
di Paola Ghiglione
... Mi sembrò che quel ragazzo di quarant'anni guardasse il mondo, in particolare il suo mondo martoriato, conservando una sorta di purezza infantile, ostinandosi a cercare e a difendere il bello, il buono e il giusto in un mare di orrori e di violenza...
(9 aprile 2011) Ricordo tutto di quel giorno, il sole, la stazione di Haifa, le verdure allineate lungo il bordo della strada, la polvere che quasi rendeva insensibili i palmi delle mani, la ragazza bionda che nell'auto accanto a me stendeva le braccia per arrivare al volante, per niente infastidita dal pancione tondo, mentre il suo uomo, dal sedile posteriore, mi raccontava storie di dolore e di speranza con la sua bella voce di attore.

(16 aprile 2011) Oggi sabato alle ore 17.00 presso il Centro di formazione alla solidarietà internazionale a Trento (Via San Marco 1), in occasione della conferenza "Intrecci di pace" ci sarà un momento di ricordo di Vittorio Arrigoni
di Fabio Pipinato
Quando ho saputo della morte di Vittorio Arrigoni s'è riaperta in me una ferita. Andare o restare. Nel '94, quando in Rwanda crollava tutto, io me ne andai. Non ebbi la forza di restare. Vittorio, invece, a Gaza, rimase. Fu l'unico italiano. Gli altri, come ci racconta Pax Christi, obbedirono all'ultimatum dei militari al valico di Heretz che ordinavano di uscire dalla Striscia. Vittorio disobbedì. Questa era la sua vita: disobbedire, rimanere e raccontare.
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(30 aprile 2011) Costruire la pace attraverso investimenti nella cooperazione e nell'agricoltura, per contrastare l'economia del conflitto. È questo, in sintesi, il significato del doppio incontro che si è tenuto stamattina a Ramallah, e che ha visto il presidente Lorenzo Dellai e l'assessore all'agricoltura, foreste, turismo e promozione Tiziano Mellarini incontrare il primo ministro dell'Autorità Palestinese, Salam Fayyad e il ministro dell'agricoltura, Ismail Daiq. Ad affiancare il presidente Dellai e l'assessore Mellarini vi erano: Michele Nardelli, presidente del Forum trentino per la pace e i diritti umani, Diego Schelfi, presidente della Cooperazione Trentina; Giorgio Fracalossi, presidente della Cassa Rurale di Trento; Luca Rigotti presidente della cooperativa Mezzacorona. (a cura dell'Ufficio stampa della PAT)
sabato, 2 aprile 2011 ore 15:00
Lasino, Cantina Pravis
venerdì, 11 febbraio 2011 ore 18:00

Rovereto, Sede Associazioni per la pace, via Pasubio
mercoledì, 12 gennaio 2011 ore 18:00

Trento
venerdì, 12 novembre 2010 ore 17:30

Lo "Stau quo", una regola per il dialogo
Incontro con Wajech Nuseybeh, custode della Chiesa del Santo Sepolcro nell'ambito di "Cittadinanza Euromediterranea"
Trento, Biblioteca San Bernardino (via Valsugana 10)
sabato, 30 ottobre 2010 ore 00:00
Immagini, musica, parole
IL VESTITO PIU' GRANDE DEL MONDO
CONFEZIONATO E RICAMATO DA 150 DONNE PALESTINESI
Ore 16.30 Inaugurazione esposizione vestito e immagini dalla Palestina alla presenza del Sindaco con intervento musicale del Coro S. Ilario
Ore 20.30 Danze israeliane e palestinesi con Associazione Danzare la pace - Concerto "Villalagarina Big Band", Helmi Mhadhbi, suonatore di Oud
Orari mostra: sabato 30 ottobre: ore 9.30 / 12.30 - ore 16.00 / 20.30 domenica 31 ottobre: ore 10.00 / 18.00
INIZIATIVA DI "PACE PER GERUSALEMME" IN COLLABORAZIONE CON COMUNE DI ROVERETO - COMITATO ASSOCIAZIONI PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI ROVERETO - DANZARE LA PACE - CORO S. ILARIO, CIRCOLO FOTOGRAFICO L'IMMAGINE - GRUPPO SCOUT C.N.G.E.I. DI ROVERETO
Rovereto (Tn), Auditorium Melotti
lunedì, 25 ottobre 2010 ore 08:30

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(30 luglio 2010) Si è costituita a Milano per iniziativa di un gruppo di volonterosi tra i quali Ali Rashid, Moni Ovadia, Michele Nardelli e Rino Messina, l'Associazione "Mezzaluna fertile del Mediterraneo", rivolta a chi ama il Mediterraneo e si ostina a pensare alla Palestina come ad un luogo di cultura e di pace.
giovedì, 29 luglio 2010 ore 11:00
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Milano
lunedì, 21 giugno 2010 ore 16:00
Trento, Galleria Garbari 12
mercoledì, 16 giugno 2010 ore 17:30
Trento, Sala Aurora Palazzo Trentini
di Moni Ovadia
(1 giugno 2010) Era inevitabile che accadesse. L'insensato atto di pirateria militare israeliano contro il convoglio navale umanitario con la sua tragica messe di morti e di feriti non è un fatale incidente, è figlio di una cecità psicopatologica, della illogica assenza di iniziativa politica di un governo reazionario che sa solo peggiorare con accanimento l'iniquo devastante status quo. Di cosa parliamo? Dell'asfissia economica di Gaza e della ultraquarantennale occupazione militare delle terre palestinesi, segnata da una colonizzazione perversa ed espansiva che mira a sottrarre spazi esistenziali ad un popolo intero. (...)

Vediamoci tutti venerdì 4 giugno, alle 17.00, in piazza D'Arogno a Trento
La mattina del 31 maggio ci siamo svegliati con la tragica notizia del violento attacco dell'esercito israeliano contro Freedom Flotilla, missione umanitaria costituita da tre cargo che trasportavano aiuti umanitari ed altre imbarcazioni con reporter, attivisti e pacifisti. (...)