"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Europa e Mediterraneo

Egitto e Siria, la primavera alla prova
Siria

Il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani propone per sabato pomeriggio alle ore 17.00 a Trento (Via Belenzani - Piazza Duomo) un sit in di solidarietà con le popolazioni arabe

(23 novembre 2011) Quel che accade in queste ore nei due più importanti paesi arabi, l'Egitto e la Siria, è fonte di grande inquietudine. La primavera che pure tante speranze ha aperto in tutto il Mediterraneo rischia di trasformarsi in un bagno di sangue. Nella grande Siria i morti dall'inizio della protesta contro il regime di Assad sono più di cinquemila e, nonostante le proteste della Lega araba, il regime non accenna ad allentare la repressione. Eppure, anche in un potere che fino a ieri sembrava monolitico si aprono contraddizioni profonde, crescono le diserzioni e le voci critiche, si fa più forte la pressione internazionale. In Egitto, a meno di una settimana dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento, sono già quaranta le vittime della repressione da parte dell'esercito, a configurare una sorta di colpo di stato militare o comunque a condizionarne l'esito. E il governo dà le dimissioni. Eppure una rinata dialettica politica ha fatto sì che siano almeno cinquanta i partiti in lizza, come si evince dalla mappa molto interessante che ha elaborato un giovane trentino che vive al Cairo e che opera presso le Nazioni Unite. Si chiama Jacopo Carbonari e lo ringraziamo per questo lavoro di analisi che vi proponiamo in allegato.

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La primavera e le nuove geografie del Mediterraneo
Mediterraneo
Incontro degli studenti dell'Enaip con il presidente del forum trentino per la pace e i Diritti Umani

Vedo quel mare, comprendo quello stato d'animo...
Ventotene

Questo pezzo è stato scritto per "La Patria riTrovata" che lunedì ha preso il via grazie al "Gioco degli Specchi".

di Michele Nardelli

(7 novembre 2011) "Guardavo sparire l'isola nella quale avevo raggiunto il fondo della solitudine, mi ero imbattuto nelle amicizie decisive della mia vita, avevo fatto la fame, avevo contemplato - come da un lontano loggione - la tragedia della seconda guerra mondiale, avevo tirato le somme finali di quel che andavo meditando durante sedici anni, avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili ... nessuna formazione politica esistente mi attendeva, né si prestava a farmi festa, ad accogliermi nelle sue file ... con me non avevo per ora, oltre che me stesso, che un Manifesto, alcune tesi e tre o quattro amici ...".

In queste parole, scritte da Altiero Spinelli mentre lasciava la sua terra d'esilio, l'isola di Ventotene, c'è l'orgoglio di un grande disegno ed insieme il senso profondo della solitudine.

"Propongo che noi tutti ... ora si rida"
Praga, 29 dicembre 1989

Vaclav Havel  ci ha lasciati. Se ne è andato uno dei protagonisti del dissenso, di quella rivoluzione di velluto che ha cambiato il corso della storia e della difficile e contraddittoria costruzione del progetto politico europeo. Havel è stato ricordato oggi, in apertura della seduta del Consiglio Provinciale, con un minuto di silenzio.

di Michele Nardelli 

(19 dicembre 2011) Era il 29 dicembre 1989. Praga era una città in festa. Dismesso il grigiore della cortina di ferro, la gente nelle strade si abbracciava, cantava, gridava la propria felicità per la fine di un regime durato più di quarant'anni. Essere lì in quelle ore era emozionante e ci faceva sentire al centro della storia. Ricordo il fermento attorno alle sedi del Forum Civico e lo slogan ricorrente "Havel na hrad" ovvero "Havel nel castello". 

Strade per l'autogoverno del Sahara Occidentale
Sahara Occidentale
Una conferenza a Casablanca per raccontare l'autonomia del Trentino Alto Adige - Sud Tirol. Partecipa Michele Nardelli, presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani

E' il tempo della primavera palestinese
Abu Mazen alle Nazioni Unite
(24 settembre 2011) Il discorso integrale del presidente dell'ANP Abu Mazen all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L'intervento, accolto fra gli applausi, chiede al mondo un atto di responsabilità per mettere fine ad un conflitto che dura da sessantatre anni. Grande accoglienza anche nei territori dell'ANP.

La globalizzazione del lavoro impone la globalizzazione dell'azione sindacale
Un sindacato europeo?
Diario di viaggio dalla Polonia, seconda puntata

di Walter Largher e Gianni Tomasi - Segreteria UIL del Trentino

(9 settembre 2011) Incontriamo i responsabili di Solidarnosc nella loro sede di Danzica che ci illustrano i cambiamenti nella società e nel mondo del lavoro in Polonia dai tempi degli scioperi ad oggi. Le descrizioni sembrano riguardare un'epoca molto più remota dei trent'anni che ci separano da quei fatti. Il cambiamento avvenuto appare violento. Ci narrano di coloro che parteciparono alle famose manifestazioni ai cantieri navali Lenin di Danzica che contribuirono alla caduta del regime.