"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Consiglio provinciale

La nascita del sistema informativo elettronico trentino nella cornice del software libero e dei formati di dati aperti
Villaggio globale

Approvata la legge provinciale "Nome per la promozione della società dell'informazione e dell'amministrazione digitale, per la diffusione del software libero e dei formati di dati aperti". 

Le tecnologie informatiche stanno cambiando le nostre vite, mettendo in discussione l'economia, l'organizzazione del lavoro, la gestione della pubblica amministrazione, il concetto di mobilità, il nostro tempo libero. Ciò nonostante, quando si parla di amministrazione digitale, di software libero, di dati aperti, di diritti digitali dei cittadini si pensa di avere a che fare con cose per addetti ai lavori.

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Apprendimento permanente, un disegno di legge del PD del Trentino
klee

Disegno di Legge "Norme per favorire la nascita di autonome comunità di studio e per l'apprendimento permanente", primo firmatario Michele Nardelli

"Per andare avanti bisogna procedere con un piede nell'infanzia, quando tutto sembra grande e importante, e un piede nella vecchiaia estrema, quando tutto sembra niente". Andrea Zanzotto

Conoscenza, questa la chiave di volta per affrontare le sfide del XXI secolo. Conoscenza e innovazione, questa la strategia per venire a capo della crisi mondiale, costruendo eguaglianza e democrazia. Qualificare il nostro territorio come "regione europea della conoscenza", questo l'obiettivo più volte affermato nel programma provinciale della XIV legislatura. Esso concorre idealmente alla realizzazione del grande mosaico dello "spazio europeo" dell'apprendimento lungo l'intero corso della vita, così come è stato delineato dalla U.E. con il Memorandum sull'istruzione e la formazione permanente di Lisbona.

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Più europea, più salda, più leggera
Autonomia

Il futuro della Regione Autonoma Trentino Alto Adige - Sűdtirol

(19 febbraio 2013) Il documento che è stato presentato ieri a Trento alla Sala Rosa della Regione rappresenta una proposta al dibattito su un tema delicato come quello del futuro assetto della Regione nell'ambito più generale del confronto che porterà alla stesura, ormai matura, del terzo statuto di autonomia. Il documento, che trovate in allegato, è stato elaborato da un apposito gruppo di lavoro del Partito Democratico del Trentino coordinato dai consiglieri provinciali Margherita Cogo e Michele Nardelli e a cui hanno partecipato Francesco Palermo, Mauro Cereghini e Paolo Pasi.  

Due le cose fondamentali della proposta: togliere di mezzo le residue competenze amministrative per affidare alla Regione un ruolo di indirizzo politico ed un nuovo assetto istituzionale - attraverso lo strumento della Convenzione - che prefiguri un terzo statuto caratterizzato da un'autonomia integrale nella cornice del progetto federalista europeo.

Consiglio Provinciale

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Porto 2025.
Cefalù

Considerazioni e proposte intorno all'intervento sulla Finanziaria di Michele Nardelli

di Giuliano Gabrielli

Settant'anni.

Per settant'anni ho visto l'acqua scorrere sotto il ponte di San Lorenzo, sempre da monte verso valle. Capirai che avrei tanti esempi da presentarti a commento e sostegno della tua relazione sulla Finanziaria 2013.  Esempi, non contrapposizioni, perché nel leggere mi sono accorto di condividere ciò che hai detto.

Perché scriverti allora? Per l'assenso, per offrire degli esempi? Hai già tutto. Desidero invece offrirti un piccolo contributo, certamente non esaustivo, che muove da un diverso punto di vista e guarda già all'accelerazione: un'ottica ‘ingegneristica' e un invito all'urgenza e alla necessità di efficacia delle prossime scelte e delle attività.

Qualche riflessione attorno all'intervento di Michele Nardelli sulla Finanziaria
Perrone, Vuoto della politica

Rompere il silenzio.

Il tempo sembra essersi fermato negli ultimi giorni. Mantenerci in un infinito presente è il potere della politica di questi anni. Una politica in larghissima parte brutta, sciatta e senza fantasia. Dicono bene quelli che descrivono queste ultime ore come una copia - sfuocata e per questo ancora più impresentabile - della primavera del 1994 e di tanti altri momenti tristi degli ultimi due decenni. Una catena, di cui Berlusconi è solo l'ultimo e più resistente anello e di certo non l'unico colpevole, sembra impedirci di compiere un passo deciso verso un avvenire diverso, forse migliore. La negazione del tempo futuro è un peso che toglie il respiro, che impedisce di alzare lo sguardo, che mette il bavaglio alle parole. Che regala spazio al rancore.

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