"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Quale crescita è sostenibile?

Val di Sole

Ringrazio Paolo per questo intervento. Ho sollevato più volte in sede consiliare il tema della nostra impronta ecologica ed ho insistito affinché questo concetto venisse assunto nel programma del centrosinistra autonomista. L'obiettivo però non può limitarsi al passo di un documento programmatico, bensì che diventi cultura politica della coalizione.

di Paolo Rosà *

Ho letto con molto interesse le conclusioni della ricerca sull'Impronta Ecologica (IE) e la biocapacità promossa dalla Comunità della Val di Sole.

L'EI misura la quantità di territorio necessaria a soddisfare i consumi e assorbire le emissioni e i rifiuti della popolazione di un determinato territorio. Essa viene calcolata in base ai consumi alimentari, al riscaldamento, alle dimensioni delle abitazioni, all'offerta e alla fruizione di beni e servizi, ai trasporti, alle infrastutture, ecc. I dati rilevati indicano che l'IE dei residenti della Val di Sole è di 216.200 gha (ettari globali) cioè 4,64 ettari procapite, mentre quella dei turisti è di 13,67 ettari procapite.

E' stata anche misurata la biocapacità della Val di Sole, cioè la quantità di territorio biologicamente produttivo che ogni cittadino ha a disposizione per soddisfare i propri consumi. Essa risulta di 76.055 gha, cioè appena un terzo dell'Impronta ecologica.

In base a questi dati, si è stimato che l'overshoot day, cioè il giorno in cui la Val di Sole esaurisce tutte le risorse che in un anno è in grado di generare, è l'8 maggio: va da sé che da tale giorno in poi, fino al termine dell'anno, consuma le risorse di altre regioni e altri popoli.

Per avere qualche altro dato di riferimento interessante, si consideri che l'Impronta Ecologica procapite nella Provincia Autonoma di Trento è 6,93 gha, quella nazionale 3,8 gha e quella mondiale 2,2 gha (nel 2011), mentre la biocapacità mondiale è solo 1,8 ettari procapite. Per il nostro pianeta l'overshoot day è il 22 agosto.

Sono dati che inquietano e che dovrebbero sollecitare un cambiamento. Se tutti gli abitanti della Terra consumassero quanto noi nel Trentino, dove utilizziamo più del doppio delle risorse che il territorio è in grado di rigenerare, occorrerebbe un altro pianeta per sopravvivere! E' evidente che l'attuale modello di sviluppo non ha futuro e la sua prospettiva è l'autodistruzione, preceduta da conflitti e guerre per accaparrarsi le sempre più scarse risorse. Se pensiamo che ciascun trentino abbia diritto a mantenere questo standard di consumi, ciò comporta che almeno due altri abitanti della Terra dovranno rinunciare alla parte di risorse che loro spetterebbe.

Dunque, è interesse di tutti e di ciascuno aiutarci reciprocamente ad attuare scelte che ci portino gradualmente ad almeno dimezzare la nostra Impronta Ecologica personale e familiare.  Occorre sollecitare le istituzioni, le forze politiche ed economiche, le organizzazioni sindacali, affinché prevedano le necessarie conversioni di rotta relativamente allo sviluppo, all'economia, alla produzione, all'occupazione, al benessere.  Non bastano le dichiarazioni orientate a  promuovere la crescita, posti di lavoro, rilanciare i consumi, ecc. ma piuttosto comprendere quale tipo nuovo di modello di vita sia compatibile con il dimezzamento della nostra Impronta Ecologica.

Anche per questo è importante scegliere, tra i candidati che ad ogni livello aspirano ad assumersi responsabilità decisionali, coloro che dimostrano una reale volontà di cambiamento e saper operare per un futuro sostenibile.

* Paolo Rosà  (Centro di educazione alla pace e ai diritti umani di Rovereto)

 

1 commenti all'articolo - torna indietro

  1. inviato da Marcello il 04 settembre 2013 00:40
    Caro Paolo, ti ringrazio per avermi mandato le tue riflessioni che ci sono utili come cittadini, che credono nel PDdT e nella sua capacità, nonostante tutto, di farsi interprete delle urgenti esigenze dei nostri cittadini e come pubblici amministratori, per attuare al meglio le linee politico amministrative che anche il Partito ci indica.
    Poni una serie di problemi con proposte che condivido; cerco di agire il più coerentemente possibile per superare le carenze e le contraddizioni che tu evidenzi in modo molto chiaro e mi sembra che, nonostante le miserie umane che talvolta ci pervadono, vedo persone impegnate a operare in tal senso.
    In vista delle imminenti provinciali, già nel tuo intervento di questa primavera, avevi auspicato una serie di comportamenti e provvedimenti forti per dare un segnale ai cittadini, cose che mi sembra non siamo stati in grado di fare in modo efficace o comunque non nel modo che la pesante situazione sociale, economica ed occupazionale che stiamo vivendo, richiederebbe. Questo anche nella convinzione che i nostri amministratori abbiano cercato di fare del loro meglio, ma la situazione attuale è straordinaria e di emergenza da molti punti di vista, a fronte della quale occorrono comportamenti e provvedimenti che non trovano eguali nel recente passato. Dobbiamo avere il coraggio che a estremi mali poniamo estremi rimedi.
    Dobbiamo utilizzare il poco tempo di cui disponiamo per fare di più e meglio, per individuare quali nostri candidati le persone migliori, che siano percepite positivamente dalla gente comune cioè fuori dalla ristretta cerchia del cosiddetto primo cerchio, e sappiano interpretare le esigenze dei cittadini e tradurle in provvedimenti concreti, tempestivi, efficaci. Siamo convinti che in Trentino abbiamo fatto molto e bene, ma dobbiamo essere altrettanto consapevoli che anche nel nostro Trentino si vive un sempre più profondo distacco tra la gente e chi ha responsabilità pubbliche, nonostante nella mia breve e modesta esperienza amministrativa abbia incontrato tra i pubblici amministratori persone in gamba e, dico spesso, in molti casi migliori della cosiddetta società civile. Avverto un profondo malessere che pervade la nostra società, il divario tra ricchi e poveri che si sentono abbandonati va crescendo velocemente.
    Governare nei prossimi anni il Trentino non sarà cosa semplice e facile mantenendo un grado di sviluppo sostenibile, da tutti i punti di vista, salvaguardando la coesione sociale, a fronte di un drammatico calo di risorse.
    Poni, tra i tanti temi che fanno tremare le vene ed i polsi, anche quello, vitale per le future generazioni, e da buoni amministratori dovremmo avere ben chiaro questo imperativo categorico, l’overshoot day, che è stato superato dalla Val di Sole l’8 maggio. Sai che quello mondiale è stato superato il 20 agosto; da quel giorno l’umanità ha esaurito le risorse naturali rinnovabili che aveva a disposizione per l’intero 2013. Noi Italiani consumiamo risorse ecologiche pari a 4 volte le capacità del territorio su cui viviamo.
    Ti ringrazio per il documento sulla ricerca sull’Impronta Ecologica (IE) e la biocapacità promossa dalla Comunità della Val di Sole che cercherò di utilizzare, assieme ai componenti del Tavolo che fanno riferimento al PDdT e comunque nelle riflessioni dell’Esecutivo, nel percorso, tutto in salita, per il Piano Territoriale della Vallagarina.
    Al riguardo mi spiace che la richiesta di vederci qualche volta come amministratori PDdT di Comunità, Comuni, Pat per scambiarci info sulle buone pratiche non abbiano avuto seguito, ma comprendo che sono stati mesi convulsi. Speriamo che dopo ottobre si possa riprendere il cammino con maggiore lena e speranza.
    Mi spiace non poter approfondire i tanti temi che hai posto ma avremo occasione di vederci presto.
    Saluti cordiali e Buen Camino…

    Marcello
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