Cultura

mercoledì, 1 febbraio 2012 ore 17:30

Eichmann. Un criminale moderno
Eichmann. Un criminale moderno

Lettura-spettacolo, tratta da "La banalità del male" di Hannah Arendt, interpretata da Alessio Dalla Costa, Claudia Cristoforetti, Federica Marzili e Stefano Detassis.
Attraverso letture, immagini e testimonianze d'archivio viene ripercorso il dramma della Shoah.

Ingresso libero

Trento, Spazio Archeologico del Sas, Piazza Cesare Battisti

venerdì, 27 gennaio 2012 ore 17:00

Giorno della Memoria

Celebrazione ufficiale del Giorno della Memoria

Intervengono:

- Alessandro Andreatta, sindaco di Trento

- Renato Pegoretti, Presidente del Consiglio Comunale

- Giuseppe Ferrandi, Direttore Fondazione Museo Storico del Trentino

"L'orfanotrofio fabbrica del sangue di Kurks. La guerra di sterminio nazista sul fronte russo"

Trento, Palazzo Geremia

mercoledì, 11 gennaio 2012 ore 20:30

Caffè Sinan Pascià
il ponte di Mostar

Il Teatro Sociale di Trento come non lo avete mai visto, trasformato in un Caffè Mediterraneo.

(3 gennaio 2012) Presentato stamane al Centro culturale S.Chiara l'evento conclusivo del percorso "Cittadinanza Euromediterranea" promosso dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani. Un caffè letterario dedicato alle anime di Creuza de ma, il capolavoro di Fabrizio De Andrè. 

Trento, Teatro Sociale

il manifesto dell\'iniziativa

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Il Marzemino dal Caucaso al Trentino
Una vecchia cantina
Archevitis - Caucaso, origine e identità del Marzemino

(29 dicembre 2012) Secondo gli archeobotanici, molti tra i vitigni diffusi oggi in Italia e Francia troverebbero origine in Georgia, arrivati poi a noi passando per la Grecia. Un viaggio alla scoperta delle origini del Marzemino che è comune a quella di altri importanti vitigni europei. Un documentario che racconta di tempi antichi, ma anche di metodi di produzione tradizionale diffusi tutt'oggi.

Il potere dei senza potere
Praga, 29 dicembre 1989

Riportiamo questo articolo di un paio d'anni fa e che ben descrive la personalità di Vaclav Havel.

di Gabriele Merlini http://www.eastjournal.net/

Capita con curiosa frequenza di incappare in qualcuno etichettato come trasversale. Ci troviamo nello smisurato campo delle accettazioni vaghissime tuttavia utilizzate come fossero infallibili, imprescindibili e ultra-qualificanti. Václav Havel è stato traversale per moltissimi individui: analisti politici, sociologi, critici teatrali, letterati e qualche dittatore. D'altronde la sua biografia parla chiaro. Parimenti, parla chiaro la lista dei tizi che hanno inviato i propri messaggi di auguri all'ex presidente ceco (nato a Praga il cinque ottobre del trentasei). Bill Clinton e signora Hillary, di professione segretario di stato, Lou Reed e Angela Merkel (due che menzionati assieme nella stessa frase generano un inaspettato effetto art-rock) più l'imperatore giapponese Akihito e potenti di ogni sorta. Gruppetto al quale dobbiamo aggiungere persino l'attuale presidente della Repubblica Ceca Václav Klaus, ovvero uno che di Havel è stato cordialissimo antagonista per circa trent'anni.

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mercoledì, 21 dicembre 2011 ore 18:00

Confronto creativo. Incontro con Marianella Sclavi
Tien An Men
Presentazione dell'ultimo libro di Marianella Sclavi "Confronto creativo. Dal diritto di parola al diritto di essere ascoltati"
Marianella Sclavi e Lawrence E. Susskind - et al./ EDIZIONI, 2011

La vecchia democrazia procedurale e maggioritaria da tempo fa acqua. I suoi modelli di soluzione dei problemi e di decisione, applicati anche
nelle aziende, nelle comunità locali, in ogni genere di riunione,
portano a scelte non condivise, minoranze infelici e soluzioni povere.
Bisogna trovare nuove strade di confronto democratico capaci di andare
oltre le forme oppositive dei conflitti. In questo campo Lawrence E.
Susskind - docente di Pianificazione urbana e ambientale
e consulente in numerosi casi di conflitti locali, nazionali e
internazionali - è la massima autorità. A tradurre per noi questi
esperimenti e le nuove pratiche che si stanno consolidando
c'è Marianella Sclavi, una scienziata sociale innovativa e non
convenzionale, esperta di gestione creativa dei conflitti, di
metodologia umoristica, di arte di ascoltare.

Trento, Centro formazione solidarietà internazionale

Cartolina

Genocidio armeno: è scontro fra Francia e Turchia
Deportazione degli armeni

L'Assemblea nazionale di Parigi ha approvato il provvedimento che punisce chiunque neghi la natura di "genocidio" in riferimento alle uccisioni di massa subite dagli armeni durante la Prima guerra mondiale per ordine dalle autorità ottomane. Le relazioni tra Francia e Turchia a un punto critico.

di Francesco Martino, www.balcanicaucaso,org

(24 dicembre 2011) Visioni divergenti sul futuro, visioni divergenti sul passato. Le relazioni diplomatiche tra Francia e Turchia hanno toccato un nuovo punto critico dopo che  ieri l'Assemblea nazionale, la camera bassa del parlamento francese, ha approvato una legge che punisce chiunque neghi la natura di "genocidio" in riferimento alle uccisioni di massa subite dagli armeni durante la Prima guerra mondiale per ordine delle autorità ottomane. Il testo passa ora al senato, dove dovrebbe essere votato entro febbraio 2012.

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Eva dorme
La copertina
Francesca Melandri
 
Eva dorme
 
Mondadori, 2012
 

Il mio amico Vincenzo lo ha definito "un primo passo italico verso la comprensione del diverso da noi". Che ci può aiutare - aggiungo io - a comprendere il dolore dell'altro, passo decisivo di ogni riconciliazione. In un romanzo, la storia novecentesca di una terra (il Sud Tirolo) dove le narrazioni, nonostante la ricchezza dell'autonomia, continuano ad essere separate. Un particolare ringraziamento all'autrice per queste pagine di grande sensibilità.

Come dare un senso alla vita
Il settimo sigillo
di Michela Marzano

(1 dicembre 2011) Esiste un diritto di morire? Si può legittimamente programmare la propria morte, facendosi aiutare da un medico? Ognuno di noi ha sicuramente il diritto di essere riconosciuto come soggetto della propria vita fino alla fine, anche in punto di morte. Perché anche la morte fa parte della condizione umana e, un giorno o l'altro, ci ritroveremo tutti lì, magari impotenti di fronte alle decisioni che altri vorranno prendere al nostro posto, cercando di essere rispettati almeno un'ultima volta, soprattutto quando non c'è più niente da fare...

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sabato, 26 novembre 2011 ore 18:30

Compagne di viaggio. Racconti di donne ai tempi del comunismo

Osservatorio Balcani e Caucaso è lieto di invitarvi alla presentazione del libro

Compagne di viaggio. Racconti di donne ai tempi del comunismo (Teti editore, 2011)

"Arrestate, condannate alla prigione o uccise a seguito di aborti clandestini, molte donne divennero cavie di un esperimento demografico"

Diciassette scrittrici narrano la vita quotidiana al tempo della dittatura, per svelare i più intimi rovesci della condizione femminile in una società autoritaria.

intervengono

CRISTINA BEZZI, Osservatorio Balcani e Caucaso, ANTONIO COSSU, Associazione PROMART, DAN ION, Consolato Onorario di Romania per il Trentino Alto Adige, SANDRO DOMENICO TETI, editore

Villa Lagarina, Palazzo Libera

sabato, 19 novembre 2011 ore 17:00

La violenza sulle donne
violenza sulle donne
Una riflessione ad un anno dall'approvazione della legge provinciale proposta dal Gruppo consiliare del PD del Trentino 

Coordina Sara Ferrari. Intervengono Margherita Cogo, Sandra Dorigotti, Simonetta Fedrizzi, Annelise Filz, Gianguido Pagi Palumbo, Eleonora Stenico, Luca Zeni.

Trento, Sala Rosa della Regione, Piazza Dante

venerdì, 18 novembre 2011 ore 16:00

Futuro Presente. Il cinema di Andrea Segre
Futuro Presente

Esplorare il reale, dal documentario alla fiction

ore 16.00 La mal'ombra (Ita 2007, 70')

"Un film che non tralascia puntualità e precisione sulla vicenda, ma che cerca di andare oltre, provando a scoprire in questa piccola storia della provincia italiana le tracce di una sfida che in realtà coinvolge l'umanità intera: come conciliare crescita economica con rispetto della qualità e della dignità umana?". (Andrea Segre)

Rovereto, Auditorium Melotti

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Manifesto per lo sviluppo locale

Giuseppe De Rita – Aldo Bonomi

Manifesto per lo sviluppo locale

Dall’azione di comunità ai patti territoriali
 

Bollati Boringhieri, 1998

 

 
Uno strumento di lavoro che mantiene intatto il suo valore di strumento pedagogico per chi vuol fare animazione territoriale.

James Hillman, grazie per tutto quel che ci hai regalato
Ares e Afrodite

(29 ottobre 2011) James Hillman se ne è andato. Un grande maestro, che in questi ultimi anni mi ha accompagnato in tante riflessioni sul tema della pace e della guerra.

In una delle sue digressioni del suo "Un terribile amore per la guerra", testo che tutte le persone che si professano pacifiste dovrebbero leggere, Hillman osservava come «...Scrivere di guerra rende più vicina la guerra, e anche la morte. Arriverò ad accompagnare il mio scritto sino alla fine? o sarò interrotto a metà strada? Facciamo che il libro sia un atto propiziatorio, un'offerta agli dei che governano queste cose...». 

Il rito funzionò, e così James Hillman ci ha regalato un affresco travolgente sull'amore per la guerra, sul terribile e spesso inconfessabile amore per la guerra. Quell'amore ben simboleggiato dall'unione fra Ares e Afrodite, tanto da considerare la guerra una presenza archetipa, condizione indelebile dell'anima.

Se non ne siamo consapevoli, diceva Hillman, la pace diviene il territorio "dell'ignoranza travestita da innocenza".

Morte
...
Con i piedi percorriamo la terra della capra.
Con le mani tocchiamo il cielo di Dio.
Un bel giorno nel pieno del meriggio
sarò trasportato a spalla
nel villaggio dei morti.
Quando morirò non seppellitemi sotto gli alberi della foresta,
ho paura delle loro spine.
Quando morirò non seppellitemi sotto gli alberi della foresta,
ho paura dell'acqua che ne sgocciola.
Seppellitemi sotto i grandi alberi ombrosi del mercato,
voglio sentire battere i tamburi,
voglio sentire i piedi dei danzatori.
(Canto kuba, Repubblica democratica del Congo)

Zanzotto, poeta nonostante la sopraffazione
Andrea Zanzotto
(18 ottobre 2011) Se ne è andato Andrea Zanzotto, forse il maggiore poeta italiano. Qualche giorno fa, il 10 ottobre, aveva compiuto novant'anni. Zanzotto è stato un attento osservatore del suo tempo e della sua terra, il Veneto. Ed è proprio dalla conversazione su questa terra e sul suo destino realizzata tre anni fa da Goffredo Fofi, Nicola De Cilia e Gianfranco Bettin che riprendiamo questo passaggio.

"... E' un po' la ricerca di sentirsi parte naturale del paesaggio... Anche se puntare sulla natura è rischioso. Leopardi ricordava che anche dentro un giardino si nasconde la sopraffazione, la sofferenza. E però, nonostante il pensiero di Leopardi, legittimissimo, la poesia ha la possibilità di raccogliere l'alone di fascino che ancora promana dalla natura...

Mi chiedo se lo stupro che si sta facendo della natura sia da imputare a un tipo di cultura, evidentemente aberrante, o a un male segreto della natura stessa, tale da aver permesso che da lei originasse questo tipo d'uomo. ..."

da "Il Veneto che amiamo" (Edizioni dell'asino)