(20 novembre 2010) Il futuro del nostro Paese, e quindi dei suoi giovani, può garantirsi con una profonda opera di riduzione del debito e della spesa pubblica, delle tasse, e con una liberalizzazione - tra l'altro - del mercato del lavoro. Tutte operazioni che richiederebbero di mettere da parte pragmatismo e conservatorismo; ma la politica italiana, ad oggi, non sembra davvero volerlo fare:
rien ne va plus? Mattia Celva, giovane studente universitario, pone un tema decisivo. Su
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