Europa e Mediterraneo Balcani

Kosovo tutto ok
copertina

Astrid Mazzola

Kosovo tutto ok

Attraverso un paese stanco di guerra 

Editrice il Margine, 2010
 

"A metà strada tra il diario di viaggio e la raccolta di testimonianze in presa diretta, il libro offre le chiavi di lettura per capire il Kosovo di ieri e di oggi, e anche come si muovono le organizzazioni internazionali e la diplomazia popolare."

E se Fuad avesse avuto la dinamite?
Libro Mujcic

Elvira Mujcic

E se Fuad avesse avuto la dinamite?

Infinito edizioni, 2009

 

 

Un giovane bosniaco vive da tempo in Italia. Torna a trovare i genitori e la vecchia nonna a Višegrad. E torna così sulle tracce del suo passato, e di quello del suo paese. "E se Fuad avesse avuto la dinamite?", il secongo libro di Elvira Mujcic. Una recensione di Mauro Cereghini.

 

recensione

Immaginando i Balcani

Maria Todorova

Immaginando i Balcani

ARGO, 2002

 

Una recensione di Claudio Bazzocchi ad un libro di Maria Todorova che indaga nell'immaginario occidentale sui Balcani

 

recensione

Ascesa e caduta del compagno Zylo

Dritëro Agolli

Ascesa e caduta del compagno Zylo

ARGO, 1993

 

"In questo capolavoro d'ironia... tutto è malizioso, abilmente dosato, alato. La dinamite si nasconde sotto un fiore" (Le Figaro)

Al di là del caos
copertina del libro di Elvira Mujcic

Elvira Mujcic

Al di là del caos

Infinito edizioni, 2007

 

«Tutto ciò per cui avevo provato nostalgia negli ultimi dodici anni mi si rivelava nella sua bruttezza…».

Le diverse trame dell'esilio. In allegato una ''non recensione'' al libro di Elvira Mujcic “Al di là del caos”.

recensione

Srebrenica, fine secolo

AAVV

Srebrenica, fine secolo

Nazionalismi, intervento internazionale, società civile

ISRAT, 2005

 

Un libro a cura di William Bonapace e Maria Perino con interventi di Rada Ivekovic, Michele Nardelli, Svetlana Broz, Andrea Rossini, Camillo Boano e Guido Franzinetti. Lo pubblica, in collaborazione con Osservatorio Balcani, l'Istituto per la Storia della Resistenza della Provincia di Asti.

Il testo qui presentato in occasione del decennale dell'eccidio di Srebrenica è una raccolta di una serie di riflessioni nate e discusse all'interno di diverse realtà che da anni a vario titolo lavorano nei e sui Balcani. Tra queste, l'Osservatorio sui Balcani e l'Agenzia di Democrazia Locale di Zavidovici, coproduttrici del presente volume, ne sono tra le più significative espressioni.

L'Istituto per la Storia della Resistenza della provincia di Asti ha accolto il progetto di realizzare quest'opera riconoscendo, nell'attuale panorama di costruzione dell'Europa, la centralità simbolica e politica dei conflitti balcanici degli anni novanta, in cui temi come pace e guerra, stato e nazione, diritti e cittadinanza, ritornando ad essere questioni essenziali della contemporaneità, hanno avuto in quel contesto una dimensione fondamentale.

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Un'altra storia, o forse no.
Prijedor agli inizi del Novecento

Lo sguardo reciproco che la distanza propone

 

di Michele Nardelli

 

Ritorno a Prijedor dopo sei anni di assenza. Non nascondo l'emozione di essere di nuovo qui, in questa città un tempo “maledetta” per l'ingorgo che la travolse negli anni '90.

Sarà per la stagione ancora fangosa, per la pioggia che spesso mi accompagna in questo luogo o, ancora, per il degrado che segna gran parte dell'ambiente circostante... ma ho l'impressione che con quell'ingorgo ancora questa città debba fare i conti.

Sì, certo. Molte cose sono cambiate da quel marzo 1996 quando per la prima volta nella mia vita la guerra e i suoi effetti si materializzavano intorno a me attraverso le macerie annerite dal fuoco, l'odore rancido che non ti levavi di dosso, la polvere che ti entrava nelle viscere, lo sguardo vuoto di chi incrociavi per strada.

 

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La guerra in casa

Luca Rastello

La guerra in casa

Einaudi, 1998

 

Un libro fondamentale del mio amico Luca. Uno spaccato sulla guerra di Bosnia ma anche di quella guerra da questa parte del mare. Che a 11 anni dalla sua uscita mantiene inalterata la forza del racconto e delle analisi.

Il muro, le mura

di Marjola Rukaj e Davide Sighele

(da Osservatorio Balcani e Caucaso)

Nel 1989 Fatos Lubonja era in carcere, come prigioniero politico. Ha vissuto lì le prime notizie su quanto succedeva nell'Europa dell'Est. E all'inizio sembrava che ciò che stava accadendo non avrebbe avuto alcuna conseguenza in Albania. Un'intervista.

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10 anni di Osservatorio sui Balcani
Venezia, 5 giugno 1999. Da pochi giorni le armi tacciono e gli accordi siglati a Kumanovo sembrano tenere, nonostante la beffarda occupazione dell’aeroporto di Pristina da parte dei soldati russi entrati in Kosovo prima della Nato. Anche gli aerei che partivano dall’Italia carichi di ordigni di morte per tornarsene vuoti rimangono a terra.

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L’amore verso i Balcani

Uno sguardo attento e curioso verso l’area balcanica che nasce molto tempo fa. Da quando andavo in vacanza nella vecchia Jugoslavia ma anche per quel che essa rappresentava nel contesto regionale, ovvero un paese che aveva scelto una propria strada originale, nella resistenza al nazifascismo prima e, successivamente, nella rivendicazione della propria autonomia dall’Unione Sovietica.

Note bastarde che parlano al cuore dell'uomo
La moschea Sinan Pascià di Prizren (Kosovo)

"Note bastarde, voci e frequenze che bucano i confini, ignorano i visti, i passaporti e le lingue, per andare dritti al cuore dell'uomo"


(27 giugno 2013) Nell'ambito della manifestazione "L'Europa che non conosci. Viaggi, racconti e immagini tra il Trentino e i Balcani", domani giovedì 27 giugno, nel tardo  pomeriggio (ore 19.00) presso il Castello del Buonconsiglio, si svolgerà un  incontro dal titolo "Un caffé da Lutvo" con l'attrice Roberta Biagiarelli e il presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani Michele Nardelli. Per l'occasione lo scrittore Paolo Rumiz ci ha inviato un suo scritto inedito di grande fascino di cui verrà data lettura nella serata con l'accompagnamento musicale del violinista Mario Sehtl.

di Paolo Rumiz

Potrei parlarvi di odio e scannamenti, di profughi e kalashnikov; dirvi di una terra lacerata con l'occhio gelido della geopolitica. Invece no. Vi dirò dei suoni di un  mondo inquieto, dell'acustica che nasconde l'anima dei suoi luoghi. La mia anima è piena di quelle frequenze. Essa li cerca come Orfeo e la sua cetra, gli va dietro oltre il confine del mondo dei vivi, là dove abita Persefone. Sente che quei suoni partigiani resistono alla grande omologazione globale, alla tirannia del pensiero unico.

Sono figlio della frontiera. Italiano di lingua, tedesco di cultura, slavo di stomaco e fegato, turco di canto e di cuore, ebreo di fascinazione. I Balcani abitano nel mio stesso cognome, che contiene la radice "Rum "di Rumelia, la parte europea - romana - dell'impero ottomano.  Credo, di conseguenza, di avere dentro di me qualcosa che mi aiuta a sentire nel modo giusto quello spazio del mappamondo.

E allora cominciamo così a caso, là dove mi porta la memoria del lungo viaggiare. Cominciamo da due ex belle donne di Novi Sad, alte sul metro e ottanta, che si avvicinano a un fisarmonicista seduto davanti al Danubio, gli mettono in mano una banconota, gli dicono "dài, facci piangere", gli fanno spremere dallo strumento oceani di tristezza e secoli di sradicamenti, ballano e si abbracciano senza badare ai passanti.

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Il tempo delle capre

Luan Starova

Il tempo delle capre

Pironti editore, 2005



Il tempo delle capre evoca il periodo immeditatamente successivo alla seconda guerra mondiale, quando il nuovo regime, volendo creare una nuova classe di proletari, impone ai pastori di lasciare le loro montagne e andare ad abitare in città. Così la piazza grande di Skopje (Macedonia) diventa tutta bianca. Un racconto di grande forza che parla della vanità delle ideologie che aspirano a creare un “uomo nuovo”.

Le Marlboro di Sarajevo
Miljenko Jergovic
 
Le Marlboro di Sarajevo 

Libri Scheiwiller, 2005
 
 
 
Ripubblicato in Italia da Libri Scheiwiller ‘Le Marlboro di Sarajevo" raccolta di racconti dello scrittore bosniaco Miljenko Jergovic. Riportiamo la prefazione scritta da Claudio Magris

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Maschere per un massacro

Paolo Rumiz

Maschere per un massacro

Editori Riuniti, 1996

Quello che non abbiamo voluto sapere della guerra in Jugoslavia.

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