"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
di Michele Nardelli
(27 aprile 2012) L'autonomia è lo strumento più efficace che abbiamo per affrontare la crisi, attenuandone gli effetti sulla popolazione. Proprio di fronte ai tagli prospettati dal governo nazionale, abbiamo deciso di fare la nostra parte assumendoci nuove responsabilità, fino ad arrivare all'autonomia integrale che vuol dire praticamente azzerare le spese dello Stato in Trentino.
Già oggi, con le ampie competenze di autogoverno che abbiamo, la Provincia Autonoma di Trento ha assunto una dimensione fin troppo grande per essere sostenibile. E con nuove competenze l'apparato è destinato a crescere ancora. Ecco perché diviene decisivo trasferire sul territorio alcune delle funzioni importanti oggi in capo alla Provincia.
I Comuni rappresentano l'ossatura essenziale dell'autogoverno provinciale, ma sono troppo piccoli per esercitare funzioni necessariamente sovracomunali come la gestione integrata dei servizi o l'urbanistica. Per questo le Comunità di Valle rappresentano una sfida di grande rilievo per ridisegnare il nostro assetto autonomistico, razionalizzare i costi dell'amministrazione, migliorare il rapporto fra i cittadini e la pubblica amministrazione.
Inoltre, evitare che tutte le funzioni siano collocate a Trento è anche una scelta che riduce la nostra impronta ecologica, se pensiamo che oggi migliaia di automobili gravitano ogni giorno sul fondovalle. La "banda larga" e il telelavoro faranno il resto.
Una riforma appena avviata, che - come sempre accade di fronte ai cambiamenti più significativi - ha incontrato forti resistenze, tanto nell'apparato provinciale che non vuole mollare competenze (e potere), quanto nei Comuni, talvolta preoccupati di cedere qualche propria prerogativa verso le Comunità.
Fermare questa grande sfida a pochi mesi dall'entrata a regime della riforma delle Comunità di valle è un vero e proprio imbroglio, che cerca di utilizzare l'indignazione verso i costi della politica per bloccare un cambiamento ancora fragile. Permettete che a questo imbroglio "padano" ci si possa sottrarre, non partecipando al voto di domenica prossima.
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