mercoledì, 9 febbraio 2022 ore 10:00
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Trento, al Porteghet

Una lettera aperta del presidente della Circoscizione Bondone sul futuro della montagna
di Alex Benetti *
La montagna è un luogo controverso e difficile, dove convive lo spirito vigoroso dei fianchi dei rilievi e la fragilità di un ambiente precario. La sua affascinante maestosità ha spesso motivato l’uomo a mostrare la propria superiorità. La sua bellezza è un equilibrio che richiede aiuto, tutela e cautela. Talvolta non occorre immaginare un suo sviluppo perché spesso accade di trovare nei suoi luoghi ciò che occorre per apprezzarla.
Il Bondone è sempre un tema rilevante che periodicamente si ripresenta nei quotidiani provinciali. Nel corso degli anni sono state proposte molte analisi e sono stati ideati molti progetti. Alcuni hanno trovato una vera realizzazione, altri sono rimasti solo sulla carta. I molti interrogativi ai quali non è stato risposto hanno fatto crescere il sentimento che il Monte Bondone possa essere paragonato ad una montagna incompiuta. Negli anni del boom economico si immaginava una montagna vocata al turismo di massa e capace di ospitare i cittadini di Trento in villeggiatura. La Trento Alta che era immaginata a metà secolo è stata un fallimento con il quale oggi dobbiamo confrontarci. Prima di investire in grandi progetti dobbiamo analizzare il territorio, cercando di risolvere i molti punti interrogativi che ancora ci poniamo.

L’obbligo di co-progettare insieme “dal marciapiede al cielo.”
di Federico Zappini [Futura, solidarietà e partecipazione] *
Grazie Presidente,
grazie consigliere e consiglieri.
Inizio questo mio intervento con un augurio, quello di ritrovarsi in quest’aula il prossimo dicembre con la possibilità di rivederla vissuta e rumorosa come deve essere il piccolo parlamento di ogni città. Questo a conferma che – riprendo le parole di Luigi Manconi – la Politica è assembramento, nonostante oggi questa risulti parola quasi impronunciabile.
“Rendere umana la città inumana: [questa] è la sfida.”
Questo è il titolo che mi sento di aggiungere in testa alla relazione offerta a questo Consiglio Comunale lo scorso 6 dicembre dal Sindaco Franco Ianeselli.
La riprendo da uno dei passaggi più appassionati, una citazione di Marco Revelli, del suo discorso.
Con il Sindaco condivido – e condividiamo come gruppo consiliare di Futura – la preoccupazione di vedere incrinato il patto civico che sta alla base della nostra comunità.
A chi è nato negli ultimi due decenni del secolo scorso (come è capitato a me) è toccato assistere una dopo l’altra ad una serie di crisi tra loro concatenate – economico/finanziaria, migratoria, terroristica, ecologico/ambientale, di senso – che sono da un lato fardello di preoccupazione impegnativo da sopportare e dall’altro monito stringente all’essere parte attiva e protagonista di un cambiamento epocale non più rimandabile.
Una sfida da raccogliere, appunto.
mercoledì, 1 dicembre 2021 ore 10:00

Mercoledì 1 dicembre alle ore 10.00 Michele Nardelli, sullo sfondo del libro fotografico di Luigi Ottani e Roberta Biagiarelli lungo la rotta balcanica (AA.VV. Dal libro dell'esodo - Piemme, 2016), ci propone un'altra storia dell'Europa intitolata "Incontri di civiltà" che fonda le proprie radici nel Mediterraneo, in quel "Movimento delle traduzioni" che da Damasco e Baghdad giunse in Andalusia, diventando una delle fonti più fertili del rinascimento europeo.
I "salotti in città" sono promossi dall'Associazione Trentina Sclerosi Multipla – Centro Franca Martini, Café de la Paix, Circolo Arci e la Portineria de la Paix.
Trento, Al Porteghet - Passaggio Dorigoni 3
domenica, 21 novembre 2021 ore 20:30

Domenica prossima 21 novembre 2021, alle ore 20.30, una serata dedicata a quanto sta accadendo in Afghanistan, promossa dal Café de la Paix Circolo Arci. Il confronto avverrà a partire dalla proiezione del documentario "Afghanistan 2014" di Razi e Soheila Mohebi.
Dopo il recente ritiro delle forze armate internazionali, l'Afghanistan è nuovamente sprofondato in una violenta crisi, con i talebani che ne hanno rapidamente approfittato per riconquistare il potere.
Un paese sull'orlo del collasso, economico e non solo, che a causa di fame, conflitto e soprusi fa temere il peggio sotto il profilo umanitario.
La situazione attuale ha origini più o meno precise? Quali sono le prospettive future?
Il ritiro dei soldati della coalizione occidentale sarebbe già dovuta avvenire nel 2014, e in questa prospettiva il Forum Trentino della Pace e i Diritti Umani iniziò già tre anni prima a promuovere un programma pluriennale volto a rappresentare un Afghanistan diverso, resiliente, estraneo alle armi e culturalmente florido; ne nacque anche una trilogia (della quale non è ancora stato girato l'ultimo episodio a causa dell'inagibilità politica), intitolato "Afghanistan 2014": un film che mette in luce aspettative, pensieri, sogni e prospettive di un intero popolo, diventando quasi profetico se confrontato con il contesto odierno.
Trento, Café de la Paix - Circolo ARCI, Passaggio Teatro Osele

Sulla soglia. Appunti dentro e fuori
di Federico Zappini *
1. Il tempo della parola. Le parole del tempo.
Arrivo in ritardo con questa prima nota.
E’ passato un mese abbondante dal mio ingresso in consiglio comunale.
Cercherò in seguito di essere più preciso, perché il racconto abbia una sua coerenza, un suo ritmo, forse persino una sua utilità.
Rispetterò in questo modo il bisogno di dare tempo alla parola (in forma di dialogo costante, di condivisione di pensieri tra diversi, di sosta a lato del volgere senza soluzione di continuità della complessità globale) e l’urgenza di mettere in risalto le parole del tempo, una sorta di vocabolario minimo per orientarsi dentro le mappe non del tutto complete e spesso sfuggenti del presente.
Transizione. Conversione. Compromesso. Conflitto.
Prossimità. Pianeta. Istituzioni. Comunità.
Rabbia. Disincanto. Passione. Amore.
Sulla soglia è il titolo di questo raccoglitore di spunti, che vuole essere allo stesso tempo diario di viaggio e luogo aperto per il confronto. Mi fa piacere che proprio ieri Simone Casalini ricordando Piergiorgio Cattani lo abbia definito “intellettuale della soglia”, perché “è nel limen che si costituiscono spesso i processi politici, sociali, culturali ed esistenziali”.
Una preziosa assonanza, che porterò con me.
E’ sulla soglia tra il dentro dell’aula consiliare del Comune di Trento e i mille fuori che compongono il Mondo che vorrei si spingesse la mia esplorazione – non solitaria – alla ricerca di un modo generativo di essere e fare Politica.
mercoledì, 3 novembre 2021 ore 10:00

A tre anni da Vaia. "Il monito della ninfea" al Porteghet.
Incontro promosso da ATSM – Centro Franca martini, Café de la Paix, Circolo Arci e la Portineria de la Paix
Continuano gli incontri di "Salotto in città" che nella sua versione autunnale verrà ospitato dagli amici e amiche del Porteghet (in fondo ai Portici di via Suffragio) a Trento.
Il 3 novembre alle ore 10.00 Michele Nardelli ci parlerà del libro “Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite”.
2° classificato per il PREMIO LEGGIMONTAGNA 2020 nella sezione Saggistica.
Un libro documentatissimo, ma agile, dedicato al tema degli equilibri, dei disequilibri e dei limiti. Un volume militante che nasce dalla constatazione che è ormai impossibile pensare alla realtà della montagna prescindendo da ciò che è accaduto alla fine di ottobre del 2018. Vaia, infatti, non ha lasciato soltanto segni di devastazione; ha inciso in profondità anche su analisi, riflessioni, capacità progettuali, obbligando a riflettere sugli effetti diretti e indiretti del nostro stile di vita e sulle scelte economiche e politiche che lo reggono. Ogni passaggio è sorretto da cifre e statistiche e accompagnato da citazioni mai casuali che rafforzano il concetto che è necessario uno sguardo globale che superi e dia significato alle analisi specialistiche e alla quantità di dati prodotti dai diversi settori della ricerca scientifica e sappia porre le basi per offrirci la capacità di cogliere le interrelazioni fra i fenomeni che caratterizzano gli squilibri ambientali e che possono influire anche su eventi ancor più drammatici come le pandemie.
Trento, Al Porteghet - Passaggio Dorigoni 3
venerdì, 15 ottobre 2021 ore 18:00

Complici di umanità
in piazza per i diritti e l'accoglienza
Venerdì 15 ottobre alle ore 18.00 in Piazza Duomo a Trento
Non c'è giustizia nella sentenza politica che ha colpito Domenico Lucano. Non è possibile restare in silenzio.
Sabato 2 ottobre ci siamo riuniti una prima volta - in più di 150 persone, di ogni età e appartenenza - in largo Pigarelli a Trento per rendere visibile la solidarietà e la vicinanza a Lucano. Ai presenti si sono uniti i rappresentanti di alcune organizzazioni solidali che per il loro operato subiscono quotidiani attacchi e vengono addirittura criminalizzate dalle stesse istituzioni che dovrebbero sostenerle. Mimmo Lucano viene colpito quale simbolo di un discorso sulle migrazioni e sull’accoglienza che è evidentemente e diametralmente opposto a quello della maggior parte delle forze politiche.
Trento, Piazza Duomo
domenica, 29 agosto 2021 ore 11:00

Nell'ambito del Monte Bondone Green Festival domenica 29 agosto 2021, con inizio alle ore 11.00, presso il Parco Frà Dolcino e Margherita di Sopramonte, in occasione della Festa del Gusto, un nuovo appuntamento attorno al ciclone tropicale Vaia che ha devastato una parte importante dei boschi e delle foreste dolomitiche.
Sarà l'occasione per riflettere sulla crisi climatica, sugli eventi estremi, sulle previsioni che ci parlano della fine dei ghiacciai alpini e, più in generale, sull'insostenibilità del nostro modello di sviluppo.
Presentazione del Libro di Diego Cason e Michele Nardelli “Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite” (Bertelli Editori)
Interviene uno degli autori Michele Nardelli, in dialogo con Federico Zappini, Libreria Due Punti di Trento.
Sopramonte (Trento), Parco Fra Dolcino e Margherita
lunedì, 28 giugno 2021 ore 18:00
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Il 28 giugno alle ore 18.00, nello spazio esterno della libreria due punti, la presentazione del libro "E allora le foibe?" di Eric Gobetti (Laterza editore). A dialogare con l'autore Eric Gobetti ci sarà Michele Nardelli.
«E allora le foibe?» è diventato il refrain tipico di chi sostiene il risorgente nazionalismo italico e vuole zittire l’avversario. Ma di cosa parliamo quando parliamo di foibe? Cosa è successo realmente?
«Decine di migliaia», poi «centinaia di migliaia», fino a «oltre un milione»: a leggere gli articoli dei giornali e a sentire le dichiarazioni dei politici sul numero delle vittime delle foibe, è difficile comprendere le reali dimensioni del fenomeno. Anzi, negli anni, tutta la vicenda dell’esodo italiano dall’Istria e dalla Dalmazia è diventata oggetto di polemiche sempre più forti e violente.
Questo libro è rivolto a chi non sa niente della storia delle foibe e dell’esodo o a chi pensa di sapere già tutto, pur non avendo mai avuto l’opportunità di studiare realmente questo tema. Questo “Fact Checking” non propone un’altra verità storica precostituita, non vuole negare o sminuire una tragedia. Vuole riportare la vicenda storica al suo dato di realtà, prova a fissare la dinamica degli eventi e le sue conseguenze. Con l’intento di evidenziare errori, mistificazioni e imbrogli retorici che rischiano di costituire una ‘versione ufficiale’ molto lontana dalla realtà dei fatti. È un invito al dubbio, al confronto con le fonti, nella speranza che questo serva a comprendere quanto è accaduto in anni terribili.
Trento, spazio esterno Libreria due punti, Via San Martino 78

di Vincenzo Calì
In tempi in cui a sbandierate conversioni ecologiche future si accompagnano mega progetti ferroviari presenti, sarebbe utile guardare anche a visioni passate, come quelle ottocentesche del poeta dialettale Bepi Mor: “El nos Trentin l'è fat come a ventala; 'n fora, i ghe fa 'n orlo de contorno per salvarlo 'n tantin da l' “omnia mala”.
Utile esercizio, quello di ricorrere a visioni, per quanti si trovano a vario titolo investiti del compito di salvaguardare l’autonomia territoriale.
Piace pensare che a queste dichiarazioni il poeta sia giunto alla vista dell’assalto subito dal territorio ai suoi tempi: la costruzione a fini militari delle ferrovie avvennero allora senza alcun riguardo alla struttura urbanistica della città di Trento, creando secolari ferite non ancora rimarginate.

di Federico Zappini *
(3 aprile 2021) Trento ha nomea, non del tutto immotivata, di posto sonnolento.
E’ paesone di montagna per posizione geografica, clima non sempre mite e tratti antropologici dei suoi abitanti, me compreso. La cosa ha i suoi pregi (molti) e i suoi difetti (non pochi). È contesto culturale non troppo propenso alla sperimentazione, geloso delle tradizioni – anche oltre il valore assoluto delle tradizioni stesse - piuttosto abitudinario negli atteggiamenti e nella progettazione. Chi lascia la strada vecchia per la nuova … eccetera eccetera.
Le abitudini, lo sappiamo, ci aiutano a orientarci e a mantenere l’equilibrio. Ci mettono al riparo dalle temperie della complessità che ci circonda. Se si irrigidiscono troppo però rischiano di trasformarsi in conformismo, il sentimento meno generativo a cui ci si possa affidare. La creatività – al contrario – trova carburante vitale proprio nella rottura degli schemi, nelle espressioni meno concilianti della fantasia e del desiderio, nel curioso percorrere le strade meno battute. Per questo motivo diffida delle ripetizioni, dei vincoli, delle formule preconfezionate. Esercita – è questa la sua più grande ricchezza – la ricerca e l’innovazione. Lascia briglia sciolta all’immaginazione.
Il cinema Astra si inserisce (uso volutamente ancora il tempo presente) nella mappa, ricca ma non ricchissima, di esperienze che a questo modo di essere e fare cultura dedicano la propria attività quotidiana.
venerdì, 12 febbraio 2021 ore 18:00

La scuola degli spiazzi
Percorsi collettivi di approfondimento e conoscenza
***
Venerdì 12 febbraio 2021 alle ore 18.00
In diretta sulla pagina FB e il giorno successivo sulla pagina YouTube della due punti
Dialogo a più voci con i curatori Alessandro Coppola e Mattia Diletti. Intervengono Elena Ostanel, Silvano Falocco e Roberto Covolo
Negli Stati Uniti, Alinsky è sinonimo di community organizing, un metodo di organizzazione “dei senza-potere” delle comunità americane. Una figura leggendaria e sfuggente: citando Thomas Paine, aveva piacere a essere definito “un ribelle”, ma amava anche immaginarsi come il “Machiavelli dei poveri”. I suoi successi come organizzatore nella Chicago degli anni Trenta – città corrotta, in crisi, attraversata da conflitti sindacali e sociali – gli regalarono la ribalta nazionale.
In diretta sulla pagina FB e il giorno successivo sulla pagina YouTube della due punti
venerdì, 29 gennaio 2021 ore 18:00

La scuola degli spiazzi
Come vivremo insieme? Il futuro (e il presente) delle città
Percorsi collettivi di approfondimento e conoscenza
Venerdì 29 gennaio 2021, alle ore 18.00, in diretta sulla pagina FB Libreria “due punti” e il giorno successivo sulla pagina YouTube sempre della “due punti”
Dialogo a più voci con Elena Granata (autrice di Biodivercity, città aperte, creative e sostenibili che cambiano il mondo) e Davide Agazzi (co-autore di https://cittadalfuturo.com/)
Il 2020 pandemico che abbiamo vissuto (e che ancora prolunga i suoi effetti) ha determinato l'annullamento di una miriade di eventi. Tra questi anche la biennale di Venezia di architettura per la quale il direttore Hashim Sarkis aveva immaginato il titolo "Come vivremo insieme?". Speriamo sia possibile visitarla quest'anno.
Era una domanda ben posta e che riguardava ognuno di noi, abitanti di città medie, lavoratori pendolari nei contesti metropolitani o appassionati attivatori delle aree interne. Lo é ancora più oggi dopo che l'esperienza di Covid19 ha modificato radicalmente le abitudini del presente e le condizioni per immaginare il futuro.
Sulla pagina facebook della Libreria "due punti"
mercoledì, 30 settembre 2020 ore 18:30
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Incontri consapevoli aspettando la fiera Fa' la cosa giusta - Trento 23/24/25 ottobre 2020
Mercoledì 30 settembre 2020, alle ore 18.30, a Trento presso la Bookique (parco delle Predare, San Martino), si svolgerà una presentazione incrociata di due libri, "Storie di clima" di Roberto Barbiero e Valentina Musmeci (Ediciclo editore, 2020) e "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite" di Diego Cason e Michele Nardelli (Bertelli Editori, 2020).
Gli autori dialogano con il pubblico sul tempo futuro e presente segnato dalle disastrose conseguenze di un modello di sviluppo insostenibile.
Trento, Bookique, Parco delle Predare