"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Sedie vuote

sedie vuote
Domenica si va ai ballottaggi. Una proposta per la coalizione del centrosinistra autonomista 

di Michele Nardelli

(29 maggio 2010) Domenica prossima si andrà ai ballottaggi in molti comuni del Trentino. Nel Comune più importante, Rovereto, il confronto avviene fra il candidato del centrosinistra autonomista Andrea Miorandi e quello del centro civico Guglielmo Valduga. Negli altri Comuni, tranne che a Lavis dove la disputa è fra centrosinistra e centrodestra, il confronto è all'interno del centrosinistra, presentatosi diviso. Il presidente Lorenzo Dellai nei giorni scorsi, oltre a sottolineare giustamente la sconfitta secca della destra e della Lega, ha paragonato il voto di domenica ad una partita amichevole, quasi che si trattasse di "primarie a posteriori".

Non è esattamente così, perché temo che questa divisione nella coalizione che governa il Trentino possa produrre nei Comuni una separazione di lunga durata, con conseguenze permanenti sul territorio. E come a presagire formule diverse anche sul piano provinciale.

Per evitare che questo accada sono necessarie due cose. Intanto che domenica si affermino i candidati che più coerentemente hanno cercato l'unità della coalizione che governa il Trentino. E' vero che nessun partito è senza macchia, ma è altrettanto vero che il tentativo di dar vita a coalizioni a geometria variabile ha riguardato più il centro che la sinistra. E poi cercando di ricostruire ponti di dialogo nella fase immediatamente successiva al ballottaggio.

Sono dunque per prendere in parola il presidente. Se sono "amichevoli", perché non considerare l'opportunità di tenere in ogni amministrazione che si andrà formando dopo il ballottaggio una "sedia vuota" da destinare ad una figura autorevole dello schieramento che risulterà perdente nel ballottaggio fra le formazioni del centrosinistra autonomista, per evitare un'opposizione permanente e dunque il formarsi di un solco lungo cinque anni?

So bene che questo, nelle dinamiche territoriali, non è per nulla facile. Ma sarebbe un passo di grande utilità per il futuro della coalizione provinciale e per andare verso le elezioni delle Comunità di Valle in un clima più rasserenato.

 

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