"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Formazione

La cooperazione (sindacale) nell'economia dell'interdipendenza
Api

Incontro promosso nell'ambito del seminario residenziale del Centro studi internazionale della CISL "L’azione sindacale a livello europeo e globale. Radici, attualità e prospettive". Fiesole (Firenze) 9-10-11 settembre 2015.

Venerdì 11 settembre 2015, ore 9.00. Confronto tra Andrea Cortesi, Presidente Iscos Emilia Romagna e Michele Nardelli, ricercatore sui temi della cooperazione internazionale.

Nella serata precedente, alle ore 21.00, presentazione del libro “Europa in discussione” con Alessandro Cortesi, Renzo Innocenti, Michele Nardelli.

A Padova, in un tardo pomeriggio di primavera...
Padova, un\'immagine dell\'incontro

(14 maggio 2015) “Desiderio di buona politica”: potrei definire così l'incontro che si svolge alla Camera del Lavoro di Padova nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso. Una sala di attivisti sindacali, di rappresentanti di associazioni per la pace e di giovani che mi ascoltano con attenzione nella trattazione di un tema di grande attualità: "Come si costruisce il nemico". Un tema che potrebbe essere declinato in tanti modi e che provo a sviluppare attorno alla questione cruciale dello "scontro di civiltà".

Gli amici di Padova che mi hanno invitato stanno realizzando un percorso sul centenario della prima guerra mondiale, incontri, libri, viaggi di studio... del quale questo incontro è parte integrante. Siamo a Padova, un sindaco leghista dopo dieci anni di amministrazione di centrosinistra... siamo nella sede della Cgil dove il tema del lavoro s'incontra ogni giorno con la solitudine dei lavoratori e con il propagarsi del “prima gli italiani”.

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Imparare a stare al mondo
Stolac (BiH), tomba bogomila

 

Incontro formativo con gli insegnanti di Trento

 

Le nuove geografie, la storia, l'Europa di mezzo, la cooperazione di comunità. Pomeriggio formativo con gli insegnanti trentini che intendono impegnarsi nella costruzione di relazioni fra le proprie scuole e le scuole nelle aree dei Balcani dove agisce la cooperazione trentina. Il relatore sarà Michele Nardelli.

 

Fare pace
Sarajevo. Foto di Mario Boccia

Nell'ambito della Scuola di formazione politica Danilo Dolci di Roma, mercoledì 17 Dicembre 2014 dalle 18.00 alle 20.00, una sessione dedicata al tema della pace in un contesto di forte crisi della politica e dello stesso pacifismo.

"Fare pace"

Con il commento visivo delle fotografie di Mario Boccia, che verranno commentate da Michele Nardelli, Giulio Marcon e Chiara Ingrao

Le foto di Mario Boccia, specializzato in reportage sociali e di attualità internazionale, commentate dal vivo, per discutere delle guerre e del pacifismo messo alla prova nei principali luoghi di conflitto, dalla ex Jugoslavia (l’assedio a Sarajevo del 1992) al Medio Oriente, dall’Iraq al Kurdistan.

E' un occasione per rivederci prima delle feste con un invito esteso anche agli appassionati di fotografia.

Dal Fare al Dire. Imparare per l'era solare
tramonto

Dal 3 al 5 ottobre 2014 la venticinquesima edizione dei "Colloqui di Dobbiaco": "Dal Fare al Dire. Imparare per l'era solare"

La trasformazione verso una società solare richiede una nuova coscienza, nuovi valori, nuove capacità. Nei Colloqui di Dobbiaco 2014 cercheremo di immaginare che cosa si deve imparare per una civilizzazione postfossile. Però, attenzione: Non è che la scuola si auto ostacola, quando si tratta dell’educazione alla sostenibilità? Occorrono di sicuro delle occasioni in cui la conversione ecologica, cioè un nuovo modo di consumare beni e servizi, di produrre energia, uno stile di vita sostenibile, mobilità dolce, tecnica a misura d’uomo, diventano temi scolastici. Ma le aule non sono luoghi di nuove esperienze e il curriculum scolastico non prevede avventure, entrambi elementi indispensabili per attivarsi e impegnarsi per un futuro solare. La scuola deve aprirsi o forse deve essere abbandonata del tutto per trovare i luoghi dei cambiamenti ecologici. È considerato un luogo comune che il sapere porta all’agire. Ma pure il contrario è vero. Esiste anche l‘imparare che dall‘agire porta al sapere. Imparare nell’azione e nella resistenza contro la distruzione ambientale è educazione alla responsabilità sovversiva. Imparare in un contatto diretto con la natura, la sua vita e le sue atmosfere è educazione dei sensi. E non per ultimo: come possono contribuire le tecnologie digitali e i media sociali nel web alla mobilitazione e alla formazione di reti?

I buoni. Con Luca Rastello e Michele Nardelli
Paul Klee
Nell'ambito della Scuola di formazione politica "Danilo Dolci", mercoledì 18 giugno (ore 18.00) a Roma è prevista la presentazione del libro "I buoni" di Luca Rastello. L'autore sarà in dialogo con Michele Nardelli.
 
Un romanzo forte, appassionato, da leggere e discutere con cura. Antidoto più che invettiva. Nelle storie descritte emergono le le ombre del terzo settore e le forse inevitabili ambiguità di chi agisce in nome della solidarietà e di una missione giusta. Un contributo comunque straordinario alla lettura del presente.

Una narrazione europea. Conclusa con un bilancio molto positivo la spring school di Politica Responsabile
Un momento della tavola rotonda conclusiva della scuola di primavera

(3 maggio 2014) Si è conclusa oggi alle 13.30 la spring school “Territoriali ed europei”. E credo di poter dire che andata molto bene, per la qualità dei relatori, per l'apporto venuto dagli artisti invitati, per la partecipazione tanto nelle serate pubbl...iche quanto nei momenti formativi in senso stretto, per il clima che ha accompagnato ogni momento di queste quattro giornate...

 

Siamo riusciti a tenere la scuola di primavera in piena campagna elettorale senza che questo potesse condizionare o diventare elemento di divisione. La forza dei contenuti e delle idee, certamente. E, insieme, la consapevolezza condivisa dell'inadeguatezza delle attuali espressioni politiche che pur in campagna elettorale riescono a non parlare dell'Europa. C'è invece una narrazione europea che dovrà prendere corpo ne tempo a venire, sperando che le elezioni del 25 maggio non segnino, nella partecipazione come nel voto, la fine del sogno europeo.

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