di Annamaria Rivera *
(3 febbraio 2011) "Voglio partecipare alla manifestazione, fosse l'ultima cosa che faccio nella mia vita!". Sono le parole di un egiziano di 90 anni, che l'inviata di Libération, Elodie Auffray, ha raccolto durante la grande protesta del 28 gennaio al Cairo, come sempre repressa nel sangue. Sarebbe bello trovare un novantenne italiano (uno qualsiasi, non un ex partigiano) che, impugnando un cartello con "Berluska dégage!", frema per raggiungere un corteo di protesta. Potremmo morire contenti.
(29 gennaio 2011) Il direttore di testata di Osservatorio Balcani e Caucaso, Luka Zanoni, ricevuto in Quirinale dal Presidente Giorgio Napolitano nell'ambito della "Giornata dell'informazione". Un invito che riconosce l'importanza del lavoro di approfondimento svolto da OBC in questi dieci anni di attività (da www.balcanicaucaso.org)
(Mulattiera di mare)
Fabrizio De André - Mauro Pagani (1984)
Umbre de muri muri de mainé
dunde ne vegnì duve l'è ch'ané
Ombre di facce facce di marinai
da dove venite dov'è che andate
da 'n scitu duve a l'ûn-a a se mustra nûa
e a neutte a n'à puntou u cutellu ä gua
da un posto dove la luna si mostra nuda
e la notte ci ha puntato il coltello alla gola
e a muntä l'àse gh'é restou Diu
u Diàu l'é in çë e u s'è gh'è faetu u nìu
e a montare l'asino c'è rimasto Dio
il Diavolo è in cielo e ci si è fatto il nido
ne sciurtìmmu da u mä pe sciugà e osse da u Dria
e a funtan-a di cumbi 'nta cä de pria
usciamo dal mare per asciugare le ossa dall'Andrea
alla fontana dei colombi nella casa di pietra
mercoledì, 19 gennaio 2011 ore 20:30
Ballata per tre uomini e una donna
... Lei lo accolse sull'uscio a piedi nudi
con un profumo di bucato fresco
che lui immediatamente riconobbe;
senza parlare gli slacciò le scarpe,
poi tolse via le armi e la divisa,
poi lo lavò in ogni angolo del corpo
con una spugna e un pentolone d'acqua
messo a scaldare sulla stufa a legna...
Il primo incontro del nuovo anno nell'ambito del percorso "Per una cittadinanza Euromediterranea" promosso dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani vedrà come protagonista Paolo Rumiz, scrittore e giornalista triestino.
Trento, Castello del Buonconsiglio
di Marco Calamai
(21 gennaio 2010) La "rivoluzione democratica" tunisina, come l'ha definita subito il quotidiano spagnolo El Pais, è un evento di enorme portata. Lo è per la Tunisia in primo luogo, ovviamente, ma lo è anche per l'insieme dei paesi arabi del Mediterraneo e del Medio Oriente. E lo è pure per la vecchia Europa, specie per i paesi della sponda sud, presi di sorpresa, a dir poco, dai tumultuosi avvenimenti tunisini.
da http://www.articolo21.info/
mercoledì, 12 gennaio 2011 ore 18:00
Trento
Articolo pubblicato da Panorama il 22 dicembre 2010 e selezionato originariamente da Le Courrier des Balkans. Traduzione di Osservatorio Balcani e Caucaso
di Fatos Lubonja
I politici e i media albanesi si sono unanimemente schierati contro il rapporto di Dick Marty, che accusa alcuni membri dell'Esercito di liberazione del Kosovo (Uck), guidato da Hashim Thaci, di crimini in Kosovo ed in Albania. Una presa di posizione dalle caratteristiche così irrazionali da stupire gli stessi albanesi, per non parlare degli stranieri. Dirò da parte mia che tanto quanto il rapporto in se stesso, anche la reazione albanese-kosovara merita di essere analizzata. (...)
venerdì, 10 dicembre 2010 ore 17:00
A cent'anni dal censimento del 1910
Incontro con la narratrice sarajevese Kanita Focak
Nessuno meglio di Kanita Focak può raccontare la Sarajevo dell’integrazione. Donna di origine dalmate, con nonni veneziani, sposata in prime nozze con un uomo serbo ortodosso, in seconde nozze con un uomo mussulmano, madre di due figli, vittima diretta dell’assedio di Sarajevo che l’ha lasciata vedova, Kanita può narrare il passato recente della città che è stata il crogiolo fertile della multiculturalità e delle pacifiche convivenze religiose, delle feste comuni, del Bajram mussulmano e del Natale cattolico, così come della Pasqua ortodossa a cui tutti i cittadini delle diverse religioni prendevano parimenti parte. Il fascino dei racconti di Kanita, permeati dalla sua grande cultura, sta nella potente evocazione dei momenti di condivisone del tempo libero e della cultura, così come delle difficoltà attraversate nella guerra e nell’attuale dopoguerra. Una finestra su un passato recente in cui l’integrazione era una realtà, una voce di fiducia nel popolo balcanico.
Trento, Gallerie Piedicastello
sabato, 27 novembre 2010 ore 17:00
Il decennale di Osservatorio Balcani e Caucaso. Un'occasione per riflettere su una delle esperienze di eccellenza della comunità trentina e globale, un momento di festa per un traguardo che coincide con importanti riconoscimenti internazionali per OBC. Ospite d'eccezione Ennio Remondino.
Guarda il video
http://www.balcanicaucaso.org/Media/Multimedia/2000-2010-il-decennale-di-OBC
Rovereto, Sala Consiglio Comunale e Mart
100.000 visitatori unici mensili, 150.000 contatti quotidiani, 13.000 articoli, 45 corrispondenti, 950 interventi su radio e tv, 400 incontri pubblici, 100 collaborazioni, 5 documentari per 100 proiezioni. Sono solo alcuni dei numeri che testimoniano l'attività dell'Osservatorio Balcani e Caucaso in dieci anni. Oggi tantissime persone a Rovereto si sono strette attorno all'Osservatorio per festaggiare questo primo traguardo, ma anche per tracciare un primo bilancio e pensare al futuro. Alle 17, presso la sala consiliare di palazzo Pretorio, piena al limite della capienza, si è tenuta la cerimonia istituzionale con la direttrice scientifica Luisa Chiodi, l'assessore provinciale alla solidarietà internazionale Lia Giovanazzi Beltrami, il vicepresidente e assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti Alberto Pacher, il senatore Giorgio Tonini, il reggente dell'Opera Campana dei Caduti Alberto Robol, il presidente del Forum trentino per la pace Michele Nardelli e la giornalista Azra Nuhefendic. La festa si è poi spostata al Mart, con il concerto della Maxmaber Orkestar.
venerdì, 12 novembre 2010 ore 17:30
Lo "Stau quo", una regola per il dialogo
Incontro con Wajech Nuseybeh, custode della Chiesa del Santo Sepolcro nell'ambito di "Cittadinanza Euromediterranea"
Trento, Biblioteca San Bernardino (via Valsugana 10)
domenica, 24 ottobre 2010 ore 09:00
Oggi 24 ottobre la sigla del Patto di Teano
Per ritrovare le ragioni dell'Unità dopo 150 anni! Per un Progetto - Paese condiviso che ci faccia uscire dalla crisi economica, sociale e morale. Per un nuovo Patto tra i cittadini italiani che ci permetta di costruire un'Altra Italia di cui andare orgogliosi.
Il Patto di Teano, in dieci punti, verrà letto domenica mattina, 24 ottobre alle ore 10, accompagnato e sostenuto da dieci esperienze positive, pratiche virtuose di amministratori locali provenienti da tutta Italia.
All'incontro di Teano parteciperanno sindaci, amministratori locali, docenti e ricercatori universitari, operatori sociali e culturali e semplici cittadini che amano questo paese e vogliono impedire che cada nel baratro della guerra etnica, dello scontro tra Lega Nord e Partito del Sud.
Teano (Caserta)
La Serbia non è solo Genova. La Serbia non è le manifestazioni violente contro il Gay pride. Ma c'è un lato oscuro, che si trascina dai terribili anni '90. Ed è per questo che i suoi cittadini e le sue istituzioni non vanno lasciate sole. Riportiamo il commento del capordattore di OBC.
di Luka Zanoni www.balcanicaucaso.org
"Gli hooligan hanno svergognato la Serbia", titola oggi Politika il principale quotidiano serbo, a seguito degli incidenti di Genova allo stadio Marassi. (...)
Sarà un viaggio. Per andare alle radici di quel che siamo. Oggi si fa un gran parlare di identità e di memoria, anche perché dopo la fine del Novecento facciamo fatica a riconoscerci in un progetto rivolto al futuro. Ma il passato in fondo non lo conosciamo ed il futuro anche per questo ci mette paura. Potremmo descrivere così, in queste poche parole, il percorso di "Cittadinanza Euromediterranea" promosso dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, quattro itinerari che si svilupperanno lungo il 2010 e per tutto il 2011 attraverso storie non raccontate, saperi venuti dal mare, pensieri privi di cittadinanza e geografie da scoprire. (...)
(9 dicembre 2010) La storia del censimento del 1910, quando Sarajevo (come Trento) era ausburgica. Un racconto su come si è costruita l'Europa delle molte culture, dove ogni nazione è minoranza, scritto per la seconda edizione dell'Atlante sulle guerre del mondo.
L'Adige di ieri ospita lo scritto di Michele Nardelli, dedicandovi un'intera pagina. Se ne parlerà venerdì 10 dicembre, alle ore 17.00, nelle Gallerie di Piedicastello con Kanita Focak, narraterice di Sarajevo.