto da tempo alla rassegnazione. Solo chi cerca il consenso come unica distinzione del governo della nostra realtà può fare finta di niente, sostenendo che le cose vanno bene. E i numeri non dicono tutto.
sabato, 22 novembre 2014 ore 09:00

ATAS onlus rinnova l’invito a partecipare al primo caffè dibattito delle MattinAtas:
Trento, Sala Conferenze Caritro, Via Garibaldi

Nel dibattito di questi giorni sulla chiusura dei punti nascita ho trovato condivisibile la proposta contenuta in questo commento di Maurizio Agostini, apparso nei giorni scorsi sulla stampa locale.
di Maurizio Agostini
(17 luglio 2014) Qualche tempo fa, in un documento redatto con la collaborazione di amici operatori della sanità come contributo al Pd, ragionavo sulla necessità che la rete degli ospedali provinciali fosse ripensata con l'intenzione di superare logiche di separatezza e autoreferenzialità, per collegarla agli altri servizi in modo più costante e fluido. In questo senso, anche il criterio del mantenimento dell'ospedale quanto più possibile vicino al luogo di vita dei cittadini doveva essere superato in favore della scelta della struttura che offre il servizio più adeguato al problema di salute da affrontare.
All'interno dell'attuale rete degli ospedali, quindi, proponevo di riconoscere il particolare ruolo di strutture che assicurano livelli di alta intensità e complessità delle cure. E, per ottimizzare l'efficienza e ridurre gli sprechi e i costi, sostenevo come necessario scegliere cosa fosse giusto decentrare e cosa, invece, andava accentrato.
Ero e sono convinto, infatti, che il nascere, il gestire l'oscillante andamento delle cronicità, il morire, siano momenti che vanno, nei limiti del possibile, demedicalizzati. E ha dunque senso, quando non gestibili a domicilio, che si pensi di fornire i servizi necessari nell'ambito di strutture periferiche di Comunità, che a queste funzioni dovrebbero essere orientate, contando anche sulla rete delle residenze sanitarie nella loro nuova veste di Aziende di servizio alla persona. Al contrario, le situazioni patologiche che richiedono terapie intensive o l'uso di supporti tecnologici particolarmente complessi o abilità specialistiche straordinarie, sostenevo andassero centralizzate in strutture con valenza multizonale, capaci di accogliere la casistica da bacini di utenza più grandi, di collegarsi con altri centri anche extraregionali, e di garantire - in ultima analisi - il miglior risultato clinico possibile.

Soddisfazione dell'assessore Olivi per un risultato ottenuto grazie alla
cooperazione di tutti.
La Provincia autonoma di Trento, con l'assessore all'industria Alessandro Olivi, i vertici della Whirlpool e dei sindacati Cgil, Cisl, Uil hanno sottoscritto oggi un importante «accordo quadro» che affronta i tre nodi principali sul tappeto: i tempi della dismissione dello stabilimento di Spini; il piano straordinario per il sostegno dei lavoratori e la loro ricollocazione; le attività sostitutive.
"Quello di oggi è un buon punto di partenza - ha detto l'assessore Olivi in margine alla firma - che non era affatto scontato all'inizio di questa crisi e che testimonia del senso di corresponsabilità di tutti i soggetti coinvolti.
mercoledì, 1 maggio 2013 ore 20:30

Trento, Sala della Filarmonica, Via Verdi
venerdì, 26 ottobre 2012 ore 20:45
.jpg)
Venerdì 26 ottobre alle ore 20.45, presso l'Aula Magna del Museo di Scienze Naturali, il Partito Democratico del Trentino vi invita ad una serata dal titolo "Europa, sviluppo, lavoro". Dialogo con STEFANO FASSINA, Responsabile nazionale Economia e Lavoro del Partito Democratico.
Introduce Laura Froner, modera il dibattito Enrico Franco. Conclude Michele Nicoletti.
Trento, Museo Tridentino di Scienze Naturali, via Calepina 14

Con la Legge Regionale del 27 febbraio 1997, n.3 la Regione Trentino Alto Adige - Sud Tirol si è data uno strumento importante per la previdenza integrativa. Con oltre 160.000 lavoratori aderenti, 16.500 datori di lavoro soci ed un volume di masse gestite/amministrate dalle società del Progetto PensPlan di quasi 1.800 milioni di euro, PensPlan rappresenta un progetto importante che deve avere un forte impianto etico e una altrettanto significativa ricaduta in sede regionale.
Una mozione presentata in Regione dal gruppo consiliare del PD, primo firmatario Michele Nardelli, che verrà discussa mercoledì 4 luglio 2012 in Consiglio Regionale
Il testo della mozione approvata
http://www.regione.taa.it/archivi/dbase/consiglio_regionale/mozioni/upload/049_def.pdf
martedì, 10 aprile 2012 ore 18:00

Lavoro: pace, sviluppo, innovazione
Ciclo di incontri promossi da IPSIA del Trentino presso la sede: Acli Trentine - IV° Piano - ore 18.00 - 19.30
Partecipano Achille Tagliaferri (Dipartimento Pace e Stili di vita Acli nazionali), Franco Ianeselli (Segretario confederale CGIL) e Michele Nardelli (Presidente del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani). L'incontro sarà aperto da un saluto di Marco Depaoli, Vicepresidente del Consiglio regionale.
Trento, sala Acli Trentine
martedì, 27 marzo 2012 ore 18:00
Incontro con Piergiorgio Cattani - caporedattore Unimondo e ACLI Trentine ed Emanuele Secci - Informazione Libera
Saluto: Arrigo Dalfovo - presidente ACLI Trentine
Introduce: Fabio Pipinato
La cultura del limite. Il pianeta non può più consentire un'impronta ecologica fatta anche di spostamenti di massa di miliardi di persone negli orari di punta. Il telelavoro permette una riduzione di emissioni di CO2, minori impianti di climatizzazione negli uffici e minor numero di PC stessi. E più qualità della vita. Internet offre le stesse opportunità sia alle massaie in cucina che alle aziende quotate in borsa purché vi sia da parte di entrambi intrapresa. Ne parliamo con Piergiorgio Cattani - redattore di Acli Trentine e caporedattore di Unimondo e con Emanuele Secci noto fotografo e cofondatore di Informazione libera (800.000 fan su facebook). Due persone straordinarie che stanno governando due network nonostante alcuni limiti.
organizzano: Acli Trentine, Cooperativa Mandacarù, Dipartimento Pace e Stili di vita Acli nazionali, Fondazione Fontana, Forum trentino per la pace ed i diritti umani, Gruppo Trentino Volontariato, Ipsia del Trentino, Microfinanza e Sviluppo, Pax Christi, Unimondo, Consiglio della Provincia Autonoma di Trento
Trento, Via Roma 57 (Acli Trentine)

di Ugo Morelli
(30 marzo 2012) Non bisognerebbe mai perdere la capacità di critica e l'attenzione a scandalizzarsi di fronte al degrado della civiltà che è sempre in agguato. Sapendo che spesso noi non vediamo di non vedere. Non vedevamo di non vedere quando l'amianto sembrava fornirci soluzioni diffuse per ogni evenienza, dalla copertura dei tetti, agli impianti e alle attrezzature delle nostre case e oltre.
Ci sembra un effettivo salto di qualità quello che l'autonomia trentina fa dotandosi di una legge che mira alla protezione dai pericoli derivanti dall'amianto, avente come primi firmatari Michele Nardelli e Claudio Eccher. Una pesante eredità dell'era industriale e di comportamenti unilaterali e senza scrupoli, viene affrontata con la previsione di un importante investimento di risorse pubbliche.

di Massimo Giannini, da www.repubblica.it
(21 marzo 2012) "Niente birra e panini al numero 10 di Downing Street", era il motto di Margareth Thatcher ai tempi della storica vertenza con i minatori inglesi. Nella Gran Bretagna di Iron Lady con i sindacati non si trattava. Trent'anni dopo, nell'Italia di Mario Monti le porte di Palazzo Chigi sono aperte: con le parti sociali si tratta, e si è trattato a lungo in questi giorni e in queste settimane. Ma il risultato pratico è lo stesso.
Se i "corpi intermedi" della società condividono le scelte, tanto meglio. In caso contrario, il governo va avanti comunque. Lo strappo si è dunque compiuto. Il presidente del Consiglio ha deciso di scrivere la sua riforma del mercato del lavoro sacrificando la Cgil. Un sacrificio pesante, e gravido di conseguenze. È ancora una volta l'articolo 18 a segnare un decisivo cambio di fase, che modifica strutturalmente non solo le relazioni industriali, ma anche le consuetudini politiche del Paese.
venerdì, 17 febbraio 2012 ore 10:00

Trento, Centrofor, via Ragazzi del 99

(12 dicembre 2011) "Ritorno alla terra". E' questa l'idea forza che abbiamo cercato di mettere a sistema nell'incontro che si è svolto sabato scorso ad Isera.
Accolti nella Locanda delle Tre Chiavi dal governatore di Slow Food del Trentino Alto Adige/Sud Tirolo Sergio Valentini, un primo gruppo di volenterosi che operano nel mondo agricolo s'incontrano per rimettere al centro dell'azione programmatica della politica e delle istituzioni l'economia vera e segnatamente l'agricoltura.
giovedì, 15 dicembre 2011 ore 20:30