"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Oriente Occidente. Incontro di culture
Rovereto, Trento 1-11 settembre 2011
Sulle rotte di Ulisse. Danze, culture e incroci nel Mediterraneo
Sempre pronto a indagare le forme della danza contemporanea più vivace e innovativa e a farsi punto d'incontro per chi vuole approfondire temi di grande attualità, torna anche quest'anno Oriente Occidente e lo fa dall'1 all'11 settembre con una trentunesima edizione che guarda, attraverso l'arte e la cultura, a quanto sta accadendo nel Mediterraneo. Si intitola "Sulle rotte di Ulisse" - in scena nei teatri di Trento e Rovereto oltre che nelle piazze del centro storico della città lagarina - e prende spunto dall'omaggio al celebre personaggio di Omero per osservare quanto sta accadendo in un'area geografica ora più vitale e in evoluzione che mai.
La complessità geografica del Mediterraneo, dalle coste meridionali dell'Europa a quelle nord-occidentali dell'Asia e a quelle settentrionali dell'Africa, può essere meglio compresa attraverso il fitto intreccio delle sue storie e la ripetuta sovrapposizione dei territori che la rendono, oggi più di ieri, irriducibile al controllo ideologico di una o più frontiere, tantomeno a una unitaria ed eterodiretta narrazione della sua storia.
L'attenzione che il Festival Oriente Occidente quest'anno dedica al Mediterraneo è anche un modo per scoprire e vivere da vicino questi incroci di culture, esperienze, paure, migrazioni, immaginari che trovano espressione in una serie di performance realizzate da artisti e compagnie provenienti da Egitto, Italia, Spagna, Francia, Serbia, Turchia, Algeria...
Questo Mediterraneo non è solo un'area geografica, un muro tra mondi di diversa ricchezza ma è un vero e proprio «mare di conoscenza» capace di arricchire e integrare.
Così ecco un cartellone ricco di eventi nel quale è possibile spostarsi in un ideale viaggio lungo tutte le sponde del cosiddetto "mare nostrum". Si comincia con il flamenco di Mercedes Ruiz che propone "Dibujo en el aire" all'Auditorium Melotti di Rovereto (1 settembre, ore 21) per passare alla taranta di Maristella Martella (2 settembre, ore 21) al Teatro Sociale di Trento. Sempre dal Sud ecco sbarcare sotto la cupola del Mart Enza Pagliara (4 settembre, ore 21) interprete della vocalità salentina col suo "Frunte de luna" mentre la chiusura della stessa serata è affidata al Canzoniere Grecanico Salentino diretto da Mauro Durante. Da una sponda all'altra, da una danza all'altra sempre la piazza del Mart accoglie il 10 settembre (ore 21.30) "Ember" del turco Ziya Azazi (prima nazionale) preceduta al Teatro Sociale di Trento alle 21 da "Romeo and Juliet" del greco Andonis Foniadakis e la Apotosoma Dance Company (prima nazionale). Sempre Azazi propone le vertigini dei dervishi rotanti il 9 settembre all'Auditorium Melotti (ore 21) in "Dervish/ ‘Azab e Dervish in Progress".
Tra le tante rotte di questo Mediterraneo ecco quella tracciata dal bailador flamenco Augustin Barajas nel nuovo progetto della Tangeri Café Orchestra intitolato "Sulla via di Tarifa" (5 settembre alle 21 all'Auditorium Melotti); quella del moderno teatrodanza egiziano di Walid Aouni (il 5 settembre al Sociale di Trento) con la prima nazionale "Women of Kassem Amin" e il giorno successivo con "Le port de l'Orient" o quella del coreografo israeliano Ohad Naharin (8 settembre, ore 21) al Sociale di Trento con la prima nazionale di "Deca Dance".
Tra le altre presenze da ricordare anche quelle di Josef Nadj e Akosh Szelevényi il 3 settembre all'Auditorium Melotti con "Les Corbeaux" (prima nazionale), di Abou Lagraa (11 settembre, ore 21 Auditorium Melotti) con la prima nazionale "Nya", di Djamila Henni-Chebra il 10 settembre in piazza del Mart con "Champagne et mezzé sur le Nil".
Come accade da tre anni ormai Oriente Occidente coproduce i due nuovi lavori dei vincitori 2010 del concorso di coreografia Danz'è, che avrà quest'anno una nuova edizione. Sono Gabriel Beddoes e Francesca Manfrini, rispettivamente con Vis Motus e Under the Tree's Voices (il 7 settembre all'Auditorium Melotti a partire dalle ore 21). Un investimento che si riallaccia all'attenzione costante del Festival verso la promozione e la diffusione della danza contemporanea italiana.
Tra le numerose altre proposte di Oriente Occidente ritorna anche Danz'è. Concorso Coreografico Città di Rovereto con 18 compagnie provenienti da tutta Italia che dall'1 al 3 settembre saliranno sul palco del Teatro alla Cartiera (e il 4 settembre all'Auditorium Fausto Melotti per le premiazioni) per aggiudicarsi questa quarta edizione a partire dalle ore 11.30 mentre alle ore 18.30 porteranno i propri lavori anche tra la gente con esibizioni in piazza Loreto nella sezione Danz'è Off. Sempre nella piazza del centro storico di Rovereto, si rinnova l'appuntamento con Happy Dance (4-11 settembre, ore 18.30). Questa volta però con una marcia in più perché propone non solo le realtà più interessanti e vitali del Trentino ma anche quelle provenienti da altre regioni italiane.
Non poteva mancare in una edizione che guarda a un'area che sta vivendo stravolgimenti epocali anche una sezione dedicata alla riflessione. Spetta da sempre a "Linguaggi" il compito di fare chiarezza o indicare alcune linee di indagine. Per il 2011 il titolo sotto il quale si riuniscono incontri, presentazioni, dialoghi e dibattiti è Mediterraneo tra integrazione e conflitto (1-5 e 10-11 settembre presso la Sala conferenze del Mart). Nove appuntamenti per lanciare uno sguardo a 360 gradi sul Mediterraneo di oggi e di ieri, ai suoi equilibri, le sue potenzialità e i suoi nodi irrisolti. Si comincia con Alessandro Politi che parlerà della "Primavera araba. Significato e conseguenze geopolitiche di un fenomeno" (1 settembre, ore 17) mentre il giorno successivo alla stessa ora Laura Boldrini parla di "Immigrazione. Le ragioni della fuga dei giovani dalla sponda Sud". "Primavere, ascoltare il Mediterraneo per scoprire il presente" è il titolo dell'incontro con Elias Khoury (3 settembre, ore 17). Sempre il Nord Africa è al centro dell'intervento di Giuliana Sgrena il 4 settembre. Guarda invece a Israele e alla Palestina Khaled Fouad Allam (5 settembre, ore 17). Sabato 10 e domenica 11 si alternano gli incontri con Melita Richter (ore11) "Tra sradicamenti e accoglienze: il cammino delle donne immigrate", con Vaurjan Vosganian "Il Mediterraneo dei fantasmi e dei sussurri. Il genocidio degli Armeni" (10/9 ore 17), con Fabio Salomon (11/9 ore 11) "La Turchia che cambia. Oltre l'Oriente e l'Occidente?" e Lucia Goracci "Il Mediterraneo dei diritti, 10 anni dopo l'attacco alle Torri Gemelle: le rivoluzioni arabe, migliore risposta al terrorismo" (11/9, ore 17). Alcuni di questi incontri sono organizzati in collaborazione con l'Osservatorio Balcani e Caucaso e il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani nell'ambito dell'iniziativa "per una cittadinanza euro mediterranea".
A lato della sezione "Linguaggi", quest'anno una rassegna di film e documentari CineMareNostrum per contribuire ad approfondire i temi scottanti dell'area mediterranea.
Per tutti gli appassionati di danza inoltre anche la consueta possibilità di approfondire stili e linguaggi con danzatori e coreografi di fama internazionale grazie a Stage e Atelier assieme a Mercedes Ruiz (3-4 settembre), Maristella Martella (4 settembre) e Djamila Henni-Chebra (11-12 settembre).
Info 0464 431660 - festival@orienteoccidente.it
http://www.festivalfuturopresente.it/
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