"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

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«Il monito della ninfea» a Venezia

venerdì, 12 marzo 2021 ore 18:00

Boschi dolomitici. Particolare.

Per chi non avesse avuto la possibilità di connettersi in diretta, ecco qui il link della registrazione: zoom_0.mp4

 

Sono trascorsi più di due anni da quella notte di fine ottobre 2018 quando il vento ha cambiato il volto di 42.500 ettari di bosco e foreste dolomitiche. L'evento di maggior impatto sugli ecosistemi forestali mai avvenuto in Italia. 

Nel frattempo è accaduto di tutto, non solo il susseguirsi di eventi estremi che hanno scosso gli ecosistemi in ogni parte del pianeta ma soprattutto una pandemia che ha devastato la vita di miliardi di persone e rispetto alla quale Vaia appare oggi come un fatto poco più che irrilevante.

Eppure, come abbiamo scritto ne "Il monito della ninfea", Vaia è stato un messaggero. In questo libro, uscito quando la pandemia ancora non era scoppiata, ovviamente non c'è alcun riferimento al Covid-19 ma è come ne parlassimo dalla prima all'ultima pagina. Perché la pandemia non nasce dal nulla, è una sindemia, ovvero il condensarsi di crisi - in primo luogo ambientale, alimentare e sanitaria - per nulla estranee alle crisi climatica, demografica, economica, sociale, migratoria ed altro ancora che attraversano un pianeta malato di un delirio che lo ha reso insostenibile. 

Di Vaia e di questo intreccio di crisi parla "Il monito della ninfea", che lo rende più ad un anno dalla sua uscita più che mai attuale. Tanto è vero che ogni momento di presentazione diviene l'occasione per riflettere sul modello di sviluppo che ci ha portati sin qui e sul dove pensiamo di andare. Anche perché nel frattempo, le crisi che hanno generato Vaia come il Covid-19 e le sue varianti non si sono risolte né sopite.

Piattaforma Zoom

La locandina della presentazione

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Road to mountains - 6° incontro: suino dei Nebrodi Presidio Slow Food

giovedì, 11 marzo 2021 ore 21:00

Il logo dell'evento

Evento di Slow Food Valle dell'Adige Alto Garda e Terra Madre Salone del Gusto

Nel cuore delle vallate alpine, sugli Appennini, sui monti del Sud Italia e delle isole, comunità diverse resistono nelle Terre Alte. Hanno elaborato strategie per affrontare problematiche comuni: l’abbandono, l’inselvatichimento, la perdita di memoria e di valore del cibo, la centralità di città e fondovalle.Custodi del paesaggio, difensori della memoria, hanno trasformato le montagne in luogo delle opportunità.

Il primo ciclo di avvicinamento al Forum permanente delle Terre Alte prevede l’incontro con alcuni protagonisti dell’agricoltura di montagna, produttori di Presìdi Slow Food.
L’obiettivo è costituire un confronto tra gli attori delle Terre Alte, una fucina di incontri e confronti, scambi di idee, un detonatore di sinergie.


Giovedì 11 marzo 21.00
Suino nero dei Nebrodi
Presidio Slow Food (Sicilia)
con Enzo Pruiti

 

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Road to mountains - 5° incontro: il Pero Misso Presidio Slow Food

giovedì, 4 marzo 2021 ore 21:00

Il logo dell'evento

Road to mountains - 5° incontro: il Pero Misso Presidio Slow Food

Evento online promosso da Slow Food Valle dell'Adige Alto Garda e Terra Madre Salone del Gusto

Giovedì 4 marzo 2021, alle ore 21.00

per accedere: https://zoom.us/j/93937591681?pwd=bkFmQ0N0NGxCak1YbmtxN3dmcHhJQT09

 

Nel cuore delle vallate alpine, sugli Appennini, sui monti del Sud Italia e delle isole, comunità diverse resistono nelle Terre Alte. Hanno elaborato strategie per affrontare problematiche comuni: l’abbandono, l’inselvatichimento, la perdita di memoria e di valore del cibo, la centralità di città e fondovalle. Custodi del paesaggio, difensori della memoria, hanno trasformato le montagne in luogo delle opportunità.

Il primo ciclo di avvicinamento al Forum permanente delle Terre Alte prevede l’incontro con alcuni protagonisti dell’agricoltura di montagna, produttori di Presìdi Slow Food. L’obiettivo è costituire un confronto tra gli attori delle Terre Alte, una fucina di incontri e confronti, scambi di idee, un detonatore di sinergie.

 

Evento online sulla piattaforma Zoom

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Islam, oltre la rappresentazione. La lezione di Massimo Campanini.

mercoledì, 3 marzo 2021 ore 17:30

Locandina evento

Mercoledì 3 marzo 2021, alle ore 17.30

in diretta sulle pagine FB delle Librerie Il Catalogo, due punti e Tamu

Islam, oltre la rappresentazione. La lezione di Massimo Campanini.

Saluto iniziale di Donatella Nepgen, moglie di Massimo Campanini.

Intervengono

Pejman Abdolmohammadi (Università di Trento)
Massimo Campanini, una biografia intellettuale.

Francesca Forte (Accademia Ambrosiana)
Il profilo filosofico di Massimo Campanini.

Luigi Alfieri (Università di Urbino)
L'Islam e l'Occidente, l'Islam come Occidente.

Francesco Cargnelutti (Fondazione per le Scienze religiose Giovanni XXIII)
Islam politico in Tunisia: dalla repressione al governo, l’esperienza di Ennahda.

Anthony Santilli (Università l’Orientale di Napoli)
L’Islam politico alla prova della realtà araba: il caso dei Fratelli musulmani.

Francesca Badini (Fondazione per le Scienze religiose Giovanni XXIII)
L’esegesi coranica tra modernità e contemporaneità.

 

Online con Facebook Live

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Road to mountains - 4° incontro: Le Patate Verrayes Presidio Slow Food

giovedì, 25 febbraio 2021 ore 21:00

Il logo dell'evento

 

Evento online di Slow Food Valle dell'Adige Alto Garda e Comunità Slow Food per lo sviluppo agroculturale degli Altipiani Cimbri

Road to mountains - 4° incontro: Le Patate Verrayes Presidio Slow Food

Giovedì 25 febbraio 2021, alle ore 21.00

Nel cuore delle vallate alpine, sugli Appennini, sui monti del Sud Italia e delle isole, comunità diverse resistono nelle Terre Alte. Hanno elaborato strategie per affrontare problematiche comuni: l’abbandono, l’inselvatichimento, la perdita di memoria e di valore del cibo, la centralità di città e fondovalle. Custodi del paesaggio, difensori della memoria, hanno trasformato le montagne in luogo delle opportunità.

 

Il primo ciclo di avvicinamento al Forum permanente delle Terre Alte prevede l’incontro con alcuni protagonisti dell’agricoltura di montagna, produttori di Presìdi Slow Food. L’obiettivo è costituire un confronto tra gli attori delle Terre Alte, una fucina di incontri e confronti, scambi di idee, un detonatore di sinergie.

Pagina Facebook e Youtube

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La Lenticchia di Santo Stefano di Sessanio

giovedì, 18 febbraio 2021 ore 21:00

l'immagina dell'evento

Road to mountains - 3° incontro: la Lenticchia di Santo Stefano di Sessanio Presidio Slow Food

Giovedì 18 febbraio 2021, ore 21.00

Evento di Slow Food Valle dell'Adige Alto Garda e Comunità Slow Food per lo sviluppo agroculturale degli Altipiani Cimbri

 

Nel cuore delle vallate alpine, sugli Appennini, sui monti del Sud Italia e delle isole, comunità diverse resistono nelle Terre Alte. Hanno elaborato strategie per affrontare problematiche comuni: l’abbandono, l’inselvatichimento, la perdita di memoria e di valore del cibo, la centralità di città e fondovalle. Custodi del paesaggio, difensori della memoria, hanno trasformato le montagne in luogo delle opportunità.

Il primo ciclo di avvicinamento al Forum permanente delle Terre Alte prevede l’incontro con alcuni protagonisti dell’agricoltura di montagna, produttori di Presìdi Slow Food. L’obiettivo è costituire un confronto tra gli attori delle Terre Alte, una fucina di incontri e confronti, scambi di idee, un detonatore di sinergie.

 

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Radicali, all'azione! Organizzare i senza-potere.

venerdì, 12 febbraio 2021 ore 18:00

La locandina dell'evento

La scuola degli spiazzi

Percorsi collettivi di approfondimento e conoscenza

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Venerdì 12 febbraio 2021 alle ore 18.00

In diretta sulla pagina FB e il giorno successivo sulla pagina YouTube della due punti

Dialogo a più voci con i curatori Alessandro Coppola e Mattia Diletti. Intervengono Elena Ostanel, Silvano Falocco e Roberto Covolo

Negli Stati Uniti, Alinsky è sinonimo di community organizing, un metodo di organizzazione “dei senza-potere” delle comunità americane. Una figura leggendaria e sfuggente: citando Thomas Paine, aveva piacere a essere definito “un ribelle”, ma amava anche immaginarsi come il “Machiavelli dei poveri”. I suoi successi come organizzatore nella Chicago degli anni Trenta – città corrotta, in crisi, attraversata da conflitti sindacali e sociali – gli regalarono la ribalta nazionale.

 

In diretta sulla pagina FB e il giorno successivo sulla pagina YouTube della due punti

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