"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

L'economia locale nuovo motore dello sviluppo

Manfred A. Max-Neef
Sul Corriere della Sera un'intervista all'economista Manfred A. Max-Neef

(19 febbraio 2012) L'economista e ambientalista cileno Manfred A. Max-Neef, invitato da Habitech a parlare durante il Festival dell'Economia 2011, è stato intervistato dal Corriere della Sera. L'articolo, dal titolo  "Ricette. «L'economia locale nuovo motore di sviluppo»", è stato pubblicato a pag. 12 del Corriere Economia di lunedì 13 febbraio 2012.

Nel giugno 2011 Max-Neef, considerato tra i leader mondiali della sostenibilità, è stato il protagonista del convegno organizzato da Habitech all'interno del Festival dell'Economia di Trento. L'evento ha riscosso un notevole successo, sia per gli argomenti trattati che per l'eccezionalità della presenza dell'economista cileno in Italia.

Durante il convegno lo studioso ha presentato il suo libro "Lo sviluppo su scala umana", da poco uscito in Italia edito da Slow Food Editore, ed ha illustrato il suo modello economico dello "Sviluppo a scala umana", elaborato a partire degli anni '80, che si fonda sulla chiara e condivisa identificazione dei fondamentali bisogni umani.

Habitech, in collaborazione con The Natural Step, ha deciso di promuovere l'adozione delle teorie di Manfred A. Max-Neef in alcuni contesti aziendali e territoriali.

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L'economista e ambientalista cileno Manfred A. Max-Neef è principalmente noto per il suo modello economico dello "Sviluppo a scala umana" elaborato a partire degli anni '80, che si fonda sulla chiara e condivisa identificazione dei fondamentali bisogni umani. La domanda che Max-Neef si pone è: perché oggi l'uomo è a servizio dell'economia e non il contrario?

Il modello di Max Neef negli ultimi decenni ha trovato ampia diffusione e applicazione nel mondo, nelle culture e negli ambiti economici più svariati: dai villaggi indigeni del Sud America, fino ai comuni e alle aziende della Scandinavia, del Nord America e anche in Italia. Oggi lo "Sviluppo a scala umana" si rivela essere una fenomenale bussola a cui fare riferimento, uno dei più robusti paradigmi di sviluppo a cui ispirarsi per comprendere quali siano i confini della libertà economica, e assicurare che le soluzioni che applichiamo oggi rigenerino le persone, l'ambiente, e creino prosperità diffusa senza trasformarsi nei problemi di domani.

Recentemente è uscito "Lo sviluppo su scala umana", l'ultimo lavoro dell'economista cileno, pubblicato in Italia della casa editrice Slow Food. Basato su una sofisticata, per quanto inevitabilmente controversa analisi dei bisogni umani, il libro ha già attirato su di sé grande attenzione e ispirato l'azione di movimenti sociali e associazioni di base. Ponendo fortemente l'accento sul fondamentale ruolo della creatività umana, il libro costituisce un'ideale cornice di riferimento concettuale che pare indicare una strada per uscire dalla sterile contrapposizione fra l'approccio allo sviluppo tradizionale e il monetarismo neoliberista.

 

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