(30 marzo 2010) L'esito del voto nelle elezioni amministrative assegna sette regioni al centrosinistra e sei al centrodestra. Il Piemonte e il Lazio sul filo di lana vanno a Cota e alla Polverini.
Per un quadro aggiornato dei risultati regione per regione:
http://regionali.interno.it/R000.htm
di Michele Nardelli
(27 marzo 2010) Domenica 28 e lunedì 29 marzo oltre quaranta milioni di italiani andranno a votare per il rinnovo dei Consigli Regionali. Un test politico a tutto tondo, nonostante il carattere amministrativo della consultazione. Che darà indicazioni sullo stato di salute del governo, degli schieramenti di governo e di opposizione, dei singoli partiti. Che ci parlerà delle contraddizioni interne alla maggioranza (e dell'egemonia della Lega nel centrodestra), della tenuta del PD nella gestione Bersani, di quel che accade nel variegato e diviso mondo della sinistra, di quanto il progetto politico di centro-centro è in grado di sottrarre consenso al centrodestra. Ed altro ancora.
di Alberto Tomasi
(24 marzo 2010) "L'unico modo di raccontare le cose è di entrarvi dentro anima e corpo, di non mantenere alcuna giusta distanza". Così dichiarava, nel 2007, in un'intervista il regista Carlo Mazzacurati, parlando del suo film La giusta distanza, spiegando che il modo giusto di raccontare una storia inquietante e dolente, ambientata nella provincia veneta fra canali e nebbie, era quello di immergersi fino in fondo nelle vicende. Si può rubare questa chiave di lettura per parlare ancora una volta di scuola e di riforme scolastiche, in modo non ripetitivo e oltre la cronaca.
(21 marzo 2010) Da lunedì 15 marzo 2010 ha preso il via un viaggio del tutto inedito. Nessun nuovo progetto politico, non so più contarli, ma un dono verso la politica. I primi commenti, tutti molto positivi. E, ancora più importante, si avvia il dibattito sulla tesi di Marco Brunazzo "Democrazia senza qualità".
Un forum permanente alla cui direzione si alterneranno ogni quindici giorni persone molto diverse fra loro ma accomunate dal desiderio di indagare le parole e metter alla prova le categorie interpretative, provando a costruire un nuovo abbecedario.
Lo faranno attraverso una tesi che verrà proposta ai lettori che, a loro volta, potranno contribuire con le loro osservazioni e i loro spunti a riscrivere lo spunto iniziale. Un'idea, lo sguardo rivolto ad un mondo sempre più interdipendente, un itinerario, un indice: ogni anno 26 suggestioni attraverso le quali leggere il nostro tempo.
Insieme a tante altre cose, che scopriremo cammin facendo.
di Massimiliano Pilati
(25 marzo 2010) In questi giorni nella scuola elementare di Lavis frequentata da mia figlia è cominciata la somministrazione di frutta fresca fornita direttamente dalla scuola al posto della classica merendina. Quando ho appreso dell'iniziativa da una comunicazione della nostra Scuola sono rimasto piacevolmente sorpreso e contento dato che trovo importantissimo educare i nostri figli al consumo di frutta fresca. Mi è poi capitato di vedere la confezione e l'etichetta di questa frutta e sono rimasto abbastanza stupito e contrariato.
Dopo la scelta di cambiare rotta sul Colbricon, da parte della politica un'altra buona prova di sé.
(26 marzo 2010) La Provincia Autonoma di Trento ha detto oggi un definitivo no alla mega centrale sul Lago di Garda. Chiamato impianto di rigenerazione energetica, l'insana idea prevedeva di pompare l'acqua del lago fino a 1600 metri di quota sull'Altissimo attraverso le sue viscere e ributtarla nel lago nelle ore in cui c'è maggiore richiesta di energia, giocando così sulla differenza di prezzo. Insomma un'operazione specultativa, definita di energia rinnovabile, che avrebbe comportato enormi costi economici ed ambientali.
La decisione della PAT di non portare il progetto nemmeno alla VIA viene dopo la netta presa di posizione del Consiglio provinciale che nei mesi scorsi, con un ordine del giorno che mi vedeva primo firmatario, aveva detto un no chiaro e tondo al progetto in questione.
Il che non era affatto scontato visto che nella cordata dei proponenti c'erano pezzi da novanta dell'imprenditoria nazionale e locale, dalla Progetto Altissimo della Valsabbia srl (titolare l'ex presidente di Legambiente Chicco testa) alla SWS Engineering di Paolo Mazzalai. Coinvolto nell'operazione era anche un'altra figura di spicco dell'imprenditoria trentina, Mario Marangoni che a proposito del progetto Altissimo aveva detto in un intervista a L'Adige che si trattava di "cosa nostra".
di Michele Nardelli
(20 marzo 2010) Avverto un certo stridore fra le notizie che ci giungono in queste ore dalla Palestina e la ricerca di dialogo proposta con l'iniziativa "Officina Medio Oriente" che si sta svolgendo in Trentino. Quasi un grido disperato per dare voce alla cultura nelle più svariate forme espressive, dalla letteratura al teatro, dal cinema alla musica, dalla valorizzazione dei saperi materiali alla riflessione... soffocato dal sordo rumore delle armi e della violenza. (...)
di Fabio Pipinato
(15 marzo 2010) Nel manifesto di "Polemos" c'è un passaggio di Gino Pagliarani: le parole non sono più 2 "pace e guerra" ma 3 "pace, guerra e conflitto". Ugo Morelli legge, oggi, in Bertolaso ancora 3 parole: emergenza, protezione e fare. Un'efficienza nazional popolare che piace ai più.
(17 marzo 2010) L'operazione di riordino dei regolamenti della scuola superiore ha provocato, più in Trentino che a livello nazionale, una forte reazione polemica, soprattutto del corpo docente. Questa reazione avrà un esito positivo se saprà far emergere, accettandola, la precisa consapevolezza che la scuola superiore del 2010 non è più quella che abbiamo frequentato o nella quale abbiamo incominciato ad insegnare negli anni '70 e '80 del secolo scorso. (...)
Un incontro piacevole, serio ma anche pieno di ironia, fra persone che talvolta non si sono mai parlate, storie e generazioni diverse (ti ho conosciuto quando ero un bambino ha detto ad un certo punto Massimiliano a Mario). Ma la cosa che forse più stupiva era il sentire comune, quel bisogno di uno sguardo politico che la politica organizzata fatica ad avere.
Un giro di parole essenziale, durato meno di un'ora, allo scopo di mettere a fuoco quel che una telefonata aveva lasciato in sospeso, seguito da un brindisi augurale. E' stato questo il primo incontro di "Politica è responsabilità", più che un'associazione un luogo virtuale di confronto e di discussione dove provare a ricostruire l'abbecedario di una politica riconciliata con il pensiero.
Delle oltre quaranta persone che hanno già dato la propria disponibilità ad esserci in questo percorso, direttori responsabili per quindici giorni e poi vedremo, nella storica sala della Sosat a Trento ce n'erano una ventina. Ciascuno, dei presenti come degli assenti, indicherà a stretto giro di posta una o due parole che intendono mettere al centro della propria tesi. Costruiremo così, insieme, l'indice ragionato ovvero la trama di una riflessione che spazierà dall'esperienza al pensiero.
Le parole, il blog, gli incontri sul territorio, la presa diretta di quel che di interessante c'è in giro, un luogo della formazione... iniziamo a marzo. Staremo a vedere. Intanto è già qualcosa che qualcuno ci pensi.
di Michele Nardelli
(2 marzo 2010) In questi mesi una buona parte dei cittadini di Borgo Valsugana, preoccupati per le emissioni nocive dell'Acciaieria, si sono dichiarati favorevoli alla chiusura di quell'insediamento industriale. In tutta risposta i lavoratori di questa azienda hanno continuato a rivendicare il diritto al lavoro e ad un reddito dignitoso per loro e le loro famiglie, arrivando a minacciare forme estreme di protesta.
Guerra fra poveri, si è detto. Un film già visto, che ci riporta indietro nel tempo. Quando il Trentino era terra di emigrazione e di disoccupazione, nel nostro territorio si sono insediate aziende dal forte impatto ambientale e talvolta caratterizzate da produzioni nocive. Sloi, Carbochimica, Samatec... nomi rimasti nella storia industriale di questa terra e che ancora oggi evocano un triste passato, dove il bisogno di lavorare veniva prima del diritto alla salute, alla vita, molto spesso alla dignità delle persone. (...)
di Luciano Bocchi
Giovedì, con un sussulto bi-partisan, il mega centro commerciale alle Masere di Lavis è stato, almeno per ora, sepolto. Una buona, anzi ottima notizia. Ora, però, sarebbe un errore imperdonabile discutere di chi sia il merito di questa scelta. E' nelle cose che vi sia stata una forte opposizione tra la cittadinanza lavisana a mega centri che riportino in Lavis quel traffico che solo da poco è stato in parte deviato fuori dal contesto urbano e, da qui, si deve ripartire per una vera nuova politica commerciale e ambientale per Lavis. (...)
Il direttore del "Trentino" Alberto Faustini ha posto nei giorni scorsi il tema della formazione e della promozione di una nuova classe dirigente per la nostra provincia. Un contributo al dibattito.
di Michele Nardelli
(21 febbraio 2010) Il problema della politica è quello di saper capitalizzare i saperi e le esperienze e, al tempo stesso, di innovare il pensiero. Non è semplicemente quello di avere baldi giovani pronti a sostituire chi ha già dato, ma di trasmettere conoscenza, spirito critico, senso di responsabilità. (...)
di Flavio Ceol
Il governo ha approvato i regolamenti attuativi della legge di riforma nazionale della scuola relativamente al secondo ciclo. Regolamenti, invero, completi solo per la parte liceale, mente per quanto riguarda gli istituti tecnici e, ancor più, quelli professionali lo stesso documento nazionale presenta dei punti ancora da approfondire e definire meglio. Questo atto governativo, comunque, ha un'evidente influenza sulle decisioni che anche la provincia di Trento deve prendere per questo spezzone di istruzione. La provincia deve decidere come applicare la riforma nel rispetto delle norme generali, dei principi fondamentali e delle sue competenze. Del resto gli stessi regolamenti rimandano per le province autonome di Trento e Bolzano alle norme di attuazione in materia scolastica. Anche il dibattito in corso che ha assunto anche modalità poco dialettiche, per usare un eufemismo, non può ignorare questo atto del governo nazionale se vuole rimanere all'interno del quadro costituzionale delle reciproche competenze e non soffermarsi solo su questioni di principio non negoziabili e, per questo, impolitiche. Stiamo assistendo, invero, a curiosi cambi di posizioni. (...)
di Roberto Pinter, Commissione dei 12
Caro direttore, come commissario dei dodici, raccolgo immediatamente l'invito al dibattito sul futuro dell'Università di Trento. Il suo editoriale coglie tutta la delicatezza e l'importanza della partita che si è aperta con l'accordo tra governo e Provincia che prevede la delega in materia di Università. Da però per scontato che sarà solamente attraverso la legge provinciale che si giungerà a definire il come sarà esercitata la delega. Io credo invece che...