"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Ambiente e biodiversità

«Dove troverai con il pane al sole la tavola imbandita»
Marettimo

L'incontro inaugurale del Collettivo di scrittura nato attorno a “Inverno liquido”

(Marettimo, 5 – 8 ottobre 2023)

 

di Michele Nardelli


Le Dolomiti, nel mare

Marettimo è di una bellezza che ti avvolge ma soprattutto è un'isola vera, che non ti liscia il pelo. Una montagna di settecento metri di altitudine che esce dal mare, pareti dolomitiche che vi si rispecchiano e che si modellano con le maree disegnando una morfologia unica e spettacolare.

Non aspettatevi negozi o fronzoli per i turisti, qui non si viene per lo struscio o per ostentare vanità. Un'infinità di barche invece, eredità di quando questo luogo era abitato quasi esclusivamente da famiglie di pescatori. Ce ne sono ancora di pescatori, ma quei pochi che sono rimasti integrano questa attività con l'accompagnamento in barca di chi vuol visitare Marettimo nei suoi meandri altrimenti raggiungibili solo a piedi. Qui, del resto, di strade ce n'è una sola, che collega il borgo al cimitero. Il resto sono sentieri per chi ama camminare.

La più piccola e lontana isola delle Egadi nel corso degli ultimi cinquant'anni ha perso buona parte delle persone che l'abitavano. Sono rimasti in meno di duecento. Difficile viverci per l'intero arco dell'anno: una scuola elementare con un'unica pluriclasse di nemmeno dieci bambini, la scuola media chiusa da tempo. La stessa cosa si può dire per i servizi sanitari e così, quando qualcuno sta proprio male, non resta che chiamare l'elisoccorso.

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Una politica per la montagna. Dopo Vaia, un percorso inedito di coesione sociale
Lavarone, il drago Vaia. Foto di Domenico Sartori

(15 gennaio 2022) E' stato presentato stamane presso il Muse di Trento il documento "Un Green Deal per le foreste dolomitiche". Il documento, sottoscritto da 28 realtà della società civile trentina che insieme hanno dato vita ad un Tavolo di lavoro sul "dopo Vaia", rappresenta un fatto importante almeno per due buone ragioni.

La prima perché indica un'ipotesi di lavoro sul tema delle foreste colpite tre anni fa dal ciclone extratropicale Vaia, andando oltre l'approccio emergenziale che sin qui ha caratterizzato la risposta alla sciagura che in una notte dell'ottobre 2018 ha abbattutto 42.500 ettari di bosco. Quando si parla di ecosistemi forestali occorrono infatti visioni capaci di interagire con i tempi biologici della natura.

La seconda perché indica un metodo inedito di incontro che dal luglio scorso ad oggi ha saputo coinvolgere associazioni di diversa natura in genere collocate su fronti diversi, a partire dalla consapevolezza che la crisi climatica (e Vaia ne è una conseguenza) richiede risposte sistemiche da parte della nostra comunità e dunque una progettualità politica di lungo respiro sulla montagna.

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Cambiamenti climatici e terre alte. Inverno liquido a Venaus
La locandina dell'evento

Nell'ambito della Festa dell'Alta Felicità che avrà luogo Venaus (TO) a fine luglio un interessante confronto sul futuro della montagna di fronte ai cambiamenti climatici

 

Sabato 29 luglio 2023, alle ore 15.30

 

Roberto Mezzalama

esperto di valutazione di impatto ambientale e sociale e di sostenibilità per grandi progetti infrastrutturali; è autore de "Il clima che cambia l’Italia. Viaggio in un Paese sconvolto dall’emergenza climatica".

Maurizio Dematteis

giornalista, ricercatore e scrittore, si occupa di temi sociali e ambientali e di tematiche legate ai territori alpini. Ha pubblicato "Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa"

saranno in dialogo con

Marina Clerico, docente al Politecnico di Torino

Paolo Giardina, ingegnere e autore di "Se Fosse domani"

Collettivo contro l’innevamento artificiale in Savoia – CLUZAD

A Venaus, in Valle di Susa, con migliaia di giovani al Festival dell'alta felicità
Un momento della presentazione di

 

di Maurizio Dematteis

Sabato 29 luglio ho presentato “Inverno liquido” al Festival Alta Felicità 2023, l’appuntamento che come ogni anno dal 2016 si rinnova a Venaus, in Valle di Susa. Anche quest’anno dal 29 al 31 luglio migliaia di giovani contrari all’Alta velocità che dovrebbe passare sulla testa dei valsusini per collegare Torino a Lione si sono ritrovati con il sorriso ad animare dibattiti, ascoltare concerti e a fare festa tutti insieme.

Tantissimi i partecipanti, per la stragrande maggioranza tra i 16 e 30 anni, accolti dagli anziani volontari della valle impegnati agli stand per cibo, bevande e altri servizi agli ospiti. Una distesa di migliaia di tende sono state montate sui terreni dati in uso gratuito dai proprietari e messi a disposizione dal Comune, mentre sul palco allestito per i dibattiti si dibatteva su tematiche ecologiche e sul cambiamento climatico in atto in tutto il mondo, il fenomeno che sta modificando la vita di tutti e tutte.

 

«Inverno liquido» diventa una performance teatrale
Casaforte di Chianocco

Lo Spettacolo della Montagna – 2023


La compagnia teatrale “Onda Teatro” in collaborazione con Maurizio Dematteis

presentano


Inverno Liquido

La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa


Una performance teatrale a partire dal libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli

Interventi teatrali a cura di Silvia Elena Montagnini e Bobo Nigrone


Chianocco, Casaforte* (Torino)

Venerdì 7 luglio 2023, ore 21.30


§§§

 

L’emergenza sanitaria legata al Covid 19 ha messo in luce l’estrema debolezza del modello economico legato al turismo dello sci da discesa sulle montagne. In un’epoca nella quale il Climate Change ne accorcia le stagioni e ne aumenta i costi di gestione, in cui la crisi economica lo rende uno sport elitario e il cambiamento culturale vede prospettarsi una diversa domanda di svago anche nei centri vocati alla monocultura del turismo invernale, quali prospettive di riconversione possono essere messe in campo? Un racconto di cosa ne è oggi della passata stagione dello sci di massa nelle piccole e medie realtà di Alpi e Appennini.

I Domini Collettivi e il Monte Bondone
La locandina dell'evento

Comunità che conservano senza dissipare il patrimonio per le generazioni future.

 

Martedì 4 luglio 2023, ore 20.30

Trento, Sala Conferenze della Fondazione Caritro, via Calepina 1

 

L'incontro vuole favorire per la cittadinanza la conoscenza della storia e della naturalità del Monte Bondone e delle comunità che hanno conservato e conservano tuttora un ambiente vivo e vitale. Gli spazi di Dominio collettivo del Bondone sono territori di vita, salvaguardati dalle persone che vi poggiano i piedi e che ogni giorni curano il patrimonio materiale e immateriale delle Terre Alte. Sono sorretti da una antropologia anti-individualista e da un altro modo di possedere che conserva senza dissipare. In un momento storico contrassegnato da una generale crisi climatica e dalla fragilità sempre più evidente degli ecosistemi alpini è necessario dialogare con i territori per implementare le azioni sostenibili e i comportamenti collettivi virtuosi. Verranno così raccontare tutte le iniziative fatte dal dopoguerra ad oggi per tutelare questo spazio vitale della città di Trento e gli strumenti legislativi che permettono di proteggerlo.

Sostenibilità nelle Terre alte: un'antropologia dei Domini Collettivi: Il caso virtuoso del Monte Bondone

Marta Villa, Dipartimento Sociologia e Ricerca Sociale, Università di Trento

La Legge 168/2017: territori di vita per le generazioni future

Mauro Iob, Centro studi e documentazione sui Demani civici e le proprietà collettive, Università di Trento

Comunità che conservano per le generazioni future: Sopramopnte, Vigolo baselga e Baselga del Bondone

Ivan Broll (Asuc Sopramonte, Flavio Franceschini (ASUC Vigolo Baselga), Silvano Baldessari (ASUC Baselga del Bondone)

Piccole Dolomiti 2040. Quale futuro attende il monte?
La locandina dell'incontro

Una conversazione stimolante tra istituzioni ed operatori economici guidata dagli stimoli di Michele Nardelli e Diego Cason


Recoaro Terme (VI), Cinema Lux, piazza Dolomiti 17

Giovedì 29 giugno 2023, ore 21.00



Partecipano 

Michele Nardelli, co-autore di "Inverno liquido"

Diego Cason, sociologo e co-autore de "Il monito della ninfea"

Davide Rigon, consulente di sviluppo montano

Maria Chiara Cattaneo, Università Cattolica, Montagna 4.0 Future Alps

 

Conclusioni 

Armando Cunegato, Sindaco di Recoaro

 

La discussione sul futuro dei monti delle Piccole Dolomiti è un evento importante che si terrà il 29 giugno alle ore 21. È un'occasione per le associazioni interessate, gli industriali locali, la popolazione e i rappresentanti pubblici dei comuni limitrofi di riunirsi e discutere di ciò che si prospetta per queste montagne. L'evento mira a favorire una maggiore partecipazione di tutte le parti interessate, compresi coloro che sono direttamente interessati dai cambiamenti che potrebbero verificarsi in futuro.

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