Cultura

La pulizia etnica della Palestina
copertina Pappe

Ilan Pappe

La pulizia etnica della Palestina

Fazi Editore, 2008

 

«Nel 1948 nacque lo Stato di Israele. Ma nel 1948 ebbe luogo anche la Nakba (catastrofe), ovvero la cacciata di circa 250.000 palestinesi dalla loro terra. La vulgata israeliana ha sempre narrato che in quell'anno, allo scadere del Mandato britannico in Palestina, le Nazioni Unite avevano proposto di dividere la regione in due Stati: il movimento sionista era d'accordo, ma il mondo arabo si oppose; per questo, entrò in guerra con Israele e convinse i palestinesi ad abbandonare i territori - nonostante gli appelli dei leader ebrei a rimanere - pur di facilitare l'ingresso delle truppe arabe. La tragedia dei rifugiati palestinesi, di conseguenza, non sarebbe direttamente imputabile a Israele. Ilan Pappe, ricercatore appartenente alla corrente dei New Historians israeliani, ha studiato a lungo la documentazione (compresi gli archivi militari desecretati nel 1998) esistente su questo punto cruciale della storia del suo paese, giungendo a una visione chiara di quanto era accaduto nel '48 drammaticamente in contrasto con la versione tramandata dalla storiagrafia ufficiale: già negli anni Trenta, la leadership del futuro Stato di Israele (in particolare sotto la direzione del padre del sionismo, David Ben Gurion) aveva ideato e programmato in modo sistematico un piano di pulizia etnica della Palestina...». 

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Per il piacere di incontrarsi.
Scritta murale a Napoli

Sabato 16 dicembre 2023, intorno alle 11.00, ci vediamo alla libreria “due punti” di Trento (via San Martino 78).

Lo faremo in primo luogo per brindare al Premio speciale Dolomiti Unesco assegnato a “Inverno liquido” nella rassegna “Leggimontagna 2023” e alle 100 presentazioni sin qui realizzate da quando, esattamente un anno fa, il libro è uscito. Mettendo in moto una comunità di pensiero e di scrittura di cui parleremo più diffusamente nell'evento previsto al Muse il prossimo 20 dicembre (https://www.michelenardelli.it/commenti.php?id=5037).

Sarà anche l'occasione per acquistare il libro (per chi non l'avesse ancora fatto) oppure per farne un dono ad una persona che pensate possa esserne interessata o a chi anche l'acquisto di un libro può risultare problematico.

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«Il Professore». La storia di un pluriomicidio che ci riporta in un tempo sospeso.
la prima di copertina del libro

Gianfranco de Bertolini

Il Professore

Storia documentata di delitto e di amicizia

Edizioni del Faro, 2023

 

di Michele Nardelli

Sono molteplici le sensazioni che ho provato quando sono giunto a pagina 621 del romanzo di Gianfranco de Bertolini “Il professore” (Edizioni del Faro, 2023).

La prima è quella di aver percorso un tratto ancora in buona parte da scrivere dell'effervescente ma anche tormentato secondo dopoguerra di una “periferia” che salì improvvisamente alla ribalta delle cronache politiche. Avvenimenti che intercettarono lo spirito del tempo e che contribuirono a cambiare nell'arco di qualche stagione le relazioni sociali e il nostro modo di vivere. Farne tesoro, fuori dagli stereotipi e dalle banalizzazioni, non sarebbe male.

Anche il tragico epilogo della vicenda narrata nel romanzo potrebbe essere assunto come emblematico di una società che dopo i grandi rivolgimenti degli anni '60 e '70 stava sempre più atomizzandosi, laddove il disagio del singolo non riusciva più a trovare risposte collettive. E questo malgrado il fatto che almeno una parte della politica, fra mille contraddizioni, seppe qui interpretare la transizione dalla prima alla seconda repubblica in maniera diversa e creativa rispetto alla deriva del rancore che conoscemmo altrove. Pensammo stoltamente che questa terra avesse anticorpi sufficienti, ma non era così e quando ce ne accorgemmo era ormai troppo tardi.

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Nel cuore prometeico dell'Europa
Cracovia, Herve

 

Nel settembre scorso si è svolto un nuovo capitolo del “Viaggio nella solitudine della politica” che aveva come titolo “Dal Meriggio alla Mezzanotte”. Un viaggio ispirato al pensiero di Albert Camus, al quale avevamo reso omaggio lo scorso anno proprio a conclusione del precedente itinerario.

Avrei voluto scriverne a caldo, ma fra una cosa e l'altra non è stato possibile. In compenso le immagini e le sensazioni si sono sedimentate, così come il senso di questo nostro viaggiare. Lo spazio e il tempo per aiutarci a comprendere come cambia il mondo e come cambiano i nostri occhi.

Per stare al mondo in maniera curiosa e responsabile.

 

§§§

 

di Michele Nardelli

«Quale miglior paragone

alla speciale intelligenza di questo popolo,

del tremolar della marina?

Badate: i Greci sono colonizzatori. Sempre stati.

Ma colonizzano le spiagge:

in Asia minore, in Italia, a Marsiglia.

Non s'inoltrano.

Sanno che a perder di vista il mare,

si perde il tremolar della marina:

si perde l'intelligenza”»

Alberto Savinio

 

“Dal meriggio alla mezzanotte”. Era questo il titolo dell'ultimo itinerario del “Viaggio nella solitudine della politica” giunto così alla sua quattordicesima puntata1. Che ci ha portati ad attraversare il cuore prometeico dell'Europa, quegli imperi (tedesco e austroungarico) che costituirono l'ossatura del Terzo Reich e quelle terre che vennero segnate dal delirio di potenza che caratterizzò tragicamente il Novecento. 

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martedì, 28 novembre 2023 ore 19:00

«Inverno liquido» e «Ombre sulla neve» a Milano
La locandina dell'evento

Martedì 28 novembre dalle ore 19.00, presso la Libreria Alaska di Milano (Via Carli 39) si svolgerà la presentazione dei libri

 

Inverno liquido.

La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa

(DeriveApprodi) e

Ombre sulla neve.

Il “libro bianco” delle olimpiadi invernali

(Altreconomia)

 

Interverranno Maurizio Dematteis, autore di Inverno Liquido e Luigi Casanova, autore di Ombre sulla neve.

Moderano Luca Rota e Associazione APE Milano.

 

Inverno liquido: Che impatto ha avuto il modello di industrializzazione turistica della montagna italiana costruita intorno allo sci di massa dalla seconda metà del Novecento? Un racconto polifonico, corredato da un’ampia rassegna di dati, della complessa metamorfosi indotta dall’Antropocene, che ha nelle terre alte alpine e appenniniche uno straordinario e articolato laboratorio di una modernità costretta, causa il progressivo esaurirsi della materia prima che sosteneva le sue stesse logiche estrattive, a fare i conti con i limiti che i cambiamenti climatici impongono alla logica degli investimenti che ne stanno alla base.

Ombre sulla neve: un’inchiesta sui Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026. Perché si può amare lo sport ma raccontare come questo “grande evento” – al pari di altri in passato – abbia un impatto devastante sul territorio alpino e i suoi abitanti.Questo libro, infatti, con la forza dei fatti e dei numeri, smentisce la favola dell’Olimpiade “a costo zero e sostenibile” e denuncia l’assenza di una valutazione ambientale complessiva a livello nazionale e di un confronto aperto con cittadini e associazioni ambientaliste.

Milano, Libreria Alaska, Via Carli 39

mercoledì, 29 novembre 2023 ore 20:45

«Inverno liquido» a Paderno Dugnano (MI)
La locandina dell'evento

Per iniziativa della sezione del CAI di Paderno Dugnano

mercoledì 29 novembre 2023, alle ore 20.45

presso la Biblioteca Tilane in Piazza della Divina Commedia a Paderno Dugnano

si svolge la presentazione del libro di Maurizio Demtteis e Michele Nardelli

 

INVERNO LIQUIDO

La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa

(Derive Approdi, 2023)

Premio speciale Fondazione Dolomiti Unesco della Giuria di Leggimontagna

 

Alla presentazione partecipa l'autore Maurizio Dematteis

Paderno Dugnano, Biblioteca Tilane, Piazza della Divina Commedia

«Il monito della ninfea», cinque anni dopo.
Seconda edizione

(29 ottobre 2023) Sono trascorsi cinque anni dalla tragedia di Vaia. Da quel 28 ottobre 2018 quando il ciclone extratropicale si depositò sul territorio dolomitico lasciando dietro di sé la devastazione di 42.525 ettari di bosco, insieme ad altre conseguenze sul piano ambientale e idrogeologico. Si trattò dell'evento naturale di maggior impatto ambientale mai registrato nell'arco alpino, come conseguenza della crisi climatica che segna il nostro tempo. Il ciclone - inedito in un'area tradizionalmente temperata come il Mediterraneo - era partito infatti nella sua propaggine occidentale proprio come effetto dell'aumento della temperatura in superficie del mare cresciuta quell'anno di circa tre gradi.

Non si tratta però di una semplice ricorrenza. Nel corso di questi cinque anni gli effetti di Vaia si sono misurati in vari modi e ancor oggi intere aree boschive sono ancora li come la forza del vento li ha lasciati. C'è però un effetto collaterale più grave di altri: si chiama bostrico tipografo. Un coleottero sempre presente nelle Alpi ma che, proprio in relazione alle conseguenze degli eventi estremi prodotti dalla crisi climatica, dall'infragilimento di boschi monocolturali e dalla temperatura media nell'arco alpino che ha già raggiunto la crescita di due gradi centigradi, ha trovato una condizione particolarmente favorevole ad una sua anomala proliferazione. Che porta alla morte nell'arco di una stagione dell'abete rosso aggredito.

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mercoledì, 15 novembre 2023 ore 20:45

«Inverno liquido» a Fiorano Modenese
La locandina dell'evento

Legambiente dei Comuni Pedemontani Modenesi e la Sezione del CAI di Sassuolo promuovono la presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli

 

INVERNO LIQUIDO

La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa

(DeriveApprodi, 2023)

Premio speciale saggistica Leggimontagna 2023 e Fondazione Dolomiti Unesco

 

Incontro con l'autore Michele Nardelli

 

Mercoledì 15 novembre 2023, alle ore 20.45 

presso Casa Corsini, via Statale 83, a Spezzano di Fiorano Modenese

 

L'incontro avviene nell'ambito della rassegna "Le serate di Legambiente" (vedi allegato)

Fiorano Modenese (MO), Casa Corsini, via Statale 83- Spezzano

Il ciclo di incontri

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Riconoscersi finalmente terrestri
La copertina del libro

Considerazioni attorno al libro di Mauro Ceruti e Francesco Bellusci "Umanizzare la modernità"

di Ugo Morelli *

Nell’introdurre il libro di Pier Paolo Pasolini uscito nel 1971, Trasumanar e organizar [Garzanti, Milano], Franco Cordelli rivolge un invito al lettore: «Per leggere le poesie di Trasumanar e organizzar occorre prima di tutto molta pazienza…». Il proposito epistemologico e operativo che anima il lavoro di Mauro Ceruti con Francesco Bellusci si fonda su un invito alla riflessione e alla capacità umana di trascendersi che, per la sua portata, non esige meno pazienza e senso di responsabilità.

Pare di essere di fronte a uno di quegli “effetti ragguardevoli” che la ricerca scientifica ha sulla cultura e sui nostri sistemi di pensiero, ma ancor più sui nostri modi di vivere e sentire il mondo, di cui ha scritto di recente Emilia Margoni su doppiozero [Fisica superstar]. Scrive, infatti, Margoni, a proposito di alcuni percorsi di approfondimento e ricerca nella fisica contemporanea: «E mi viene da credere che questo détour nelle pendenze scoscese di un campo che pretende di dire l’ultima parola sulla realtà materiale possa avere effetti ragguardevoli sulla sua controparte culturale – proprio come accadeva negli scritti di quei mirabili esponenti della filosofia classica, insensibili alle presunte distinzioni tra cultura e natura, convinti che la trasformazione del nostro mondo interiore non potesse passare che per una conoscenza esatta di quanto ci lega intimamente a ogni altro atomo di materia sparso nel cosmo». Ecco, è forse proprio quel legame intimo che connette l’atomo al cosmo in modo circolare e inestricabile che, tra le altre ispirazioni, sembra fecondare le riflessioni di Ceruti con Bellusci in questo libro. Chi ha potuto dialogare con Ceruti nel corso del tempo sa che prima di tutto agisce, nel pensare insieme, un’atmosfera, un fondo accomunante che precede e informa la tessitura della conoscenza.

Anche questo libro contiene pensieri potenti e cruciali per tutti noi, ma sono quasi sussurrati, all’insegna del silenzio sulla cui superficie, come in bassorilievo, emergono analisi e indicazioni per uno scopo vissuto con un sentimento di obbligo. La domanda, forse difensiva rispetto all’ineluttabilità dell’analisi, è se quella “obbligatorietà” è il problema o la soluzione.

 

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Mostri? No, figli del patriarcato
Violenza di genere

Quella che segue è la lettera di Elena Cecchettin pubblicata dal Corriere della Sera. La sorella di Giulia fin dalle prime ore ha preso posizione perché la tragedia sia spunto di riflessione sulla violenza di genere.

di Elena Cecchettin

Turetta viene spesso definito come mostro, invece mostro non è. Un mostro è un’eccezione, una persona esterna alla società, una persona della quale la società non deve prendersi la responsabilità. E invece la responsabilità c’è. I «mostri» non sono malati, sono figli sani del patriarcato, della cultura dello stupro.

La cultura dello stupro è ciò che legittima ogni comportamento che va a ledere la figura della donna, a partire dalle cose a cui talvolta non viene nemmeno data importanza ma che di importanza ne hanno eccome, come il controllo, la possessività, il catcalling.

 

La locandina dell'evento

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martedì, 24 ottobre 2023 ore 21:00

I martedì del CAI di Padova. Martedì 24 ottobre la presentazione del libro «Inverno liquido»
Un momento della premiazione di

«Maurizio Dematteis e Michele Nardelli affrontano, con un’indagine serrata tra Alpi e Appennini, l’ormai insostenibile situazione dell’industria del turismo legato alla neve e allo sci alpino che si trova a dover affrontare una crisi originata dal gigantismo delle strutture abitative e degli impianti di risalita, messo ancor più in rilievo dal fatto che il cambiamento climatico sta modificando in maniera drastica la situazione che oggi vede un deciso calo delle precipitazioni nevose e, contemporaneamente, un evidente scioglimento dei ghiacciai. Questo libro affronta vari problemi: dall’incombente crisi economica di un settore, al contraccolpo sociale e demografico che investirà zone già molto fragili per gli evidenti disequilibri, all’ingombrante presenza di strutture ormai inutili e obsolete, al recupero di spazi strappati alla natura. Con il costante richiamo che l’uomo non può pensare esclusivamente all’economia»

(Le motivazioni con le quali la Giuria del Premio letterario Leggimontagna 2023 e la Fondazione Dolomiti Unesco hanno assegnato a "Inverno liquido"  il Premio speciale Dolomiti patrimonio dell'umanità Unesco)

 

§§§

 

Nell'ambito della rassegna "I martedì del CAI" e con il patrocinio del Comune di Padova

 

Martedì 24 ottobre 2023, alle ore 21.00

presso la Sede del CAI in via Gradenigo 10 a Padova

 

si svolgerà la presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli

 

"Inverno liquido

la crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa"

(DeriveApprodi, 2023)

 

Gli autori Maurizio Dematteis (da remoto) e Michele Nardelli (in presenza)

dialogheranno con il pubblico.

Padova, via Gradenigo 10 (sede CAI)

La locandina dell'incontro

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sabato, 21 ottobre 2023 ore 17:00

Presentazione del libro «Inverno liquido» a Vipiteno
Il logo della biblioteca

Sabato 21 ottobre 2023, alle ore 17.00

presso la Biblioteca Civica di Vipiteno, in via Dante n.9

si svolge la presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli

 

"Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa"

(Derive Approdi, 2023)

 

Premio Speciale Dolomiti patrimonio mondiale UNESCO a Leggimontagna 2023

 

A parlarne con uno degli autori, Michele Nardelli

ci sarà la direttrice della Biblioteca Civica Karin Hochrainer e il pubblico presente.

Stadtbibliothek Sterzing - Biblioteca Civica di Vipiteno, via Dante 9

La locandina dell'incontro

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Un mandala, per uscire dalla logica della guerra.
Bansky e il muro

di Diego Cason

Nella storia umana la pace è transitoria, una fortunata contingenza, prodotta e protetta da una solida barriera di iniquità, figlie del predominio. Lo sapeva già Esiodo 2800 anni fa:

O Perse, ascolta tu la Giustizia, né mai favorire

la Prepotenza: ch’è male pel debole; e il forte, ancor esso

non la sostien leggera, ma sotto il suo peso s’aggrava,

quand’ei nella Follia della colpa s’imbatte. Assai meglio

vale seguir l’altra via, che guida a Giustizia: Giustizia

sempre alla fine trionfa, lo stolido impara a sue spese.

La pace è un’aspirazione utopica che, come il fuoco, deve essere quotidianamente alimentata. Se la fiamma dell’utopia langue o si estingue l’armonia è perduta e con essa la pace. Anche Pindaro tre secoli dopo, a proposito di Atene, scrive:

Quivi abita, insieme con Ordine e Giustizia sua suora, per cui

in pie’ le città restan salde, e Pace, datrice di beni,

figlie auree di Tètide dal savio consiglio.

Tracotanza, ch’è madre superba

dell’Odio, sanno esse respinger lontano.

Pindaro associa, come è necessario, per avere un’armonia duratura, le tre figlie di Tètide. La loro madre ebbe anche un figlio maschio, Achille, simbolo della prepotenza, condannato alla perenne guerra alla quale si adattò, credendosi immortale, perché ambiva la gloria. Il conflitto e il violento massacro dei fratelli stanno scritti nella natura ferina dell'uomo. Per ottenere la pace è necessario rifiutare il destino e desiderare qualcosa di meglio da condividere con gli altri.

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sabato, 14 ottobre 2023 ore 17:00

Tutto pronto a Tolmezzo per la 21ª edizione di Leggimontagna
Terre alte

Ci siamo anche noi con "Inverno liquido" fra le opere finaliste del Premio letterario Leggimontagna 2023. C'è dunque attesa per la cerimonia di premiazione di sabato 14 ottobre a Tolmezzo. Quello che segue è il Comunicato della Segreteria del Premio Leggimontagna.

Si apre venerdì 13 ottobre, a Tolmezzo, Leggimontagna 2023: a inaugurare la 21ª edizione del premio letterario promosso dall’Asca, l’associazione delle sezioni Cai di Carnia, Canal del Ferro e Val Canale, l’atteso appuntamento con Hervé Barmasse, già sold out nelle prenotazioni.

Il noto alpinista, impegnato in un tour in tutta Italia per narrare le bellezze della montagna e parlare di alpinismo e di tutela dell’ambiente, incontrerà il pubblico della nostra regione nella conferenza “Oltre l’orizzonte” (ore 21, Teatro Candoni). Anche attraverso immagini e filmati Barmasse ripercorrerà le proprie esperienze, raccontando ciò che si nasconde dietro all’attività alpinistica, in cui il coraggio delle decisioni è sempre intrecciato alla fragilità e alla paura, in parete come nella vita.

Sabato 14 ottobre il tradizionale momento delle premiazioni con libri, autori ed editori presentati dalla giornalista Francesca Spangaro (ore 17, Sala convegni della Comunità di montagna della Carnia). Si scopriranno i titoli vincitori, selezionati dalle giurie tra le 98 opere che hanno partecipato al concorso nelle categorie narrativa, saggistica e guide.

In collaborazione con la Fondazione Dolomiti Unesco anche quest’anno verrà assegnato il premio speciale Dolomiti Unesco al saggio che maggiormente interpreti i valori del patrimonio mondiale, mentre il carnico Lino Di Lenardo, alpinista di lungo corso e componente del Soccorso alpino, riceverà il riconoscimento di Amico alpinista 2023.

Tolmezzo, Sala convegni della Comunità di montagna della Carnia, via Carnia Libera 1944 n. 29

La locandina dell'evento

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Tempi storici, tempi biologici
La prima di copertina del libro

Enzo Tiezzi

Tempi storici, tempi biologici

Con una nuova introduzione venticinque anni dopo

Donzelli editore, 2001



Mentre con lo schiudersi del nuovo millennio la scienza celebra i fasti di risultati fino a ieri semplicemente inimmaginabili, è nello stesso tempo davanti agli occhi di tutti una crisi radicale del nostro rapporto con la natura. …

La modernità di Tempi storici, tempi biologici sta proprio nell'aver intuito l'intreccio fra economia sostenibile e fisica evolutiva, tra valori etici e politica ambientale, tra estetica e scienza della complessità.

«I tempi che ci interessano sono quelli biologici, ma la rapidità con cui i parametri di oggi si muovono è di gran lunga superiore a prima. Le modificazioni naturali, che prima avevano tempi di millenni, oggi per il duro impatto delle moderne tecnologie possono avere tempi brevissimi»

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