"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
lunedì, 16 maggio 2016
Abdel Fattah Mourou, vicepresidente del Parlamento tunisino dialogherà con il sociologo Adel Jabbar, con l’on. Lorenzo Dellai e con Massimiliano Pilati. L'appuntamento è lunedì 16 maggio, alle 17.00 a Palazzo Trentini (Sala Aurora).
Pochi anni fa Egitto, Libia, Syria e Tunisia sono stati attraversati dalla voglia di libertà dei loro popoli. Abbiamo sostenuto e sperato in queste primavere arabe ma abbiamo anche assistito con sgomento al loro declino violento fino all’attuale orrore quotidiano che si vive soprattutto in Syria.
La Tunisia, nonostante le mille difficoltà e i pericoli del terrorismo che la attraversano, ha avuto fortunatamente un percorso diverso. Il popolo tunisino ha cercato di prendere nelle proprie mani l’esercizio della democrazia.
Quarant’anni di dittatura lasciano il segno ed anche questa nuova stagione non può che risentire del vuoto e della paura, della fragilità e dell’inesperienza verso la partecipazione ma, grazie anche al ruolo fondamentale della società civile, sta lentamente formando un percorso democratico tanto che nel 2015 il “Quartetto per il dialogo nazionale tunisino” (composto da quattro organizzazioni della società tunisina) è stato insignito del Premio Nobel per la pace per il suo contributo decisivo alla costruzione di una democrazia pluralistica in Tunisia, sulla scia della Rivoluzione del Gelsomino del 2011.
Lunedì 16 maggio alle ore 17.00 presso Sala dell’Aurora a Palazzo Trentini ne discuteremo con Abdel Fattah Mourou, vicepresidente del Parlamento tunisino e persona fortemente impegnata nel dialogo religioso, culturale e politico.
Con lui dialogheranno il sociologo di origine irachena Adel Jabbar, l’on. Lorenzo Dellai del gruppo parlamentare di cooperazione tra l’Italia e la Tunisia e Massimiliano Pilati, Presidente del Forum trentino per la pace e i diritti umani.
Trento, Palazzo Trentini, Via Manci 27
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