Cultura

Gesti moderni di un papa antico
Betlemme

di Raniero La Valle 

(1 marzo 2013) Il Papa che ieri sera se ne è andato modernamente in elicottero, secondo il medievalista Jacques Le Goff, ha compiuto con le sue dimissioni un gesto di rifiuto della modernità. Abdicando egli se ne è ritirato, quasi a dire che la Chiesa non è compatibile con la modernità se non al prezzo di snaturarsi, o che in ogni caso egli non aveva più le forze come papa di reggere la sfida di un'età moderna da lui globalmente inscritta nel girone del relativismo.

Se questo era il suo giudizio, se questo era il problema che egli voleva lasciare aperto alla Chiesa, giustamente se ne è andato: perché un papa deve essere contemporaneo alla sua Chiesa, non può essere amoderno o premoderno. Un papa del terzo millennio non può prendere in mano una Chiesa  a cui consideri avversi i "segni del tempo", e guidarla come se il Concilio non ci fosse stato, o peggio come se esso avesse devastato la Chiesa attraverso la manipolazione dei media, come ha sostenuto nell'ultimo suo discorso al clero romano.

» continua...

La via dell'austerità
la copertina del libro
Enrico Berlinguer

La via dell'austerità

Per un nuovo modello di sviluppo 

Edizioni dell'asino, 2010 

 

In due importanti discorsi del 1977, la proposta dell'austerità di Enrico Berlinguer come chiave culturale e politica per costruire un nuovo modello di sviluppo fondato sulla sobrietà, il superamento dell diseguaglianze e un diverso equilibrio fra Nord e Sud del mondo.

 

 

Senza il vento della storia
La copertina del libro

Franco Cassano

Senza il vento della storia.

La sinistra nell'era del cambiamento

Laterza, 2014

 

A lungo la sinistra ha pensato che nelle sue vele soffiasse il vento della storia. Oggi che tutto è cambiato, che quel vento non le ha riconosciuto alcuna primazia, che anche il suo popolo non è più lo stesso, la sinistra sembra essersi ritratta in una posizione difensiva e risponde con sdegno all'accusa di conservatorismo.

In verità le sue ragioni sono tutt'altro che scomparse, ma per farle rientrare nella partita del mondo è necessario che smetta di sentirsi ospite innocente in un universo cattivo e abbandoni ogni nostalgia. Perché la globalizzazione non è solo una banale restaurazione, non è solo espropriazione e sradicamento, ma un gioco di dimensioni planetarie nel quale nuovi protagonisti si affacciano sulla scena della storia. E a questo gioco largo e imprevedibile, pieno di pericoli e di opportunità, non ci si può sottrarre.

» continua...

martedì, 5 febbraio 2013 ore 20:30

La fede nel veleno
La copertina
Presentazione del libro di Rade Ljubisic e Marcella Giuri attorno al calvario di una donna malata di tumore e di un'amica che non c'è più.

Trento, Sala Gabardi, via Muredei

Tefteri. Il libro dei conti in sospeso
La copertina del libro

Vinicio Capossela

Tefteri

Il libro dei conti in sospeso

Il Saggiatore, 2013

 

Era l'anno in cui sarebbe dovuto finire il mondo. L'anno in cui si sentì spesso dire: "Non siamo la Grecia", "non faremo la fine della Grecia". Che peccato. Infatti, non siamo la Grecia. Per questo ne abbiamo bisogno.

 

 

sabato, 12 gennaio 2013 ore 21:00

Il poema dei monti naviganti
Un\'immagine dello spettacolo teatrale

un'idea di Roberta Biagiarelli dal libro La leggenda dei monti naviganti di Paolo Rumiz con Roberta Biagiarelli e Sandro Fabiani, regia di Alessandro Marinuzzi

Ero partito per fuggire dal mondo, e invece ho finito per trovare un mondo: a sorpresa, il viaggio è diventato epifania di un'Italia vitale e segreta. Ne ho scritto con rabbia e meraviglia. Meraviglia per la fiabesca bellezza del paesaggio umano e naturale; rabbia per il potere che lo ignora. Come ogni vascello nel mare grosso, la montagna può essere un insopportabile incubatoio di faide, invidie e chiusure. Ma può anche essere il perfetto luogo rifugio di uomini straordinari, gente capace di opporsi all'insensata monocultura del mondo contemporaneo. Paolo Rumiz

Sarnonico, teatro comunale

» continua...

Il Manifesto di Ventotene
La copertina

"Eurovisioni. L'indignazione, il rebetiko e una nuova idea di contratto sociale". Inizia mercoledì 30 aprile, alle ore 20.30, presso l'ex convento degli Agostiniani (vicolo san Marco 1), la seconda edizione della scuola di formazione politica "Territoriali ed europei" promossa da "Politica Responsabile", con un prologo spettacolare dedicato alla Grecia intitolato "Indebito" realizzato da Andrea Segre e Vinicio Capossela. Sarà presente Andrea Segre accompagnato dalle musiciste Thedora Athanasiou e Maria Ploumi che ci accompagneranno dentro la Grecia colpita dalla crisi economica utilizzando il cinema e il rebetiko come strumenti narrativi.

 
 
Ernesto Rossi - Altiero Spinelli
 
Il Manifesto di Ventotene
 
Prefazione di Eugenio Colorni 
 
Mondadori

 

«Guardavo sparire l'isola nella quale avevo raggiunto il fondo della solitudine, mi ero imbattuto nelle amicizie decisive della mia vita, avevo fatto la fame, avevo contemplato - come da un lontano loggione - la tragedia della seconda guerra mondiale, avevo tirato le somme finali di quel che andavo meditando durante sedici anni, avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili... nessuna formazione politica esistente mi attendeva, né si prestava a farmi festa, ad accogliermi nelle sue file... con me non avevo per ora, oltre che me stesso, che un Manifesto, alcune tesi e tre o quattro amici...».


In allegato un mio intervento svolto nell'aula del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento il 9 maggio 2012 in occasione del giorno dell'Europa 

L'ebbrezza della creazione politica

» continua...

La grazia del vostro cuore...
Fiori di campo

A mezzogiorno di sabato 22 dicembre, nella bella sala del Falconetto a Palazzo Geremia nel cuore di Trento, Emiliano Bertoldi e Samuela Michilini si sono sposati. Ad officiare la cerimonia, una persona che con i matrimoni non ha mai avuto molta dimestichezza, né quelli degli altri (era la mia prima volta), né con il proprio visto che la mia convivenza con Gabriella prosegue felicemente da trentaquattro anni.

Eh sì, a sposare Emiliano e Samuela c'ero proprio io, emozionato quanto gli amici che qualche mese fa hanno chiesto che a dir loro la celebre frase di rito fossi proprio io. E così nelle ore precedenti alla loro unione civile ho messo a soqquadro la mia biblioteca per cercare le parole giuste per accompagnare un atto altrimenti ridotto alla semplice lettura degli articoli di legge.

 

» continua...

Finale di partito
La copertina
Marco Revelli
 
Finale di partito
 
Einaudi, 2013

 

E' in atto una mutazione del tradizionale protagonista della nostra democrazia: il partito politico. Come l'impresa ha trasformato la sua struttura dopo la crisi del fordismo, così i partiti stanno cambiando natura dentro una clamorosa crisi di fiducia. E lalvolta finiscono. 

mercoledì, 28 novembre 2012 ore 17:30

Trento nelle guerre d'Europa e d'Italia nella seconda metà del XV secolo
La copertina

Presentazione del libro "Trento nelle guerre d'Europa e d'Italia nella seconda metà del XV secolo. L'origine del lanzichenecchi"

di Francesco Prezzi

Introduzione di Michele Nardelli

Sarà presente Rudi Patauner, illustratore

Trento, sede Arci, via degli Olmi (ex-scuola elementare, s. Bartolomeo)

La locandina

giovedì, 22 novembre 2012 ore 20:30

Novi Sad. I giorni freddi
La copertina del libro

Presentazione del libro di Danilo Kiš e Alexandar Tišma (Editore ADV Advertising Company, 2012)

Intervengono

- Fabrizio Rasera, presidente dell'Accademia Roveretana degli Agiati
- Dževad Karahasan, scrittore, Sarajevo
- Goran Levi, presidente della comunità ebraica di Novi Sad
- Piero Del Giudice, giornalista
- Luisa Chiodi, direttrice di OBC
- Michele Nardelli, presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani

Modera

Enrico Franco, direttore del Corriere del Trentino

Il libro si regge sulla narrazione di due testimoni d’eccezione. Sarebbero diventati i maggiori scrittori dei Balcani, comprimari dei grandi del Novecento europeo, Danilo Kiš e Alexandar Tišma. Nel gennaio 1942 hanno 6 anni il primo e 17 il secondo: «Ero a Novi Sad durante la “razzia”. Tenevo, insieme a mio padre e mia madre, le mani in alto davanti ad una pattuglia di soldati ungheresi che ci urlavano in faccia di armi nascoste nella casa. Era il tempo della guerra, tempo dell’assurdo, dell’odio, della manipolazione» dice Tišma in una intervista della fine anni Novanta.

Rovereto, Palazzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Piazza Rosmini 5

» continua...

mercoledì, 21 novembre 2012 ore 18:00

Il volto di Ulisse, metafora del limite
Il volto di Ulisse

Nell'ambito della manifestazione "Bekim Fehmiu, dalla Jugoslavia a Hollywood, il viaggio dell'Ulisse venuto dai Balcani mercoledì 21 novembre si tiene l'incontro

Il volto di Ulisse, metafora del limite.
"Serata dedicata a Bekim Fehmiu"

Con Vinicio Capossela, Giuseppe Colangelo e Michele Nardelli

Firenze, Vicolo di Santa Maria Maggiore 1, Casa della creatività

il poster dell\'iniziativa

sabato, 17 novembre 2012 ore 18:30

La lentezza
Logo

Inaugurazione della 21 Rassegna Internazionale di Satira e Umorismo: La lentezza. Promossa dallo Studio d'arte Andromeda di Trento

Sabato 17 novembre 2012
Ore 16.30 premiazione presso la Sala Rosa della Regione
Ore 18.30 Inaugurazione presso la Sala di Rappresentanza

Mostra aperta dal 17 al 30 novembre 2012. Orario lun/sab 10.30/19.30. Domenica chiuso.

Trento, Palazzo della Regione, Piazza Dante

giovedì, 15 novembre 2012 ore 18:00

Stefana. Il profumo acre dell'est
La copertina di Stefana

Enrico Franco presenta l'ultimo romanzo di Vittorio Borelli (Silvy edizioni).

Bucarest,1999. Stefana viene caricata su un'auto e rinchiusa in un ripostiglio. Nessuno ha visto, nessuno ha sentito, nessuno è intervenuto, "in omaggio a un cinismo metropolitano nato e cresciuto a Ovest e subito assimilato anche a Est, probabilmente". Stefana ha dodici anni ed è orfana di un giornalista di guerra americano e di una sociologa rumena impegnata nell'industria del volontariato internazionale.

Inizia così, con un colpo di scena, il romanzo-thriller di Vittorio Borelli, giornalista e scrittore con una ricca esperienza professionale che lo ha visto - tra l'altro - condirettore del Mondo e fondatore e direttore della rivista di geopolitica east. Proprio in questo ultimo lavoro si riverbera tutta la sua sensibilità di giornalista impegnato che ha visto e vissuto in prima persona i grandi cambiamenti a cavallo tra il Ventesimo e il Ventunesimo secolo. Borelli, con il linguaggio crudo, ironico e a tratti spigoloso che gli appartiene, mescola con abilità generi letterari, situazioni ed emozioni. Tra flash back, rimandi e salti temporali, si dipana la trama di questo romanzo dove non esistono certezze, dove "tutto è possibile". È il mondo post ideologico, post comunista, dell'Europa centro-orientale alla fine del secondo millennio, un mondo emotivo, smarrito in se stesso e insieme assetato di nuovi valori; un mondo contraddittorio, inquieto, dove convivono lecito e illecito, paure esistenziali e aneliti di sicurezza...

Trento, Ferrari Incontri (Cantine Ferrari)

mercoledì, 14 novembre 2012 ore 21:00

La ginestra
Ginestra

La ginestra. O il fiore del deserto. Spettacolo teatrale

Regia Michela Embrìaco - Voce Narrante: Michela Embrìaco - Voce Narrante: Tommaso Lonardi - Musica dal vivo: Corrado Bungaro - Fotografie e Flipbook: Pierluigi Cattani Faggion

"E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce".

Nel lavoro teatrale di Multiversoteatro, il testo della lirica è interpretato nella sua integrità da Michela Embrìaco e Tommaso Lonardi.  La voce e il corpo degli attori  si fanno strumenti e lavorano insieme alla musica di Corrado Bungaro e alle immagini di Pierluigi Cattani Faggion, in una partitura unica multidimensionale dove il ritmo lega la lirica leopardiana alla musica e al flipbook fotografico realizzato sull'autostrada A4. I temi del rapporto uomo-natura e del limite sono riportati in chiave simbolica nella
contemporaneità, dove il genere umano, con la tecnologia e l'industria, cerca di costruire una specie di natura 2.0, apparentemente più controllabile e meno pericolosa della natura originaria, ma nella quale vive altrettanto precariamente e che è in grado di compromettere la vita dei singoli, delle comunità e, talvolta, della natura stessa.

Trento, Spazio Off, via Venezia 5