«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»
Manifesto di Ventotene

La chiusura di un ciclo

Primavere

(30 maggio 2011) Dai primi dati del ballottaggio emerge ancora più netta di quindici giorni fa la sconfitta del centrodestra. Un voto politico, il cui messaggio risulta inequivocabile proprio per il peso con cui la maggioranza di governo ha voluto caricare questa tornata elettorale: l'era Berlusconi è finita. Pisapia vince a Milano con il 55% dei suffragi, De Magistris a Napoli con oltre il 65%. Ma il centrosinistra vince anche a Cagliari, Trieste, Pordenone, Novara, Grosseto...

Si è chiuso un ciclo, ma saremo in grado di far corrispondere al desiderio di cambiamento una capacità di interpretarlo nelle forme come nei contenuti senza ripetere gli errori del passato? Sapremo leggere dentro questo voto? Sapremo dare vele al vento che viene dal Mediterraneo? 

Ora rimbocchiamoci le maniche affinché un netto segnale di cambiamento venga pure dai referendum del 12 e 13 giugno.

http://elezioni.interno.it/

 

1 commenti all'articolo - torna indietro

  1. inviato da Ilaria il 02 giugno 2011 12:31
    Ciao!

    Mentre leggiamo e ascoltiamo notizie degli esiti elettorali delle città italiane è grande la voglia di confrontarci, nei circoli e nei gruppi consigliari del PD, sul significato che tutto questo può avere anche per noi ... eccome!

    Anzitutto perché in questo Trentino autonomo il PD rappresenta la principale aggregazione di significato nazionale (e aggiungo "internazionale") e ci ricorda che i fenomeni economici sociali e politici di questa contemporaneità sono sempre più interconnessi.
    Insomma, le "primavere", come le crisi finanziarie, soffiano a tutte le latitudini.

    Secondo perché una forza che si definisce democratica "e basta" (NB il discorso di Obama) gioisce sì per la fine delle dittature conclamate di vecchio e nuovo stile, militari o mediatiche, ma gioisce soprattutto quando intravvede negli eventi fenomeni che parlano di un nuovo modo di agire la competenza politica.
    E di questo nuovo stile deve/dobbiamo raccogliere le sfide e le responsabilità.

    Bello dunque quanto è successo! Bello e incoraggiante che a fronte di campagne costosissime abbia vinto la sobrietà. Che a fronte di insulti abbia vinto il dialogo e anche l ironia. Che a fronte di spot assurdi abbiano vinto i comitati di cittadini attivi, "cittadini politici". Che a fronte di promesse e sanatorie elettorali abbiano vinto corresponsabilità e impegno. Che a fonte delle paure abbia vinto la solidarietà. Bellissimo.

    Bello anche che il PD abbia imparato dalle primarie un di più di coraggio e di apertura alla società civile che oggi è quanto mai "società politica".
    E dunque, avanti così.

    A presto! Ilaria

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