(29 agosto 2011) È sotto gli occhi di tutti il dato che i partiti operano sempre meno sul territorio, a contatto con militanti e cittadini, e sempre più dentro lo Stato, comportandosi essenzialmente come "macchine elettorali" finalizzate alla conquista delle cariche pubbliche. Ed è altrettanto noto come questo loro modo d'essere li abbia fortemente penalizzati dal punto di vista della legittimazione di fronte all'opinione pubblica. Eppure, proprio da questa analisi disincantata si origina l'esigenza di un rilancio dei partiti che ne valorizzi le funzioni classiche di integrazione sociale, mobilitazione e partecipazione. Quasi un ritorno alla loro stessa ragion d'essere. Di questo si discute su
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