Territorio trentino Trento

domenica, 13 settembre 2020 ore 14:30

Il monito della ninfea a Sant'Anna
Sant'Anna

Limite, montagna, transizione ecologica

Domenica 13 settembre 2020, alle ore 14.30, nel prato vicino all'Osteria Sant'Anna, in Località Sant'Anna di Sopramonte

A partire dal libro "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite", una conversazione fra Federico Zappini, candidato per Trento Futura alle elezioni comunali di Trento e Michele Nardelli, coautore del libro. 

Sopramonte (Trento), Località Sant'Anna

La locandina dell'incontro

Nessi, misura, mondi migliori
Federico Zappini con Alberto Winterle al quartiere delle Albere a Trento

di Federico Zappini *

Spiazzato, perchè privato di un luogo di socialità. Spezzato, vista la presenza divisiva di via Brennero. Sfruttato, data la ridondanza di grandi spazi commerciali lungo lo stesso asse viario.

Il comitato 3.0 – Solteri – Magnete e Centochiavi in un documento, rivolto ai candidati e alle candidate, descrive il proprio quartiere attraverso questi tre aggettivi. Ne aggiunge poi un quarto, particolarmente importante.

Il quartiere è vivo. Capace di tenere accese relazioni e di valorizzarne le specificità.

Proprio della migliore vivibilità dello spazio urbano si dovrà occupare la prossima amministrazione comunale. Predisponendo luoghi adeguati alla con-vivenza e alla con-divisione. Ricucendo brani interrotti di città, decretando la prevalenza di una funzione (servizi per la coesione sociale? il verde urbano? la mobilità pedonale e ciclabile?) rispetto ad altre (le auto? i loro parcheggi? nuova edilizia abitativa? ulteriore Grande Distribuzione Organizzata?). Ponendo al centro della quotidianità democratica metodi dialogici e processi di co-progettazione, da attivare con cittadini e cittadine.

Immaginando insieme una città che ancora non c’è.

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sabato, 29 agosto 2020 ore 11:00

La Trento dei quartieri e della partecipazione
La locandina dell'incontro

“Si sta vicini per fare miracoli

non per ripetere il mondo che già c’è.

Che già siamo”.

Franco Arminio


Come farlo? Conoscere. Coinvolgere. Connettere. Cooperare. Coprogettare. Costruire. Convivere.

Le città sono luoghi della biodiversità. In quest’ottica la partecipazione è chiave di lettura indispensabile per affrontare ogni tema. E’ il metodo – in prospettiva un’attitudine – per far sentire ognuno parte di un quadro più grande, di sintonizzare corpi e spirito, aspettative personali e visioni collettive.

E’ riformando e rafforzando le Circoscrizioni – non dimenticando le proposte fin qui emerse per armonizzare la vita di rioni e sobborghi – che vogliamo attivare le comunità e ricucire il tessuto sociale.

Trento, Giardino Duca d'Aosta, Via Veneto

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Tutto cambia. Nuove alleanze per una transizione politica appena iniziata.
dal sito https://pontidivista.wordpress.com/

di Federico Zappini

C’è stato un tempo nel quale la Lega Nord rivendicava il suo ancoraggio territoriale. “Roma ladrona” gridava, già scommettendo sul rancore. Proponeva riforme, alimentando però l’egoismo e non il mutualismo. Parlava di Europa delle regioni, immaginandole però chiuse e impermeabili.

Poi è sparito il Nord dal nome. Il rancore è diventata cattiveria, esibita. Il partito si è fatto nazionale e nazionalista praticando negli enti locali (Lombardia, Veneto e Piemonte ci raccontano questa storia, non da ieri) forme radicali e radicate di centralismo e clientelismo.

 

 

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Tre crisi e un’unica soluzione: la comunità.
da https://pontidivista.wordpress.com/

di Federico Zappini

“Si sta vicini per fare miracoli, / non per ripetere il mondo che già c’è. / Che già siamo”.

Questo il monito di Franco Arminio, poeta e paesologo, al termine del suo risveglio poetico nel Tempio Civico di Trento. Un modo diverso e prezioso di cominciare la giornata.

Fare insieme, per trasformare l’esistente. Questo è il compito della Politica, l’orizzonte di una comunità. Una comunità consapevole di essere artefice principale dell’elaborazione delle strategie che la tengono insieme e le permettono di desiderare il futuro.

Se tutti condividiamo il fatto che stiamo vivendo tempi straordinari – con il Covid19 a sparigliare ulteriormente le carte di un mazzo già impazzito – appare chiaro che il nostro agire dovrà possedere tratti inediti e spirito generativo. Non basta ripartire, se rimettendosi in moto non si mette in discussione il contesto precedente allo stop pandemico. Il sovrapporsi di tre crisi – sanitaria/ambientale, economico/sociale, politico/istituzionale – rende urgente cambiare i paradigmi che hanno retto fin qui la nostra società, proponendone di migliori.

 

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venerdì, 17 luglio 2020 ore 17:30

Conversazione sulle elezioni comunali di Trento
Le Camalghe

Care amiche e cari amici,

come sapete il 20 e il 21 settembre prossimi (salvo imprevisti) si vota a Trento per il rinnovo del Consiglio Comunale. Queste elezioni – che avrebbero dovuto tenersi nello scorso mese di maggio ma che la pandemia ha fatto slittare – sono un passaggio importante per la nostra città e non solo.

Trattandosi di elezioni comunali il voto ci dirà quel che i nostri concittadini pensano della loro città, di come è stata amministrata, del suo essere stabilmente ai primi posti delle classifiche sulla qualità del vivere in Italia ma anche delle sue contraddizioni e di come potrebbe cambiare.

Il voto nel capoluogo porta con sé anche altre implicazioni. Non possiamo non cogliere che si tratta del primo test elettorale locale dopo il voto che nell'ottobre 2018 ha consegnato il Trentino nelle mani della destra. E che saranno le prime espressioni di voto “dopo” (ma occorre prudenza considerato che a livello globale siamo nel periodo della sua massima espansione) la tragedia del Coronavirus.

Cadine (Trento), via delle Camalghe 9

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venerdì, 10 luglio 2020 ore 18:30

Come crisalidi in attesa di ali
La prima di copertina del libro

Micaela Bertoldi

Come crisalidi in attesa di ali

Edizioni del Faro (2020)


Venerdì 10 luglio 2020, alle ore 18.30, presso la Libreria Due punti in via San Martino 78 a Trento viene presentato il nuovo romanzo di Micaela Bertoldi "Come crisalidi in attesa di ali". 

A parlarne con l'autrice sarà Beatrice Barzaghi.

Perdere l’orientamento, lasciarsi catturare da emozioni confuse, ritrovare la via e, passo dopo passo, risalire: sono esperienze significative in ogni processo di crescita. Alla fine del quale c’è l’emersione alla luce. Alex e Rose affrontano delle domande di fondo: quale il modo giusto per accogliere l’amore? Come acquisire la consapevolezza di avere qualcosa da dire e da fare? Alla ricerca di risposte, provano in modi diversi ad articolare dei ragionamenti. Sotto traccia, ricorre sempre un discorso sul tempo, dimensione necessaria, per mettere a fuoco alcuni aspetti della società: perché la vita individuale si confronta con quella degli altri, ha a che fare col tempo della Storia, con pensatori e scrittori del passato, tra cattedrali e cimiteri monumentali.

 

Trento, Libreria Due punti, via San Martino 78

Trento. Di domeniche e turismo di cittadinanza
da https://pontidivista.wordpress.com

di Federico Zappini

(5 luglio 2020) Da due anni gestisco una libreria. Due soci lavoratori, zero dipendenti. Non ci sono i margini per assumere qualcuno. Può essere che io sia una schiappa come imprenditore.

Siamo aperti il lunedì dalle 15 alle 20, da martedì a sabato dalle 10 alle 20. Aggiunto il lavoro preparatorio (leggere, progettare, curiosare), l’impegno nel quartiere e burocrazia varia le giornate si allungano. Credo valga per molti. Ho alzato le serrande di domenica una decina volte, in concomitanza del Natale. Non un aspetto determinante per la mia piccola attività.

Immagino che per supermercati, grande distribuzione (un discorso a parte, che andrà affrontato), ristoranti e bar la situazione sia diversa. E non la sottovaluto.

Trovo però la discussione sulle aperture domenicali e – di riflesso – sul concetto di città turistica fuorviante e non totalmente centrata.

 

 

 

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martedì, 14 luglio 2020 ore 18:00

Assemblea della Condotta di Slow Food Valle dell'Adige e Alto Garda
La locandina dell'Assemblea

Convocazione Assemblea di Condotta

Slow Food Valle dell'Adige e Alto Garda

 

Cari soci,

ben ritrovati dopo questi mesi così complessi, speriamo siate tutti in buona salute.

Finalmente le nuove norme ci permettono di proseguire con i percorsi congressuali, con la presente quindi siamo a comunicare che è convocato il Congresso di Condotta Slow Food Valle dell'Adige Alto Garda, per il giorno 14 luglio 2020 alle ore 18.00.

L’incontro si terrà a Isera presso la Locanda delle Tre Chiavi (la sede potrà subire variazioni, che saranno tempestivamente comunicate, in base al numero di conferme di partecipazione).

Isera, Locanda delle 3 Chiavi

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sabato, 20 giugno 2020 ore 17:30

Il monito della ninfea. Finalmente la presentazione a Trento
Valle di Fiemme

Era già stata programmata per il 27 febbraio. Poi la pandemia ha stravolto le nostre esistenze. Ora sabato 20 giugno alle ore 17.30 ci riproviamo, questa volta all'aperto così da garantire il distanziamento dei partecipanti ma soprattutto per riprenderci gli spazi di convivialità della città. Per questo lo faremo in strada, precisamente nell'area pedonale di via San Martino nei pressi della Libreria "due punti", che promuove l'evento. E con ancora più forti argomenti, considerato che questo libro – uscito due settimane prima dello scoppio della pandemia – si rivela nelle molte testimonianze dei lettori un'utile chiave di lettura del nostro tempo.

In dialogo con gli autori, Diego Cason e Michele Nardelli, ci saranno la vicepresidente della SAT Elena Guella, il professor Ugo Morelli e l'antropologo Annibale Salsa. E le molte altre persone che vorranno partecipare, finalmente di persona, all'incontro.

Trento, via San Martino 78 (all'aperto)

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Sindaci/artigiani e la città da vivere all’aperto
da https://pontidivista.wordpress.com

di Federico Zappini

Sindaci - Artigiani

L'Italia è Paese per nulla omogeneo, rugoso. Dappertutto e rasoterra, direbbe Giuseppe De Rita, stanno i Sindaci. Di grandi, medie e piccole città. In questi mesi hanno contato i morti, monitorato le condizioni di salute dei loro concittadini, praticato solidarietà, raccolto ansie e rabbie delle comunità che rappresentano. Primo ammortizzatore e massima prossimità della rappresentanza politica.

Le Monde in un recente articolo li paragonava ad artigiani.

Le città della Fase 1 erano silenziose, a loro modo ordinate. Gli attori della vita urbana e un certo modo di vivere (l’abitudine, giusta o sbagliata che fosse) sono usciti dal palcoscenico: le strade, le piazze, i palazzi. Uomini e donne, vecchi e bambini, lavoratori e senzatetto, camminatori silenziosi e frequentatori seriali dei bar, cittadini autoctoni e cittadini in transito si sono chiusi in casa.

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giovedì, 27 febbraio 2020 ore 18:00

Il monito della ninfea. La presentazione a Trento è stata sospesa
Vaia

La presentazione a Trento del libro "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite", prevista giovedì 27 febbraio 2020, alle ore 18.00, presso la Casa della SAT in via Manci a Trento, è stata rinviata a data da destinarsi in ottemperanza con le disposizioni della Provincia Autonoma di Trento relative al diffondersi del "coronavirus".

In ogni caso, il libro lo potete trovare nelle librerie dove è stato distribuito. Se non lo trovate, potete chiedere al libraio di ordinarne qualche copia alla casa editrice (Bertelli Editori, www.lineagraficabertelli.it) o ordinarlo direttamente.

Se lo volete con dedica, sarò alla Libreria due punti di Trento (che dell'evento era insieme alla SAT l'organizzatore) nel pomeriggio di giovedì per promuovere il libro e dialogare in prima persona con i lettori.

Speriamo di potervi dare al più presto notizia di quando saremo in grado di svolgere regolarmente la presentazione a Trento di un libro come "Il monito della ninfea" le cui riflessioni sono tutt'altro che estranee a quel che accade in queste ore. 

Trento, Casa della SAT, via Manci

La pagina che il Corriere del Trentino e il Corriere dell'Alto Adige hanno dedicato al libro

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Come vivremo insieme?
da https://pontidivista.wordpress.com

Questo articolo è stato pubblicato oggi, martedì 10 marzo 2020, sul Corriere del Trentino

 

di ***

 

1. La Biennale Arte di Venezia nel 2019 si intitolava “May You Live In Interesting Times”, “Che tu possa vivere tempi interessanti”. Il confine tra augurio e maledizione contenuto in questa frase non è mai stato così sottile e scivoloso. Quelli che attraversiamo sono tempi complessi. Confusi e frenetici. Sono tempi non banali, che non possono lasciare indifferenti. Tempi nervosi, non pacificati. Tempi contraddittori che non generano solo paura – emozione primaria, legittima e spesso necessaria – ma tracimano nel panico. Tempi interessanti quindi, e per questo di faticosissima interpretazione.

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Quell'uomo buono, libero e senza parole.
Matteo Di Menna

In ricordo di Matteo Di Menna


Le nostre vite sono di corsa, crediamo che il nostro tempo sia infinito e che possa esserci sempre un'altra possibilità. Capita che prendiamo strade che ci portano lontano da persone che ci sono care, oppure che si spezzi qualcosa, che magari ci ripromettiamo di ricomporre senza che poi se ne faccia nulla. Sappiamo che ciò che rimane sono le relazioni profonde e l'amicizia, ma presi come siamo dalle nostre piccole o grandi autoreferenzialità, nemmeno ci accorgiamo di smarrire le cose che contano di più. Insomma, il mestiere di vivere non lo impariamo mai.

Poi all'improvviso una telefonata. “Non ti ho visto al funerale” mi dice Claudio. “A quale funerale?” rispondo io. “Ma come, non lo sai? Davvero non sai niente? Matteo...”.

Mi viene un groppo alla gola. “E' stato nei giorni caldi di luglio, quasi un mese fa. Un infarto, in casa. Eravamo in tanti a salutarlo, il giro dei vecchi amici, i Camei” continua Claudio. “Pensavamo che tu lo sapessi”. Invece non sapevo nulla. L'effetto è quello di una lacerazione, che ti strappa un pezzo della tua stessa vita.

Matteo Di Menna era parte di una generazione di meravigliosi sgangherati, irregolari forse, ma che c'erano sempre dove occorreva esserci e che hanno segnato il tessuto sociale e urbano della città di Trento. C'è stato un tempo in cui con Matteo trascorrevamo giornate intere, giorno e notte, nelle occupazioni che avrebbero cambiato il volto dei nostri quartieri popolari. Una su tutte, quella del vecchio ospedale Santa Chiara che nelle intenzioni dell'amministrazione comunale avrebbe dovuto diventare la copia del centro direzionale “Europa”. Era il mese di giugno del 1975 e l'occupazione sarebbe durata almeno sessanta giorni. Si faceva sempre il mattino, in attesa che arrivasse qualcuno a darci il cambio. E la vincemmo quella partita, anche se poi la dimensione sociale di quel luogo è andata via via scemando. Oggi non c'è nemmeno una piccola memoria che ricordi come quel vecchio ospedale (e prima ancora Monastero di Santa Chiara) e il suo parco debbano la loro destinazione sociale alla lotta di una città, cosa che peraltro avevo richiesto scontrandomi con l'aridità di chi ne aveva la gestione. Senza memoria di sé, una città muore. Beh, se c'è una persona che meriterebbe un ricordo in quel luogo sarebbe proprio Matteo.

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venerdì, 21 febbraio 2020 ore 18:00

Vite di carta
La copertina

Venerdì 21 febbraio 2020, alle ore 18.00, presso la Libreria Ubik di Trento, Micaela Bertoldi presenta il suo ultimo romanzo "Vite di carta" (Edizioni Del Faro).

A dialogare con l'autrice sarà la giornalista Antonella Carlin.

Trento, Libreria Ubik, Corso 3 novembre 10

La locandina dell'incontro

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