giovedì, 10 maggio 2012 ore 20:30
Palestina e Israele oggi: una riflessione, a partire dal libro "Vivere con Con-vivere" di Micaela Bertoldi
Partecipano: Alessandro Andreatta, sindaco di Trento; Micaela Bertoldi, autrice del libro; Ugo Morelli, fondatore di Polemos, Scuola di ricerca e formazione sul conflitto; Michele Nardelli Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani; Erica Mondini Associazione Pace per Gerusalemme
Associazione onlus "Pace per Gerusalemme - Il Trentino e la Palestina"
Trento, Sala Falconetto, Palazzo Geremia, via Belenzani
Lepanto. La battaglia dei tre imperi
Laterza, 2010La battaglia di Lepanto (1571) ebbe delle conseguenze, o non servì a niente? La domanda che infastidiva Fernand Braudel viene proposta dallo storico Alessandro Barbero a conclusione di settecento pagine che tracciano un affresco molto vivo di quel passaggio di tempo cruciale che fu il XVI secolo. E la risposta che prova a formulare è che se sul piano politico e militare non ebbe un grande effetto, nell'immaginario collettivo essa segnò - grazie soprattutto alla propaganda che in quella circostanza dimostrò forse per la prima volta dove avrebbe potuto arrivare - una sorta di spartiacque fra oriente e occidente.
Il fatto che Lepanto, ancora ai giorni nostri, rappresenti un riferimento tanto per la destra radicale quanto per la Lega ci racconta di quanto quel mito, la superiorità del cattolicesimo sull'islam, ancora produca i suoi effluvi velenosi.
Un libro interessante non solo per gli appassionati di storia (e dei dettagli, dove si nasconde il diavolo ed altro ancora), ma anche per comprendere la partita che si sarebbe giocata nel Mediterraneo e in Europa nei secoli successivi.
«... Ma che accade allorché il katechon, esausto, giunge al suo termine, a 'toccare' la manifestazione piena dell'Anticristo?»
giovedì, 8 marzo 2012 ore 18:00
Perché «il vento gira e ogni tanto spira dalla parte dei vinti, di chi ostinato non vuol dimenticare. Lo sa il vento, in Sardegna, come stanno le cose». (P. Fresu)
Introduzione: Salvatore Dui - Presidente del Circolo Interventi: Carlo Porcedda - autore del libro Moderatore: Rinaldo CaoAl termine dell' incontro il Circolo offrirà un piccolo rinfresco
Trento, Piazzetta Agostiniani, 2
"... A un'ora imprecisata, compresa tra l'una di notte e le cinque del mattino, smise di di pensare. Insdossò i pantaloni grigi che aveva portato sino a poche ore prima (forse non se li era neppure tolti di dosso), una giacca, una camicia, un impermeabile e, dopo aver disposto una serie di oggetti sul tavolino accanto al letto - l'orologio, gli occhiali, le chiavi, il passaporto, il libretto degli assegni - raggiunse in punta di piedi la porta di casa. Aprì con meticolosa lentezza la serratura evitando di fare anche il più piccolo rumore. Poi si rinchiuse la porta alle spalle con la stessa cautela. Appena al di là del portone si sentì investito da un flusso di aria fredda: era fatta. Qualunque decisione fosse in procinto di attuare , non poté non percepirla come qualcosa d'irrevovabile..."
Il dialogo tra la natura e la cultura - o più esattamente: l'abbraccio della vegetazione che sgretola i palazzi e della sabbia che seppellisce i templi e gli anfiteatri - è tanto antico quanto la storia dell'uomo. Chi dice storia dice rovine e, ovviamente, meditazione di fronte alle rovine. Ciò che è stato detto meno è che le parole di questa meditazione, e la meditazione stessa, sono anch'esse storia e sono destinate a soffrire una sorte identica a quella degli edifici che ispirano lamenti e riflessioni: cadere e confondersi con la polvere.
E allo stesso modo: quasi sempre dimentichiamo che la natura, sebbene ci appaia eterna e inalterabile, nemmeno sfugge alla storia: l'universo ebbe un principio e avrà una fine. Che cosa sono gli astri e i pianeti, gli atomi e le loro particelle, se non fossili dello spazio-tempo dell'inizio? L'idea di una natura sempre identica a se stessa non è meno illusoria delle eternità dei metafisici.
sabato, 4 febbraio 2012 ore 21:00
Musica tradizionale, un po' di flamenco e swing.
Le musiche del mondo sinto e rom del passato e di oggi.
Una serata studiata per stare insieme, per denunciare attraverso LA MEMORIA, LA DISCRIMINAZIONE DI UN TEMPO, quella del presente. Sì insieme, perchè lo spettacolo avrà lo spazio per le testimonianze dai lager di ieri e di oggi, poesie e altri interventi, scelti - letti - interpretati da SINTI e GAGI (i non sinti e rom). Sì perchè è solo INSIEME che costruiremo un futuro più giusto per noi ed i nostri figli: alzandoci INSIEME per contestare le ingiustizie e la discriminazione.
Siete TUTTI INVITATI a partecipare anche da protagonisti, offrendovi già da oggi per una lettura dal palco. Entrata libera.
Rovereto, Sala Filarmonica
mercoledì, 1 febbraio 2012 ore 17:30
Lettura-spettacolo, tratta da "La banalità del male" di Hannah Arendt, interpretata da Alessio Dalla Costa, Claudia Cristoforetti, Federica Marzili e Stefano Detassis.
Attraverso letture, immagini e testimonianze d'archivio viene ripercorso il dramma della Shoah.
Ingresso libero
Trento, Spazio Archeologico del Sas, Piazza Cesare Battisti
venerdì, 27 gennaio 2012 ore 17:00
Celebrazione ufficiale del Giorno della Memoria
Intervengono:
- Alessandro Andreatta, sindaco di Trento
- Renato Pegoretti, Presidente del Consiglio Comunale
- Giuseppe Ferrandi, Direttore Fondazione Museo Storico del Trentino
"L'orfanotrofio fabbrica del sangue di Kurks. La guerra di sterminio nazista sul fronte russo"
Trento, Palazzo Geremia
mercoledì, 11 gennaio 2012 ore 20:30
Il Teatro Sociale di Trento come non lo avete mai visto, trasformato in un Caffè Mediterraneo.
(3 gennaio 2012) Presentato stamane al Centro culturale S.Chiara l'evento conclusivo del percorso "Cittadinanza Euromediterranea" promosso dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani. Un caffè letterario dedicato alle anime di Creuza de ma, il capolavoro di Fabrizio De Andrè.
Trento, Teatro Sociale
(29 dicembre 2012) Secondo gli archeobotanici, molti tra i vitigni diffusi oggi in Italia e Francia troverebbero origine in Georgia, arrivati poi a noi passando per la Grecia. Un viaggio alla scoperta delle origini del Marzemino che è comune a quella di altri importanti vitigni europei. Un documentario che racconta di tempi antichi, ma anche di metodi di produzione tradizionale diffusi tutt'oggi.
Riportiamo questo articolo di un paio d'anni fa e che ben descrive la personalità di Vaclav Havel.
di Gabriele Merlini http://www.eastjournal.net/
Capita con curiosa frequenza di incappare in qualcuno etichettato come trasversale. Ci troviamo nello smisurato campo delle accettazioni vaghissime tuttavia utilizzate come fossero infallibili, imprescindibili e ultra-qualificanti. Václav Havel è stato traversale per moltissimi individui: analisti politici, sociologi, critici teatrali, letterati e qualche dittatore. D'altronde la sua biografia parla chiaro. Parimenti, parla chiaro la lista dei tizi che hanno inviato i propri messaggi di auguri all'ex presidente ceco (nato a Praga il cinque ottobre del trentasei). Bill Clinton e signora Hillary, di professione segretario di stato, Lou Reed e Angela Merkel (due che menzionati assieme nella stessa frase generano un inaspettato effetto art-rock) più l'imperatore giapponese Akihito e potenti di ogni sorta. Gruppetto al quale dobbiamo aggiungere persino l'attuale presidente della Repubblica Ceca Václav Klaus, ovvero uno che di Havel è stato cordialissimo antagonista per circa trent'anni.
mercoledì, 21 dicembre 2011 ore 18:00
Marianella Sclavi e Lawrence E. Susskind - et al./ EDIZIONI, 2011
La vecchia democrazia procedurale e maggioritaria da tempo fa acqua. I suoi modelli di soluzione dei problemi e di decisione, applicati anche
nelle aziende, nelle comunità locali, in ogni genere di riunione,
portano a scelte non condivise, minoranze infelici e soluzioni povere.
Bisogna trovare nuove strade di confronto democratico capaci di andare
oltre le forme oppositive dei conflitti. In questo campo Lawrence E.
Susskind - docente di Pianificazione urbana e ambientale
e consulente in numerosi casi di conflitti locali, nazionali e
internazionali - è la massima autorità. A tradurre per noi questi
esperimenti e le nuove pratiche che si stanno consolidando
c'è Marianella Sclavi, una scienziata sociale innovativa e non
convenzionale, esperta di gestione creativa dei conflitti, di
metodologia umoristica, di arte di ascoltare.
Trento, Centro formazione solidarietà internazionale
L'Assemblea nazionale di Parigi ha approvato il provvedimento che punisce chiunque neghi la natura di "genocidio" in riferimento alle uccisioni di massa subite dagli armeni durante la Prima guerra mondiale per ordine dalle autorità ottomane. Le relazioni tra Francia e Turchia a un punto critico.
di Francesco Martino, www.balcanicaucaso,org
(24 dicembre 2011) Visioni divergenti sul futuro, visioni divergenti sul passato. Le relazioni diplomatiche tra Francia e Turchia hanno toccato un nuovo punto critico dopo che ieri l'Assemblea nazionale, la camera bassa del parlamento francese, ha approvato una legge che punisce chiunque neghi la natura di "genocidio" in riferimento alle uccisioni di massa subite dagli armeni durante la Prima guerra mondiale per ordine delle autorità ottomane. Il testo passa ora al senato, dove dovrebbe essere votato entro febbraio 2012.
Il mio amico Vincenzo lo ha definito "un primo passo italico verso la comprensione del diverso da noi". Che ci può aiutare - aggiungo io - a comprendere il dolore dell'altro, passo decisivo di ogni riconciliazione. In un romanzo, la storia novecentesca di una terra (il Sud Tirolo) dove le narrazioni, nonostante la ricchezza dell'autonomia, continuano ad essere separate. Un particolare ringraziamento all'autrice per queste pagine di grande sensibilità.