"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
di Piergiorgio Cattani (da www.unimondo.org)
(14 settembre 2010) Partiamo da alcuni dati. L'impronta ecologica dell'umanità è arrivata a 1,3: vale a dire che utilizziamo risorse in eccesso del 30% rispetto al livello di consumo sostenibile dalla Terra. Nel 2009 gli Stati Uniti hanno speso 65 $ in spese militari per ogni dollaro destinato a programmi su clima e hanno stanziato 9,9 miliardi di dollari per l'arsenale nucleare. Nel 1965 un cinese consumava 9,1 kg di carne all'anno, mentre nel 2005 è arrivato a 56 kg contro 125kg di un americano. Dal 1950 al 2005 la produzione di metalli è aumentata di 6 volte, il consumo di petrolio di 8 volte e quello di gas naturale di 14 volte: in cifre complessive si estraggono 60 miliardi di tonnellate di materie prime all'anno, il 50% in più di 30 anni fa. I 500 milioni di individui più ricchi della terra (il 7% della popolazione umana) sono responsabili del 50% delle emissioni globali di anidride carbonica mentre i 3 miliardi più poveri sono responsabili del 6% delle emissioni. Due cani pastore in Europa consumano in un anno più risorse di un abitante medio del Bangladesh. I consumi complessivi sono aumentati del 28% in 5 anni.
Dal 16 al 18 luglio 2010 presso l'Università di Sofia (Bulgaria) si terrà il primo Terra Madre Balcani
Terra Madre è la rete lanciata da Slow Food nel 2004 a Torino in occasione del primo incontro mondiale tra le comunità del cibo. Riunisce tutti coloro che fanno parte della filiera alimentare - piccoli produttori, cuochi, docenti universitari e giovani generazioni - per discutere di come migliorare il sistema alimentare e sostenere la produzione del cibo buono, pulito e giusto.
Tra i relatori della prima edizione di Terra Madre Balcani anche Michele Nardelli e Sergio Valentini, responsabile per il Trentino Alto Adige - Sud Tirol di Slow Food
di Andrea Di Stefano
(13 giugno 2010) Si allarga il movimento per una nuova tassazione sulle transazioni finanziarie, sostenuta a parole (ma non nei fatti) anche da alcuni governi europei. Una guida in libreria e in rete con analisi, numeri e proposte sulla tassa che può essere il primo passo per invertire la rotta.
Le organizzazioni criminali fra tradizioni locali e traffici globali
«Con il declino dello sviluppo industriale che ha retto l'era moderna, città-porto come Napoli, Marsiglia, Tangeri acquistano oggi un ruolo centrale negli snodi di questa enorme rete di traffici internazionali. I clan camorristi e mafiosi hanno capitale economico, umano e sociale per inserirsi appieno in questi traffici, mantenendo saldissime radici locali e acquistando insieme una dimensione transnazionale in un intrico inestricabile di modernità e tradizione».
(22 marzo 2010) Una "Dichiarazione europea sull'alimentazione: per una politica agricola e alimentare comune sana, sostenibile, giusta e solidale". La propone un ampio schieramento di organizzazioni di agricoltori, consumatori, ambientalisti e di Ong impegnate sui temi della salute pubblica e dello sviluppo per dare "una chiara impronta al futuro del cibo e dell'agricoltura in Europa": i promotori invitano a sottoscrivere la petizione online rilanciata in Italia da diverse associazioni tra cui EuropAfrica-Terre contadine. (...)