Cultura

Affari & Politica
La prima di copertina del libro

Solidarietà

Affari & Politica

Viaggio attraverso gli intrecci politico finanziari del Trentino

Solidarietà, 1991

 

Proseguendo il lavoro di inchiesta sul potere che era stato di Democrazia Proletaria del Trentino, nel 1991 esce - per iniziativa del movimento politico Solidarietà - "Affari & Politica". L'inchiesta Mani Pulite e la stagione di Tangentopoli ancora non c'erano e questo libro anticipò di qualche mese lo sconquasso politico e giudiziario che prese il là a Milano e poi in tutto il paese grazie soprattutto alle inchieste della magistratura. In realtà eravamo al canto del cigno della prima repubblica e le inchieste giudiziarie non fecero altro che scorperchiare una realtà che un'attenta analisi politica e sociale avrebbe già dovuto far emergere. Fu questo quel che facemmo, pur in una condizione di isolamento e per certi versi di intimidazione.

Disegni e copertina di Rudi Patauner.

mercoledì, 16 agosto 2017 ore 17:00

L'esperienza della Penny Wirton
L'attività della Penny Wirton

Mercoledì prossimo 16 agosto, alle ore 17.00, nell'ambito della manifestazione "Agosto degasperiano", lo scrittore Eraldo Affinati parlerà dell'esperienza della scuola Penny Wirton, un'attività ormai decennale di relazione formativa individuale fra i volontari e gli immigrati fondata da Affinati insieme alla moglie Anna Luce Lenzi. L'incontro si svolgerà a Malga Costa, nella cornice di Arte Sella (in Val Sella).

Malga Costa, Arte Sella

Empatie
La prima di copertina del libro

Laura Boella

Empatie

L'esperienza empatica nella società del conflitto

Raffaello Cortina Editore, 2018

 

«L'empatia è l'esperienza che mette di fronte all'esistenza dell'altro come altro, alla sua unicità e differenza. Non è un sentimento di simpatia o di compassione. Non produce somiglianze o sintonie, ma movimenti imprevisti e diversificati verso i nuovi pensieri e desideri generati dall'incontro fra due esseri umani...».

venerdì, 4 agosto 2017 ore 18:00

L'entroterra degli occhi
Poesia Franco Arminio

“Credo che non dobbiamo aspettare niente, non dobbiamo aspettarci niente. Nessuno ce la regala l’Italia che vogliamo. Bisogna andare avanti in quello che c’è, sentire la terra sotto i piedi, sapere che ovunque c’è aria e ci sono gli alberi, e c’è tanto da guardare”.

Un appuntamento interessante quello che si svolgerà venerdì prossimo 4 agosto 2017, alle ore 18.00 a Castello Tesino, presso il Colle di San Ippolito, promosso dalla Fondazione Alcide De Gasperi.

Castello Tesino, Colle di san Ippolito

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Metamorfosi. Clima, migrazioni, distopie.
Metamorfosi

Riprendo dal blog di Federico https://pontidivista.wordpress.com/ queste sue interessanti riflessioni/consigli di lettura

di Federico Zappini

(15 agosto 2017) Durante il recente G20 di Amburgo una delle iniziative dal più alto valore simbolico è stata la performance realizzata dal collettivo 1000 Gestalten. Una parata – lugubre e silenziosa – di centinaia di attori/zombie attraverso le vie centrali della città. Una massa uniforme che avanza al rallentatore, compatta. E’ uno strato di polvere grigia, finissima e senza sfumature, a nascondere i volti e impregnare i vestiti. Gli sguardi sono persi e le braccia ciondolanti. Il passo incerto e senza forza. Un movimento inerziale e senza meta. Il risultato angosciante. Volutamente la rappresentazione porta all’estremo i tratti omologanti che segnano la società che gli attivisti intendono criticare. Una distopia umana e sociale che – senza voler essere troppo radicali nell’analisi del tempo presente – non si discosta di molto dalla realtà che ogni giorno vediamo dispiegarsi intorno a noi. Uno scenario fatto di prassi consolidate, di abitudini ipersoggettive che non siamo disposti a mettere in dubbio. Routine accellerate che da un lato cullano e dall’altro tengono in ostaggio le nostre esistenze. Modelli – economici e culturali – costantemente sull’orlo del fallimento, lì dove non si sia già materializzata una crisi.

 

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Uomini comuni
La prima di copertina del libro

Christopher R. Browning

Uomini comuni

La polizia tedesca e "soluzione finale" in Polonia

Einaudi, 1995

 

«Gente comune, uomini di mezza età, operai e artigiani che non sono mai stati nazisti sono arruolati nella riserva della polizia e mandati in Polonia. Alla loro prima operazione lasciano sul terreno 1.500 cadaveri di donne, vecchi e bambini. Alla fine del conflitto avranno contribuito alla soppressione di 83.000 persone. Come è stato possibile?»

Nel clima di questi giorni, un libro per comprendere la banalità del male.

 

 

 

Un confine nel Mediterraneo
La prima di copertina del libro

Egidio Ivetic

Un confine nel Mediterraneo

L'Adritico orientale tra Italia e Slavia (1300-1900)

Viella libreria editrice, 2014

 

«Sullo sfondo di una riflessione storiografica transnazionale e con lo sguardo non circoscritto alle periodizzazioni tradizionali, il libro ripercorre le convivenze e le divisioni tra popolazioni, decostruisce l'idea stessa di confine, andando oltre i canoni delle storiografie coinvolte e le separazioni cultrali ancora vive in queste terre mediterranee».

 

lunedì, 3 luglio 2017 ore 18:00

Piccole Italie
La prima di copertina del libro

Lunedì 3 luglio 2017, alle ore 18.00, presso l'Hotel America a Trento avrà luogo la presentazione del volume di Enrico Borghi "Piccole Italie. Le aree interne e la questione territoriale" (Donzelli editore, 2017).

Intervengono: Ugo Rossi, Lorenzo Dellai, Michele Nicoletti, Enrico Borghi (deputato e presidente Uncem)

Modera: Simone Casalini, giornalista

Trento, Hotel America, via Torre Verde 50

La brochure dell'invito

martedì, 4 luglio 2017 ore 18:00

Assetti fondiari collettivi
Uso civico

 

Nell'ambito della settimana "Autonomia? Parliamone. Incontri per parlare e capire il processo di riforma dello Statuto" vi segnalo l'appuntamento di martedì 4 luglio 2017, alle ore 18.00 presso la Biblioteca civica di Trento con il professor Pietro Nervi sul tema "Assetti fondiari collettivi".
 
«La nuova stagione degli “usi civici” inizia sul piano legislativo con l’approvazione della legge 431/1985 che fa emergere il sistema storico degli assetti fondiari collettivi e ne tutela le terre di collettivo godimento come beni naturalistici ed ambientali. Ma è sul piano giurisprudenziale che si avvia una nuova fase di elaborazione culturale della materia. Per tutte: le sentenze 46/1995, 310/2006, 310/2014 e 103/2017 della Corte Costituzionale.  La realtà documenta come gli assetti fondiari collettivi, la cui gestione è dominata dalla tutela e dalla conservazione al meglio del demanio collettivo, debbano essere riconosciuti come “veri costruttori di ambiente vivo e vivibile per collettività sostenibili e vitali”».

Trento, Biblioteca civica, Sala Manzoni

Dappertutto e rasoterra
La prima di copertina del libro

Giuseppe De Rita

Dappertutto e rasoterra

Cinquant'anni di storia della società italiana

Mondadori, 2017

 

L'Italia di De Rita dal boom allo storytelling

di Aldo Bonomi

Giuseppe De Rita, fondatore e animatore del Censis, ci invita a un ricordare il futuro oltre il presentismo. Ha pubblicato un ponderoso tomo “Dappertutto e rasoterra” cinquant'anni di storia della società italiana (Mondadori). Un affresco, una icona, per dirla con il Cacciari del “Pensare per immagini” a cui De Rita ci ha abituati con il suo denominare il divenire sociale con metafore interroganti. Mi evoca il quadro di Carlo Levi che dopo il suo “Cristo si è fermato a Eboli” dipinse anche la storia sociale della Basilicata, per Italia '61 che celebrava i suoi cento anni rappresentando il secondo popolo, sempre raccontato dal primo. Il dipinto oggi sta lì a Matera nel museo che si affaccia sui Sassi, icona allora degli invisibili da includere e oggi ipermoderna immagine di un'incerta cultura europea alla ricerca di radici e storia.

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venerdì, 26 maggio 2017 ore 18:30

Dal libro dell'esodo
Foto di Luigi Ottani

Venerdì 26 maggio 2017, alle ore 18.30, presso la Feltrinelli di Ancona (via Garibaldi 35), Roberta Biagiarelli e Michele Nardelli presentano il volume "Dal libro dell'esodo" Piemme editore.

Nato dal viaggio compiuto nell’agosto 2015 sul confine greco-macedone, il reportage realizzato da Luigi Ottani e Roberta Biagiarelli, pubblicato nel volume “Dal libro dell’esodo”, accompagna migliaia di persone sulle strade della fuga da guerre e povertà. Una testimonianza intensa ed emozionante: un cammino di sette giorni con i migranti, lungo i binari tra la Macedonia e la Grecia. Le immagini rappresentano la forza e la dignità umana di chi cammina; gli “esiliati” sono consci di esercitare un diritto primordiale: attraversare i territori. Qualcosa di antico, di atavico, ma anche di assolutamente nuovo. Il libro si arricchisce dei testi della parlamentare europea Cécile Kyenge, del giornalista e scrittore Paolo Rumiz, del ricercatore e saggista Michele Nardelli.

Interviene Roberto Frey, Associazione Festa per la libertà dei popoli.

L'iniziativa è parte integrante della manifestazione regionale "Se vuoi la pace prepara la pace" promossa dell'Università per la Pace delle Marche.

 

Ancona, Corso Garibaldi 35, Libreria Feltrinelli

La locandina dell'incontro

mercoledì, 3 maggio 2017 ore 18:00

Soglie di futuro
La copertina del libro di Luca Mori

Incontro di presentazione di due libri che ci aiutano a pensare l'inedito

Mercoledì 3 maggio, ore 18.00, Impact Hub, Trento

con

Luca Mori
(Utopie di bambini, ed. Ets)

Ugo Morelli
(Noi, infanti planetari, ed. Meltemi)

che dialogano con Soledad Rivas e Federico Zappini

Nella città immaginata da Platone, nella Repubblica, i bambini hanno un ruolo cruciale, perché il modo più semplice per attuare la nuova costituzione consiste, secondo il filosofo, nell’applicarla in una polis di cittadini che non abbiano superato i dieci anni di età. Ciò che Platone non considera è il punto a cui possono spingersi le ipotesi politiche di cui si è capaci fino ai dieci anni.

Trento, Impact Hub Trentino, Via San Severino, 95

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martedì, 9 maggio 2017 ore 18:00

Islam, tra politica e storia
La Casa della saggezza

Martedì 9 maggio 2017, alle ore 18.00, presso la sala degli Affreschi nella Biblioteca comunale di Trento (Via Roma) ne discutono Massimo Campanini e Margherita Picchi a partire dai loro ultimi lavori editoriali.

Introduce Simone Casalini

La parola Islam è entrata nel discorso pubblico con un'accezione sostanzialmente negativa. L'Islam è il nemico, il radicalismo politico, il terrorismo. Una cultura estranea ai valori occidentali. Questa narrazione, superficiale e insidiosa, ha finito con il comprimere la complessità di un'esperienza religiosa e politica. L'intento dei volumi di Massimo Campanini e Margherita Picchi è quello di ricollocare l'Islam in una dimensione di verità ricostruendo i profili di una religione e di una civiltà che sono parte integrante dell'Occidente.

Trento, Biblioteca Comunale, Sala degli Affreschi

L'invito

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La democrazia deliberativa, strumento di riconoscimento reciproco fra diversi
Diversità

di Alessandro Branz

(Lunedì 22 maggio 2017, alle ore 17.00, presso la Sala Belli della PAT, presentazione del libro di Antonio Floridia "Un'idea deliberativa della democrazia" - Editrice Il Mulino)

Parafrasando un famoso incipit di un’altrettanto famosa opera, possiamo dire che una nuova idea  di democrazia «si aggira per l’Europa» (e per il mondo): la «democrazia deliberativa». Si tratta di un’idea semplice e complessa nel contempo, secondo la quale in una democrazia una piena legittimazione delle scelte pubbliche e delle decisioni collettive non è solo prodotta dalle procedure istituzionali dettate da una Costituzione, ma è anche (e in misura non minore) il frutto di una discussione pubblica e del confronto fra tutti i soggetti ed i punti di vista interessati. Un modello con una solida base teorica ed antecedenti illustri (la nozione stessa di «deliberazione» può essere ricondotta ad Aristotele), le cui prime elaborazioni risalgono agli anni Ottanta dello scorso secolo e che ha ispirato anche molti modelli sperimentali di costruzione delle politiche, in varie parti del mondo, ovunque con le sue specificità: dal Sudamerica (con i primi «bilanci partecipativi») agli Stati Uniti e all’Australia (con le «giurie dei cittadini» e altre formule simili), sino alla Francia (con il débat public sulle grandi opere).

Finora però, nonostante l’importanza dell’argomento e la grande mole di pubblicazioni, mancava, perlomeno in lingua italiana, un’opera di ricostruzione sistematica dei numerosi studi ed approcci che in vario modo si sono occupati di «democrazia deliberativa» in questi ultimi trent’anni. Ci ha pensato Antonio Floridia, studioso e dirigente del settore «Politiche per la partecipazione» della Regione Toscana, che in un volume denso e ricco di spunti di riflessione ha tratteggiato un affresco esaustivo dei numerosi contributi che filosofi, pensatori e scienziati della politica hanno dedicato all’argomento e dei vari filoni di ricerca che hanno permesso alla «democrazia deliberativa» di affermarsi come un punto di riferimento ormai insostituibile.

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Stranieri residenti
La prima di copertina del libro

Donatella Di Cesare

Stranieri residenti

Bollati Boringhieri, 2017

 

L’approccio alle migrazioni di Donatella Di Cesare alla prova dell’Italia del rancore

(12 febbraio 2018) Parlare di immigrazione a pochi giorni dall’attacco di matrice razzista di Macerata rischia di far prendere a ogni considerazione una deriva retorica che allontana dalla piena comprensione di ciò che sta accadendo. Ecco perché, iniziando a raccontare la conversazione con Donatella Di Cesare a proposito del suo ultimo libro “Stranieri residenti” (2017, Bollati Boringhieri), faccio riferimento ad alcune riflessioni che – rovistando nel marasma non proprio edificante dell’informazione e nel profondo degli abissi del web – aiutano a orientarsi dentro il tempo che stiamo vivendo e ci impongono un punto di vista più articolato rispetto a temi e fenomeni che non toccano incidentalmente le nostre vite ma ne fanno parte – non da ieri, non in forma emergenziale – e ne faranno parte ancora per lungo tempo, mettendoci alla prova. Questioni decisive – la relazione con l’altro, la giustizia sociale, il rapporto ambiguo con l’identità e la debolezza dello Stato Nazione – perché potenzialmente fondative di un modo diverso di addentrarci nel futuro.

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