Cultura

martedì, 26 maggio 2015 ore 17:30

Remount Blue
La copertina del libro
Vi invitiamo alla presentazione del libro “Remount Blue – dalla linea Gotica al lago di Garda 1944-1945” edito dal Museo Storico della Guerra - collana Memorie - e curato da Nino Mazzocchi e Mariarita Donadel del Gruppo Culturale NagoTorbole.
 
E’ una pubblicazione che costituisce un unicum nella storia della seconda guerra mondiale. L’autore, David Ross Brower era il responsabile della Scuola di Roccia della Decima Divisione da Montagna USA ed in seguito venne candidato per ben tre volte al Premio Nobel per la Pace.
 
La Presentazione avverrà martedì 26 maggio 2015, alle ore 17.30, presso la Biblioteca Comunale di Trento, Sala degli Affreschi
 

Trento, Sala degli Affreschi, Biblioteca Comunale, via Roma

La locandina dell\'incontro

La nascita imperfetta delle cose
La prima di copertina del libro

Guido Tonelli

La nascita imperfetta delle cose

La grande corsa alla particella di Dio e la nuova fisica che cambierà il mondo

Rizzoli, 2016

 

Una sensazione di schizofrenia? Mentre leggo il libro di Guido Tonelli, un racconto appassionato attorno alla ricerca del bosone di Higgs, mi sto occupando della cultura del limite.

Le due cose sembrano confliggere fra loro. La fisica delle alte energie, nel suo indagare attorno all'origine dell'universo o, per meglio dire, del multiverso attraverso acceleratori di particelle sempre più potenti e sofisticati. E un pianeta incapace di interrogarsi sulla propria impronta ecologica, pure misurata e certificata, dove si preferisce abbracciare la paura (e l'idea di esclusione) piuttosto di mettere in discussione stili di vita insostenibili. 

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Missione incompiuta
La copertina del libro

Romano Prodi

Missione incompiuta

Intervista su politica e democrazia

a cura di Marco Damilano

Laterza, 2015

 

«Ci sono momenti in cui l'Italia ha bisogno di un auto-illusione ed è disposta a non guardare dentro se stessa pur di continuare ad illudersi. Attraversiamo spesso questi momenti nella nostra storia nazionale...»

Un racconto "da dentro" su vent'anni di vicende politiche e sociali che hanno attraversato l'Italia, l'Europa e il mondo. «Una missione incompiuta, anzi, in attesa di compimento»

sabato, 21 marzo 2015 ore 18:00

Nowruz, festa di Primavera
La locandina

In occasione del Capodanno persiano si rinnova per il secondo anno a Trento la festa del Nowruz.

 

Per iniziativa di KVLT (associazione che divulga tradizioni e forme artistiche provenienti da culture diverse) e di Afghanistan 2014, con l'adesione del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, il Gioco degli specchi e Fondazione Poggianella, sabato 21 marzo si svolgerà a Trento, presso il Caffè Bookique (via Torre d'Augisto), una serata di festa, immagini, musica e sapori. Tutta la cittadinanza è invitata.

 

 

Trento, Caffé Bookique, via Torre d'Augusto

Il comunicato dell\'evento

Piove all'insù

Luca Rastello

Piove all'insù

Bollati Boringhieri, 2006

 

La Torino delle Olimpiadi invernali è rossa. Non male lo spolvero, ma il rosso delle bandiere e dei drappi non è quello della Torino operaia, piuttosto quello della Coca Cola. Incontro Luca. Da quando è in lotta con quella bestia che lo sta mangiando è la prima volta che ci vediamo.

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La casa della saggezza
La copertina del libro
Jim Al-Khalili
 
La casa della saggezza
L'epoca d'oro della scienza araba
 
Bollati Boringhieri, 2013
 

Un affresco di grande fascino alle radici della conoscenza e dell'identità euromediterranea. L'autore ricostruisce con straordinaria perizia la storia di un'epoca nella quale menti geniali spinsero le frontiere della conoscenza così in là da plasmare le civiltà che seguirono, fino ai giorni nostri.

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Memoria
La copertina

Salman Natur

Memoria

Edizioni Q, 2008

 

Memoria raccoglie i brandelli di una realtà frantumata, sopravvissuti agli anni e ai giorni di un secolo che ha conosciuto, tra molte altre tragedie, la distruzione della Palestina, lo sradicamento della sua popolazione e la creazione di uno Stato coloniale sul suo territorio. Salman Natur affida il racconto della catastrofe alle riflession e ai ricordi di voci che sottraggono alla distruzione e all'oblio singolari e sconcertanti momenti della propria storia.

Il secolo-mondo

Marcello Flores

Il secolo-mondo

Storia del Novecento

Il Mulino, 2002


 
In questo volume Marcello Flores racconta un secolo complesso e “rischioso” come il ventesimo seguendo le grandi correnti che a mano a mano si fondono nella storia globale.

Di qui un’attenzione speciale al mondo extraeuropeo, alle dinamiche fra centri e periferie del globo, agli eventi che unificano sotto i medesimi processi paesi diversi e lontani. La novità di questa storia  risiede principalmente in uno sguardo spiazzante che sa rendere evidente come il Novecento sia un secolo a dimensione globale: un secolo-mondo appunto. Dalla rivolta dei Boxer alle Twin Towers, l’autore traccia in una narrazione concreta e densa di fatti l’evoluzione economica e sociale, ma anche i mutamenti della mentalità, la storia dei paesi e la storia degli uomini.

Necropoli

Boris Pahor

Necropoli

Fazi editore, 2008 

 

Campo di concentramento di Natzweiler-Struthof, sui Vosgi. L'uomo che vi arriva, un pomeriggio d'estate insieme a un gruppo di turisti, non è un visitatore qualsiasi: è un ex deportato che a distanza di anni torna nei luoghi dove era stato internato. Subito, di fronte alle baracche e al filo spinato trasformati in museo, il flusso della memoria comincia a scorrere e i ricordi riaffiorano con il loro carico di dolore e di commozione. Ritornano la sofferenza per la fame e il freddo, l'umiliazione per le percorsse e gli insulti, la pena profondissima per quanti, i più, non ce l'hanno fatta.

«...Con questo grande libro Pahor affronta il tortuoso incubo della colpa (quantomeno sentita come tale) del sopravvissuto, di chi è tornato; incubo che tanto sembra aver pesato sul grandissimo Primo Levi, quando diceva che chi è tornato non ha visto veramente a fondo la Gorgone e chi l'ha vista non è tornato...»

dall'introduzione di Claudio Magris

La terrazza proibita. Un piccolo omaggio a Fatema Mernissi
La copertina del libro

Fatema Mernissi

La terrazza proibita

Vita nell'harem

Giunti, 1996

 

«Quando hai dei problemi, tutto quello che devi fare è nuotare nell'acqua, stenderti su un prato o guardare le stelle. E' così che una donna cura le sue paure».

Il confine. I cento anni del Sudtirolo in Italia
La copertina del libro

Sebastiano Vassalli

Il confine. I cento anni del Sudtirolo in Italia

Rizzoli, 2015

 

di Federico Zappini

Qualche mese fa – appena letto dell’imminente uscita – scrissi alla casa editrice Rizzoli per poter organizzare a Trento una presentazione con Sebastiano Vassalli del suo “Il confine. I cento anni del Sudtirolo in Italia.” (Rizzoli, 2015, 16,50 euro). Non ricevetti risposta. Qualche tempo dopo Vassalli se ne è andato – il 26 luglio scorso – e con lui la possibilità di coinvolgerlo in una chiacchierata attorno alla sua preziosa inchiesta sull’Alto Adige. Il tema rimane però di assoluta attualità. Anche in queste giornate agostane, “riscaldate” ancor più dalle polemiche esplose dopo la decisione degli Schutzen di piantare – nell’anno del Centenario della Prima guerra mondiale – una serie di croci su quello che un tempo fu il confine meridionale dell’Impero austro-ungarico. Qualcuno parlerà di folklore, altri di provocazione politica, altri ancora minimizzeranno in nome di un fascino pangermanista che fa capolino – marginalmente – anche in provincia di Trento.

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La piccola Europa
Ilidze, Sarajevo. Inizio \'900

 

Quella che segue è una delle due post-fazioni all'ultimo lavoro di Micaela Bertoldi "Intrecci. Stralci di narrazioni familiari sullo sfondo della 'piccola' Europa", edito dalla Fondazione Museo Storico del Trentino e presentato nei giorni scorsi di fronte ad un folto pubblico alla Biblioteca comunale di Trento. S'intitola "La piccola Europa”, nell'intento di ricostruire la cornice storica e, perché no?, geografica che faceva da sfondo alle "piccole" storie di vita di cui racconta Micaela nel suo prezioso libro. 

 

di Michele Nardelli

 

«Questo non ha nulla a che vedere con la religione degli austriaci, caro il mio muderis-efendija, è piuttosto una questione di interessi. Loro non scherzano e non perdono tempo nemmeno quando dormono,sono sempre attenti ai loro affari. Adesso non è ancora tutto chiaro ma lo sarà tra un mese o un anno. Diceva bene il defunto Šemsi-bey Branković: “Le mine degli austriaci hanno una lunga miccia”. La numerazione delle case e il censimento degli uomini servono, almeno a me così sembra, per mettere nuove imposte o richiamare gli uomini per qualche corvée o per la guerra; magari per tutte e due le ragioni...».

Ali-hodža, il vecchio imam di Visegrad nel romanzo di Ivo Andrić “Il ponte sulla Drina”[1]

 

Alcune delle pagine più belle di Ivo Andrić nel romanzo “Il ponte sulla Drina” sono quelle in cui il premio Nobel per la letteratura 1961 narra lo stupore degli abitanti della cittadina di Visegrad, lungo il confine che separava già allora la Bosnia Erzegovina dalla Serbia, nel vedere all'opera gli austriaci che avevano da poco sottratto quel territorio alla dominazione ottomana. Gli abitanti della cittadina bosniaca a grande maggioranza musulmana proprio non capivano il significato del lavoro con il quale i funzionari austroungarici numeravano sistematicamente ogni cosa, le case e le persone in primo luogo, pur intuendone i cattivi presagi. Immagini che ci aiutano a comprendere lo spirito del tempo, quel fervore modernizzante che caratterizzava l'impero asburgico, un territorio multinazionale che si estendeva attraverso l'Europa e il cui nome ufficiale era “Die im Reichsrat vertretenen Königreiche und Länder und die Länder der heiligen ungarischen Stephanskrone”, ovvero “I regni e le terre rappresentate nel concilio imperiale e le terre della corona di Santo Stefano”.

 

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La moviola
Prima guerra mondiale, partenza dalla stazione di Trento

 

Di nuovo lo sferragliare dei carri armati in Europa. E' lo scorrere della "moviola balcanica" che ancora non abbiamo elaborato. Figuriamoci quella del 1914 di cui celebriamo, senza averne imparato nulla, il centenario. O quella dei campi della morte, mentre rinascono ovunque nuovi fascismi e permangono vecchie rimozioni. Come per l'inferno del gelo, quei gulag sui quali ancora oggi, in Russia e altrove, è ritenuto sconveniente parlare. I fantasmi del Novecento, le immagini di guerra che ci giungono dall'Ucraina, il libro di Paolo Rumiz.

 

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giovedì, 26 febbraio 2015 ore 17:30

Intrecci. L'ultimo libro di Micaela Bertoldi
La copertina del libro

Micaela Bertoldi

"Intrecci: stralci di narrazioni familiari sullo sfondo della "piccola" Europa"

Fondazione Museo Storico del Trentino, 2014

 

La presentazione avverrà il 26 febbraio 2015, alle ore 17.30, presso la Biblioteca Comunale di Trento


Il libro, che fa parte della collana "'900 testimonianze" edita dalla Fondazione Museo storico del Trentino racconta la storia di uomini e donne che hanno animato la microstoria del secolo scorso, partendo dalle vicende di famiglia.


Scrive l'autrice: "(...) vado in cerca di voci altrui, leggendo narrazioni e pensieri di testimoni dell'intero secolo trascorso così da poter inquadrare il tessuto di microstorie, in cui mi trovo ad essere inserita, dentro l'ampio contesto della Storia e delle Memorie consegnate a chiunque voglia rilevare il testimone".

Con due post fazioni rispettivamente di Ugo Morelli e di Michele Nardelli

 

 

Trento, Sala degli Affreschi, Biblioteca Comunale, via Roma

giovedì, 29 gennaio 2015 ore 18:00

Artisti e soldati, devozione popolare e ribellione nelle trincee della grande guerra
Una delle opere della mostra

L’EUROPA IN GUERRA. TRACCE DEL SECOLO BREVE

 

Conversazione–dibattito

 

Giovedì 29 gennaio 2015, ore 18.00

Magazzino delle idee, sala conferenze

 

Intervengono

Laura Dal Prà, direttrice Castello del Buon Consiglio, Trento; Gianni Torrenti, assessore alla cultura Regione Friuli Venezia Giulia; Tiziano Mellarini, assessore alla cultura Provincia Autonoma di Trento; Isabella Reale, conservatrice, direttore dei Musei di Pordenone; Luciano Rivi, storico dell’arte, docente; Giuseppe Ferrandi, direttore Fondazione Museo Storico del Trentino; Sergio Germani, giornalista, critico cinematografico; Michele Nardelli, ricercatore sui temi della pace ed esperto dell'area balcanica; Franco Rotelli, consigliere regionale; Stefania Grimaldi, cooperativa La Collina

 

«La storia dell’arte italiana del Novecento non ha presenze consapevoli e/o apertamente contro la guerra. Se si esclude Giuseppe Scalarini e, a fine conflitto, Alberto Helios Gagliardo, non c’è un’arte della rappresentazione della guerra contro la guerra. Eppure la Grande guerra è il big-bang del secolo, lo sturm che spazza via generazioni di giovani, scardina assetti sociali, induce il crollo di quattro imperi, apre a due grandi rivoluzioni sociali.

Trieste, Magazzino delle Idee, Corso Cavour (ingresso lato mare)

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