"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Afghanistan 2014, un film di Razi e Soheila Mohebi

Arte afghana

martedì, 3 luglio 2012

Anteprima nazionale del film "Afghanistan 2014", primo atto del "cantiere di pace e di diplomazia parallela" sul futuro dell'Afghanistan. Martedì 3 luglio 2012, ore 21.00. Trento, Cinema Astra, Corso Buonarroti. Un'iniziativa del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, dell'associazione "Afghanistan 2014" e della Filmwork di Trento

Uno sguardo diverso sull'Afghanistan

di Michele Nardelli

Nell'immaginario collettivo l'Afghanistan è riconducibile ad immagini di guerra e di distruzione. Non può essere che così, visto che dall'ingresso dei carri armati sovietici in quel lontano dicembre 1979 sono seguiti anni di guerra, occupazione militare, guerra civile, operazioni militari internazionali dai nomi evocativi ma dove ben presto la "libertà duratura" ha mostrato il volto disumano di ogni guerra e di ogni occupazione militare.

Eppure in quel paese vivono quasi trenta milioni di afghani, donne e uomini che sono nati, cresciuti o diventati adulti nonostante una guerra sulla porta di casa. Comunità locali che hanno cercato di sopravvivere malgrado guerra e bombardamenti, contadini ed artigiani che hanno adattato il proprio sapere professionale alle condizioni di difficoltà in cui versava il loro paese, giovani che hanno studiato in condizioni di estrema precarietà, persone che hanno continuato a coltivare l'amore per le cose belle, per l'arte e la letteratura.

Altri hanno cercato motivo di speranza andandosene dal loro bel paese con la morte nell'animo, quel paese che un tempo era ricco e prospero, nella sua fertilità come nella sua collocazione strategica lungo quella che un tempo era la via della seta. Una diaspora afgana che conta più di tre milioni di rifugiati nel mondo, che in questi decenni hanno ricostruito altrove una nuova vita, famiglia, profili professionali, sensibilità.

E' a queste persone, in Afghanistan e fuori dal loro paese d'origine, che dedichiamo questo percorso intitolato "Afghanistan 2014". La vita, la cultura, il pensiero sono la risposta più alta alla violenza della guerra. E così vorremmo rivolgere il nostro sguardo alla storia di questa terra, alla cultura e alle tradizioni di cui è insieme custode e interprete, al suo presente carico di difficoltà, ad un futuro che richiede la forza e la fantasia di una ricostruzione capace di fare tesoro dell'elaborazione del passato.

"Afghanistan 2014" è un percorso oltre l'emergenza, che s'interroga sulla fine dell'occupazione internazionale e che cerca di chiamare a raccolta le energie vitali di quel paese, dentro un nuovo progetto istituzionale fondato sull'autogoverno locale, forse l'unica possibilità che la fine dell'occupazione internazionale non si trasformi - come avvenne con la fine dell'occupazione sovietica - in una nuova guerra civile.

Non un progetto preconfezionato o calato sul paese, ma un cantiere permanente nel quale una moltitudine di soggetti entrino in relazione e possano trovare un'agorà dove far circolare idee e pensieri innovativi. Dove la denuncia si accompagni al farsi carico della responsabilità. Di questo cantiere immateriale il Trentino è parte, mettendosi in gioco perché consapevole dell'interdipendenza come dell'unicità di ogni esperienza, di quel che possiamo ricevere e di quel che siamo in grado di dare. Afghanistan 2014 è anche un film realizzato dalla Filmwork di Trento e che viene presentato martedì sera a Trento. Vi aspettiamo numerosi. 

Trento, Cinema Astra

Trento, Cinema Astra

 

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