martedì, 1 marzo 2011 ore 18:30

Il Tavolo Trentino con Kraljevo, Trentino con il Kosovo, Progetto Prijedor e Consorzio Associazioni con il Mozambico presentano:
Viaggio dei Tavoli Trentini con i Balcani e con il Mozambico attraverso suoni, parole, immagini e sapori. Un ponte tra esperienze di cooperazione di comunità a Caia, Kraljevo, Pec/Peja e Prijedor
Trento, Gallerie di Piedicastello

(5 marzo 2011) Come possiamo non essere semplici spettatori rispetto alla straordinaria portata degli avvenimenti che attraversano in queste ore il Mediterraneo?
Una piccola ma possibile risposta è rappresentata dalla proposta di legge sui Corpi civili di pace presentata venerdì scorso dai consiglieri Mattia Civico (primo firmatario) e Michele Nardelli (presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani), da Alberto Capannini e Fabrizio Bettini (Operazione Colomba) e da Raffaele Crocco (Ass. 46° parallelo). S'intitola "Misure di supporto a progetti e attività finalizzate a sostenere l'intervento civile in contesti di conflitto".
I Corpi civili di pace come risposta alla militarizzazione del conflitto.


Sabato 26 febbraio, ore 17.00, Piazza Pasi a Trento.
Di fronte alle richieste di istanze democratiche che vengono dai paesi che si affacciano sulla sponda meridionale del Mediterraneo e davanti alla sanguinosa repressione in corso in Libia, il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, invita tutta la cittadinanza a portare il proprio messaggio di vicinanza alle popolazioni, testimoniando la propria assunzione di responsabilità attraverso una candela accesa, la cui fiamma illumini le finestre e i balconi di tutte le case.

(26 febbraio 2011) Quello che trovate in allegato è il documento - appello che sabato sera abbiamo consegnato al Commissario del Governo per la Provincia autonoma di Trento. Esprime il pensiero del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani e delle associazioni che hanno promosso la manifestazione a favore della democrazia e della dignità in Libia e nei paesi arabi.

di Giorgio Beretta (Unimondo)
(23 febbraio 2011) L'Italia non solo è uno dei principali partner commerciali della Libia, ma è il maggiore esportatore europeo di armamenti al regime di Gheddafi. I Rapporti dell'Unione europea sulle esportazioni di materiali e sistemi militari certificano che nel biennio 2008-2009 l'Italia ha autorizzato alle proprie ditte l'invio di armamenti alla Libia per oltre 205 milioni di euro che ricoprono più di un terzo (il 34,5%) di tutte le autorizzazioni rilasciate dall'UE (circa 595 milioni di euro). Tra gli altri paesi europei che nel recente biennio hanno dato il via libera all'esportazione di armi agli apparati militari di Gheddafi, figurano la Francia (143 milioni di euro), la piccola Malta (quasi 80 milioni di euro), la Germania (57 milioni), il Regno Unito (53 milioni) e il Portogallo (21 milioni). (...)
martedì, 22 febbraio 2011 ore 18:00
Trento, Galleria Garbari 12

(28 febbraio 2011) Un documento dell'Anpi dell'Alto Adige, dell'Anpi del Trentino, del Centro pace di Bolzano e del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani sulla proposta di cambiare il nome alla "Vetta d'Italia"
Seguiamo con preoccupata attenzione il nuovo impegno, casualmente unitario tra le istituzioni per costruire una soluzione condivisa all'annosa questione dei toponimi di montagna o altrove in Provincia di Bolzano. Vorremmo che ponesse rimedio, almeno in parte, alla volontà sopraffattrice della dannosa dottrina del fascista Tolomei.

di Fabio Pipinato
(18 febbraio 2011) Anche le trasmissioni più intelligenti come Vieni via con me o Che tempo che fa possono scivolare nella semplificazione in tema di cooperazione internazionale allo sviluppo. Bambini che piangono, farmaci che salvano, sms che ridonano una vita, adozioni che resuscitano, partite del cuore e tanta felicità. Senza volerlo ed in assoluta buona fede si dà voce solo alle ong/aziende più conosciute che già sono marketing oriented e che sanno come bucare lo schermo per loro conto o stressare i passanti nei centri storici.

di Michele Nardelli
(15 agosto 2011) Se si esaminano le aree interessate ai bombardamenti della Nato del 1999 sul Kosovo quella di Peja - Peć è sicuramente una delle più colpite. Nella distruzione generale, i segni dei bombardamenti erano visibili ad occhio nudo perché interessavano gli insediamenti industriali, i depositi, le caserme, le linee di comunicazione.

10 febbraio, giorno indicato per il ricordo delle vittime delle foibe: il pensiero va al dolore, per molti anni non riconosciuto, delle vittime istriane che finirono i loro giorni nelle cavità carsiche e dei loro famigliari.
Per una ricostruzione storica e geografica della vicenda delle foibe vi consiglio di andare a vedere il lavoro di grande pregio fatto dallo staff di ricerca di Osservatorio Balcani e Caucaso, un DVD multimediale che ben si addice alla conoscenza di base della materia e alla didattica http://aestovest.osservatoriobalcani.org/index.html
sabato, 5 febbraio 2011 ore 18:00
Trento, via Oss Mazzurana


di Giuseppe Ferrandi e Michele Nardelli
(29 gennaio 2010) E' paradossale che il tema della memoria conosca una stagione di particolare attenzione proprio nel momento in cui l'effimero, l'idea che la rappresentazione del mondo sia riducibile ad un "qui ed ora" privo di passato e di futuro, pervade in profondità tanto i comportamenti individuali come quelli collettivi. (...)
venerdì, 11 febbraio 2011 ore 18:00

Rovereto, Sede Associazioni per la pace, via Pasubio