Ambiente e biodiversità

La motosega Ikea
Foreste siberiane

di Fabio Pipinato, www.unimondo.org

(8 giugno 2012) Tutti pazzi Ikea. Anche gli ambientalisti. Perfino Paolo Migone, comico di Zelig, invita a passare la domenica all'Ikea. Brescia, Padova, fate un po' voi ma non sono pochi i trentini che si riversano nei megastore celeste elettrico con la scritta gialla fluorescente. Ma la multinazionale svedese che fa cospicue donazioni all'Unicef contro la malaria, che aiuta i bambini ad andare alla scuola primaria o che consiglia lampadine a risparmio energetico assieme al WWF che ti combina? Usa alberi centenari per i propri prodotti!

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La passione per la terra, l'emozione del vino
Il logo dell\'incontro

di Tommaso Iori

(4 giugno 2012) "Storie di vite" è il racconto di una serie di incontri: alcuni ormai sedimentati in amicizia, altri recenti e tutti da approfondire, altri ancora in attesa di compiersi. "Storie di vite" è a sua volta un incontro: non facile, come tutte le "prime volte", ma inevitabilmente coinvolgente.

Venerdì 1 giugno, tra i fiori e le piante di Maso Pez, erano molte infatti le persone che non si erano mai conosciute prima: di certo non conoscevano molti volti i nostri amici moravi, i vignaioli Bogdan Trojak, Lubosz e Jaroslav Osicka e il traduttore Zdenek Vrbik, arrivati per l'occasione dalla repubblica Ceca. E' da loro, da Bogdan in particolare, che tutto è cominciato, ormai diversi anni fa: percorrendo in bicicletta, da sud a nord, i territori un tempo parte dello stesso stato multinazionale, ci siamo imbattuti in uno strano gruppo di vignaioli - gli Autentisti - che ci hanno offerto un racconto originale ed eccentrico della terra morava.

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Le Alpi come laboratorio d'Europa
Alpi

di Annibale Salsa

(22 giugno 2012) Da alcuni anni, con un crescendo esponenziale di allarmi, l'idea di Europa vacilla sotto le picconate degli euroscettici di varie provenienze ed estrazioni. Evidentemente la Storia non riesce ad essere maestra di vita. Dopo la fine della seconda guerra mondiale che segnò la fine dei nazionalismi, catastrofici per il vecchio continente, l'ideale europeo ha rappresentato una grande speranza di riconciliazione.

Le Alpi, pur con le rettifiche di confine introdotte dal Trattato di pace del 10 Febbraio 1947 sui fronti occidentale ed orientale, hanno riscoperto la loro vocazione di cerniera ridimensionando il ruolo di "sacro confine" che era stato loro assegnato con tanta enfasi retorica. Statisti lungimiranti, nonché europeisti convinti, avevano compreso che l'Europa poteva ritornare ad essere quel contenitore di popoli, affini per cultura e tradizione, che l'ideale carolingio aveva ricucito dopo la disfatta dell'Impero romano e le grandi invasioni barbariche.

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Tunnel del Brennero, affrontare per tempo le criticità
Tunnel di base

Paolo Valente intervenendo sull'Adige di domenica a proposito del tunnel di base del Brennero afferma che «non c'è traccia in regione di sollevazioni no-Tav, l'impatto ambientale è contenuto e il consenso popolare generalizzato». Roberto Pinter ne discute sulle colonne de "L'Adige".

di Roberto Pinter

(18 aprile 2012) Non mi pare che sia così, anche se l'interramento di quasi tutto il tracciato ha allontanato le proteste, in Trentino ci sono comitati contrari al raddoppio della ferrovia e sono tanti i dubbi tra la popolazione e anche tra gli amministratori locali. E quello che sta accadendo in Val di Susa non è poi così lontano.

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La bonifica dell'amianto è legge provinciale
Natura piegata

(23 marzo 2012) Con 27 voti a favore e 4 astensioni il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento ha approvato il Disegno di legge "Modificazioni del testo unico provinciale sulla tutela dell'ambiente dagli inquinamenti: protezione dai pericoli derivanti dall'amianto", testo unificato dei DDL 193 (primo firmatario Michele Nardelli) e del DDL 205 (primo firmatario Claudio Eccher).

Un provvedimento che dovrebbe mobilitare nell'arco di dieci anni un intervento valutabile (fra risorse pubbliche, private e sgravi Irap) intorno ai 50 milioni di euro per affrontare in maniera efficace questa pesante eredità.

Dopo la sentenza di Torino che ha condannato per colpa e dolo i vertici della Eternit, si tratta del primo intervento legislativo regionale che aggiorna e rende più incisiva l'attività di bonifica, introducendo l'obbligatorietà della stessa, il sostegno pubblico alla bonifica, la formazione e l'informazione sulla materia.

Un intervento che non investe solo la tutela della salute e dell'ambiente ma che si configura come un vero e prorpio segmento di un intervento nella direzione della riqualificazione del patrimonio edilizio provinciale.

Accanto alla soddisfazione per l'approvazione della legge, il Consiglio provinciale ha espresso un generale cordoglio verso le migliaia di famiglie colpite dalla tragedia delle malattie e dal lutto causato dall'esposizione all'amianto.

L\'articolo apparso oggi sul Corriere del Trentino

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Approvato in Commissione il DDL amianto. Un programma di incontri sul territorio.
lavori di bonifica di tetti in eternit

(29 febbraio 2012) Negli ultimi mesi si è focalizzata sempre più l'attenzione dell'opinione pubblica sulle problematiche legate all'amianto, alla sua pericolosità, al suo smaltimento.

La recente sentenza del Tribunale di Torino, che ha condannato i proprietari della multinazionale Eternit, ha avuto un notevole impatto mediatico e ha fatto maturare in una vasta parte dell'opinione pubblica la consapevolezza della pericolosità di questa fibra minerale che ha portato ad un grande numero di decessi dovuto al Mesotelioma Pleurico (una patologia cancerogena correlata all'amianto) che solo in Italia ha causato migliaia di decessi fra i lavoratori impegnati nel ciclo produttivo e cittadini che abitavano nei pressi degli stabilimenti che producevano fibre di amianto e lastre di Eternit.

Anche in Trentino questa sensibilità è cresciuta sia per il risalto mediatico, ma anche per la forte presenza di amianto sui tetti, nelle strutture abitative e nei luoghi di lavoro.

Il testo (non ufficiale) approvato in III Commisione

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Amianto, il disegno di legge unificato in aula a marzo
Eternit, pesante eredità

(14 febbraio 2012) L'attualità è sorprendente. La Terza Commissione Legislativa Provinciale darà il via libera giovedì mattina 16 febbraio al testo unificato dei disegni di legge sulla bonifica dai pericoli dell'amianto presentati dal gruppo consiliare del PD del Trentino (primo firmatario Michele Nardelli) e dal cons. Claudio Eccher.

Quasi un risposta della Comunità trentina alla sentenza di Torino che in primo grado ha condannato a sedici anni e al risarcimento materiale i responsabili della Eternit di Casale Monferrato, la multinazionale proprietaria di quattro stabilimenti di lavorazione dell'amianto in Italia. 

Il testo originario

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Eternit: condanne a 16 anni di carcere
Casale Monferrato

(13 febbraio 2012) Condannati a 16 anni i vertici dell'Eternit di Casale. E' la decisione pronunciata dal giudice Giuseppe Casalbore al maxi processo di Torino contro lo svizzero Stephan Schmidheiney, 64 anni, e il barone belga Jean Louis Marie Ghislain De Cartier De Marchienne, 89 anni.

L'accusa aveva chiesto per i due, accusati di disastro doloso permanente e omissione dolosa di misure antinfortunistiche, una condanna a 12 anni, aumentati a 20 a causa della continuazione del reato. (da www.lastampa.it)

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La coerenza di un impegno per l'acqua bene comune
Val di Fiemme, fontana

di Michele Nardelli

(4 febbraio 2012) Nei giorni scorsi il Consiglio Provinciale ha discusso (e respinto) il Disegno di Legge del consigliere Borga (PDL) sul tema della gestione dei servizi idrici.

La proposta, dall'evidente carattere provocatorio, presentata all'indomani dell'esito referendario, si proponeva di rovesciare la situazione precedente al referendum, passando dall'obbligo alla privatizzazione ad un altro obbligo, quello della pubblicizzazione. Un dibattito surreale, a parti rovesciate.

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Lo scorporo
acqua

di Emilio Molinari *

Sulle colonne del quotidiano "L'Adige" si è avviato in questi giorni un acceso dibattito attorno al tema dello scorporo del settore "acqua" dalla multiutility Dolomiti Energia, per affidarla ad una nuova S.P.A. in house di proprietà dei Comuni che fino ad oggi avevano delegato la gestione del servizio idrico a DE.

Sono già intervenuti oltre al consigliere provinciale Michele Nardelli anche esponenti del movimento dell'acqua come Marco Bersani sul contenzioso in atto che vede il comitato trentino contrastare lo scorporo, visto come una specie di foglia di fico, che copre il vero imperativo che è il passaggio del servizio idrico ad azienda speciale e non a SPA in house come invece si profila da parte dell'amministrazione.

Quando mi è stato chiesta la mia opinione sono stato molto in dubbio sull'opportunità di esprimere chiaramente il mio pensiero, mentre è in corso un contrasto e un confronto tra movimento e Comune di Trento. Pensiero che peraltro ho già espresso più volte in dibattiti pubblici in Trentino.

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Località Gazi di Arco, ci vuole prudenza.
Bolognano di Arco

(20 gennaio 2012) Con un'interrogazione a risposta immediata il consigliere provinciale Michele Nardelli chiede lumi sulla bonifica agraria bosco in località Gazi, nel Comune di Arco. La delicatezza del conoide che sovrasta Bolognano evidenziato dai continui smottamenti richiederebbe molta prudenza. Così anche le procedure seguite per le autorizzazioni lasciano aperti molti interrogativi.

L\'articolo su L\'Adige

L'incontro fra due altipiani
L\'altipiano di Rudno, Kraljevo (Serbia)
Rudno, un altopiano selvaggio al centro della Serbia più profonda, un incontro tra amici lontani, una festa e un mare di neve. Racconto del viaggio avventuroso della delegazione di una piccola comunità dell'Italia, quella di Lavarone in Trentino, in occasione del capodanno ortodosso

Articolo tratto da www.viaggiareibalcani.it, il sito del turismo sostenibile nel Sud est Europa

di Luca Lietti

Un sole tiepido illumina pigramente la strada umida che si insinua per le gole disegnate dal fiume Ibar, il pullmino la percorre deciso con i suoi passeggeri ancora assonnati. Un gennaio strano anche in Serbia: nebbioso e caldo in valle, eccezionalmente nevoso e freddo appena si superano gli 800 metri di altitudine. La città di Kraljevo e l'altopiano di Rudno sono separati da circa 70 km e 900 metri di dislivello, amplificati dalla durezza delle condizioni invernali. Ma è proprio questo che andiamo cercando.

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Il Trentino per l'acqua bene comune
Trento, fontana del Nettuno

(26 febbraio 2012) Si è sviluppato sul quotidiano "L'Adige" in questi giorni un confronto a partire da un commento del consigliere provinciale Rodolfo Borga che denunciava il fatto che in Trentino la Provincia non avrebbe rispettato il voto referendario sui temi dell'acqua. Quella che qui riportiamo è la risposta che ho dato a Borga. A seguire sono uscite le prese di posizione di Marco Bersani, del Forum acqua italiano, e di Francesca Caprini, a nome del Comitato acqua bene comune del Trentino. Entrambi contestano la scelta di andare allo scorporo del settore acqua di Dolomiti Energia verso una società in house (interamente pubblica) piuttosto che in gestione diretta (senza tener conto che i titolari dell'acqua sono i Comuni). Come non comprendere che una scelta di scorporo da DE rapresenterebbe un segnale inequivocabile di ripubblicizzazione, unica in Italia a livello regionale? 

di Michele Nardelli

L'esito del referendum contro la privatizzazione del servizio idrico in Italia deve essere rimasto indigesto al consigliere provinciale Rodolfo Borga. E' dall'indomani dal voto, infatti, che l'esponente del PdL prova - uso le sue parole - a "svelare l'imbroglio" del voto referendario e la presunta incoerenza dei soggetti - politici o della società civile - che in Trentino si sono espressi a favore dell'abrogazione. Prima con la presentazione di un Disegno di legge dall'evidente carattere provocatorio che si proponeva di rovesciare la situazione precedente al referendum, passando dall'obbligo di privatizzazione a quello di pubblicizzazione. Poi nel cercare di dimostrare che in Trentino la gestione dell'acqua sarebbe nelle mani dei privati.

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La centralità dell'agricoltura
Giovanni Segantini

(12 dicembre 2011) "Ritorno alla terra". E' questa l'idea forza che abbiamo cercato di mettere a sistema nell'incontro che si è svolto sabato scorso ad Isera.

Accolti nella Locanda delle Tre Chiavi dal governatore di Slow Food del Trentino Alto Adige/Sud Tirolo Sergio Valentini, un primo gruppo di volenterosi che operano nel mondo agricolo s'incontrano per rimettere al centro dell'azione programmatica della politica e delle istituzioni l'economia vera e segnatamente l'agricoltura.

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Il buon costruire contro i disastri
Genova, fiumi e condomini

di Alessandro Franceschini *

(commento proposto dal quotidiano L'Adige mercoledì 9 novembre)

La "distruzione" della città di Genova dei giorni scorsi, preceduta dalla devastazione delle splendide Cinque Terre e di una parte significativa dello Spezzino e della Lunigiana, che prosegue in questi giorni lungo l'asta del fiume Po, ci obbliga a riflettere ancora una volta, ma con un'urgenza ancor più impellente, sul rapporto che l'uomo moderno ha instaurato con il territorio che lo circonda.

Il fatto che il Trentino non abbia subìto allarmi in questi ultimi giorni di pioggia non deve farci abbassare la guardia e l'attenzione: il nostro territorio, infatti, se da una parte gode di una buona gestione ambientale, dall'altra parte ha delle caratteristiche di fragilità che possono renderlo protagonista naturale di disastri idrogeologici.

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