"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

30 miliardi, nonostante la crisi

Charlie Chaplin

E' quanto spende l'Italia per le armi e le Forze Armate nel 2012. Presentato il Dossier 2012 di Sbilanciamoci!

(5 giugno 2012) Oggi a Roma è stato presentato, in concomitanza con il lancio mondiale del SIPRI Yearbook, Economia a mano armata, il dossier della Campagna Sbilanciamoci! sulle spese militari.

Negli interventi di Giulio Marcon, portavoce della campagna e Massimo Paolicelli, di Sbilanciamoci è stato presentato il libro bianco che analizza le spese militari sotto molteplici aspetti: dagli sprechi pubblici alla riconversione dell'industria militare, dall'esemplare caso Finmeccanica al commercio internazionale di armamenti, dalle missioni italiane all'estero ai rapporti tra crisi economica e spesa militare, senza tralasciare la dubbia utilità di alcuni sistemi d'arma come gli F35 e la relativa campagna di pressione "Taglia le ali alle armi" volta alla cancellazione della costruzione dei cacciabombardieri Joint Strike Fighter.

Questi i dati principali che riguardano l'Italia: 30 miliardi complessivi di spesa (fonte Sipri) nel 2012, oltre 10 miliardi nei prossimi anni per 90 cacciabombardieri F35 e ben 1,4 miliardi di euro per le missioni militari all'estero. Tutto questo, quando si tagliano le risorse per il welfare, la scuola, la sanità, gli enti locali. Il rigore viene applicato ai cittadini, ma non alla casta dei militari.

La spesa militare globale nel 2011 ha continuato ad aumentare: dello 0,3% in termini reali rispetto al 2010, raggiungendo i 1.740 miliardi di dollari; il 75% della spesa mondiale per armamenti nel 2011 riguarda appena 10 Paesi e gli Stati Uniti si confermano leader della classifica con il 43% della spesa mondiale militare. La media globale della quota del Prodotto interno lordo destinato alle spese militari è del 2,6%.

Per citare altri numeri: i paesi europei nel loro complesso hanno circa 7 milioni di soldati (Stati Uniti 1 milione e mezzo), 45mila tra carri armati e mezzi di combattimento (Stati Uniti 34mila) e 3.500 aerei di combattimento (Stati Uniti 2mila). Tenuto conto delle ambiguità e anche della pericolosità di un esercito europeo slegato da un potere di controllo democratico - e oggi l'Unione Europea ha un drammatico deficit di democrazia - se si andasse verso una direzione di maggiore integrazione delle strutture di difesa europea, si potrebbe avere un risparmio complessivo di 100-150 miliardi di euro nei vari paesi, e anche in questo caso la somiglianza della cifra (130 miliardi) con quanto si è speso per l'ultimo salvataggio della Grecia (febbraio 2012) è abbastanza significativa.

L'obiettivo di questo dossier, scaricabile gratuitamente dal sito ww.sbilanciamoci.org è quello di fornire informazioni e analisi, dati e proposte su come ridurre la spesa militare e su come orientarla in senso sociale, riconvertendo l'industria militare e investendo nelle misure necessarie a fronteggiare la crisi, nel welfare, nell'ambiente, nel servizio civile e nella cooperazione internazionale, perché è possibile svuotare gli arsenali per riempire i granai. Tra le proposte della campagna: taglio di 10 miliardi in tre anni delle spese militari, riduzione da 190mila a 120mila gli organici delle Forze Armate, cancellazione del programma di costruzione ed acquisizione dei cacciabombardieri F35.

Sbilanciamoci propone che i soldi risparmiati siano destinati ad un piano straordinario di ammortizzatori sociali e di sostegno al reddito per 300mila precari, alla messa in sicurezza di 3mila scuole e per consentire a 70mila giovani di poter svolgere il servizio civile.

 

2 commenti all'articolo - torna indietro

  1. inviato da michele il 06 giugno 2012 16:21
    La Provincia Autonoma di Trento, in attuazione della LP 10/91, ha istituito il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, incardinandola nel Consiglio Provinciale. La dotazione annua di 76 mila euro al Forum è il minimo che il Consiglio Provinciale possa investire, sì investire, su questo tema tanto importante quanto decisivo. E che si aggiunge all'azione della PAT, che peraltro si dintingue in Italia e in Europa come territorio virtuoso nell'impegno per la pace, i diritti umani e una cooperazione internazionale fortemente innovativa.
    Dopo una vita di impegno (o vuoi mettere in discussione anche questo?) nel cuore dei conflitti, oggi mi trovo a svolgere la funzione di presidente di questa istituzione. Che si avvale, nel perseguire le proprie iniziative, dell'impegno volontario di tante persone, dell'apporto di volontari del Servizio Civile nazionale (grazie alla qualità dei suoi progetti), e - in questo momento - di una collaborazione a termine selezionata con concorso e poi confermata per valorizzare le risorse cresciute al proprio interno, nel pieno rispetto delle normative. La scelta effettuata dal Forum è stata collettiva e condivisa dal Forum. Se poi mi conoscessi non spareresti queste stupidaggini. Considero comunque queste tue parole fortemente offensive non solo per me ma per tutti quelli che stanno mettendo a disposizione del Forum la propria intelligenza e il proprio tempo.
  2. inviato da Mariuccio il 06 giugno 2012 12:09
    E' inutile Michele che parli degli sprechi degli altri. Il fatto che questo sia uno spreco più grosso non tooglie il fatto che zappini sia li perchè è raccomandato e sia uno spreco, più piccolo, ma sempre uno spreco
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