(20 maggio 2013) "I corpi intermedi, antidoti al plebiscitarismo": è questo il titolo che Simone Casalini ha dato all'intervista pubblicata domenica sul Corriere del Trentino e che potete trovare in allegato.
Nella solitudine dell'atomizzazione sociale e dello spaesamento, la politica (in senso lato, non solo quella dei partiti) dovrebbe essere in grado di fornire ai cittadini luoghi ed opportunità di conoscenza e di elaborazione collettiva, aspetti che oggi non sembrano avere molta cittadinanza. L'idea che la politica si svolga nel rapporto verticale fra il leader e il cittadino attraverso lo schermo televisivo o il web è vecchia e ben conosciuta: si chiama cultura plebiscitaria, l'opposto della democrazia deliberativa.
(13 maggio 2013) Dal 12 al 19 maggio si tiene a Trento l'evento Liberi e Libere di Essere, all'interno delle celebrazioni della IX Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia. Nelle scorse settimane ha fatto molto discutere il manifesto di promozione dell'iniziativa, che ritrae nelle due versione una coppia di uomini e una di donne in abiti tradizionali che si baciano.
Provocazione o stimolo ad un approfondimento del tema? Ne parliamo partendo da una riflessione di Arcigay e Arcilesbica - promotori della rassegna - che interroga la politica sul suo ruolo nel percorso di crescita culturale e di consapevolezza della comunità che ha il compito di guidare. Naturalmente su www.politicaresponsabile.it
(27 aprile 2013) Enrico Letta ha sciolto la riserva ed ha accettato di formare il nuovo governo. E' un governo di larghe intese, che dà continuità alla maggioranza politica anomala che aveva espresso il governo dei tecnici. Così l'anomalia diventa proposta politica. E' un fatto nuovo. Non il cambio di sguardo di cui ci sarebbe bisogno.
Questi i nomi del nuovo Consiglio dei Ministri. Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio - Filippo Patroni Griffi; Interni e Vicepremier - Angelino Alfano; Difesa - Mario Mauro; Esteri - Emma Bonino; Giustizia - Anna Maria Cancellieri; Economia - Fabrizio Saccomanni; Riforme istituzionali - Gaetano Quagliariello; Sviluppo - Flavio Zanonato; Trasporti Infrastrutture - Maurizio Lupi; Poliche Agricole - Nunzia Di Girolamo; Istruzione, Università e ricerca- Maria Chiara Carrozza; Salute - Beatrice Lorenzin; Lavoro e Politiche sociali - Enrico Giovannini; Ambiente - Andrea Orlando; Beni culturali e Turismo - Massimo Bray; Coesione territoriale - Carlo Trigilia; Affari europei - Enzo Moavero Milanesi; Affari regionali - Graziano Delrio; Pari opportunità, sport, politiche giovanili - Iosefa Idem; Rapporti con il Parlamento - Dario Franceschini; Integrazione - Cecile Kyenge; Pubblica Amministrazione - Giampiero D'Alia.
(22 aprile 2013) Domenica e oggi si è votato per il rinnovo del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Per la verità metà degli elettori sono rimasti casa (alle urne si sono recati solo il 50,51% degli aventi diritto). Una percentuale così bassa che dovrebbe far riflettere, perché in questo quadro nessuno può dirsi sul serio vincitore. Specie se poi il divario fra i due schieramenti è dello 0,39%, che poi corrisponde a poco più di duemila voti.
In ogni caso, tenendo conto del clima difficile e fortemente condizionato dalle vicende nazionali, il fatto che il centrosinistra si riprenda dopo anni la guida della Regione e che Debora Serracchiani sia la nuova presidente del Friuli Venezia Giulia è una nota finalmente positiva. Così come interessante è che il candidato del Movimento 5 Stelle abbia perso in due mesi il 7% dei voti. Beppe Grillo aveva immaginato un nuovo tsunami e proprio due giorni fa aveva parlato del Friuli Venezia Giulia come la prima Regione a 5 Stelle. Non è stato così e il suo partito (nel voto di lista) dimezza i voti. Nella crisi acuta della politica, un piccolo segnale di controtendenza.
http://www.repubblica.it/static/speciale/2013/elezioni/regionali/friuli_venezia_giulia.html
giovedì, 25 aprile 2013 ore 10:00
Nel 68° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, il 25 è caratterizzato da numerose manifestazioni in tutto il Trentino.
Nel capoluogo due appuntamenti importanti: alle ore 10.00 in Piazza Duomo prende il via il tradizionale corteo con deposizione di corone alle lapidi di Palazzo Thun, al monumento ai Caduti presso Piazza Portela, ex IMI presso la Provincia, galleria Partigiani e piazza Mario Pasi Accompagna il corteo la Banda sociale di Aldeno. La manifestazione si conclude alle ore 11.00 a Palazzo Geremia con la Cerimonia di commemorazione e con i canti della Corale "Bella ciao".
L'Anpi del Trentino invita inoltre a visitare la mostra sulla Resistenza Italiana alle "Gallerie di Piedicastello" a Trento realizzata in collaborazione con la Fondazione del Museo Storico del Trentino. La Mostra rimarrà aperta fino a mercoledì 8 maggio.
Un'altra mostra, in questo caso dedicata alla pace, è allestita presso il Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale (Palazzo ex Agostiniani) in vicolo San Marco 1 e promossa dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani.
Il secondo appuntamento è quello che inizia alle ore 14.00 in piazza Dante. L'Arci organizza una giornata ricca di iniziative e concerti.
Trento, Piazza del Duomo
Nei giorni 19 e 20 aprile si svolge in Valtellina un interessante convegno dal titolo "Lo spaesamento delle Terre Alte. Spazio di posizione e di rappresentazione nell'arco alpino".
Due giornate di riflessione tra ricerca sociale, racconti editoriali e video a cui partecipa fra gli altri il consilgiere provinciale Michele Nardelli (il programma di seguito)
Ponte in Valtellina (Sondrio), Teatro Comunale Giuseppe Piazzi
di Michele Nardelli
(21 aprile 2013) Giorgio Napolitano è stato rieletto Presidente della Repubblica. Il voto a larghissima maggioranza dei grandi elettori chiude con una scelta solo qualche giorno fa imprevedibile una delle pagine forse più difficili e delicate di questo paese, tanto è vero che il secondo mandato presidenziale rappresenta un inedito nella storia repubblicana.
Certo. La figura di Giorgio Napolitano non può che rappresentare un elemento di equilibrio in una fase di grande instabilità. Al tempo stesso dobbiamo dirci senza infingimenti che questo passaggio rappresenta la risposta ad una situazione di emergenza e di crisi profonda della politica, non la soluzione.
(22 aprile 2013) La politica non gode certo in questi giorni di una grande reputazione. Una crescente e generalizzata distanza dai cittadini, l'accusa di non dare risposte ai problemi dei territori, le critiche alla Casta. I partiti soffrono delle stesse gravi difficoltà. Dentro questo contesto è bene provare a raccontare anche qualche storia in controtendenza, qualche esperienza che faccia riflettere sul vero significato del "fare politica". Questa è la storia della campagna elettorale dello scorso febbraio nel collegio senatoriale della Valsugana raccontata da Giacomo Pasquazzo, direttore pro tempore di Politica responsabile. Vieni a discuterne con noi, come sempre, su www.politicaresponsabile.it
mercoledì, 17 aprile 2013 ore 17:30
In questo incontro vorremmo riprendere la discussione e i ragionamenti che sono stati fatti il 5 febbraio scorso nella sala circoscrizionale di San Giuseppe, prendendo atto che, nel frattempo, la situazione politica si è aggravata e rende ancor più necessario il percorso che abbiamo intrapreso.
Nel corso dell'incontro vorremmo ragionare su alcune questioni cruciali: come avviare un percorso condiviso della coalizione del centro sinistra autonomista, parlando di contenuti e sapendo innovare la proposta programmatica? Come scegliere il candidato Presidente e la squadra di governo? Come proseguire il percorso dell'Associazione per una Comunità responsabile? Come impostare iniziative e momenti di formazione politica?
Su questo ultimo tema, fondamentale e di prospettiva, verrà presentata una proposta specifica da parte dell'Associazione Politica Responsabile (http://www.politicaresponsabile.it/).
Giuseppe Ferrandi
Presidente Associazione per una Comunità responsabile
Trento, sede Arci, via degli Olmi 24
(5 aprile 2013) La nuova direzione di Politica Responsabile tocca il tema di Pergine, terzo Comune del Trentino per numero di abitanti, che andrà al voto amministrativo tra meno di due mesi. Alle elezioni politiche di febbraio la lista più votata a Pergine è stata quella del M5S.
"Come dicono in molti", scrive Claudio Martinelli, "niente è più come prima, ma nessuno sa bene come muoversi per affrontare una situazione senza precedenti. In questo scenario sembra che gli unici a non accorgersi di quanto stia accadendo siano i partiti tradizionali, che continuano a ripetere vecchie liturgie, mentre una cosa è certa: bisogna creare modalità nuove di azione politica e di relazione con i cittadini."
Vieni a discuterne con noi, come sempre, su www.politicaresponsabile.it
sabato, 23 marzo 2013 ore 09:00
Sabato incontro di approfondimennto a palazzo Trentini dalle 9.00 alle 11.00 Open data e trasparenza: il Consiglio provinciale ci crede.
"Open data e trasparenza": a questo tema importante attuale per la partecipazione dei cittadini all'attività politica e ai processi decisionali che si formano all'interno nelle istituzioni democratiche, il Consiglio provinciale dedica un incontro di approfondimento sabato 23 febbraio dalle 9.00 alle 11.00 nella Sala Lenzi di palazzo Trentini (ingresso da via Torre Verde n. 16). All'incontro interverranno Vittorio Alvino, presidente di OpenPolis, associazione impegnata nella creazione di applicazioni per la valorizzazione dei dati riguardanti l'attività politica, e Gianluca Vannuccini, responsabile del Servizio sviluppo infrastrutture tecnologiche del Comune di Firenze, considerato uno degli esempi virtuosi di strategia di partecipazione attraverso l'accesso ai dati.
Trento, sala Lenzi del Consiglio Provinciale, via Torre Verde
(9 marzo 2013) Tra pochi giorni la Cappella Sistina sarà chiusa "cum clave" per l'elezione da parte dei cardinali di un Papa che succede a un dimissionario e non a un Papa morto.
Silvano Bert, nuovo direttore pro tempore di Politica Responsabile, riflette su questo snodo epocale a partire dai grandi temi che interpellano la Chiesa nella modernità: "Il papa che rinuncia è un gesto desacralizzante, ma non si tratta delle forze declinanti di un uomo che invecchia, da sostituire con uno energico e giovane. Il problema è la riforma della Chiesa, in una fase della storia in cui i cristiani sono chiamati a vivere da minoranza non settaria in una società caratterizzata dalla secolarizzazione e dal pluralismo religioso. La sessualità, la libertà religiosa, la laicità sono i temi da cui la Chiesa cattolica continua ad essere interpellata nella modernità. E sui quali dovrà misurarsi il prossimo conclave". Discutiamone assieme, come sempre, su www.politicaresponsabile.it
Presentati oggi i dati della ricerca dell'Associazione Libera realizzata con il sostegno della Provincia autonoma di Trento
LA MAFIA E IL TRENTINO, LE IMMAGINI E LE RAPPRESENTAZIONI DEGLI STUDENTI
(5 marzo 2013) Si è tenuta oggi presso la Sala stampa della Provincia la presentazione dei dati della ricerca di "Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" sulla percezione della mafia fra gli studenti trentini. La ricerca è stata realizzata grazie al contributo dell'Assessorato all'istruzione e sport della Provincia autonoma di Trento su un campione di circa 300 studenti degli istituti secondari e della formazione professionale. Come ha spiegato l'assessore provinciale all'istruzione e sport, Marta Dalmaso, "l'indagine di Libera, non rappresenta solo il punto di arrivo di un percorso di ricerca.
Essa offre molto di più e va considerata piuttosto come il punto di partenza, non solo per la scuola trentina, per riflettere sulla percezione e sull'immaginario dei ragazzi in ordine ai fenomeni criminali, sulle opportunità di approfondimento e sull'importanza che soffermarsi su questi temi riveste all'interno dell'educazione alla cittadinanza".
Un'analisi del voto del giornalista Franco Gottardi (apparsa sul quotidiano L'Adige del 28 febbraio 2013)
Hanno perso in regione più di centomila voti. Il Pd trentino ha retto bene di fronte alla marea grillina risultando il primo partito con il 23,72% dei voti. Gli oltre 29 mila voti in meno rispetto al 2008 sono infatti giustificati dal fatto che cinque anni fa la lista, che muoveva i primi passi dopo la trasformazione da Ds, era stata portata in alto anche dall'elettorato della Margherita che si riconosceva nel progetto. Solo qualche mese dopo sarebbe nata l'Unione per il Trentino. Con 72.852 voti pari al 23,72% il Pd ha preso di più, sia in percentuale che in valore assoluto, anche rispetto alle provinciali del novembre 2008 quando aveva raccolto 59.219 e il 21,62% delle preferenze.