Dall'album "Marinai, profeti e balene" di Vinicio Capossela (Vinicio sarà oggi a Trento in occasione dell'evento "Bekim Fehmiu, l'Ulisse venuto dai Balcani", Gallerie di Piedicastello, ore 17.00)
http://www.musictory.it/musica/Vinicio+Capossela/Le+Sirene
Le sirene ti parlano di te 
quello che eri 
come fosse per sempre 
le sirene 
non hanno coda né piume 
cantando solo di te 
l'uomo di ieri 
l'uomo che eri 
a due passi dal cielo 
tutta la vita davanti 
tutta la vita intera 
e dicono 
fermati qua 
fermati qua
le sirene ti assalgono di notte 
create dalla notte 
han conservato tutti i volti 
che hai amato e che 
ora hanno le sirene 
te li cantano in coro 
e non sei più solo 
sanno tutto di te 
e il meglio di te 
è un canto di sirene 
e si sente nel rimpianto 
di quanto è mancato 
quello che hai intravisto e non avrai 
loro te lo danno 
solo col canto 
ti cantano di come sei venuto dal niente 
e niente sarai 
uhhhhhhhhhhhhhhhhh
le sirene sono una notte di birra 
e non viene più l'alba 
sono i fantasmi di strada 
che arrivano a folate 
e hanno voci di sirene 
riempi le orecchie di cera 
per non sentirle quando è sera 
per rimanere saldo 
legato all'abitudine 
ma se ascolti le sirene 
non tornerai a casa 
perché la casa è 
dove si canta di te 
ascolta le sirene 
non smettono il canto 
nella veglia infinita cantano 
tutta la tua vita 
chi eri tu 
chi eri tu 
chi sei tu 
chi eri tu 
chi eri tu 
chi sei tu Mnemosynè? [nota: è uno dei Titani e la madre della Muse, la
memoria] 
perché continuare fino a vecchiezza 
fino a stare male 
e già tutto qua 
fermati qua
non hai più dove andar
le sirene non cantano il futuro 
ti danno quel che è stato 
il tempo non è gentile 
se ti fermi ad ascoltarle 
ti lascerai morire 
perché il canto è incessante 
ed è pieno d'inganni 
e ti toglie la vita 
mentre la sta cantando 
uhhhhhhhhhhhhhh