«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»
Manifesto di Ventotene

Sostenere la rivoluzione democratica in Egitto e in Tunisia

piramidi

Sabato 5 febbraio, alle ore 18.00, in via Oss Mazzurana a Trento, manifestazione in solidarietà con i popoli arabi in lotta per la libertà e la democrazia promossa dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani  

Due milioni di egiziani in piazza Tahrir hanno chiesto a Mubarak di andarsene e l'avvio di un processo di transizione democratica per il loro paese. L'esercito ha scelto di non intervenire, di fatto schierandosi in una posizione di neutralità. Ma, come già è avvenuto in Tunisia, sono la polizia e i servizi segreti i difensori del regime. E così, quella stessa piazza del Cairo simbolo di una rivoluzione pacifica, diventa scenario di violenza. I sostenitori di Mubarak giocano la carta del caos, l'assalto ai musei e ai manifestanti che presidiano il luogo simbolo della rivolta. Secondo fonti ONU sono centinaia i morti e migliaia i feriti. gli operatori dell'informazione vengono intimoriti o picchiati, la sede di Al Jazeera è stata chiusa e i giornalisti incarcerati. Così le immagini arrivano attraverso facebook e i telefonini.

Lo stesso dicasi per la Tunisia, dove la situazione è solo apparentemente più tranquilla. E' di qualche giorno fa la notizia di un carcere che "ospitava" prigionieri politici fatto saltare in aria con i dentro gli intellettuali avversi al regime. Decine di morti.

Quel che sta accadendo nei paesi a sud del Mediterraneo non può certo lasciarci indifferenti. Da qui la proposta per una mobilitazione sabato 5 febbraio (ore 18.00) a Trento a sostegno della rivoluzione democratica in Egitto, in Tunisia e in tutti i paesi della rgeione.  

 

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