(6 marzo 2011) Chi naviga intorno ai trent'anni, sente il disagio di vivere da anni, da decenni, nella "categoria" giovanile. Una dimensione ormai "istituzionalizzata" dalla politica e dal mondo del lavoro. Più che la concretizzazione del mito faustiano «per sempre giovani», si tratta di una minaccia ai progetti di vita e la condanna a vivere in ruoli deresponsabilizzati. Come può avvenire in Italia il cambio generazionale? Come si può accreditare una nuova classe dirigente? Alessandro Franceschini ne parla su
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