"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
I dati del Ministero
Ancora 34 mila siti da bonificare. Picco di malati atteso fra il 2015 e il 2020: 680 mila le persone che potrebbero ammalarsi. Ancora 32 milioni di tonnellate da smaltire.
Prima che entrasse in vigore la legge del 1992, che ha messo al bando l'amianto, l'Italia era uno dei maggiori consumatori di amianto in Europa. E oggi si trova quindi con un fardello di oltre 34 mila siti a «potenziale contaminazione di amianto», di cui 373 con rischi di primo livello. Un numero destinato a salire fino a 500, quando sarà completata la mappatura delle Regioni italiane. Sicilia e Calabria mancano infatti ancora all'appello, mentre in Piemonte sono censiti in maggioranza i siti che contengono amianto naturale. Sono i dati che emergono dal 15esimo quaderno del Ministero della Salute dedicato alle patologie correlate all'esposizione da amianto.
Dal dopoguerra al 1992 l'Italia ha prodotto 3,7 milioni di tonnellate di amianto grezzo, mentre il Cnr ha evidenziato che l'amianto cemento ancora da bonificare ammonta a 32 milioni di tonnellate in Italia. Se venissero rimosse 380 mila tonnellate all'anno, occorrerebbero 85 anni per liberare il bel paese da questo materiale letale. Sul fronte della salute, questo si è tradotto in una incidenza del mesotelioma pari a 3,6 casi ogni 100 mila abitanti per gli uomini e 1,6 ogni 100 mila per le donne. Ma la latenza della malattia, oltre 40 anni, potrebbe far salire il numero dei malati, il cui picco è atteso fra il 2015 e il 2020. Sono 680 mila le persone esposte al rischio.
Il Trentino, con la LP 13/2012 di cui ero proponente, si è dato uno strumento per ovviare alle lacune della legislazione nazionale e rendere efficace e certa l'azione di bonifica del territorio. L'aggiornamento del piano da parte della Provincia Autonoma di Trento uscirà a breve e conterrà criteri, tempi e modalità dell'assegnazione del sostegno pubblico alla bonifica nonché i criteri per lo smaltimento.
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