Europa e Mediterraneo

La dignità araba
Egitto, rivoluzione democratica
di Adel Jabbar*

(13 febbraio 2011) Quello che sta succedendo nel mondo arabo e in particolare in Tunisia e in Egitto, come nello Yemen, in Giordania, in Algeria, sta a dimostrare che è terminato un periodo nel quale quasi tutti i paesi arabi hanno convissuto con la paura. Hanno convissuto con la repressione, spesso feroce, con sistemi assolutamente autoritari, dittatoriali, dispotici, con una componente di corruzione molto evidente, con dei regimi che hanno escluso per anni buona parte della popolazione dalla partecipazione alla vita pubblica e politica, non solo impaurendo ma anche impoverendo. (...)

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Monti di Mola
Fabrizio De Andrè

(Omaggio alla Sardegna e a Fabrizio De Andrè)

In li Monti di Mola
la manzana
un'aina musteddina era pascendi

Sui Monti di Mola
la mattina presto
un'asina dal mantello chiaro stava pascolando

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Il nuovo rinascimento del Mediterraneo
Samir Kassir

(21 febbraio 2011) Le notizie che arrivano dalla Libia in queste ultime ore sono drammatiche. Si parla di duecentocinquanta morti nella sola giornata di lunedì e della capitale in fiamme. I caccia bombardano i manifestanti, ma si manifestano le crepe nell'esercito e nello stesso regime. Avvenimenti tragici, che però non inficiano la riflessione che ho proposto nei giorni scorsi.

di Michele Nardelli 

Quel che si è messo in moto nei paesi arabi in queste settimane è di straordinario interesse e non solo per il destino di questa regione. E' ancora presto per comprenderne l'esito e le notizie che arrivano dalla Libia in queste ore non possono che preoccuparci. Ma ciò nonostante siamo in presenza di un grande e nuovo risorgimento regionale, laddove la formazione degli stati nazionali dopo la fine della seconda guerra mondiale era avvenuta sotto il rigido controllo delle grandi potenze coloniali, lasciando una lunga scia di regimi addomesticati, dispotici e corrotti.

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Dellai incontra le comunità arabe del Trentino
L\'incontro fra le comunità arabe del Trentino e il presidente Dellai
(5 febbraio 2011) Vivono in Trentino da tanti anni, ma il loro cuore, assieme a molti amici e parenti è nei paesi che hanno lasciato e che ora stanno vivendo momenti di grande tensione, come accade in Egitto, ma anche in Tunisia e in generale lungo la sponda meridionale del Mediterraneo. Per questo rivolgono alle istituzioni trentine un appello affinché portino, attraverso il governo italiano, un messaggio di solidarietà all'attenzione dell'opinione pubblica internazionale. Una delegazione di rappresentanti delle comunità arabe presenti in Trentino sono state così accolte questo pomeriggio in Provincia a Trento dal presidente Lorenzo Dellai e dall'assessore Lia Giovanazzi Beltrami. Con loro anche il consigliere Michele Nardelli, promotore dell'incontro e nelle vesti anche di rappresentante del Forum per la pace ed i diritti umani.

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Il Paese provinciale che siamo diventati
Egitto, rivoluzione democratica

di Annamaria Rivera *

(3 febbraio 2011) "Voglio partecipare alla manifestazione, fosse l'ultima cosa che faccio nella mia vita!". Sono le parole di un egiziano di 90 anni, che l'inviata di Libération, Elodie Auffray, ha raccolto durante la grande protesta del 28 gennaio al Cairo, come sempre repressa nel sangue. Sarebbe bello trovare un novantenne italiano (uno qualsiasi, non un ex partigiano) che, impugnando un cartello con "Berluska dégage!", frema per raggiungere un corteo di protesta. Potremmo morire contenti.

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OBC al Quirinale
Luka Zanoni ritira il premio giornalistco

(29 gennaio 2011) Il direttore di testata di Osservatorio Balcani e Caucaso, Luka Zanoni, ricevuto in Quirinale dal Presidente Giorgio Napolitano nell'ambito della "Giornata dell'informazione". Un invito che riconosce l'importanza del lavoro di approfondimento svolto da OBC in questi dieci anni di attività (da www.balcanicaucaso.org)

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Creuza de Mä
mediterrraneo
CREUZA DE MÄ
(Mulattiera di mare)

Fabrizio De André - Mauro Pagani (1984)

Umbre de muri muri de mainé
dunde ne vegnì duve l'è ch'ané
        Ombre di facce facce di marinai
        da dove venite dov'è che andate

da 'n scitu duve a l'ûn-a a se mustra nûa
e a neutte a n'à puntou u cutellu ä gua
        da un posto dove la luna si mostra nuda
        e la notte ci ha puntato il coltello alla gola

e a muntä l'àse gh'é restou Diu
u Diàu l'é in çë e u s'è gh'è faetu u nìu
        e a montare l'asino c'è rimasto Dio
        il Diavolo è in cielo e ci si è fatto il nido

ne sciurtìmmu da u mä pe sciugà e osse da u Dria
e a funtan-a di cumbi 'nta cä de pria
        usciamo dal mare per asciugare le ossa dall'Andrea
        alla fontana dei colombi nella casa di pietra

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mercoledì, 19 gennaio 2011 ore 20:30

La cotogna di Istanbul
copertina

Ballata per tre uomini e una donna

... Lei lo accolse sull'uscio a piedi nudi
con un profumo di bucato fresco
che lui immediatamente riconobbe;
senza parlare gli slacciò le scarpe,
poi tolse via le armi e la divisa,
poi lo lavò in ogni angolo del corpo
con una spugna e un pentolone d'acqua
messo a scaldare sulla stufa a legna...

Il primo incontro del nuovo anno nell'ambito del percorso "Per una cittadinanza Euromediterranea" promosso dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani vedrà come protagonista Paolo Rumiz, scrittore e giornalista triestino.

Trento, Castello del Buonconsiglio

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La rivoluzione dei gelsomini
prosegue la rivoluzione tunisina

di Marco Calamai

(21 gennaio 2010) La "rivoluzione democratica" tunisina, come l'ha definita subito il quotidiano spagnolo El Pais, è un evento di enorme portata. Lo è per la Tunisia in primo luogo, ovviamente, ma lo è anche per l'insieme dei paesi arabi del Mediterraneo e del Medio Oriente. E lo è pure per la vecchia Europa, specie per i paesi della sponda sud, presi di sorpresa, a dir poco, dai tumultuosi avvenimenti tunisini.

da http://www.articolo21.info/

l\'articolo

mercoledì, 12 gennaio 2011 ore 18:00

Cinema Jenin Project: scatti di una Palestina
bambino palestinese fermato dall\'esercito israeliano
L'Associazione Cinema Jenin Italy è lieta di invitarVi al convegno di presentazione della mostra fotografica "Cinema Jenin Project: Scatti Di Una Palestina" che si terrà Mercoledì 12 Gennaio alle ore 18.00 presso la sala conferenze della Fondazione Caritro di Trento in via Calepina, 1

Trento

il programma

Traffico d'organi dell'UcK, come reagire all'inaccettabile
Aghim Muka, Due di cuori
(12 gennaio 2011) Membri dell'Uck accusati di crimini, tra i quali anche l'uccisione di prigionieri per il trapianto di organi. Un crimine orrendo, un'accusa rigettata con veemenza da media e politici dalla due parti del confine albanese. Un editoriale tratto dal settimanale albanese Panorama a firma dell'amico Fatos Lubonja

Articolo pubblicato da Panorama  il 22 dicembre 2010 e selezionato originariamente da Le Courrier des Balkans. Traduzione di Osservatorio Balcani e Caucaso

di Fatos Lubonja

I politici e i media albanesi si sono unanimemente schierati contro il rapporto di Dick Marty, che accusa alcuni membri dell'Esercito di liberazione del Kosovo (Uck), guidato da Hashim Thaci, di crimini in Kosovo ed in Albania. Una presa di posizione dalle caratteristiche così irrazionali da stupire gli stessi albanesi, per non parlare degli stranieri. Dirò da parte mia che tanto quanto il rapporto in se stesso, anche la reazione albanese-kosovara merita di essere analizzata. (...)

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venerdì, 10 dicembre 2010 ore 17:00

Una biblioteca in fiamme... una storia non raccontata
logo Cittadinanza Euromediterranea
Cittadinanza Euromediterranea
Attraverso storie non raccontate, saperi venuti dal mare, pensieri privi di cittadinanza e geografie da scoprire, un percorso per andare alle radici di quello che siamo.
A cent'anni dal censimento del 1910

Incontro con la narratrice sarajevese Kanita Focak

Nessuno meglio di Kanita Focak può raccontare la Sarajevo dell’integrazione. Donna di origine dalmate, con nonni veneziani, sposata in prime nozze con un uomo serbo ortodosso, in seconde nozze con un uomo mussulmano, madre di due figli, vittima diretta dell’assedio di Sarajevo che l’ha lasciata vedova, Kanita può narrare il passato recente della città che è stata il crogiolo fertile della multiculturalità e delle pacifiche convivenze religiose, delle feste comuni, del Bajram mussulmano e del Natale cattolico, così come della Pasqua ortodossa a cui tutti i cittadini delle diverse religioni prendevano parimenti parte. Il fascino dei racconti di Kanita, permeati dalla sua grande cultura, sta nella potente evocazione dei momenti di condivisone del tempo libero e della cultura, così come delle difficoltà attraversate nella guerra e nell’attuale dopoguerra. Una finestra su un passato recente in cui l’integrazione era una realtà, una voce di fiducia nel popolo balcanico.

Trento, Gallerie Piedicastello

volantino

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sabato, 27 novembre 2010 ore 17:00

Cittadini d'Europa, dieci anni di Osservatorio
1991, Jugoslavia

Il decennale di Osservatorio Balcani e Caucaso. Un'occasione per riflettere su una delle esperienze di eccellenza della comunità trentina e globale, un momento di festa per un traguardo che coincide con importanti riconoscimenti internazionali per OBC. Ospite d'eccezione Ennio Remondino.

Guarda il video

http://www.balcanicaucaso.org/Media/Multimedia/2000-2010-il-decennale-di-OBC

Rovereto, Sala Consiglio Comunale e Mart

cartolina

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I dieci anni di OBC. Una bussola per il nostro tempo
una parte del pubblico all\'incontro per il decennale

100.000 visitatori unici mensili, 150.000 contatti quotidiani, 13.000 articoli, 45 corrispondenti, 950 interventi su radio e tv, 400 incontri pubblici, 100 collaborazioni, 5 documentari per 100 proiezioni. Sono solo alcuni dei numeri che testimoniano l'attività dell'Osservatorio Balcani e Caucaso in dieci anni. Oggi tantissime persone a Rovereto si sono strette attorno all'Osservatorio per festaggiare questo primo traguardo, ma anche per tracciare un primo bilancio e pensare al futuro. Alle 17, presso la sala consiliare di palazzo Pretorio, piena al limite della capienza, si è tenuta la cerimonia istituzionale con la direttrice scientifica Luisa Chiodi, l'assessore provinciale alla solidarietà internazionale Lia Giovanazzi Beltrami, il vicepresidente e assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti Alberto Pacher, il senatore Giorgio Tonini, il reggente dell'Opera Campana dei Caduti Alberto Robol, il presidente del Forum trentino per la pace Michele Nardelli e la giornalista Azra Nuhefendic. La festa si è poi spostata al Mart, con il concerto della Maxmaber Orkestar.

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venerdì, 12 novembre 2010 ore 17:30

Incontro con Wajech Nuseybeh
il logo di Euromediterranea

Lo "Stau quo", una regola per il dialogo

Incontro con Wajech Nuseybeh, custode della Chiesa del Santo Sepolcro nell'ambito di "Cittadinanza Euromediterranea"

Trento, Biblioteca San Bernardino (via Valsugana 10)

locandina

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