Territorio trentino Trento

sabato, 28 settembre 2024 ore 20:30

Il confine di brina. Eroi silenziosi
Il manifesto dell'evento

Nell'ambito della settimana dell'accoglienza, l'ANPI del Trentino – con l'adesione di ARCI, SOSAT e Movimento Nonviolento – invita alla presentazione del Docufilm

“IL CONFINE DI BRINA – EROI SILENZIOSI”

di Gabriele Donati

Narra la storia di Ettore Castiglioni, Adamello Collini, Bruno Pilat e Pietro Cortiula, uomini che hanno messo a repentaglio la loro vita per salvare quella degli altri.

 

La proiezione si terrà

sabato 28 settembre, alle ore 20.30

presso la Fondazione Caritro, in via Calepina a Trento

 

Nella serata parleremo anche delle Resistenze di oggi e, in particolare, della Partigiana per la pace Olga Karach. L'attivista bielorussa per i diritti umani rifugiata in Lituania, si trova in grave pericolo, colpevole di accogliere e dare sostegno legale a obiettori di coscienza e disertori di tutti i fronti (russo, uraino, bielorusso). Candidata al Premio Nobel per la pace, ha ricevuto nel 2023 il premio Alexander Langer. Massimiliano Pilati illustrerà la petizione del Movimento Nonviolento per chiedere al Consiglio europeo la protezione di Olga Karach.

Trento, Sala Fondazione Caritro, via Calepina 1

sabato, 14 settembre 2024 ore 20:30

Hanno occupato il Santa Chiara
Il manifesto dell'evento

Luoghi di noi

Un pregetto di INU - Istituto Nazionale di Urbanistica (Trentino)

 

Presentazione del film documentario

HANNO OCCUPATO IL SANTA CHIARA

di Andrea Andreotti

con la partecipazione di Roberto Bortolotti, Andrea Brighenti, Pierluigi Faggiani, Paolo Fedel, Luciano Martinello, Michele Nardelli, Valeria Zamboni

 

Sabato 14 settembre 2024. ore 20.30

a Trento, presso il Teatro Cuminetti, in via Santa Croce

Trento, Teatro Cuminetti - Centro Santa Chiara

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domenica, 15 settembre 2024 ore 10:30

Verso i cinque anni imparai ad andare in bicicletta
Elisabetta Vindimian in un viaggio a Sarajevo

Presentazione del libro

"Verso i cinque anni imparai ad andare in bicicletta"

a ricordo di Maria Elisabetta Vindimian

 

Un libro scritto a più mani che, da vari punti di vista, cerca di raccontare alcuni aspetti della vita di Maria Elisabetta Vindimian (scienziata della Fondazione Mach, cooperante internazionale, femminista e attivista ambientale, consigliera comunale e assessora del Comune di Lavis e tanto altro), per ricordarne, a vent’anni dalla morte, lo spirito creativo, la grande umanità, la simpatia, l’impegno e l’esempio.

 

Domenica 15 settembre 2024, ore 10.30

Auditorium comunale di Lavis

 

Seguirà un rinfresco per tutti i partecipanti.

Nel corso dell’evento saranno disponibili le copie del libro ad offerta libera. Le offerte raccolte saranno destinate al progetto “Solidali per la Solidarietà”.

 

Lavis (TN), Auditorium

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Carcere di Trento, 14 agosto 2024 *
Persone

di Federico Zappini

371 persone ristrette. 280 con sentenza definitiva. 46 donne nella sezione femminile, quella che abbiamo visitato con maggiore attenzione. 108 i detenuti “protetti” (la cui provenienza è allargata all’intero triveneto), ossia quelli che si sono macchiati di reati particolarmente gravi, tali da metterli in pericolo rispetto alla reazione del resto della comunità penitenziaria. Un paio di decine le persone che accedono alla semilibertà o, attraverso l’art.21, a percorsi lavorativi all’esterno della struttura. Tre soli/e invece in permesso, nonostante il periodo ferragostano farebbe supporre un maggiore accesso possibile alla misura.

Siamo sempre più lontani dalle cifre che erano contenute nell’accordo tra Ministero della Giustizia e Provincia Autonoma di Trento collegato alla costruzione del nuovo carcere di Spini: 240 detenuti come limite massimo per poter gestire al meglio la struttura, non dovendo comprimere gli spazi e aumentare la tensione della convivenza obbligata.

Ci è stato fatto notare che stando ai nuovi criteri utilizzati per stimare la capienza massima della struttura si potrebbero addirittura aggiungere altri 50 detenuti e che il quasi raddoppio della popolazione della casa circondariale non ha aumentato contestualmente il personale, della polizia penitenziaria come dei servizi socio-culturali. Nel primo caso il deficit è cronico, sopratutto nelle figure intermedie del corpo. Nel secondo, finalmente, siamo tornati quasi a pieno organico dopo anni di grande fatica e lacune negli interventi di sostegno e cura.

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sabato, 1 giugno 2024 ore 17:00

Fermare la guerra. Sabato 1 giugno Manifestazione a Trento
il logo della manifestazione

PER IL CESSATE IL FUOCO IMMEDIATO E PERMANENTE
IN PALESTINA E IN TUTTE LE ZONE DI GUERRA
PER IL DISARMO E IL RIPRISTINO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE

Sabato 1 giugno 2024 ore 17.00 – piazza Dante, Trento

Venti di guerra soffiano più forte che mai, in Europa, nel Mediterraneo e in tutto il mondo: non solo i tanti conflitti attivi, ma pure i nazionalismi, la retorica della sicurezza e della deterrenza che alimenta la corsa agli armamenti, il disprezzo della diplomazia e del Diritto Internazionale.

A dispetto del coraggio di alcuni/e giornalisti/e e intellettuali, i mezzi di informazione hanno volentieri indossato l’elmetto d’ordinanza, ripetendo a ciclo continuo la complice ipocrisia dei governi e delle istituzioni internazionali.

Trento, Piazza Dante

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venerdì, 31 maggio 2024 ore 17:30

Mi riguarda. La giornata delle Fasce Bianche
1992, il campo di Omarska a Prijedor

 

Anche quest'anno Trento commemora la Giornata Internazionale delle fasce bianche per ricordare quanto avvenuto in Bosnia Erzegovina negli anni '90. L'appuntamento presso il Cortile interno di Palazzo Thun si tiene in parallelo alla commemorazione a Prijedor e in altre città d'Europa.

Il 31 maggio 1992 le autorità serbo-bosniache di Prijedor imposero ai cittadini non-serbi di portare al braccio una fascia bianca. In migliaia vennero poi rinchiusi nei lager. Più di 3 mila vennero uccisi, di cui 102 bambini.

Dal 2013, ogni 31 maggio si tiene a Prijedor e in altre città europee, la "Giornata internazionale delle fasce bianche", sotto al cappello “Jer me se tie” (Perché mi riguarda!). Quest'anno, la manifestazione a Prijedor inizierà alle 11.00 nella via Ahmeta Babi, nel luogo dove dovrebbe sorgere il monumento in memoria dei 102 bambini di Prijedor uccisi. Alle 12.00 si proseguirà nella piazza centrale della città, in cui i partecipanti con la fascia bianca al braccio leggeranno i nomi e cognomi di tutti questi bambini. Quest'anno si aggiunge anche l'installazione dedicata ai 102 bambini di Anita Karabaši “Nema Nikog Da Ga Bere” (Non c'è nessuno che lo raccolga).

Trento, Palazzo Thun, via Belenzani

La locandina dell'evento

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giovedì, 23 maggio 2024 ore 20:30

Dialogando sui cambiamenti climatici
Il Drago Vaia

Giovedì 23 maggio 2024, alle ore 20.30, presso il Centro Civico San Vigilio a Mattarello (Trento)

nell'ambito della programmazione "Mattarello per l'Agenda 2030" (vedi allegato) si svolgerà un

Incontro pubblico dal titolo

 

“Dialogando sui cambiamenti climatici”

 

Walter Nicoletti (giornalista e vicepresidente ACLI trentine) ne parla con

Lavinia Laiti, ingegnere ambientale

Michele Nardelli, saggista e scrittore 

 

La serata è promossa dalle ACLI di Mattarello

Mattarello - Trento, Centro Civico San Vigilio

venerdì, 10 maggio 2024 ore 18:00

La pace negata in Palestina
Il manifesto dell'iniziativa

Cessate il fuoco!

Nella striscia di Gaza si sta consumando uno sterminio della popolazione civile che non ha precedenti nella storia recente e che è destinato ad ampliarsi coinvolgendo tutto il vicino Oriente e le maggiori potenze mondiali.

È necessario mobilitarsi per fermare il massacro, dare una prospettiva di pace per la Palestina  e il suo popolo e costruire le ragioni di una politica di ampio respiro, in grado di intervenire nei teatri di guerra con gli strumenti del negoziato, fuori dalla spirale della violenza e della corsa agli armamenti.

VENERDÌ 10 MAGGIO, ORE 18.00-20:00

Sala conferenze Fondazione CARITRO, Trento, via Calepina, 1

Intervengono

Bice Parodi, Vicepresidente associazione per i diritti umani Senza Paura

Giuditta Brattini, Cooperante Volontaria Associazione Gazzella


Introduce e modera

Alessia Ansaloni, Cantiere di Pace

Organizzano: ACLI Trentine, Cantiere di Pace, ANPI, Centro Pace, Ecologia, Diritti umani – Rovereto, Giovani delle ACLI

Trento, Sala Conferenze Fondazione Cassa Risparmio, via Calepina

sabato, 11 maggio 2024 ore 10:00

Quale Europa? Capire, discutere,scegliere.
La locandina dell'evento

 

Il Forum disuguaglianze e diversità da quasi un mese gira l'Italia attivando una discussione attorno al volume Quale Europa (edito da Donzelli) in vista delle elezioni europee di inizio giugno.

Questa settimana questo percorso di ascolto e confronto arriva a Trento.

Siamo felici come libreria e come cittadini e cittadine attive di aiutare questa tappa che ci avvicina al voto un po' più consapevoli e un po' più coinvolti.

 

§§§

 

QUALE EUROPA...

Capire, discutere, scegliere.

 

Sabato 11 maggio, ore 10

presso Sala conferenze L'Area, via Manzoni 6

(prima di iniziare via Brennero vedete un grande palazzo con tante piccole finestre...siamo lì!!!)

Partecipano

Elena Granaglia e Pier Virgilio Dastoli dialogano con Caterina Moser e Marco Odorizzi.

 

Qui l'evento FB se volete farlo girare un po': https://www.facebook.com/events/1176658010175335

 

Trento, via Manzoni 6 (L'Area)

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sabato, 6 aprile 2024 ore 18:30

Politica e intellettuali
La locandina dell'evento

Sabato 6 aprile 2024, alle ore 18.30, presso la Bookique a Trento

presentazione del libro di Mattia Diletti

Politica e intellettuali

Ideologi, esperti e think tank

(Mondadori)

 

L'autore dialoga con Simone Casalini, direttore del quotidiano "Il T"

e con i/le partecipanti al residenziale di TiCandido

Trento, Bookique, Via Torre d'Augusto

martedì, 19 marzo 2024 ore 18:00

Oltre lo sci: contro l'assalto alla montagna
La locandina dell'evento

Nell'ambito del percorso di conoscenza, consapevolezza e proposta sul valore dell’autogoverno delle terre alte "MONTAGNA, AUTONOMIA, COMUNITÀ"

promosso dalle ACLI trentine e dalla Sezione trentina di Italia Nostra

 

Martedì 19 marzo 2024, dalle ore 18.00 alle ore 20.00

si svolgerà l'incontro

 

OLTRE LO SCI: CONTRO L’ASSALTO ALLA MONTAGNA

Dalle Olimpiadi alle nuove stazioni integrate, dai bacini artificiali alle grandi opere. Cronaca di un assedio destinato a finire.

 

Conversazione con

Luigi Casanova, autore di “Ombre sulla neve”, Altreconomia, 2022

Michele Nardelli, autore di “Inverno liquido”, Derive Approdi, 2023

Trento, Via Roma 57 (ACLI, quarto piano)

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domenica, 10 marzo 2024 ore 18:00

MUTI
La locandina dell'evento

Nell'ambito del progetto relativo alla violenza sulle donne "Non ti scordar di me"

proponiamo un'azione teatrale, un difficile esperimento:

 

"Mettere tre uomini allo specchio.

Mettergli un microfono alla bocca.

E farli parlare

di fatica, incompletezza, disequilibri.

Parlare di donne, di desideri, di tenerezza.

Parlare di pregiudizi, di offese, di essere maschi".

 

Domenica 10 marzo 2024, ore 18.00

Gardolo - Trento, Teatro Gigi Cona, via Soprasasso 1

Trento - Gardolo, Via Soprasasso 1 (Teatro Gigi Cona)

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sabato, 24 febbraio 2024 ore 17:00

Sabato 24 febbraio, una fiaccolata per il Cessate il fuoco
Il manifesto della fiaccolata

Per sovvertire la logica distruttiva della guerra e della corsa agli armamenti, la Rete Italiana Pace e Disarmo ha indetto, a due anni dall'invasione russa dell'Ucraina, una Giornata nazionale di mobilitazione.

In questa occasione così importante, anche Trento organizza una fiaccolata per il CESSATE IL FUOCO IN PALESTINA ED IN UCRAINA.

Appuntamento per sabato 24 febbraio 2024, alle ore 17.00, in Piazza Duomo a Trento.

Evento organizzato da Forum trentino per la pace e i diritti umani, CGIL, CISL e UIL del Trentino, ACLI del Trentino, Arci del Trentino e ANPI.

 

Qui l'appello della Rete Pace e Disarmo https://retepacedisarmo.org/.../fermiamo-la-criminale.../

Trento, Piazza Duomo

7 aprile 2022 - 17 febbraio 2024. Un Cantiere di Pace in tempo di Guerra
La cartolina dell'evento di sabato 17 febbraio

L'Assemblea del Cantiere di Pace si svolgerà sabato prossimo 17 febbraio dalle ore 10.00 alle 13.00, presso la Sala della Circoscrizione di Piedicastello a Trento

Nell'aprile del 2022, di fronte all'aggressione della Russia all'Ucraina, esito a sua volta di un lungo processo di destabilizzazione della regione che aveva fatto saltare gli accordi di Minsk, e alla necessità di ridare la parola al dialogo, alle diverse forme di diplomazia e di ricerca di una soluzione politica del conflitto, nasceva a Trento il Cantiere della Pace. Non una nuova associazione, ma persone di buona volontà che intendevano mettere a disposizione delle ragioni della pace il proprio sapere, le proprie competenze, il proprio impegno.

Da allora sono trascorsi due anni nei quali la guerra in Ucraina ha assunto dimensioni impressionanti, per il numero delle vittime (secondo l'ONU sono oltre mezzo milione), per la devastazione ambientale che renderà difficile una prospettiva di vita nelle città come lande avvelenate, per i rischi sempre più forti di estensione del conflitto armato nella parte orientale dell'Europa, per il coinvolgimento sempre più esplicito della NATO e dell'Italia negli scenari di guerra.

La cartolina invito per sabato da far girare

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Un carcere diverso è possibile
da https://pontidivista.wordpress.com/

di Federico Zappini *

Affermava Voltaire che “il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri”. E’ una massima che – da quando ho memoria – viene richiamata a mo’ di monito per sottolineare la condizione di precarietà (per usare un eufemismo…) delle carceri italiane.

La si trova utilizzata per denunciare l’inaccettabile sovraffollamento delle strutture detentive (l’Unione Camere penali Italiane ci dice che sono 60.637 le persone oggi detenute a fronte di 51.347 posti ufficiali, dei quali però alcune migliaia indisponibili) o per far riferimento all’alto tasso di recidiva – attorno al 70% per chi transita per le celle italiane – che è il prodotto del fallimento della dimensione rieducativa della pena, che invece è il cuore dell’art.27 della Costituzione.

Parlare della crisi del sistema detentivo italiano diventa ancora più doloroso e urgente nel momento in cui si fanno i conti con il numero di suicidi (l’associazione Antigone ne conta 24 da inizio anno, tre nelle ultime 72 ore, due di ragazzi poco più che ventenni) a cui vanno aggiunti un numero infinitamente più alto di atti di autolesionismo che pratica chi si trova costretto dietro le sbarre.

Che fare allora se la fotografia della situazione è così evidente ed esposta, tanto da rischiare denunciandola senza agire di conseguenza per un suo miglioramento di scivolare nella sterile retorica?

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