Europa e Mediterraneo Regioni europee

Spagna: tra il referendum catalano e Podemos
Piazza catalana

 

di Steven Forti

(24 novembre 2014) Negli ultimi tempi della questione catalana ne abbiamo parlato in diverse occasioni. E non senza ragioni. Dal settembre del 2012 la Catalogna è uno dei nervi scoperti della crisi spagnola: cinque manifestazioni a Barcellona con una partecipazione sempre superiore al milione di persone negli ultimi quattro anni e mezzo (la manifestazione del luglio 2010 contro la sentenza del Tribunale Costituzionale riguardo al nuovo Statuto d’Autonomia, le tre Diades dell’11 settembre del 2012, del 2013 e del 2014 e la consultazione non vincolante sull’indipendenza dello scorso 9 novembre) non sono cosa da poco. Quest’ultima doveva essere il momento clou e così, in un certo senso, è stato. Momento clou, ma non quello “definitivo”.

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25 maggio 2014, un passaggio cruciale per l'Europa politica
Novecento

di Michele Nardelli

Domenica 25 maggio si vota per il rinnovo del Parlamento Europeo, un passaggio cruciale nel futuro dell'Europa politica.

Lo è a cominciare da quanti cittadini europei eserciteranno il loro diritto di voto. Nel 2009, negli allora 27 paesi dell'Unione Europea, votarono il 43% degli eventi diritto, una percentuale già piuttosto bassa che mostrava una disaffezione preoccupante. Se il 25 maggio 2014 il calo dovesse essere ancora maggiore, il grado di rappresentatività e di autorevolezza del Parlamento e delle istituzioni europee in generale potrebbe segnare un punto di crisi senza precedenti. E il progetto europeo subire un colpo mortale.

Lo è per il peso che i sondaggi assegnano ai partiti e movimenti antieuropei, già peraltro presenti anche nelle scorse elezioni. Se saranno rappresentativi del 30% del Parlamento Europeo come dicono le previsioni, i loro seggi andranno ad assommarsi a quelli di formazioni che a parole si dicono europeiste ma che in buona sostanza pensano ad un riequilibrio della sovranità a favore degli stati nazionali. E sarebbe comunque la paralisi del processo di costruzione dei un'Europa politica e federale.

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Pensieri europei. Ridisegnare l'Europa. Il ruolo delle macroregioni.
Dolomiti

Una delle sperimentazioni interessanti nel percorso di costruzione di un'“Europa sopra le nazioni” è la configurazione delle macroregioni europee. Non nuovi stati, tanto per essere chiari, che ridisegnino l'Europa secondo la potenza economica di aree regionali (come pensano i leghisti), bensì aree che includono – per stare alla definizione che ne ha dato la Commissione Europea – territori di diversi paesi o regioni associati da una o più sfide o caratteristiche comuni, geografiche, culturali, economiche o altro. In altre parole nuovi assetti regionali sovranazionali cui possano corrispondere altrettanti ambiti di coordinamento istituzionale.

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giovedì, 22 maggio 2014 ore 20:30

Marsiglia plurale. Comunità, città, culture
Marsiglia

MARSIGLIA PLURALE
Comunità, città, culture
 

Un documentario di Federico Zappini (60 min. / 2014)

Mercoledì 22 maggio 2014, ore 20.30 presso lo Studio fotografico Matteo De Stefano, in Via della Predara 25, quartiere S.Martino,Trento

Marsiglia non è una città per turisti. Non c'è niente da vedere.
La sua bellezza non si fotografa. Qui, bisogna schierarsi. Appassionarsi.
Essere per, essere contro. Essere, violentemente.
Solo allora, ciò che c'è da vedere si lascia vedere.
E allora è troppo tardi, si è già in pieno dramma.
Un dramma atipico dove l'eroe è la morte.
A Marsiglia, anche per perdere, bisogna sapersi battere.

Jean-Claude Izzo
"Total Khéops"

In allegato la pagina del Corriere del Trentino che Simone Casalini ha dedicato all'evento.

Trento, via della Predara 25

Il pdf della pagina che Simone Casalini ha dedicato all\'evento

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Pensieri Europei. Autonomia e federalismo, l'Europa di Silvio Trentin
Silvio Trentin

Europa degli stati o Europa delle regioni? Nell'immaginare l'Europa politica, gli esponenti di "Giustizia e Libertà" pensavano ad un progetto sovranazionale verso il quale vi fosse una progressiva cessione di sovranità da parte degli stati nazionali e, nel contempo, di una devoluzione di poteri verso le autonomie locali, un sistema insieme istituzionale e sociale fondato su una diffusa assunzione di responsabilità.

Il federalismo corrispondeva ad un cambio di paradigma culturale e politico che si proponeva non solo il superamento dello stato nazionale ma anche una diversa organizzazione dei poteri. Era quello che scriveva dal suo esilio in Francia Silvio Trentin in “Federare e liberare”, quando indicava il federalismo come “l'ordine delle autonomie”.

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Un'interessante ricerca sul voto per il Parlamento Europeo del 2009
Dove c\'era un confine...

Astensione e comportamento elettorale nelle elezioni europee 2009

La presente sintesi si basa su una ricerca documentale condotta sull'astensione e sul comportamento elettorale nel giugno 2009. Rappresenta la prima fase della strategia commerciale sociale della DG Comunicazione in preparazione delle elezioni europee 2014.

I dati sono tratti dal sondaggio dell'Eurobarometro condotto da TNS Opinion dopo le elezioni del 2009. Lo studio è stato condotto tra il 12 giugno e il 6 luglio 2009 e ha visto la partecipazione di 26 830 cittadini europei che hanno raggiunto l'età di voto (almeno 18 anni oppure almeno 16 anni in Austria).

Dalla ricerca un dato su tutti: nel 2009 avevano votato il 43% degli aventi diritto: percentuali molto basse anche nei paesi fondatori. Un calo ulteriore (peraltro previsto) sarebbe disastroso per il grado di autorevolezza del Parlamento Europeo e mai come nelle elezioni di domenica prossima la percentuale dei votanti assumerà un valore politico.

La ricerca commissionata dal Parlamento Europeo

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Pensieri europei. Il federalismo fra appropriazione indebita ed oblio
Ernesto Rossi, Altiero Spinelli, Luigi Einaudi

Parole che hanno smarrito la loro forza evocatrice, parole banalizzate, parole rubate... 

A rimanere vittima di quest'opera di appropriazione indebita (ma anche di oblio) è il concetto di federalismo. Vent'anni di leghismo ne hanno storpiato il significato originario, di progetto di pace rivolto al superamento degli stati nazionali, di devoluzione di potere verso il basso e dunque di struttura dell'autogoverno locale ed infine di forma dell'organizzazione della società basata sulla responsabilità individuale e su quello che Aldo Capitini definiva “il potere di tutti”...

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martedì, 6 maggio 2014 ore 10:00

Priorità per la presidenza italiana dell’UE: la macroregione adriatico-ionica e i Balcani
Paul Klee

Centro europeo di eccellenza Jean Monnet - Università di Trento - Osservatorio Balcani Caucaso

Priorità per la presidenza italiana della UE: la macroregione adriatico-ionica e i Balcani 

Trento, Facoltà di Sociologia, martedì 6 maggio 2014, ore 10.00.

Conferenza che intende discutere della strategia europea per la macro-regione Adriatico-ionica (EUSAIR), tappa importante dell'ormai prossimo semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea

Saluti: Sara Ferrari, assessora provinciale all'università e alla ricerca

Intervengono: Andrea Stocchiero, Ricercatore del CeSPI - Centro Studi Politiche Internazionali, Roma; Luisa Chiodi, Direttrice scientifica di OBC; Barbara Forni, Rappresentanza del Parlamento Europeo in Italia.

Modera: Roberto Belloni, Centro Jean Monnet, Università degli Studi di Trento

Trento, via Verdi (Università di Sociologia, aula 11)

La locandina del convegno

martedì, 6 maggio 2014 ore 20:30

Noi e l'Europa
La distruzione della Biblioteca nazionale di Sarajevo
Incontro del circolo del PD "Elisabetta Vindimian" di Lavis sulle elezioni europee. Partecipa Michele Nardelli

Lavis, sede PD

Pensieri europei. La via dell'austerità
I discorsi di Berlinguer sull\'austerità

“Basta con l'Europa dell'austerità”: è un altro degli slogan che sembrano accomunare nella campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo uno schieramento politico trasversale. E' necessario – si aggiunge – rilanciare i consumi perché solo così i paesi europei potranno uscire dalla crisi e sostenere una nuova fase di crescita e di sviluppo. La formula magica per l'Europa sarebbe il rilancio della spesa pubblica e di quella privata. Sul dove prendere le risorse la trasversalità svanisce.

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Pensieri europei. I pugni sul tavolo
Crozza - Razzi

“Battere i pugni sul tavolo”: è questa l'immagine che uso spesso nel mio argomentare sull'Europa per descrivere quel che non si dovrebbe fare.

Perché l'idea dell'Europa come sede di trattativa fra gli stati nazionali sovrani è la negazione del progetto stesso di Europa politica, è la logica del più forte che ha portato nel Novecento a due guerre mondiali proprio nel cuore dell'Europa. Esprime, infine, la mancanza di un pensiero europeo, l'incapacità di una visione e di un modo di pensare da cittadini europei.

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Eurovisioni
Muri e confini smantellati

di Ugo Morelli *

Caro Paul, ti ricordi? Era l’inizio degli anni sessanta del ventesimo secolo. Ti scrissi allora per invitarti a un dialogo tra ragazzini che, seppur nati in nazioni diverse e con lingue diverse, si ritrovavano a iniziare una nuova vita in una casa comune, la nascente Comunità Economica Europea.

Quel compito in classe alle medie inferiori invitava a parlare dell’Europa. Avevamo una carta geografica e i sei colori dei primi sei paesi erano in evidenza. Erano colori diversi e non capivamo bene cosa stesse accadendo. Ci sembrava comunque una bella cosa quella parola, comunità, che inventava una nuova prospettiva e ci invitava ad incontrarci.

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mercoledì, 28 agosto 2013 ore 09:30

Reti sovranazionali e territori come nuove basi del legame sociale
La fortezza di Kalemegdan a Belgrado

Sono arrivato un'ora fa a Belgrado, per un convegno nel quale domattina sono relatore sul tema "Dalla strategia europea per la regione danubiana, alle leggi regionali italiane sulle filiere corte". Purtroppo sarà solo un "mordi e fuggi", rientro infatti già nella serata di mercoledì, ma anche solo così mi basta per annusare l'aria e buttare l'occhio sull'Europa vista dal suo cuore balcanico. E come vedete, il tema che vado a trattare non è affatto diverso da quello che abbiamo discusso in questi giorni nella summer school. A proposito dello sguardo europeo che dovrebbe avere la politica... Con me ci sono Jovan Teokarevic, docente dell'Università di Belgrado e uno dei maggiori studiosi sull'integrazione europea dei Balcani, e Sergio Valentini, presidente di Slow Food per il Trentino Alto Adige - Sud Tirolo.

Viaggiare i Balcani e Slow Food Internazionale sono lieti di invitarvi alla conferenza "Reti sovranazionali e territoriali come nuove basi del legame sociale", in programma il 28 agosto alle ore 9.30 presso il Grad - European Centre for Culture and Debate di Belgrado.

L'iniziativa è parte integrante di "Navigando lungo i sapori del Danubio", che dal 25 agosto al 1 settembre porterà quaranta turisti italiani da Novi Sad a Donji Milanovac: un viaggio in battello alla scoperta della straordinaria biodiversità racchiusa nel medio corso danubiano, ma soprattutto una presa di coscienza critica della sovranità alimentare grazie all'incontro con le comunità del cibo di Terra Madre provenienti da Serbia, Bosnia-Erzegovina e Bulgaria, intrecciando cibo, tradizioni e identita locali.

Belgrado, Grad - European Centre for Cultuure and debate

Il programma del seminario

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sabato, 1 giugno 2013 ore 18:00

L'autonomia come risorsa di (multi)sistema: Trentino e Catalogna a confronto
Barcellona

Da un'idea lanciata mesi fa in una chiacchierata con qualche amico (Luca Paolazzi, Steven Forti, Andrea Ciambra ..) è nata la volontà di organizzare un evento interno al Festival, promosso dal Consiglio provinciale, che mettesse al centro i particolari modelli autonomistici di Trentino e Catalogna. Della Catalogna si è parlato molto, negli ultimi mesi, in ragione dell'inasprirsi delle tensioni tra Comunità autonoma e Stato centrale, con forti spinte indipendentiste: ben poche, purtroppo, sono state le occasioni per riflettere in modo approfondito su quella realtà e, più in generale, sui processi che in tutta Europa stanno facendo emergere forti contraddizioni tra i diversi livelli di governo, in assenza di un quadro unitario articolato e sufficientemente solido.

Trento, Sala Depero, Piazza Dante

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mercoledì, 20 febbraio 2013 ore 20:30

Parliamo d'Europa
Sarajevo 1992
Nell'ambito delle manifestazioni elettorali del Partito Democratico, serata di confronto intitolata "Parliamo di Europa" con Laura Froner, Piergiorgio Sester e
Michele Nardelli.

Cavareno (Tn), Sala Riunioni Cassa Rurale, piazza Degasperi

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