Il quarto itinerario del “Viaggio nella solitudine della politica”
Venezia – Goli Otok (Croazia), 13 / 17 settembre 2017
(10 settembre 2017) L'itinerario lungo il limes nord orientale del “Viaggio nella solitudine della politica” ha come focus specifico il tema del Novecento e della sua faticosa elaborazione. La densità degli avvenimenti che nel secolo scorso hanno attraversato quel frammento d'Europa che si trovò a rappresentare il segmento meridionale della “cortina di ferro” è tale che lo sguardo ravvicinato su di essi non investe solo la necessità per le popolazioni interessate di farci i conti, ma chiama in causa tutti noi come cittadini di un'Europa che fatica a rivelarsi anche in virtù dell'incapacità di elaborare un passaggio di tempo del quale siamo ancora prigionieri, come se il suo scorrere si fosse fermato. Anche perché nel Novecento si condensano lungo quella faglia pagine di storia che ci parlano di come si è andata formando l'Europa nell'incontro e nei conflitti che dal Mediterraneo risalivano il Mare Adriatico e che dal continente scendevano verso il mare.
mercoledì, 5 luglio 2017 ore 16:00
Il terzo itinerario nell'ambito del "Viaggio nella solitudine della politica"
Dopo il prologo trentino e gli itinerari dolomitici e delle terre alte alpine, dal 5 all'8 luglio 2017 si svolgerà nella città di Roma il terzo itinerario nell'ambito del "Viaggio nella solitudine della politica", quattro giorni di incontri, conversazioni, visite... attraverso le esperienze che cercano di inverare quel cambio di paradigma al centro del viaggio proposto da Michele Nardelli.
«Città dove si percepisce in modo paradigmatico la crisi dei gruppi dirigenti. Luogo di verifica critica delle nuove forme della politica organizzata, verticale, personalistica, aleatoria, liquida. Luogo che ha trasformato la legalità in feticcio ideologico di una politica vuota.
Roma, luoghi vari
Il terzo itinerario nell'ambito del "Viaggio nella solitudine della politica"
Città dove si percepisce in modo paradigmatico la crisi dei gruppi dirigenti. Luogo di verifica critica delle nuove forme della politica organizzata, verticale, personalistica, aleatoria, liquida. Luogo che ha trasformato la legalità in feticcio ideologico di una politica vuota.
Roma non può essere amministrata senza una visione, affidandosi solo alla lista delle competenze, perché si viene immediatamente “catturati” da reti di relazione, agende politiche, esperienze, sistemi di valori e corpi sociali che si adattano perfettamente alle rappresentanze che esprimono.
Cercheremo di rintracciare, in questo viaggio, le utopie quotidiane che, con radicalità di pensiero e di azione, ridanno corpo a un nuovo patto di cittadinanza tra le comunità territoriali e le associazioni, che rendono vivibile la città, curandone i beni comuni e le relazioni, producono conoscenza e sperimentano la propria capacità di governo.
Silvano Falocco
«Tempi interessanti» (66)
... Se ragionassimo a prescindere dalla sconfitta culturale e politica che ha segnato la fine del Novecento lo schema potrebbe sembrare perfetto. Finisce la boria dell'autosufficienza maggioritaria, il partito di Renzi non può permettersi di rilanciare l'accordo del Nazareno, prende corpo l'idea di un'area di centrosinistra plurale ed europeista, tenendo fuori solo gli impresentabili.
Ma è possibile prescindere da quella sconfitta storica? Si può eludere il nodo cruciale della natura della crisi della politica? Credo di no, e per due ragioni di fondo. In primo luogo perché quello che abbiamo non è il migliore dei mondi possibile. E perché la crisi della politica è di “sguardo”, investe le sue categorie interpretative come i paradigmi del passato...
Edolo – Val di Susa (2–3–4–5 giugno 2017) La Montagna da periferia a centro. Cambi di sguardo per comunità politiche*
«Oggi le Alpi sono un impasto di innovazione e tradizione, globale e locale, modernismo e nostalgia nel cuore della vecchia Europa”. “Anche se si ferma alla disobbedienza e all’utopia senza costruire veri modelli di società, la voce arrabbiata della montagna filtra come goccia nella crepa del sistema, logorandolo con la spavalderia di chi vede il mondo dall’alto in giù e ha il privilegio di cogliere il pericolo per primo e urlarlo in legittima difesa, perché tutte le acque scendono dalla montagna. Nessuna sale alla sorgente».
Enrico Camanni, Alpi ribelli
Itinerario 2. Terre alte alpine. Fra abbandono e ritorno.
Stiamo parlando del territorio alpino che va dalle Dolomiti alla Provenza. Una moltitudine di storie parallele che hanno accompagnato la vicenda dello sviluppo del nord ovest italiano lungo vallate ciascuna delle quali ha espresso vocazioni e attitudini che ne hanno segnato il territorio.
Cari amici e care amiche,
l'avventura del “Viaggio nella solitudine della politica” è incominciata. Come avevamo previsto il 21 marzo scorso (primo giorno di primavera) la carovana ha preso il cammino con un prologo lungo le valli trentine che abbiamo titolato “Il Trentino che ci sfugge fra le mani” per indicare come anche questa terra ricca di prerogative autonomistiche, laddove non si coltivino percorsi di ricerca e di sperimentazione sociale originali (e dunque nuove classi dirigenti), evidenzi vistosi ambiti di sofferenza e di criticità. Un prologo “trentino” che sta proseguendo in diversi ambiti territoriali e sociali attraverso una serie di testimoni che nel loro impegno cercano di far vivere quel cambio di paradigma che di questo nostro viaggio rappresenta l'essenza.
Prologo che si è spinto anche nel bellunese nei giorni 23 e 24 aprile, anticipando di qualche giorno il primo vero e proprio itinerario che prende il via il 28 aprile 2017, dedicato alla Regione Dolomiti, attraverso il Trentino, l'Alto Adige – Südtirol, la Provincia di Belluno, l'Alto Friuli e il Carso.
sabato, 6 maggio 2017 ore 09:00
Sabato prossimo 6 maggio 2017 sarò a Palermo con Francesco ed altri amici per discutere sull'itinerario siciliano che li coinvolgerà nel "Viaggio nella solitudine della politica". Un salto di un giorno in Sicilia non rientra nelle caratteristiche della "lentezza" che pure rappresenta un cambio di paradigma rispetto a questo tempo senza limiti, ma i cannoli e le cassatine vedremo di non farcele mancare.
Palermo
mercoledì, 17 maggio 2017 ore 10:00
Mercoledì 17 maggio 2017, fra Tierste e Pirano sono in programma una serie di incontri in vista di uno degli itinerari del "Viaggio nella solitudine della politica", quello lungo il limes nord orientale fra Italia, Slovenia e Croazia. Si svilupperà da Venezia a Goli Otok (l'isola calva del gulag titino), attraverso Trieste e Rijeka/Fiume e sarà dedicato al tema della memoria e dell'elaborazione del conflitto.
Trieste, Pirano
di Fedrico Zappini *
(2 maggio 2017) Il Partito Democratico riesce spesso nell’impresa di sfiorare una cosa e di renderla immediatamente inservibile, impossibile da recuperare all’uso. Non sfuggono a questa triste sorte neppure quelle idee, poche per la verità, che potrebbero rivelarsi interessanti, generative.
Ne è testimonianza evidente l’iniziativa – intitolata #tuttoblUE – realizzata a Milano nella giornata del 25 aprile scorso con l’obiettivo di orientare l’attenzione (propria e non solo, sperabilmente) nei confronti delle difficili condizioni in cui versano l’Europa, le sue istituzioni e la sua proiezione nel futuro. Il kit completo offerto ai militanti (maglia, k-way e cartello personalizzabile) al prezzo di 6 euro che strizzava l’occhio – o stringeva proprio la mano – al marketing politico spinto, la grave disattenzione nel “confondere” Liberazione con libertà, il vuoto spinto rispetto a una necessaria proposta di democratizzazione (così la definisce Thomas Piketty in una recente riflessione, edita da La nave di Teseo) dell’Unione Europea sono riusciti a mettere in secondo piano l’interessante intuizione – lo dico senza ironia – di integrare la memoria – cosa buona e giusta – con la capacità di definire nuovi riferimenti costituenti nella costruzione di un senso comune, valoriale e pratico, preferibilmente su scala sovranazionale.
In partenza il primo itinerario del "Viaggio nella solitudine della politica"
La Regione Dolomiti
La si potrebbe definire una regione sopra le regioni. Quello delle Dolomiti è – come scrive la Fondazione Dolomiti Unesco – un "Bene complesso". Composto da nove sistemi montuosi, esteso su 142.000 ettari in 5 Province (Trento, Bolzano, Belluno, Udine e Pordenone) e 3 Regioni Trentino – Alto Adige Südtirol, Friuli Venezia Giulia e Veneto non è dunque solo un Patrimonio dell'Umanità come riconosciuto nel 2009 ma un territorio composito sul piano delle culture e delle lingue parlate, della storia e delle appartenenze, dell'autogoverno e dei sistemi amministrativi, dell'ambiente e delle vocazioni economiche ed altro ancora. Un ponte che, nell'arco alpino, congiunge le Alpi Retiche a quelle Carniche e Giulie. Vi scorrono fiumi importanti come l'Adige e la Drava, il Piave e il Tagliamento.
Le tematiche che affronteremo in questo itinerario saranno quelle dell'Autogoverno e del Terzo Statuto, del rapporto con l'Europa e della montagna governata dalle città, della convivenza fra culture diverse (dove ognuna è minoranza) e dell'elaborazione dei conflitti, dei beni comuni e degli usi civici, delle risorse e delle filiere, del turismo e dei bacini ottimali nella gestione dei servizi.
domenica, 23 aprile 2017 ore 17:00
Un incontro sul "Viaggio" e sulle motivazioni che qui sono riprese nell'invito di Diego Cason è previsto per domenica prossima 23 aprile alle ore 17.00 presso l’ISBREC (Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea) di Belluno in piazza del Mercato.
Egregi Signori e Signore, cari amici e amiche,
ho ricevuto da Michele Nardelli una lettera in cui propone un "Viaggio nella solitudine della politica" (www.zerosifr.eu). Quando l’ho letta ho aderito senza esitazione e ho deciso di aiutarlo ad organizzare la seconda tappa del suo viaggio in provincia di Belluno. Per iniziare immagino sia utile che conosciate Michele. Prima di tutto è uno dei fondatori dell’Osservatorio Balcani Caucaso transeuropa. Nel suo sito (www.michelenardelli.it) troverete tutto quello che serve per farvi la vostra idea. Io lo conosco da alcuni anni e sento che ci unisce la capacità di osservare il mondo nel quale c’è data la grazia e l’avventura di vivere. Ma non ci accontentiamo di starci. Avvertiamo il dovere e il privilegio di agire, nei limiti delle nostre competenze, per renderlo un posto migliore. Senza pretese, sapendo che il meglio è quasi sempre un nemico del bene. Condividiamo questo desiderio con molti che conosciamo e con moltissimi che non conosceremo mai che sanno, come dice Papa Francesco nella sua Enciclica “Laudato si’: “Il bene comune esige il rispetto della persona umana in quanto tale, con diritti fondamentali e inalienabili ordinati al suo sviluppo integrale". Basta osservare la realtà per comprendere che oggi questa opzione è una esigenza etica fondamentale per l’effettiva realizzazione del bene comune.
Belluno, Piazza del Mercato, presso ISBREL
di Michele Nardelli
(3 giugno 2017) In questi giorni si svolge la dodicesima edizione del Festival dell'Economia di Trento, quest'anno dedicata al tema per nulla banale della “Salute diseguale”.
Ospitare un evento annuale di riflessione sulle cose del mondo ha un valore in sé, considerato che la conoscenza è il tratto che consideriamo decisivo per abitare la “metamorfosi” del nostro presente. Cosa per nulla scontata nel delirio del “fare”. Eppure l'ossessione delle ricadute non ha smesso di interrogare decisori e finanziatori sugli effetti del festival in termini di presenze e di produzione di PIL. Ma su questo piano non c'è che dire, il festival dello scoiattolo rappresenta una kermesse di successo, misurabile dalla capacità di attrazione e di pubblico presente, dall'indotto sull'economia locale, dalla qualità dei relatori provenienti da tutto il mondo e, infine, dall'aver fatto di Trento la città del Festival dell'Economia.
mercoledì, 19 aprile 2017 ore 09:30
(21 e 28 marzo, 19 aprile 2017) Nell'ambito della preparazione del "Viaggio nella solitudine della politica" una nuova giornata di prologo in questa nostra terra. Il Trentino ufficiale che ha smesso di interrogarsi e quello delle ombre, dove il significato profondo dell'autonomia non trova casa. Il “Terzo Statuto” visto da dentro. Una “tre giorni” di incontri e testimonianze dai luoghi di frontiera della vita quotidiana. Da Palù del Fersina, Castello Tesino, Manifattura di Rovereto, Villalagarina. Trento (nella sua duplice funzione cittadina e provinciale). Il 19 aprile, alla dimensione territoriale, l'indagine si estende agli ambiti sociali con nuove interviste a Rovereto, Trento e Lavis.
Rovereto, Trento, Lavis
martedì, 18 aprile 2017 ore 16:00
Un prologo all'itinerario dolomitico del "Viaggio nella solitudine della politica" avrà luogo oggi a Merano nella conversazione con Sepp Mall a partire dal suo romanzo "Ai margini della ferita". Un esempio raffinato di elaborazione del conflitto attraverso l'umanizzazione dei suoi protagonisti che generalmente non fanno storia.
Romanzo che un paio d’anni fa ha inaugurato il progetto “Confini” dell’editore Keller, racconta di due coppie di giovani fratelli, in un’anonima città non molto diversa dalla Merano in cui vive l’autore, negli anni Sessanta del secolo scorso, all’epoca della seconda ondata di attentati che fece impennare la tensione sociale in Alto Adige minando il percorso che avrebbe portato al secondo statuto di autonomia. Mall intreccia la grande storia politica e le piccole storie private dei suoi personaggi adolescenti in una narrazione poetica e toccante, capace di illustrare il passaggio alla vita adulta in un contesto di tensione etnica e turbamenti familiari.
Merano, Caffè Darling, Passeggiata d'inverno 9
martedì, 28 marzo 2017 ore 09:00
Trento, luoghi vari