"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

A casa di Armando. Un nuovo appuntamento delle nostre 'Conversazioni sul Trentino'

La prima delle conversazioni, a Lavis

sabato, 19 ottobre 2013

Dialogo fra amici sui nodi del nostro tempo

La decima puntata delle nostre "Conversazioni sul Trentino" sarà a Martignano, nella casa di Anna e Armando Stefani. Questa modalità di ascolto e colloquio che Michele Nardelli, candidato per il PD nelle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale, ha scelto non sappiamo se sarà efficace sul piano elettorale. Di certo però lo è nel favorire il dialogo con le persone indecise se e per chi votare.

Piccoli incontri, dieci o venti persone per volta, ma nei quali la timidezza o la ritrosia dell'incontro pubblico viene superata dal clima amichevole dell'incontro informale. 

Michele nei suoi incontri indica due parole chiave. Riqualificare e rimotivare. Valgono in generale e, a maggior ragione, nel confronto diretto con le persone che hanno a cuore il futuro di questa terra. Dopo Martignano, incontri sono previsti a Ton, Aldeno, Mezzocorona, Trento (con un gruppo di giovani), Lasino, Rovereto e poi a Dro, Sardagna, Breguzzo e ancora Trento.    

Martignano, Trento

 

1 commenti all'articolo - torna indietro

  1. inviato da Francesco Prezzi il 19 ottobre 2013 21:53
    Basta con la sottocultura!!


    Matteo Renzi è dato per candidato vincente alla segreteria del Partito Democratico, gli altri candidati seguono a distanza. Non credo che dal dibattito congressuale uscirà qualche idea nuova. Il non affrontare certe tematiche è il limite maggiore del PD.
    Quando si affronta il tema del lavoro, della disoccupazione, della scuola, della cultura, della sanità, dell’ambiente, della giustizia si sentono sempre idee vecchie e datate. Si grida alle riforme, ma non c’è in mente nessuna riforma degna di questo nome e si annaspa nel vuoto. Per quanto riguarda l’ambiente si grida come un mantra riciclaggio, riciclaggio, poi si esportano immondizie come a Napoli o si ricorre a nuove discariche come a Roma e nel Lazio.
    Si dimentica un semplice principio fisico che vale per tutti i sistemi complessi: il concetto di Entropia, che vuol dire Evoluzione verso la dissipazione dell’Energia o Evoluzione verso il disordine della Materia.

    Vorrei fare una domanda al sindaco di Firenze e agli altri candidati alla segreteria del PD.

    Ci sono tre capolavori di un fiorentino, riconosciuto da tutti come genio universale, Michelangelo Buonarroti. I tre capolavori sono la Pietà, che si trova nella Basilica di San Pietro a Roma, il Mosé e il David. Questi capolavori sono fatti col marmo delle Alpi Apuane. All’inizio erano dei blocchi a forma di parallelepipedo e sono stati scavati con metodi classici usando cunei di legno, dilatati con acqua. I tre blocchi avevano volumi diversi e sono stati spostati con dei carri tirati da buoi sui luoghi della lavorazione, usando energia umana ed energia animale: energia compatibile con l’ambiente, ma questo non è sufficiente per affermare che sono opere ecologicamente sostenibili.
    Immaginiamo che i tre blocchi di marmo avessero avuto lo stesso volume.
    Ognuno dei tre blocchi lo definiamo sistema, per Ambiente si intende l’atmosfera e il territorio che si trovano in relazione con i sistemi indicati. Per eseguire le statue, dato che ciascuna di esse è un sistema ordinato, occorre energia.

    La domanda è questa: a parità di volume, quale delle tre statue ha prodotto più Entropia nell’ambiente?

    Quando si riuscirà a dare una risposta corretta a questa semplice domanda si aprirà un programma politico di vere riforme e di politica industriale. Certo bisognerà combattere contro un giornalismo che in tutti questi anni ha diffuso sottocultura ambientale, dando voce a un impostazione riduzionista, in parte in buona fede, ma da parte della maggioranza volutamente. La produzione di Entropia si potrebbe calcolare matematicamente, ma basta osservare le statue per poter rispondere alla domanda.

    Francesco Prezzi - Trento
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