"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Dovremmo imparare ad osservarla, Trento. Possiamo viverci, lavorarci, passeggiarci e non vederla. Non riuscire a metterne a fuoco i caratteri, le trasformazioni, la memoria. In ogni edificio, anche in quello più recente, possiamo leggere un tratto della storia della nostra città, ciò che esprimeva quel passaggio di tempo sul piano dei rapporti sociali o delle tendenze culturali. È un invito, il mio, ad alzare lo sguardo. A guardare con occhi diversi le immagini che ogni giorno ci passano davanti. A pensarsi in luoghi che prima di noi sono stati di altri e che dovremo consegnare ad altri ancora.
L'Adige, 12 febbraio 2009
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