"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Quell'inquietante lato oscuro della guerra

Veronese, Marte e Venere

(28 dicembre 2011) Il quotidiano L'Adige di oggi pubblica nella pagina dedicata alla cultura ampi stralci della mia relazione al Convegno "Meno Male!" svoltosi nel settembre scorso e che titolava "Un terribile amore per la guerra".

Uno sguardo diverso verso la guerra, per indagare l'inconfessabile lato oscuro che non sempre siamo disposti a riconoscere. Preferiamo invece dividere il mondo in buoni e cattivi, secondo lo schema manicheo nel quale ci si autoassolve. Ma se non sapremo riconoscere il criminale che abita in ciascuno di noi, e con esso l'istinto che ci porta alla guerra, continueremo a riprodurre lo schema che ci ha portati sin qui e la guerra come archetipo umano.

la pagina pubblicata oggi su L'Adige

 

1 commenti all'articolo - torna indietro

  1. inviato da Roberto il 02 gennaio 2012 19:06
    "D'accordo nel ritenere che lo spirito della guerra alberga in noi ma non come condizione ineluttabile. Ciò che spinge l'uomo a manifestare la propria aggressività è frutto della storia individuale di ciascuno e non patrimonio biologico scritto in un codice genetico. Non spetta a me certo giudicare l'operato del soldato serbo portato a testimonianza, io stesso non potrei sapere come avrei agito in situazione analoga ma penso che possa esistere un discrimine tra ciò che facciamo agli altri e ciò che vorremmo fosse fatto a noi stessi. Partendo da questo assunto e iniziando a cercare non più il male dentro di noi ma il bene, anche in personalità complesse che apparentemente non avrebbero nessuna possibilità di un'espressione positiva, potremo finalmente pensare che eliminare la guerra dall'animo umano è possibile. Utopia? Forse ma è cercando l'impossibile che si raggiunge l'inimmaginabile."
    Roberto Maestri
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