"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Pace e diritti umani

Violenza chiama violenza. Guerra chiama guerra.
Damasco, bagno turco

L'appuntamento lunedì 9 settembre (ore 20.00) al Café de la Paix (Passaggio Teatro Osele) a Trento

"Esiste sempre una soluzione semplice ai problemi complessi: quella sbagliata". Sono parole di Mark Twain e fotografano bene ciò che sta accadendo in Siria in queste ore. 

La questione non è di facile lettura e coinvolge tutto il Medio Oriente. Rischia di avere ripercussioni gravissime per un'area che va dall'Afghanistan fino a tutto il Nord Africa, colpendo in pieno l'intera area mediterranea.

La soluzione semplice - e molto più che sbagliata - è quella di un intervento militare, sia esso iniziativa unilaterale degli Stati Uniti oppure di una coalizione di paesi.

Nelle parole di Papa Francesco, pronunciate nei giorni scorsi durante l'Angelus domenicale, si può leggere tutta la preoccupazione rispetto ad una guerra che è difficile immaginare limitata, breve, locale; come se queste caratteristiche la rendessero più accettabile e meno pericolosa di altre. Il suo appello alla mobilitazione, alla veglia e al digiuno - proposto per il prossimo 7 settembre - richiama alla necessità di immaginare, in Siria e in qualunque altro angolo del mondo, un'alternativa ai conflitti armati.

Come Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani aderiamo convintamene all'invito di Papa Francesco e proponiamo per lunedì 9 settembre alle ore 20.00 presso il Cafè de la Paix (in passaggio Teatro Osele a Trento) un momento di discussione pubblica sulla situazione siriana. 

Un'occasione per provare ad affrontare la complessità di un tema che ci interroga fortemente sulla pace e sulla guerra, all'interno di un contesto mondiale mutato rispetto a quello che abbiamo conosciuto negli ultimi decenni che fatica a trovare un nuovo equilibrio.

Invitiamo tutti coloro che abbiano voglia di portare il proprio contributo.

Michele Nardelli
Presidente del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani

Il bacio del pane
La cartolina - invito

Cartolina dal Mediterraneo 

La terra, la bellezza, l'amore,

tutto questo ha sapore di pane.

Pablo Neruda

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Il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, in collaborazione con MuSe, Museo della Scienza, presenta

IL BACIO DEL PANE

Spettacolo/reading de "Il bacio del pane" di Carmine Abate con l'accompagnamento musicale dell'Antonio Colangelo Ensemble

Prezzo d'ingresso - 9,00 Euro. Acquistando il biglietto per lo spettacolo si avrà diritto a visitare gratuitamente il MuSe entro il 31 dicembre 2013 - Ingresso su prenotazione. Massimo 200 posti

L'omaggio di Palazzo Trentini ad Andrea Zanzotto
Andrea Zanzotto

L'inaugurazione lunedì 2 settembre alle 18.00 con i presidenti del Consiglio Bruno Dorigatti e del Forum Michele Nardelli.

L'atrio di Palazzo Trentini torna a riempirsi di fotografie: dal 30 agosto al 14 settembre sarà infatti possibile visitare, presso la sede del Consiglio provinciale, la mostra fotografica "...lontan massa son 'ndat pur stando qua...", realizzata dal fotografo veneziano Graziano Arici e dedicata al grande poeta veneto Andrea Zanzotto scomparso due anni fa.

La mostra è visitabile nell'atrio d'ingresso da venerdì 30 agosto.

Primavere inascoltate e lacerate
Damasco

di Michele Nardelli

(2 settembre 2013) Forse gli strateghi occidentali che in queste ore spingono per un intervento militare contro la Siria nemmeno lo sanno. O forse è proprio per questo. Damasco è considerata la città più antica del mondo. Non l'insediamento umano, ma il contesto urbano più antico, del quale si parla in antiche tavole risalenti al 2500 a.C.

Ci fu un tempo nel quale Damasco era il centro del mondo, nell'intrecciarsi attorno ai suoi meravigliosi giardini della cultura bizantina, araba, persiana e indiana. La lingua colta che vi si parlava era il greco e proprio in quella città nacque fra la fine del VII e l'inizio dell'VIII secolo il grande "movimento delle traduzioni" che portò - grazie alla trascrizione in arabo - alla conoscenza della filosofia di Aristotele e di Platone, della matematica di Euclide, Archimede e Tolomeo, dell'astronomia di Aristarco e dell'alchimia di Jābir ibn Hayyān altrimenti conosciuto come "Geber l'alchimnista", considerato il padre della moderna medicina.

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L'Italia maggior esportatore d'armi alla Siria
Strumenti di morte in piazza a Milano

di Giorgio Beretta

E' stata la maggior commessa italiana di sistemi militari di tutti gli anni '90. Ed è proseguita fino al 2009: destinazione Damasco, Siria. Valore oltre 400 miliardi di lire (229 milioni di dollari). E' la fornitura di 500 sistemi di puntamento Turms prodotti dalle Officine Galileo (divenute poi Galileo Avionica, Selex Galileo e oggi Selex ES sempre del gruppo Finmeccanica) per ammodernare i carri armati T72 di fabbricazione sovietica: quelli che i militari fedeli a Bashar al-Assad hanno usato per sparare sulla popolazione. L'abbiamo ripetutamente documentata su Unimondo - allegando i documenti ufficiali tratti dalle Relazioni annuali del governo italiano: l'ultima volta nell'agosto di due anni fa quando i carri armati siriani cominciavano a bombardare la popolazione in rivolta.

Da allora ci sono stati - secondo le cifre ufficiali dell'Alto Commissario dell'Onu - 93 mila morti e due milioni tra sfollati e rifugiati nei paesi limitrofi e la guerra civile si è incancrenita. Oggi le potenze occidentali annunciano un intervento militare in Siria perché l'impiego - tuttora da accertare - di armi chimiche da parte delle forze armate del regime siriano avrebbe "sconvolto la coscienza del mondo". Nel frattempo quei carri armati hanno continuato sparare grazie anche ai sistemi di puntamento italiani mentre per oltre due anni la comunità internazionale non è stata in grado di imporre un embargo sulle forniture di armi verso la Siria. L'Unione Europea, che dopo le prime repressioni violente nel maggio 2011 aveva implementato un embargo di armi, dallo scorso maggio ha addirittura deciso di allentare le misure restrittive verso la Siria lasciando cosi ad ogni paese membro di "decidere autonomamente".

Lampedusa approdo sicuro, un documentario
Barche, Lampedusa

Verrà trasmesso domenica 11 agosto 2013, ore 9.45 su Rai Tre a diffusione regionale, nell'ambito del programma "Tapis roulant", il reportage di Paola Rosà e Antonio Senter "Lampedusa approdo sicuro".

Il filmato, girato dal 12 al 16 aprile scorso durante il viaggio organizzato dal Comitato Non laviamocene le mani in collaborazione con Forum trentino per la pace e i diritti umani e Museo della Guerra di Rovereto, che ha portato a Lampedusa la classe 5a B informatica dell'Istituto "Marconi" di Rovereto, restituisce le voci dei lampedusani che ai ragazzi raccontano i veri problemi dell'isola. Un road-movie in presa diretta, fotografia di Antonio Senter e montaggio di Paola Rosà, per ascoltare il sindaco Giusi Nicolini, il comandante della guardia costiera Giuseppe Cannarile, il parroco don Stefano Nastasi, la coordinatrice della riserva naturale Elena Prazzi, l'avvocato Paola La Rosa, e guardare alla frontiera meridionale d'Europa con occhi diversi.

Il PD di Novara. Perché no agli F35
F35

(agosto 2013) Riporto un interessante documento elaborato dal PD novarese sulla questione F35. La provincia di Novara è l'area interessata per l'assemblaggio dei cacciabombardieri e molto si è detto, fra i fautori di questa scelta, sulle ricadute sull'economia. Vecchi argomenti, triti e ritriti, ma ora anche demoliti da questa analisi, puntuale e stringente. 

Documento d'analisi e d'indirizzo sul sistema d'arma F-35 del Coordinamento del Partito Democratico di Novara

Premesso

- che ogni modello di difesa nazionale deve uniformarsi ai dettami ed ai contenuti della Costituzione italiana vigente, in modo particolare agli articoli 11 e 52 nonché alla sentenza della Corte Costituzionale n. 164/85 ed alla Legge 331/2000 con relativi decreti operativi.

- che non è più rinviabile l'impostazione di una politica estera e di sicurezza a livello europeo, presupposto,  all'unione monetaria, di una vera unione politica;

- che occorre operare per la costruzione di una Difesa europea integrata in grado, da una parte di razionalizzare i costi nel settore dei singoli Stati liberando ingenti risorse da impegnare nello sviluppo e nello stato sociale e, dall'altra di creare uno strumento che, pur nel rispetto degli attuali accordi internazionali, sia in grado di operare in piena autonomia per assicurare "pace e giustizia fra le Nazioni" sotto l'egida delle "organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo";

- che in questo quadro vanno fatte diverse valutazioni in ordine alla revisione dello strumento militare italiano rendendolo comunque sostenibile,  senza  intaccarne pesantemente l'efficacia operativa;

- che le mozioni recentemente approvate alla Camera ed al Senato vanno verso un periodo di profonda riflessione di sei mesi e non hanno dato nessun via libera definitivo al programma visto nella sua globalità, ancorché restino ambiguità sulla  precisa entità numerica degli acquisti  già effettuati  e programmati;

- che l'inizio del primo assemblaggio alla FACO di Cameri è una pura coincidenza temporale dovuta ai contratti già siglati per una parte non significativa dell'intero programma;