Giacomo Scotti
Il gulag in mezzo al mare
Nuove rivelazioni su Goli Otok
Lint editoriale, 2012
«Primo in Italia a rivelare le tristi vicende di quel gulag ... Scotti ritorna su quell'isola con questo libro. Stavolta però non si ferma soltanto sull'Isola Calva, ma ci porta nell'intero arcipelago concentrazionario jugoslavo della fine degli anni Quaranta e degli anni Cinquanta: isola di Sveti Grgur (San Gregorio), isola di Ugljan (prezzo Zara), Sremska Mitrovica in Serbia, Stara Gradiska e Nova Gradiska in Croazia, Bileca in Erzegovina; un variegato arcipelago di terra e di mare nel quale si consumò per circa un decennio uno dei crimini più orrendi contro l'uomo: la sua distruzione fisica e morale, la sua trasformazione da uomo libero in schiavo».
dalla prefazione di Predrag Matvejevic
Mauro Ceruti
Evoluzione senza fondamenti
Soglie di un'età nuova
Meltemi, 2019
In questo breve ma magistrale saggio, Mauro Ceruti, uno dei maggiori filosofi della complessità, narra la storia del pensiero scientifico e documenta i travolgenti cambiamenti degli ultimi secoli. Il risultato non è solo l'emergenza di sorprendenti nuove informazioni, ma uno scavo nei nostri presupposti più radicali e lo sviluppo di nuovi modi di pensare il mondo. Dall'evoluzione alla cosmologia e alla mitologia, Ceruti ci porta in un viaggio attraverso la storia e attraverso prospettive disciplinari diverse, per presentare una visione del mondo e del pensiero umano complessa, creativa, in evoluzione.
lunedì, 5 febbraio 2018 ore 17:00
L'occasione dell'uscita del nuovo libro di Donatella Di Cesare "Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione" (Bollati Boringhieri) è l'occasione per riflettere a fondo su cosa rappresentino i fenomeni migratori per il futuro del pianeta e delle nostre società, oltre le forme retoriche e le letture superficiali e opportuniste che spesso la politica e i cittadini utilizzano per descrivere un'emergenza che emergenza non è.
Lunedì 5 febbraio 2018, ore 17.00
Presso Sala degli Affreschi, Biblioteca Comunale di Trento
L'autrice Donatella Di Cesare dialoga con Ugo Morelli
Trento, Sala degli Affreschi, Biblioteca Comunale, via Roma
Predrag Matvejevic
Pane nostro
Garzanti, 2010
«Ibn Battuta, l'instancabile viaggiatore, ebbe modo di sentire gli abitanti di Isfahan che chiamavano il loro pane con le parole persiane nan e nanna, in particolare rivolgendosi ai bambini...»
Pane nostro è il frutto di vent'anni di lavoro. Quella del pane è una grande storia, ricca di sapienza e di poesia, d'arte e di fede, che abbraccia l'intera storia dell'umanità.
Uno dei libri più appassionanti sulla guerra di Spagna dall’autore di “1984” e della “Fattoria degli animali”. Uno dei libri della mia formazione giovanile.
«Ero arrivato in Spagna con la vaga idea di scrivere articoli per la stampa, ma poi mi ero arruolato quasi subito nella milizia, perché in quel momento e in quell'atmosfera sembrava l'unica cosa concepibile da fare»
Marco Paolini
Gianfranco Bettin
Le avventure di Numero Primo
Einaudi, 2017
Veneland, 2040 (anno più o anno meno). Potrebbe essere questo lo scenario spazio-temporale nel quale è ambientato il romanzo “Le avventure di Numero Primo” con il quale due attenti testimoni del nostro tempo come Marco Paolini e Gianfranco Bettin provano un'incursione nel futuro-presente.
Categoria quest'ultima in genere associata alla fantascienza, ma non in questo caso. E non solo perché il presente e il passato prossimo in questo romanzo fanno da sfondo imprescindibile nelle vite di alcuni suoi protagonisti, ma anche perché in questo gioco di specchi è difficile stabilire dove sia la fantasia e dove la realtà.
Joze Pirjevec
Foibe
Una storia d'Italia
Einaudi, 2009
«Il crollo dell'Italia nel settembre del 1943 e quello del Terzo Reich nel maggio 1945 ebbero nella Venezia Giulia contraccolpi ben diversi dal resto del Paese. In questa regione mistilingue, oggetto di contesa dal 1948 da parte delle etnie conviventi, si verificò un drammatico capovolgimento dei ruoli: i padroni di lingua italiana, che dopo l'8 settembre avevano collaborato con i tedeschi per salvare il salvabile, si trovarono fra i vinti. Gli s'ciavi, come erano detti con spregio gli sloveni e i croati, erano i vincitori. Per di più comunisti. In questa situazione colma di tensioni etniche, sociali e ideologiche si scatenò una violenta resa dei conti con deportazioni ed esecuzioni sommarie di nemici veri o presunti, molto sbrigativamente sepolti nelle voragini carsiche delle "foibe"».
Franco Vegliani
Processo a Volosca
Sellerio, 1989
«Per molti anni avevo pensato alla storia di questo processo. Alle cose che accaddero, a Volosca e attorno a Volosca, nelle settimane in cui si svolsero davanti ai giudici della Corte d'Assise le udienze del dibattitimento contro quattro giovani che erano stati, anzi che erano, perché allora non mi sentivo certo di rinnegarli, amici miei. O, se non amici, almeno conoscenti di un certo grado e di una certa natura: persone con le quali, senza propriamente amarle e senza esserne amato, io avevo avuto qualche cosa in comune, qualche cosa di stretto, potrei dire di intimo, qualche cosa che era destinato a durare come un peso, o una ragione e una conseguenza, nel mio animo. E per animo intendo sì la coscienza, ma anche gli impulsi, i sentimenti, anche la memoria e le aspirazioni e le speranze. Lo stesso corpo, arriverei a dire: almeno lo stesso mio aspetto esteriore, gli atteggiamenti del volto, il modo di muoversi e il modo di gestire e il modo di camminare».
Su questo libro Claudio Magris ebbe a scrivere: «Vegliani era autore di uno dei libri più belli della letteratura triestina del dopoguerra» .
Mauro Covacich
La città interiore
La nave di Teseo, 2017
“La città interiore” è un romanzo che ci aiuta ad accostarci ad un luogo sospeso nel tempo, al quale potrebbe aderire perfettamente quel che Winston Churchill usava dire a proposito dei Balcani a proposito del loro “produrre più storia di quanta ne possano digerire”.
Se poi la città di cui stiamo parlando (Trieste) diviene il paradigma di una vicenda famigliare nella quale la complessità conflittuale è rintracciabile in un cognome che muta con lo scorrere del tempo, la matassa diviene difficile da dipanare.
Conta certo la prossimità dei luoghi e una geografia porosa sul piano delle appartenenze nazionali (ovvero culturali e linguistiche), ma non si può certo dire che le vicende novecentesche non ci abbiano messo del loro.
Eric Gobetti
Alleati del nemico
L'occupazione italiana in Jugoslavia (1941 – 1943)
Editori Laterza, 2013
«Negli anni cruciali della seconda guerra mondiale, l'Italia fascista impegna enormi risorse militari, diplomatiche, economiche e propagandistiche per imporre il suo dominio su circa un terzo dell'intero territorio jugoslavo. E' una parabola breve, in cui però si condensa tutta la pochezza dell'impero di Mussolini: dai sogni di dominio sui Balcani nella primavera del 1941 al senso di sconfitta nell'estate del 1943. Efficacemente osteggiati dei partigiani di Tito, gli occupanti stringono ambigue alleanze con diverse realtà collaborazioniste, contribuendo a scatenare una feroce guerra civile. Vittime e carnefici al tempo stesso, i soldati del regio esercito combattono con pochi mezzi e scarse motivazioni ideali, costretti a vivere mesi e mesi in condizioni estreme, vinti dalla noia, dalla paura, dall'abbandono e, in fondo, anche dal fascino del ribelle».
Per una serie di ragioni ho aspettato che se ne andassero le giornate della memoria e del ricordo per pubblicare questa proposta di lettura.
lunedì, 11 dicembre 2017 ore 18:00
Lunedì 11 dicembre 2017, alle ore 18.00, presso la Libreria Ancora, in via S.Croce 35 a Trento la presentazione del primo romanzo di Andrea Segre "La terra scivola", Marsilio Editore.
L'autore dialogherà attorno al suo libro con Gianluca Taraborelli e Marco Pontoni.
Sarà l'occasione anche per fare il punto sull'avanzamento delle iniziative che Andrea Segre sta conducendo successivamente all'uscita del suo ultimo film, "L'ordine delle cose", al fine di mantenere alta l'attenzione sui fenomeni migratori nel Mediterraneo e in particolare nel territorio libico.
Trento, Libreria Ancora, via S.Croce 35
Vinicio Capossela
Il paese dei coppoloni
Faltrinelli, 2015
I racconti di Vinicio sulle "terre dell'osso" sono la colonna sonora del nuovo itinerario del "Viaggio nella solitudine della politica" che dal 30 maggio al 3 giugno - grazie al prezioso lavoro di tessitura dell'amico Guido Lavorgna - attraverserà il Sannio, l'Irpinia e la Lucania. Il programma è davvero molto stimolante http://www.michelenardelli.it/commenti.php?id=4106 e così i compagni di viaggio. Non vedo l'ora di immergermi in queste terre e fra le persone che incontreremo, certo che ne verrà molto tanto sul piano della storia dei luoghi, quanto su questo tempo interdipendente che fa svanire le distanze. Qualche ora di sonno e poi via.
sabato, 2 dicembre 2017 ore 11:00
Nella cornice del quarto itinerario del "Viaggio nella solitudine della politica", lungo il limes tra Venezia e Goli Otok, uno degli incontri preziosi è stato quello con lo scrittore e giornalista del quotidiano "Il Piccolo" Roberto Curci a partire dal suo libro "Via San Nicolò 30. Traditori e traditi nella Trieste nazista".
Un libro che chiede a tutti di riflettere sulle responsabilità individuali nei drammi collettivi della Storia. E che pone una domanda cruciale: quanto siamo disposti ad elaborare il passato? Il passato in questo caso è la Risiera di San Sabba e le complicità con l'occupazione nazista della città di Trieste.
"Via San Nicolò 30" viene presentato a Trento, presso la Libreria Einaudi, in Piazza della Mostra, sabato 2 dicembre 2017, alle ore 11.00. L'autore dialogherà con Micaela Bertoldi, Erica Mondini, Michele Nardelli e Nadia Scappini.
Trento, Libreria Einaudi, Piazza della Mostra
Solidarietà
Diccì spa
Le banche, gli intrecci societari, gli uomini e le famiglie del potere democristiano in Trentino
Solidarietà, settembre 1993
La storia di un intreccio antico fra politica e potere, dal dopoguerra alla scomparsa delle lucciole e dalla scomparsa delle lucciole agli anni di Tangentopoli. Con i Dossier su "Magnete - Trento Nord" e su "Fondi Fio".
Copertina e illustrazioni di Rudi Patauner.
Libro bianco
Il potere. Società, personaggi, intrecci.
A cura di Democrazia Proletaria del Trentino
Uscito nel 1985, nel pieno di una crisi industriale e occupazionale, questa pubblicazione ha avuto il merito di svelare come il profitto e la rendita (e non la comunità) rappresentassero la bussola dei potenti. Erano gli anni nei quali il territorio veniva regolarmente saccheggiato per operazioni immobiliari che vedevano all'opera il "partito degli affari". Espressione che coniammo non solo per descrivere l'intreccio fra affari e politica, ma anche la trasversalità politica che in nome dello sviluppo lasciava prosperare livelli speculativi prima sconosciuti. Furono gli anni del saccheggio di Trento Nord, dell'Alto Garda, delle valli più vocate al turismo... solo per indicare la natura sociale e territoriale del lavoro di denuncia messo in campo. Un azione di contrasto che porterà a risultati concreti.