Editoriali

Il modello perduto
futuro

(11 novembre 2010) Mentre in Consiglio Provinciale discutiamo di Europa, mi arriva la segnalazione dall'amico Stefano di un articolo di Luciano Gallino apparso oggi su La Repubblica. Un commento che esprime un punto di vista interessante, ma tutto interno ad una visione keynesiana e mi permetto di dire un po' fuori dal tempo, che si basa su un modello di sviluppo dove le risorse erano considerate illimitate perché una parte dell'umanità nemmeno veniva presa in considerazione. Davvero pensiamo che sia ancora possibile rilanciare lo schema "più consumi, più occupazione, più welfare"? E poi, perché quando parliamo di identità europea, ci riferiamo solo ad una sua parte?  Parliamone...

di Luciano Gallino

La rivolta degli studenti inglesi e le manifestazioni di massa contro i tagli delle pensioni in Francia o quella promossa dalla Fiom a Roma in difesa del lavoro possono essere lette come un primo tentativo di difendere dall'Europa il modello sociale europeo. (...)

L\'articolo di Gallino

Le Comunità sono in grado di partire...
Brenta

di Roberto Pinter

Il 44,5 degli elettori hanno eletto le assemblee delle Comunità di valle. Sono pochi rispetto all'elettorato totale, anche se il 70% di quello che ha votato alle comunali. Data la scarsa informazione e le diffidenze diffuse non c'era da aspettarsi molto di più. Direi la soglia minima per farle partire, ma un risultato che ci obbliga a recuperare la conoscenza e la fiducia che non è stata espressa.

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Il Trentino da omologare
suonatore solitario

(22 agosto 2010) L'articolo del Corsera sul Trentino è un grave attacco alla nostra autonomia. Il Presidente Dellai: "C'è una strana sintonia della stampa nazionale con le tesi di Tremonti"

di Michele Nardelli 

Il Corriere della Sera di sabato 21 agosto pubblica nelle pagine nazionali un ampio reportage di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella dal titolo "Piovono gli euro. E Battisti diventa un ricordo scomodo". L'articolo, scritto nella cornice "Visioni d'Italia" in occasione del centocinquantenario dell'unità, è di quelli che vorrebbero graffiare.

L\'articolo del Corriere della Sera

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Rendere tutto ciò desiderabile
neve

di Fabio Pipinato*

(17 agosto 2010) Un'anomalia. Ci siamo raramente occupati di "politica interna" in quanto lo sguardo del nostro portale è, come dice il nome stesso, soprattutto "politica estera" ma, visto il clima, corre l'obbligo. (...)

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Al crepuscolo impreparati
occhiali

di Michele Nardelli

La rottura fra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini segna la fine dell'alleanza politica che ha governato l'Italia della seconda repubblica. O meglio, per dirla con Massimo Cacciari, di quell'alleanza di potere che della prima repubblica ha rappresentato la continuità nel più perfetto stile gattopardesco, all'insegna cioè della contrapposizione ideologica, politica e culturale che aveva segnato il secondo dopoguerra, mettendo a profitto la crisi dei partiti storici per porre fine al "caso italiano" all'insegna di un programma che la P2 aveva disegnato qualche anno prima.

Editoriale

Un anonimo piazzale, che ci racconta di storie moderne...
foto Carlo Nardelli

(15 luglio 2010) Un giovane camionista polacco muore dissanguato in una piazzola di sosta per autotreni per un banalissimo incidente. Una tragedia della solitudine dalla quale emerge come sta cambiando il lavoro in Italia e in Europa. Un commento che oggi viene ospitato dal quotidiano L'Adige.

commento Nardelli

Meno denari per tutti
scene di guerra

di Fabio Pipinato

(15 luglio 2010) No. Non va bene. L'Ecofin avrà anche dato il suo ok alla manovra finanziaria ma non va bene. Non che non vada fatta. Ci mancherebbe. Siamo troppo vicini a Grecia e Portogallo per non assumerci "qui ed ora" le nostre responsabilità ma è troppo evidente l'iniquità tra le diverse voci di bilancio. Una su tutte, la pace. (...)   

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Un anno
cucciolo di lupo

(8 luglio 2010) Questo sito spegne la sua prima candelina, un anno di vita. In questo tempo è stato visitato 10.666 volte, da 4.385 visitatori diversi, 25.902 pagine lette (2,43 pagine a visita), con un tempo medio di permanenza di 2 minuti e 22 secondi e con il 40,92% di visite nuove. Iniziando in sordina, con un po' di fatica (un sito personale non viene in genere considerato uno strumento di informazione), ma poi in maniera sempre crescente. Il suo aggiornamento quotidiano, il "diario di bordo" che ogni giorno racconta delle mie giornate di lavoro, le iniziative istituzionali, i consigli per le letture... ne fanno uno strumento spero utile e gradito. In fondo si tratta di una forma di trasparenza, di prossimità e di comunicazione verso tutti i lettori ed in particolare verso le persone che hanno ritenuto utile che dedicassi all'impegno in Consiglio provinciale una parte significativa del mio tempo. Che trascorre, visto che proprio oggi le mie di candeline sono una in più.

 

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11 luglio
Memoriale di Potocari

di Hasan Nuhanović (da www.balcanicaucaso.org)

(10 luglio 2010) In occasione della giornata europea del ricordo delle vittime del genocidio di Srebrenica, pubblichiamo la storia di Hasan Nuhanović, interprete delle Nazioni Unite sopravvissuto alle stragi del luglio 1995

articolo

Superato il milione di firme nel referendum per l'acqua bene comune
il logo della campagna

Riportiamo la sintesi dell'intervento conclusivo di Emilio Molinari, in occasione della manifestazione svoltasi a Milano a coronamento della raccolta delle firme necessarie per l'indizione del referendum contro la privatizzazione dell'acqua

di Emilio Molinari

(6 luglio 2010) Grande serata questa di stasera, vorrei sottolinearne l'importanza. Abbiamo nel bel mezzo di una impegnativa raccolta di firme per un referendum abrogativo di una legge che privatizza l'acqua nel nostro paese, scelto di alzare il livello politico e culturale. Di porre la questione del diritto universale e dei beni comuni ad un livello alto, che tocca la cultura giuridica e i principi costituzionali.

Intervento Molinari

Fare meglio con meno, il mio manifesto programmatico
Il manifesto programma

"Fare meglio con meno". Il mio manifesto programmatico

Non è un bilancio del lavoro svolto e nemmeno il libro dei sogni. E' uno sguardo sul Trentino fra passato, presente e futuro. Un po' come l'idea di "Fare meglio con meno": l'essere orgogliosi di quel che abbiamo realizzato in questi anni riuscendo a tenerci lontani dalle politiche del rancore, il vederne le criticità e l'essere esigenti con noi stessi, la consapevolezza che con minori risorse finanziarie dovremo dare il meglio di noi, valorizzando il patrimonio di sensibilità, di competenze e di esperienze di ciascuno.

Il mio manifesto programmatico

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L'acqua bene comune e le prerogative dell'autonomia
cascata

(27 agosto 2010) La Giunta provinciale interviene sulla privatizzazione dell'acqua. Ma si può fare di più!

di  Michele Nardelli

C'è stato un momento in cui la logica del mercato e del suo potere di autoregolazione hanno annebbiato la vista di molti. Un sorta di furore ideologico dove si è fatto a gara nel mettere in discussione il carattere "pubblico" di ogni forma di servizio e, fra questi, anche di un bene primario come l'acqua.

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Verso la catastrofe
moni ovadia

di Moni Ovadia

(1 giugno 2010) Era inevitabile che accadesse. L'insensato atto di pirateria militare israeliano contro il convoglio navale umanitario con la sua tragica messe di morti e di feriti non è un fatale incidente, è figlio di una cecità psicopatologica, della illogica assenza di iniziativa politica di un governo reazionario che sa solo peggiorare con accanimento l'iniquo devastante status quo. Di cosa parliamo? Dell'asfissia economica di Gaza e della ultraquarantennale occupazione militare delle terre palestinesi, segnata da una colonizzazione perversa ed espansiva che mira a sottrarre spazi esistenziali ad un popolo intero. (...)

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La fortezza della paranoia
paranoia

di Moni Ovadia 

L'assetto psicologico che caratterizza i leader dell'attuale governo israeliano è ben rappresentato da una sola frase che il suo ministro della difesa Ehud Barak, il soldato più decorato della storia di Israele, ha pronunciato in occasione del discorso di congratulazione agli uomini del commando che hanno bloccato la Freedom Flottilla con un massacro:«...qui (in Medio Oriente) non c'è pietà per i deboli e non si da una seconda chance a chi non si difende». Eccola qui la Israele-fortezza delle vittime che ha in mente un politico con questa terribile visione. Andando di questo passo forse potrebbe proporre di istituire una Rupe Tarpea per i deboli come i refusnik, i soldati e gli ufficiali renitenti che sono pronti a dare la vita per il loro paese ma non sono disposti a massacrare civili a casa d'altri, o come lo scrittore Amos Oz perché sostiene che l'uso della forza è lecito solo a scopi puramente difensivi e non per colonizzare e schiacciare militarmente un intero popolo, o come Manuela Dviri scrittrice israeliana che ha perso un figlio in Libano per queste parole:« dopo tutto quell'assedio (della striscia di Gaza) figlio dell'ossessione militare e politica al dio della sicurezza, ci costringe a vivere, noi stessi, in un infinito stato d'assedio, chiusi in un invisibile fortino, isolati e condannati dai popoli. Adesso dicono che bisogna spiegare al mondo le nostre ragioni...non c'è nulla da spiegare. C'è solo da fare. C'è da ritirarsi finalmente, e per sempre, dai territori. E da Gaza!» Purtroppo queste parole non toccheranno né i cuori né le menti di questi ottusi governanti e dei loro fan acritici in Israele e nel mondo che vedono in Israele la vittima anche quando il suo esercito occupa e opprime e suoi cittadini colonizzano e rubano terre e vita ai palestinesi. A noi gente di pace e dialogo per rispondere a questa paranoia basta un nome: Itzkhak Rabin.

(da L'Unità del 5 giugno 2010)

Un atto di terrorismo
nabil hanani, matite per la palestina

Ma non ci faremo ricacciare nella logica della guerra

Il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani invita tutti i cittadini al presidio di protesta promosso da Pace per Gerusalemme che avrà luogo venerdì 4 giugno alle ore 17.00 a Trento, in Piazza d'Arogno.

di Michele Nardelli

Le immagini che ci arrivano dal mare che si affaccia sulla terra di Palestina sono agghiaccianti. Si parla di almeno 9 persone assassinate e di oltre una cinquantina di feriti nel blitz dei corpi speciali israeliani contro le navi che portavano aiuti umanitari a Gaza City, un milione e mezzo di persone sotto embargo da tre anni, il più allucinante campo profughi che la storia abbia mai conosciuto.

volantino Pace per Gerusalemme

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