"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Crisi? Cambiare i nostri paradigmi...

Giovanni Segantini

(30 luglio 2012) Si continua a parlare di crisi. Anche oggi in Consiglio Provinciale, quand'anche a vanvera... Così posto su Facebook qualche veloce considerazione su una crisi che dovremmo considerare normalità e che richiede un cambio di pensiero. Ne esce un dibattito tutt'altro che banale.

di Michele Nardelli

Più passa il tempo e più mi convinco che il concetto di crisi sia fuorviante per descrivere il presente. Dovremmo capire che quella con cui abbiamo a che fare non è affatto una contingenza bensì la normalità che pure fatichiamo ad accettare. Non ci sarà nessuna ripresa, nessun treno al quale agganciarsi,... nessuna competitività (a parità di prodotto) da conquistare... perché la crisi di cui si parla ha come cornice la globalizzazione dei mercati e una finanziarizzazione che devasta l'economia produttiva. Che pure avviene seguendo contesti di omologazione e di deregolazione.

E allora? Allora non andiamo da nessuna parte ad inseguire una dinamica impazzita. Occorre piuttosto uno scarto di pensiero.

 La strada non può essere che quella dell'unicità dei prodotti e dei contesti regionali, della valorizzazione del territorio a cominciare dai suoi saperi e dalle sue culture, dell'autogoverno locale e delle relazioni sovranazionali. Il ritorno alla terra, al sole, ai beni culturali: il concetto di unicità coniugato con quello di qualità.

Anche del vivere, del come sono diventate le nostre città, della necessità di una forte riqualificazione e del loro rapporto con la campagna. Dell'uso che facciamo del nostro tempo, come anche della quantità di beni di cui disponiamo che pure non diventano qualità del vivere.

Il territorio come cambio di paradigma. Lo proponeva il prof. Giuseppe De Rita qualche anno fa quando parlava di cultura terranea. Senza trovare ascolto.

 

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