"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
domenica, 28 ottobre 2012
Il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani e l'associazione Trentino con i Balcani sono lieti di invitarvi alla presentazione della mostra "Bekim Fehmiu. L'Ulisse venuto dai Balcani" (martedì 23 ottobre ore 11.00) e dell'evento con i famigliari di Fehmiu e la partecipazione straordinaria di Vinicio Capossela (domenica 28 ottobre, ore 17.00)
Arriva a Trento la Mostra su Bekim Fehmiu, l'Ulisse più famoso della cinematografia europea. Realizzata da giovani serbi, kossovari e bosniaci. Un racconto di immagini, testimonianze e ricordi per trasmettere un esempio di fierezza e di rispetto delle tante identità che ognuno di noi porta in sé.
La Mostra nasce da un progetto promosso dall'Associazione Trentino con i Balcani in collaborazione con giovani volontari di Serbia, Bosnia Erzegovina e Kossovo. Con l'intento di avviare una rilettura del passato attraverso una figura unificante della storia albanese, jugoslava ed europea. L'esempio di Bekim Fehmiu va contro lo stereotipo europeo dei Balcani divisi, ma anche contro le convenzioni culturali oggi dominanti negli stessi Balcani.
Bekim Fehmiu è l'Ulisse più famoso della cinematografia europea. L'attore protagonista del primo grande sceneggiato RAI, trasmesso poi in tutto il mondo. Ma è anche un Ulisse reale, in viaggio per le isole di terra dei Balcani. Diventa famoso in Italia e oltreoceano, ma resta orgoglioso albanese in Jugoslavia e jugoslavo nel mondo. Rifiuta le sirene dei nazionalismi e per protesta si ritira dalle scene prima che la sua Itaca dei Balcani sia insanguinata dalle guerre. Lasciandoci un messaggio di amore per la professione, per la vita e per la propria identità libera.
Il 28 ottobre con la moglie Branka, il figlio Uliks e la partecipazione straordinaria di Vinicio Capossela
Il 28 ottobre se ne parlerà alle ore 17.00 alle Gallerie con Branka Petrić e Uliks Fehmiu moglie e figlio di Bekim Fehmiu entrambi attori, Nevena Negojević storica e curatrice della mostra, Luisa Chiodi direttrice Osservatorio Balcani e Caucaso, Giuseppe Colangelo critico letterario. Attraverso video, poesie e testimonianze si ripercorrerà il viaggio dell'Ulisse venuto dai Balcani che dalla Jugoslavia è arrivato a Hollywood, passando da Ungaretti e Capossela. Che per l'occasione verrà a Trento per donare ai famigliari di Fehmiu il suo penultimo lavoro che ha dedicato proprio alla figura dell'Ulisse venuto dai Balcani.
La mostra e l'incontro si inseriscono nella rassegna annuale "Nel limite. La misura del futuro" promossa dal Forum Trentino per la pace e i diritti umani.
Scheda I - Il Progetto
La mostra "Bekim Fehmiu - L'Ulisse venuto dai Balcani" è un progetto sulla Memoria e l'Elaborazione del conflitto promosso dall'Associazione Trentino con i Balcani con il supporto della Provincia Autonoma di Trento. Rientra nelle attività di cooperazione avviate da oltre quindici anni, in particolare con le comunità di Prijedor in Bosnia-Erzegovina, Kraljevo in Serbia e Pejë/Peć in Kossovo.
L'idea di raccontare la storia di Bekim Fehmiu viene da giovani volontari di queste tre città nel tentativo di trasmettere, attraverso questa figura, un esempio di fierezza e rispetto per le tante identità che ognuno di noi porta con sé, senza trasformarle in chiusura nazionalistica o negazione dell'altro.
Dopo la programmazione i volontari hanno svolto una ricerca nei rispettivi territori sulla vita dell'attore, collaborando infine alla definizione di un unica mostra, tradotta in albanese, serbo-croato e italiano e presentata nel corso del 2012 a Pejë/Peć, Prizren e
Prishtinë/Priština in Kossovo, a Prijedor e Sarajevo in Bosnia-Erzegovina e a Belgrado in Serbia, riscontrando grande successo.
Scheda II - Bekim Fehmiu
Bekim Fehmiu, nasce nel giugno del 1936 a Sarajevo (odierna Bosnia-Erzegovina) da una famiglia kossovara albanese costretta all'esilio. Cresciuto a Scutari (odierna Albania) e poi a Prizren (odierno Kossovo), studia a Pristina (odierno Kossovo) e Belgrado (odierna Serbia) dove prenderà casa con la moglie.
Nel 1956, è il primo albanese ad iscriversi all'Accademia d'Arte Drammatica di Belgrado. Dal 1962 comincia anche a lavorare nel mondo del cinema e ad ottenere importanti riconoscimenti in Jugoslavia, in Europa e America. La svolta nella sua carriera avviene nel 1967 quando interpreta lo zingaro Bora in Ho incontrato anche zingari felici. Successivamente inizia le riprese per L'Odissea (sceneggiato televisivo trasmesso dalla RAI alla fine degli anni '70) e lavora ad Hollywood, collezionando premi e riconoscimenti. Nonostante la crescente fama in Italia e oltreoceano, resta orgoglioso albanese in Jugoslavia e jugoslavo nel mondo.
Prima che la sua Itaca dei Balcani sia insanguinata dalle guerre, si ritira dalle scene in segno di protesta contro i crescenti nazionalismi. Determinato a difendere la propria identità in un ambiente sempre più nazionalista, sceglie di rinunciare alle parole traducendole in silenzio.
In occasione della pubblicazione della sua autobiografia Blistavo i strašno - Splendida e terribile nel 2001, riappare in pubblico, criticando anche la pace successiva ai conflitti, per il clima di odio e divisione che l'accompagna.
Bekim Fehmiu, il 15 giugno 2010, decide di terminare il suo viaggio, da solo. Lasciandoci un messaggio di amore per la professione, per la vita e per la propria identità libera.
Scheda III - Associazione Trentino con i Balcani
L'Associazione Trentino con i Balcani - ATB coordina dal 2010 le esperienze di cooperazione e di solidarietà internazionale promosse in particolare nelle città di Prijedor (Bosnia Erzegovina), Pejë/Peć (Kossovo), Kraljevo e Nis (Serbia) ma anche a Nikisc (Montenegro) e Scutari (Albania) e in varie città della Serbia. Insieme al mondo della pace e della solidarietà internazionale coinvolge enti locali, scuole, associazioni culturali, polisportive, gruppi giovanili, cooperative sociali, imprenditori e tante singole persone in uno scambio di esperienze, conoscenze e emozioni che continua da più di 10 anni.
Trento, Gallerie di Piedicastello
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