"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Perché accanirsi contro il Forum?

Il Cafè Sinan Pascià, a conclusione di Cittadinanza Euromediterranea

di Michele Nardelli

(1 giugno 2012) Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani. Se ne sta parlando con titoli di rilievo che mai aveva ricevuto fino ad oggi, nonostante un agire che prosegue ininterrottamente dal 1991 quando il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento decise con una votazione pressoché unanime (e il solo voto contrario del MSI) che la pace era troppo importante per limitarsi ad esibirla nelle ricorrenze o semplicemente gridata nelle piazze quando ormai si era perduta. Che dunque occorreva dotarsi di uno strumento permanente di studio, elaborazione e condivisione della cultura pace e dei diritti umani. Così, grazie alla Legge Provinciale n.11/91 "Promozione e diffusione della cultura della pace", nacque il Forum.

Fu quello un anno cruciale che cambiò il mondo. Trasformazioni che richiedevano anche a chi era impegnato sul terreno della pace di interrogarsi sulla natura delle "nuove guerre" per accaparrarsi il petrolio e per trasformare la fine dei regimi comunisti in un'occasione per insediare vecchie nomenclature e nuovi criminali. Occorrevano sguardi diversi, capaci di leggere queste trasformazioni e di non consegnare la pace a quelle cancellerie che conoscevano solo il linguaggio delle armi. Insomma, un nuovo pensiero e nell'arco di qualche mese in questa terra presero corpo il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani e l'Unip, l'Università internazionale delle istituzioni e dei popoli per la Pace.

Realtà che hanno contribuito a fare diversa questa terra. Diventata non a caso un punto di riferimento della diplomazia parallela e della cooperazione di comunità.

Pace e riconciliazione richiedono formazione e pensiero, se davvero non vogliamo - come afferma James Hillman - che la guerra non abbia mai fine. Perché le ferite, quelle immateriali come quelle più vere, richiedono cura, percorsi di accompagnamento, elaborazione del conflitto.

Sappiamo anche che oggi lo sguardo della politica, come quello delle istituzioni, ha bisogno come il pane della cultura della pace, per imparare a prevenire i conflitti e la loro degenerazione violenta prima che sia troppo tardi. Non è casuale che il Forum sia stato protagonista nel corso del 2011 di un percorso di lavoro e di approfondimento culturale che ha accompagnato la primavera del Mediterraneo, avendo in campo strumenti per leggerne la complessità e la contraddittorietà. Lo stesso impegno di progettazione si sta realizzando per quanto riguarda la "cultura del limite", nodo decisivo del nostro presente e futuro.

Di questo sguardo è stato protagonista, insieme ad altri e alle associazioni e istituzioni che aderiscono al Forum, Federico Zappini. Vi è arrivato attraverso un concorso pubblico di selezione per il Servizio Civile Nazionale, ottenuto per la prima volta nel 2011 come riconoscimento della qualità dell'azione del Forum. La selezione da parte della commissione esaminatrice, della quale per altro non facevo parte, ha riguardato 11 candidati e, attraverso l'esame dei curricola, delle ragioni motivazionali e di un colloquio, la scelta è caduta su due persone che hanno ricevuto il punteggio maggiore. Non conoscevo personalmente Federico Zappini, né l'altra giovane selezionata, in ogni caso le scelte della Commissione erano per me insindacabili.

Abbiamo quindi conosciuto Federico nel cuore delle attività connesse al servizio civile presso il Forum e devo dire che ne abbiamo ricavato un ottimo giudizio, tanto sul piano dell'impegno quanto della sensibilità e della competenza. Uso il plurale perché questo non è stato solo il mio giudizio, ma quello di tutti coloro che hanno avuto a che fare con l'attività del Forum nel corso di un anno molto intenso di lavoro. Così è stato naturale, data la conclusione del rapporto di collaborazione e l'impossibilità del rinnovo del contratto delle due precedenti collaboratrici, che si valorizzassero nel pieno rispetto delle norme di legge le nostre risorse interne, offrendo ai due volontari del servizio civile di proseguire la loro collaborazione per completare il progetto già avviato e condiviso con il Consiglio del Forum.

Si è parlato molto in questi giorni dell'uso delle risorse del Consiglio Provinciale. Il Forum, essendo incardinato per legge nel Consiglio Provinciale, ha una dotazione di circa 76.000 euro all'anno, cifra che include oltre alle attività anche una collaborazione come quella di Federico Zappini, che corrisponde ad un compenso mensile di circa 1000 Euro, compreso di tutto, per un periodo di ventotto mesi.

Ci sarebbe da discutere se l'ammontare complessivo del finanziamento annuale sia congruo rispetto al ruolo assegnato al Forum da parte della Legge 11/91. Rammento che con queste esigue risorse nel corso del 2011 sono stati realizzati oltre cinquanta eventi, iniziative pubbliche, seminari... ai quali hanno partecipato migliaia di persone in altrettanti appuntamenti caratterizzati dalla qualità e da un approccio spesso inedito nell'affrontare i temi della pace e della mondialità, portando in Trentino - solo per fare degli esempi - il custode del Santo Sepolcro Wajech Nuseibeh, il giornalista Paolo Rumiz, il grande scrittore del Mediterraneo Pregrag Matvejevic, il premio Langer Sami Adwan e tanti altri testimoni del nostro tempo.

Tutto ciò perché la pace si costruisce investendoci ed è così preziosa che ce ne rendiamo conto solo quando l'abbiamo perduta.

Michele Nardelli, Presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani

 

20 commenti all'articolo - torna indietro

  1. inviato da Guglielmo il 06 giugno 2012 17:33
    Michele, stai dando troppo peso a questa polemica, che produce danno a chi ben lavora al Forum. Un blog non è uno spazio democratico, è un tuo spazio, così come un tuo spazio è casa tua e giustamente non ci fai entrare chiunque, men che meno chi insiste a non usare la testa e ragiona con le viscere. Dammi retta: "get them out of your blog".
  2. inviato da Michele il 03 giugno 2012 18:17
    La storia non insegna mai nulla, peccato.
  3. inviato da Mariuccio il 03 giugno 2012 15:35
    Michele, a te fa rabbia la ragazza che insulta i poliziotti perchè sei il più viscido dei servi e reputi una cosa normale il fatto che la polizia carichi a freddo i manifestanti. Adesso facci un piantino sul fatto che non dormi per la cattiveria delle persone, servo
  4. inviato da Michele il 03 giugno 2012 15:20
    Anche a me fa rabbia la ragazza che insulta i poliziotti. E mi capita spesso di stare sull'uscio, in quello spazio di mezzo che non trova consenso. Attendo la telefonata.
  5. inviato da non ci siamo il 03 giugno 2012 14:43
    a mio modesto parere o in alcuni punti non ha capito a chi mi riferisco oppure cerca di distogliere problemi cambiando il soggetto. su altro divaga.
    oggi ho visto i celerini menare i manifestanti. mi sanguina il cuore.mi fa rabbia la ragazza che insulta i poliziotti e il solito dirigente in borghese tronfio e canzonatorio. vorrei tanto che uscissimo dalla tradizione degli scontri e che la cultura dell'occupazione e quella della rigidità senza dialogo finissero veramente. le telefonerò.
  6. inviato da Michele il 02 giugno 2012 11:45
    Rispondo di botto a questo ultimo post. Quelle poste da "non ci siamo" sono questioni aperte, mi piacerebbe - uscendo dall'anonimato - parlarne a voce. Una replica puntuale qui richiederebbe un tempo che ora non ho e un argomentare forse troppo lungo per lo strumento che stiamo usando. La mia è dunque una proposta. Il mio telefono risponde al 347 4098578.
    Mi limito quindi ad un paio di considerazioni veloci e ad una precisazione. Il rispetto della legalità il Forum lo ha seguito in pieno e su questo nessuno può dire il contrario. Quindi non centra nulla con le scelte compiute. Come Forum lavoriamo con Libera proprio in questa direzione. E però si dice che mancherebbe il senso civico e quello delle istituzioni. Non è così. Punto. Basta andare a vedere il profilo di altre persone che hanno collaborato all'attività del Forum per comprendere che l'occupazione di un luogo o la fondazione del CS Bruno non centrano un fico secco.
    Poi ci sono le opinioni, le culture, certo anche le vicende umane e politiche di ciascuno di noi.
    Colgo in questo una frattura che nasce - credo - dalla percezione, forse dal pregiudizio, e comunque dalla mancanza di elaborazione del passato, anche quello degli anni '70 raccontati con la lente fuorviante degli anni di piombo. Ne ho parlato spesso in questo blog e sono disponibile a parlarne anche in altri luoghi. Nell'espressione "Barbari come prima del 68"? vedo però un vuoto che mi preoccupa.
    Altra questione, velocemente. Nessuna delle grandi riforme del dopoguerra è avvenuta senza una forte dimensione conflittuale. Non voglio affatto paragonare la lotta di liberazione (ma chi l'ha svolta passava per bandito secondo le leggi esistenti) al ciclo di lotte sociali che negli anni 60 e 70 hanno profondamente cambiato il nostro paese. Il fatto è che quando un principio costituzionale come l'articolo 11 viene violato dal potere costituito, come è stato in occasione della partecipazione dell'Italia ad interventi di guerra, io credo si debba dire no. Insieme ad altri ho sentito il dovere di mettermi sui binari dei treni per impedire il passaggio dei mezzi corazzati destinati in Iraq. Era un'azione illegale? Sì, ma la giurisprudenza si basa su sentenze chiamate ad interpretare il valore morale delle azioni. E infatti venimmo assolti.
    "Un mondo dove un compagno vale..." proprio non mi conosci (scusa il tu).
    Infine una precisazione. Non voglio certo biasimare la gente che studia. Ho da poco presentato una legge sull'apprendimento permanente (la si può trovare sulla home page) e negli anni prima di questo incarico istituzionale ho dedicato una parte significativa del mio tempo alla formazione. Che l'istituto della laurea sia un pochino obsoleto lo pensano in molti, ma questo nulla toglie al lavoro e all'impegno delle persone per raggiungere quel traguardo. Purtroppo il livello della formazione universitaria non è oggi all'altezza di un tempo in rapida trasformazione, che richiederebbe in particolare da parte dei docenti di non vivere di rendita. Quindi studiare, certo.
    "Un megafono vale più..." Qualche settimana fa ero al Cinema Astra con un centinaio di giovani a parlare del conflitto israelo palestinese: chiedi a qualcuno di loro quel che ho detto.
    "Una sana e franca riunione..." l'avrei davvero preferita a tutto questo veleno. Quando L'Adige se ne è uscito con questa polemica ho risposto con un pezzo che è stato definito dal direttore di quel giornale una poesia (ovviamente non pubblicata, perché la poesia non fa ascolto). E mi hanno tirato dentro una storia che mi addolora e basta. Soprattutto per Federico, che ha scelto un silenzio che gli sta scoppiando dentro. In ogni caso, se le va, caro "non ci siamo", sono a disposizione.
  7. inviato da non ci siamo il 02 giugno 2012 10:49
    "Senza moralità civile le comunità periscono; senza moralità privata la loro sopravvivenza è priva di valore." (Bertrand Russell)
  8. inviato da non ci siamo il 02 giugno 2012 10:41
    lei parla di perbenismo io parlo di legalità,senso civico,istituzioni.esistono queste cose a sinistra? pensavo e penso di sì. in passato in italia alcune persone hanno fatto carriera politica tirando bombe (non è il suo caso),facendo i terroristi (non è il suo caso), coprendo stragi di stato (non è il suo caso),alleandosi con la mafia (non è il suo caso), menando la gente per strada (non è il suo caso),occupando...paragoni esagerati?in parte, però c'è sempre una contrapposizione con metodi più o meno violenti.sono necessari a priori o frutto di un'esasperazione dopo averle provate tutte? le occupazioni degli anni 60-70 sono paragonabili con quelle dei 90-2000...in trentino?coloro che sono nati a cavallo degli anni 80 hanno avuto la possibilità di annusare periodi che nessuno stato civile o moderno dovrebbe avere.altri episodi degli anni 90 e 2000 però vanno nella stessa direzione e sempre con gli stessi modus operandi e forma mentis.una divisione netta nel paese che giustifica omertà,fatti illegali ecc...tenendo sempre presente il "da che parte stai" e molto meno il senso dello stato,il bene comune della comunità italia,dei suoi cittadini. che lei provenga dal mondo delle occupazioni è un dato di fatto. come alcuni professori universitari di oggi laureati con il voto politico nel 68 e che oggi sono tra i più acerrimi difensori del sistema baronale.francamente pensavo fosse frutto di una stagione,di un'epoca ben circoscritta.un'epoca che ha portato anche buoni frutti.un'epoca che ci siamo lasciati alle spalle.la domanda è: dobbiamo continuare con gli schemi fallimentari del passato o possiamo evolverci?siamo ancora barbari come prima del 68? il modello dello stato e della civiltà che vogliamo è ancora quello instabile dove la democrazia è di facciata? ad esempio il fatto che ci sia un ex terrorista diventato buon intellettuale non vuol dire che tutti i buoni intellettuali debbano passare per una sorta di tappa forzata nel terrorismo. giusto?paragonare le occupazioni con i partigiani però è disonestà intellettuale e frutto di un approccio abbastanza stantio se mi permette. "(e ai quali – non parloa caso – si negava per motivi politici anche un posto di lavoro in fabbrica)"d'accordissimo con lei però oggi si rischia l'effetto contrario.ovvero politicamente si nega un lavoro a chi non ha occupato.o meglio il messaggio è:"occupa che farai strada".per la destra "mena e farai strada"ecc... delegittimare il valore della laurea è un'operazione francamente strana.sopratutto dal mondo di sinistra. chissà cosa avete pensato lei e zappini(come la maggioranza degli italiani ...e albanesi) alle notizie del trota...come al linguaggio violento dei ministri leghisti.inoltre da giovane quale sono vorrei maggiore rispetto per chi investe le proprie energie per laurearsi. le lauree non sono adeguate? miglioriamo le università,non abbassiamo il livello di tutto.in fondo quel pezzo di carta costa parecchio tempo e parecchio denaro. non vale nulla?allora eliminatene il valore per ogni concorso provinciale. è o non è il PD al governo in PAT!?lei si appella al veleno dello scandalo.ai gulag. eppure lei sembrerebbe legato esattamente a quel mondo più di quanto creda.però non dalle sue azioni negli ultimi anni. un mondo dove un "compagno"vale più di un altro, vale più di un istituzione, più della giustizia sociale. più di un forum della pace.non è esagerato? e poi diciamolo è o non è stato un punto a suo favore aver fondato il bruno? diciamoci le cose come sono.vogliamo un mondo dove un megafono vale più del dialogo e un'occupazione più di una raccolta di firme, dove una provocazione vale più di un discorso?.come possiamo allora convivere con la ricerca continua e puntuale di dialogo del forum per la pace e l'idea della necessità dello strumento dell'occupazione? perché si è arrivati al tutto o niente?
    anche in lega nord qualcuno diceva"con i soldi del partito bossi ci fa quello che vuole". al di là della legge esiste un'etica? sembrerebbe di si visto che si accetta persino l'opzione di infrangere la legge stessa. quindi?in definitiva penso che la difesa ad oltranza di questi giorni abbia solo messo altra benzina sul fuoco e francamente dispiace vedere come vanno le cose. finora l'unico saggio è stato zappini. un no comment e buona notte al secchio. forse meno post,meno articoli sul giornale e una sana e franca riunione affrontata con lo spirito di concertazione... auguri.
  9. inviato da Michele il 02 giugno 2012 09:32
    Ai post rispondo, non li cancello. Basta conoscere un po’ questo sito. Il diario scorre giorno per giorno e, caro Nanni, anche su questo ti sbagli. Ho cancellato (con fatica, devo dire) qualche volta dei commenti, non in questo caso, quando li consideravo semplicemente degli insulti.
    Allora vediamo le osservazioni nel merito.
    Si dice che non si tratta di un attacco al Forum. La scelta di Zappini, prima attraverso una Commissione esaminatrice e poi con una scelta collegiale che dava continuità ad un percorso avviato, l’ha fatta il Forum in forma condivisa.
    La si può ritenere sbagliata? Come ogni scelta, ma non scorretta perché si è adottata una procedura prevista dalla normativa.
    Allora riguarda il merito della persona. E qui vengono fuori i fantasmi del passato. Questa cosa è davvero grave. In primo luogo perché il passato di Federico Zappini non è macchiato di sangue. Allora si contesta il fatto di aver fatto parte come figura di primo piano del CS Bruno? E che male c’è? Le occupazioni? Volete che vi racconti le mie di occupazioni? Ho iniziato nel 1975 con quella del vecchio ospedale Santa Chiara, abbandonato da anni e in procinto di lasciare il posto ad un edificio gemello del Centro Europa di via Vannetti. Ho aperto io stesso la saracinesca in quel sabato di giugno di 37 anni fa. E se oggi ancora esiste quel bellissimo spazio per la città è solo merito di quell’occupazione. Era legale? Niente affatto. Ma nemmeno la resistenza lo era. A quell’occupazione dei Comitati di Quartiere ne seguirono molte altre: quella di Maso Ginocchio nel quartiere di san Giuseppe, quella del parco delle Predare in san Martino, quella del camping di Cristo Re, quella dell’albergo San Marco e dell’albergo Astoria... Prima del Santa Chiara c’era stata l’occupazione del Parco San Pietro (o san Marco) ma ero ancora troppo giovane. Scuole, fabbriche, uffici … ed altre ancora che ho perso nella memoria. Un terribile sovversivo? Se quegli spazi oggi sono a disposizione della città e non cementificati dalla speculazione lo si deve a quei ragazzi che allora macchiarono la loro fedina penale (e ai quali – non parloa caso – si negava per motivi politici anche un posto di lavoro in fabbrica). Vogliamo parlare di come sono state conquistate le grandi riforme degli anni settanta, statuto dei lavoratori in primis? Per favore, mettiamo via il perbenismo.
    C’è poi il percorso di ricerca individuale, un itinerario culturale e politico per cui le persone non sono sempre uguali a se stesse. Federico non ha bisogno delle mia difesa. Io posso solo dire che l’ho conosciuto in un anno e più di servizio civile e poi in questi mesi di collaborazione e l’ho trovato prezioso, stimolante, preparato. Opinione condivisa dal Consiglio del Forum. Si è tirato in ballo il PD o addirittura la componente di Solidarietà (che non esiste). Nel Consiglio (e nell’assemblea) del Forum le appartenenze politiche non contano nulla. Anche qui ci sono le storie personali. La mia, di storia, la rivendico proprio tutta. Ma con il Forum centra solo per il fatto che l’ideazione di quella legge del lontano 1991 venne da questa storia politica.
    Si dice che si poteva fare un nuovo concorso. Si poteva, certo. Ma abbiamo preferito valorizzare risorse interne, portare avanti un percorso iniziato con persone che sono arrivate al Forum attraverso una selezione pubblica. Farne una seconda avrebbe voluto fermare le attività del Forum per dei mesi e poi ricominciare un rapporto che è fatto di conoscenza, contatti, relazioni, insomma competenze. La laurea, certo... Per anni ho tenuto corsi post universitari e devo dire che purtroppo (e non solo per colpa dei ragazzi) quel foglio di carta ormai non vale granché. La legge ci permetteva di dare continuità alle risorse interne e il Consiglio del Forum ha scelto di andare in questa direzione. Ditemi dov’è lo scandalo.
    Si è voluto sparare la notizia dei 46.000 euro senza dire che si trattava di 28 mesi, che erano lordi, che non prevedevano alcuna forma di tredicesima e di diritti sociali (maternità o paternità compresa). Molte persone si sono indignate pensando si trattasse di una prebenda, ma (fuorviate da come le notizie sono state date, da una lettura superficiale e dal pregiudizio) hanno preso un granchio. Lo scandalismo è figlio di questo tempo, prodotto perverso di anni di berlusconismo.
    Ma non solo. E qui non mi riferisco nello specifico a chi scrive in questo mio blog. Ma in generale, come atteggiamento che riguarda soprattutto la sinistra e il suo non aver fatto i conti con la propria storia. E’ la cultura del sospetto che s’insinua. La storia della sinistra ne è piena. E riempì migliaia di gulag staliniani dove scomparvero non meno di venti milioni di persone. Di Arkangelsk e della Kolima ci siamo dimenticati? O sono parole che non vi dicono niente? Scusatemi il paragone, ma in questi giorni di pesante attacco, dentro di me sentivo tutta la cattiveria della delazione, del chiacchiericcio, dell’infamia. Diversi, moderni certo, ma in fondo ricalcano quegli stessi vecchi arnesi. Quello stesso veleno.
    Nel rispondere a questi post se ne vanno tempo ed energia che in questi giorni avrei voluto dedicare a cose forse più interessanti, ma in fondo anche questa vicenda lo è. A me, almeno, insegna molte cose.
    Infine, grazie a tutti. In particolare a Stefano.
  10. inviato da stefano fait il 02 giugno 2012 09:11
    "In verità avevo bisogno di consigli, e mi erano dati, ma con durezza e senza affetto; non si pensava quanto le parole scritte e prive di vita possono pesare sul cuore. Se i nemici sferzano con flagello, gli amici lo fanno con scorpioni".
    Hans Christian Andersen (1805-1875)
  11. inviato da non ci siamo il 01 giugno 2012 19:21
    in italia si grida allo scandalo e al nepotismo perché da altre parti magari la spintarella esiste ma tra una rosa di persone con curriculum e titoli di alto livello. allora la scelta politica o nepotista o quello che si vuole diventa elemento minore se considerata nell'insieme. questa è la macroscopica differenza
  12. inviato da stefano fait il 01 giugno 2012 18:35
    concorsi, concorsi, concorsi, punteggi, meritocrazia, blablabla.
    Se una persona lavora bene, la conosco, mi fido di lei, è in sintonia con lo spirito che guida l'organizzazione, porta avanti un discorso a lungo termine che farà progredire la suddetta organizzazione, non vedo nulla di più meritocratico che affidarle un incarico. Il rapporto umano viene prima di un punteggio.
    In Italia si grida al nepotismo ed al favoritismo sia che ci sia un concorso sia che non ci sia, a prescindere dalle qualità della persona incaricata e delle qualità di chi ha assegnato l'incarico.
    Bah...

  13. inviato da stefano fait il 01 giugno 2012 18:27
    Se lo devo giudicare sulla base di quel che ha scritto e detto negli ultimi anni e non del suo passato (che, tra l'altro, mi turba davvero poco), Zappini mi sembra una persona molto più intelligente e capace della media. Forse anche più dei suoi critici.
    "Singolare" come in questa fase siano sotto attacco proprio le persone e le istituzioni che possono far leva sulla crisi per cambiare in meglio la società.
    Si appellano alla giustizia ed alla responsabilità, ma forse, in taluni casi, è solo invidia, meschinità ed ostilità preconcetta.
    Chi vivrà vedrà...
  14. inviato da non ci siamo il 01 giugno 2012 18:17
    guardi nardelli, per un attimo provo a credere che lei provi semplicemente immensa stima verso zappini. allora le contesto il come è stato scelto. non importa che sia permesso come oggi è stato scelto. però a questo punto un concorso non sarebbe male. magari con punteggio ulteriore per chi già ha lavorato con giudizio positivo grazie al servizio civile.per garantire la continuità.magari una laurea finalmente conterebbe...il ritorno alla tanto sbandierata meritocrazia. e per favore non minimizziamo quei 1000 e più al mese per 2 anni. oggi è un lavoro dignitosissimo.metterebbe al riparo da ogni polemica.
  15. inviato da non ci siamo il 01 giugno 2012 17:52
    non comprendo perché criticare la scelta ricaduta su zappini voglia dire criticare tutto il forum. come criticare le difese a spada tratta e francamente molto faziose non vuol affatto dire che si critichi il forum o il suo operato. ovunque si critica una scelta in particolare e molto poco il forum stesso.gli attacchi al forum sono minoritari o talmente sguaiati da non dover essere presi in considerazione seriamente. rimango interdetto da quanto potere viene dato alla persona zappini. il potere di distruggere la reputazione del forum e del PD. di causare dimissioni.la questione è stata gestita in maniera pessima.a mio modestissimo avviso.ma chi è zappini. il nuovo messia!?si vuol passare al "o zappini o niente"!? forse allora mi sono perso alcune dinamiche di potere del pezzo di terra che condividiamo...
  16. inviato da Nanni il 01 giugno 2012 17:42
    Michele,perché cancelli i post allora? Intanto hai già cambiato versione
  17. inviato da Michele il 01 giugno 2012 16:24
    Se avete bisogno di qualcuno con cui prendervela, accomodatevi pure. Potete credermi oppure no. Se per conoscere significa sapere chi fosse Federico Zappini, sì effettivamente i giornali li leggevo ogni tanto. Trento è peraltro una piccola città, non è difficile incontrarsi. Ma non ho mai fatto riunioni con Zappini prima di incontrarlo al Forum dopo che lui aveva superato la selezione per il Servizio Civile. Ho avuto modo solo in un'occasione di essere invitato al Centro Sociale Bruno per una conferenza sul Kosovo, come persona che ha dedicato ai Balcani un pezzo della propria vita. Anche in quella occasione, lui era forse fra gli spettatori. Non lo dico per giustificarmi, perché non ci sarebbe stato nulla di male, anzi. Solo per affermare la verità, invece del chiacchericcio. Ho visto che qualcuno ha anche scritto che io avrei fatto riunioni con la Beltrami, Zappini e Baldo al Cs Bruno o altrove: altra stupidaggine. Per cui, caro Geppetto e caro Nanni, quelli che raccolgono bugie siete solo voi. E ve lo dico solo con rammarico.
    Michele
  18. inviato da franco il 01 giugno 2012 16:20
    Ho letto dei post su Facebook di persone che sparano a zero sul Forum della Pace e dei Diritti Umani , nei loro post si chiedevano anche " Ma cos'è questo Forum e a cosa serve ? ". Di sicuro non lo sanno ma a mio parere a loro non interessa neanche saperlo .
  19. inviato da geppetto il 01 giugno 2012 15:47
    pinocchietto?
  20. inviato da Nanni il 01 giugno 2012 15:33
    Il Federico zappini che conosci benissimo almeno dal 2008,non dal 2011, contapalle che non sei altro
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